Burkina Faso 2008


Un banco di prova per portare lo scautismo a costruire un .  Mai ci siamo resi conto così a fondo dell’idea che B.-P. si era fatto di come potesse essere lo “scouting”. La Savana del , i suoi meravigliosi abitanti, ci hanno portato senza volerlo alla radice dello scautismo, a quello che deve aver vissuto il nostro fondatore in Africa. Il , è povero; anzi il paese più povero dell’Africa. Ce ne siamo resi conto subito perchè, ci hanno spiegato, non ha sbocchi sul mare e pochissime vie di comunicazione. La sua economia è vincolata ai paesi vicini, poveri anch’essi, come la Costa D’Avorio, il Togo, il Ghana, il Benin, ecc.

E’ una situazione che a noi occidentali sembra grottesca. Gli aiuti arrivano ma sono consumati nei passaggi attraverso i vari paesi. Nel Burkina si usa ancora coltivare la terra con la zappa a mano e lavorano tutti, dai bimbi, alle donne ed ai vecchi. In questa realtà l’unico segno di modernità è il motorino che viene usato come l’auto da noi. Si carica di tutto: dai polli alle bombole di Gas, perfino famiglie intere. In questo contesto, sconosciuto a noi occidentali, un gruppo di scout ha realizzato un campo che, potremmo considerare come PIETRA MILIARE.

Il gruppo era composto da 4 Rovers, 4 Capi, 5 Adulti Scout. Capo campo e responsabile Noemi Ruzzi dell’Agesci. Il centro OASIS a Koudougou è stata la nostra base principale e da qui partivano le nostre attività. Il campo ha avuto come scopo quello di verificare se si potesse realizzare una sinergia di attività tra scout adulti e scout . Questo è stato articolato secondo la metodologia scout; siamo stati impegnati nelle Lectio al mattino, nel fuoco da campo serale, nel servizio e nelle attività di conoscenza del territorio. Il servizio ci ha visti impegnati  nella distribuzione del miglio, alimento principale dell’Africano del Burkina; al mattino una  fila interminabile di mamme, vecchi e bimbi venuti dai villaggi lontani anche qualche chilometro, attendeva ore per ricevere la razione settimanale. Assistenza al CREN: Centro di Recupero ed Nutrizionale, opera a cui gli RS si sono dedicati dando vita a momenti di animazione e di allegria. 

Piantumazione di manghi, karitè, limoni e altro; attività di assistenza tecnica per i gruppi elettrogeni; le auto e primo intervento agli impianti elettrici che sono da sempre in uno stato precario. Luciano, il nostro medico dentista, si è dedicato, per quanto possibile, alle visite ed alle emergenze sanitarie, sia nostre che del centro OASIS.  Siamo andati in missione a Nanorò presso il centro delle suore Apostole del Sacro Cuore e in visita all’ospedale San Camillo, realizzato su modello italiano, accompagnati da Gino chirurgo italiano che è l’anima dell’ospedale stesso.  Abbiamo visitato la missione di suor Ester a Boussè, napoletana che vive da 25 anni in Burkina e che mi ci ha fatto assaggiare le termiti fritte, peraltro ottime. 

Abbiamo svolto attività di conoscenza dello scautismo del B.F., della rinata associazione Scout, delle Guide del B.F., e ci siamo confrontati con la nascente associazione di scout adulti del B.F. “Réseau National des Scouts Adultes du Burkina”. Al suo presidente, Siè Offi Some, ho proposto un sostegno ed un aiuto per la loro partecipazione all’ISGF mondiale.  Ovviamente lui si è dichiarato molto contento di questa collaborazione. Il campo ci ha fatto sperimentare laboratori per la fabbricazione e per imparare a suonare gli Jambe (strumenti a percussione tipici), per la fusione di piccoli oggetti in bronzo e per le danze etniche.

Il nostro impegno, ovviamente, non finisce qui, si tratterà ora di sensibilizzare anche gli adulti scout su queste nuove opportunità di servizio in collaborazione con l’associazione giovanile. Il inoltre potrà impegnarsi ad organizzare attività per l’adozione a distanza, per la scoperta di nuove opportunità di servizio medico sanitario e molto altro ancora.  Infine forti dei risparmi sia sui voli aerei, sia sulle spese sostenute in B.F. abbiamo potuto donare la cifra necessaria all’operazione di ortopedia a una ragazza che soffre di una grave malformazione alle gambe.  Margi, Lorena, Nuccio, Luciano e Cristian, Sara, Laura, Roberta, Paola, Nicolò, e Marco Noemi e Alberto ringraziano tutti coloro che a vario titolo hanno contribuito a questa anche solo con un pensiero positivo.

Tripoli – 20 agosto 2008

Commenti

  1. patrizia scrive:

    sono stata in burkina-faso nel 2007 e ancora ne porto i segni… mi sento, a distanza di mesi avvolta dal calore e dai colori di cui questa terra, se pur povera, è ricca.
    Siamo stati un mese, accompagnavo un nucleo familiare per un adozione internazionale, e abbiamo girato, tempo e piccola permettendo sia per la capitale che per piccoli paesi, siamo stati accompagnati per tutto il mese da Roger, responsabile per il burkina delle adozioni attraverso la comunità di S. Egidio.
    Ho vissuto un mese intenso negli incontri, nelle preghiere, nella scoperta di un paese che non dorme e che nella sua caoticità sa donare allegria e sorrisi.
    Scesi dall’aereo dopo un giorno di viaggio, siamo stati accolti dai loro sorrisi, dai loro abbracci, dal loro sentirti fratello.
    Proprio nei giorni successivi ho toccato con il cuore sentirsi “uomo di valore”, i giovani burkina-bè hanno nelle loro corde l’amore per l’uomo, dono per la terra. I sorrisi che mi sono stati donati nei lunghi giorni africani sono un tesoro che nei giorni freddi e tristi mi riscaldano.
    Siamo tornati a casa con un regalo: Roger, Valentin, Bengiam, Mariel, i piccoli dell’ Home kisito, e i ragazzi della scuola della pace ci hanno donato la loro amicizia per sempre.
    Saremo accompagnati lungo la nostra vita, dalle loro preghiere, segno permanente di amore.
    E’ vero il bukina-faso è uno dei paesi più poveri, e non solo dell’africa, è il terz’ultimo paese al mondo in ricchezza economica, ma ha una ricchezza che molti dei nostri “ricchi” paesi occidentali ha perso: sa accogliere senza chiedere, sa sorridere, sa amare…
    Non so se avrò di nuovo l’opportunità di tornare a Oaga, ma non mi mancherà, basta chiudere gli occhi… e il sole, il sorriso dei bambini, l’acqua che in un attimo ti bagna fin nelle ossa, i colori della foresta, della sabbia, la confunsione dei mercati, i giovani che battono il ferro, suonano i jambè, le donne che lavorano ai telai, i vecchi che creaqno i batik… appaiano…
    pa.

  2. silvio scrive:

    ..anche noi, clan tuaregh di castel san pietro terme in provincia di bologna, era in burkina faso quest’estate!!!!!!!!!!!!!!se vi può interessare ho messo una specie di presentazione del nostro viaggio su youtube..divisa in due parti con foto del nostro viaggio..se volete vederlo scrivete come parole chiave tuaregh burkina 2008 saibonsai …