Gli Scout e la Notte Bianca di Preghiera: donarsi senza risparmio


Quando adolescenza fa rima con impegno.
Quando si dice “i ”…già: bisogna saper distinguere!


Perché la capacità di discernimento, soprattutto se osservata con la prospettiva della , è proprio una grazia. E allora capisci che loro, i giovani, non sono tutti bamboccioni (infelice appellativo di matrice neo-polemica coniato qualche anno fa da una classe politica che, anziché puntare il dito, dovrebbe interrogarsi su quali modelli riesca a indicare come esempi). Immagine indiscutibilmente squalificante se rivolta a una intera categoria. Anzi…in questo caso a una sfortunata generazione.

Eppure è sempre sbagliato, anzi omologante, generalizzare.
Prendiamo, a esempio, gli Scout. E che Scout!

Quelli del gruppo Agesci Cave-Genazzano, tanto per citare fatti e situazioni concrete che sono state tangibilmente sotto gli occhi di centinaia di persone.

Encomiabili e infaticabili che (supportati dalla Croce Rossa del Comune di Cave e dai gruppi diocesani), sono stati indispensabili per il fluido svolgersi della Notte Bianca di , spirituale -con incursioni artistiche- nato dal paterno desiderio di coinvolgimento di mons. Domenico Sigalini, vescovo di Palestrina, figura carismatica e volitiva, lui sì faro di sorprendente, mai scontata saggezza e coinvolgente simpatia.

Sarà stata la forza irradiata dall’iniziativa, la connessione spirituale nel comune intento di lasciare un segno nei cuori delle persone, la disponibilità a collaborare, la presenza di artisti beniamini del pubblico presentati da Anita Madaluni (Thomas Grazioso, Gianni Testa, suor Anna Nobili, dal Coro Liturgico Parrocchia Ss.ma Trinità e San Bartolomeo di Cave, la voce solista di suor Maria Caterina) , le pessime condizioni meteorologiche che hanno avversato, nei modi più inarrestabili, la buona riuscita dell’incontro; sarà stata la ineccepibile organizzazione di suor Maria Benedetta e la benevola guida spirituale di Madre Maria Michela, superiora della Comunità delle “Monache del Immacolato” che ha accolto palco, pubblico ed entusiasmo generale); sarà stato tutto questo e molto altro. Sta di fatto che i nostri Scout si sono distinti per cordialità, gentilezza, efficienza, elargite a iosa senza sosta, senza interruzione di continuità, snobbando la stanchezza, ignorando la fatica, dal pomeriggio del sabato a quello della domenica successiva. E diciamolo…in barba all’età! Incredibile ma vera: sedici, quindici, perfino…udite udite quattordici anni!

E allora, sapete che c’è?

Smettiamola di frequentare quei posti così affollati di chiacchiere, cattiverie e pregiudizi; quei luoghi tanto comuni quanto, in fondo, vuoti. Di senso e, anche, di .