Gli Scout e la Notte Bianca di Preghiera: donarsi senza risparmio


Quando adolescenza fa rima con impegno.
Quando si dice “i giovani”…già: bisogna saper distinguere!


Perché la capacità di discernimento, soprattutto se osservata con la prospettiva della fede, è proprio una grazia. E allora capisci che loro, i giovani, non sono tutti bamboccioni (infelice appellativo di matrice neo-polemica coniato qualche anno fa da una classe politica che, anziché puntare il dito, dovrebbe interrogarsi su quali modelli riesca a indicare come esempi). Immagine indiscutibilmente squalificante se rivolta a una intera categoria. Anzi…in questo caso a una sfortunata generazione.

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Giornata del Pensiero 2015


“Più che mai ho adesso la sensazione che per mezzo dello spirito di fratellanza degli scout, estesosi in tutto il mondo, potremo fare un primo passo verso una pace internazionale riportando un concreto risultato. Tale pace non può ottenersi con leggi, ma solo essere fondata su un reciproco sentimento di fratellanza tra popoli.” (B.-P)

Il tempo che ci è stato donato ci invita a testimoniare in ogni luogo lo spirito originario dello scautismo. Essere fratelli al di là delle appartenenze religiose, del colore della nostra pelle, delle nostre idee politiche, è ciò che più caratterizza il nostro movimento, ed in questo tempo è il modo per servire il nostro Paese e le organizzazioni internazionali che si adoperano ogni giorno per promuovere la pace in tutto il mondo. Ogni lupetto e coccinella, esploratore e guida, rover e scolta, è chiamato a vivere la fratellanza scout a scuola, nel proprio quartiere, con gli amici. I tanti stranieri che abitano il nostro paese sono nostri fratelli e meritano il nostro amore e la nostra vicinanza.

Per questa giornata del pensiero invitiamo tutti a pregare per gli stranieri che abitano il nostro quartiere, per quelli che frequentano le nostre scuole; solo con la preghiera costruiremo un mondo di pace.

Rosanna Birollo e Ferri Cormio

La Capo Guida e il Capo Scout

«Grazie». L’addio degli scout a don Titino (COMO)


L’inno degli scout intonato all’unisono da decine di ragazzi commossi, vestiti con la loro inconfondibile divisa, ha accompagnato l’ultimo saluto a don Giambattista Levi, per tutti don “Titino”, morto domenica scorsa a 91 anni. Le esequie sono state celebrate nella chiesa di Prestino dal vescovo di Como, monsignor Diego Coletti, accompagnato da numerosi altri sacerdoti.

«Grazie», era scritto a caratteri cubitali su uno striscione appeso accanto a un’immagine del viso di don Titino. Sull’altare, a pochi passi dalla bara di legno, gli scout hanno posato uno zaino e gli scarponi da montagna appoggiati a un ramo con appesa una corona del rosario.



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L’Angelo Bianco – Terza domenica d’Avvento


L’Angelo Bianco – Terza Domenica d’Avvento

La terza domenica, un angelo tutto bianco e luminoso discende verso la terra. Tiene nella sua mano destra un raggio di sole che possiede un potere meraviglioso. Va verso tutti gli esseri umani nel cui cuore l’angelo rosso aveva trovato dell’amore autentico e li tocca con il suo raggio di luce. Allora questa luce penetra nel cuore di questi uomini e si mette a rischiararli e a riscaldarli dall’interno.

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Gioia che si rinnova e si comunica


Ci sono cristiani che sembrano avere uno stile di Quaresima senza Pasqua. Però riconosco che la gioia non si vive allo stesso modo in tutte la tappe e circostanze della vita, a volte molto dure. Si adatta e si trasforma, e sempre rimane almeno come uno spiraglio di luce che nasce dalla certezza personale di essere infinitamente amato, al di là di tutto. Capisco le persone che inclinano alla tristezza per le gravi difficoltà che devono patire, però poco alla volta bisogna permettere che la gioia della fede cominci a destarsi, come una segreta ma ferma fiducia, anche in mezzo alle peggiori angustie: «Sono rimasto lontano dalla pace, ho dimenticato il benessere … Questo intendo richiamare al mio cuore, e per questo voglio riprendere speranza. Le grazie del Signore non sono finite, non sono esaurite le sue misericordie. Si rinnovano ogni mattina, grande è la sua fedeltà … È  bene aspettare in silenzio la salvezza del Signore»(Lam 3,17.21-23.26).

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