Citazione: |
Comunque vadano le cose, anche se quel capo dovesse fare una scelta non pienamente coerente con la fedeltà al suo matrimonio, non va lasciato solo ma va accompagnato con discrezione e comprensione perché probabilmente sta vivendo una vicenda carica di sofferenza e di insicurezza. Naturalmente, di fronte a una scelta in sostanziale contrasto con il Vangelo, ci si dovrà anche interrogare sulla compatibilità di quella scelta con il servizio educativo in AGESCI. In questo caso preferirei che la Comunità Capi non fosse tanto la titolare della decisione – quasi si sentisse chiamata ad emettere una sentenza – quanto piuttosto il luogo del dibattito e della condivisione della responsabilità sia verso il singolo capo che verso i ragazzi. La Comunità Capi è l’ambiente nel quale il capo – trovandosi in questa situazione – può trovare fratelli e sorelle disponibili a condividere, con franchezza e comprensione, delle riflessioni che lo aiutino a prendere lui stesso responsabilmente una decisione nella linea di una doverosa sospensione o interruzione del servizio educativo diretto e/o della responsabilità associativa a livello di quadro o comunque in servizi che comportino la rappresentanza ufficiale dell’Associazione: sapendo che, anche qualora decidesse di sospendere i servizi suddetti, egli non perderebbe la stima, il sostegno e il riferimento costante degli altri capi. |
Citazione: |
E le Comunità Capi che prima che a educare al cattoloicesimo educano allo scoutismo. |
uomodelbosco ha scritto: | ||
Quoto! Domanda trabocchetto: Un Capo che convive e ha figli, in modo in tutto e per tutto come se fosse sposato ma non lo è perchè non gli è possibile...che fareste? |
Beatrix ha scritto: |
Che vuol dire non gli è possibilie? |
Gallo_Creativo ha scritto: |
io fra un mese vado a convivere con la mia ragazza...
siamo entrambi capi... non sono dell'agesci, quindi magari dirò qualche castroneria, ma non riesco a capire cosa c'entri la convivenza con lo scautismo... |
rinoceronte caparbio ha scritto: | ||
c'entra perchè se ti proponi come testimone ed educatore della e nella fede cattolica, è abbastanza ovvio che il tentativo che ogni capo fa è quello di rimanere coerente con la proposta di fede cattolica nei suoi insegnamente. Ergo, se per la Chiesa Cattolica convivere non è bene, è meglio pensarci MOLTO bene prima di andare a convivere e fare il capo catechista in agesci (capo catechista nel senso che ogni capo in agesci è catechista). |
rinoceronte caparbio ha scritto: |
In agesci ogni capo è evangelizzatore e catechista.... |
elfo ha scritto: | ||
Mah, sarà stato minacciato da Don Rodrigo. "Questo matrimonio non s'ha da fare, né ora né mai" |
paciock87 ha scritto: |
Il Capo che convive può sempre fare servizio... E' la Coca che decide... |
T@z ha scritto: |
Però, a rigor di logica, un capo AGESCI che convive non può far servizio per nell'atto della convivenza va contro ciò che la Chiesa dice e quindi sarebbe un "pessimo" esempio per i ragazzi....
Ripeto che per me questa è e rimane una cavolata, ma alla fine è così che va il mondo... |
newlucio ha scritto: |
non in un'associazione scout cattolica.. bla bla bla |
paciock87 ha scritto: | ||
Siccome ai Capi che fumano e bevono, sono grassi e che fanno molte altre cose che per la Chiesa non sono giuste il problema non viene posto o viene posto in maniera secondaria, allora tutti i Capi che convivono possono fare servizio in un'associazione cattolica... Non esistono peccati minori nè peccati maggiori... |
newlucio ha scritto: |
secondo te l'omicidio è alla stregua della gola??? |
newlucio ha scritto: |
...si può benissimo capire che un conto è il capo che fuma (e che comunque sbaglia) un conto è il capo che convive e lo manifesta pubblicamente... |
newlucio ha scritto: |
...il capo è DE FACTO costantemente passato ai raggi X dai suoi ragazzi... |
newlucio ha scritto: |
cosa vuol dire che per motivi anagrafici non si può aspettare??
preciso che lui ha 47 anni mentre lei 35, perciò per motivi anagrafici non possono attendere i tempi biblici dei procedimenti per mettere su famiglia |
newlucio ha scritto: |
non esistono peccati minori nè maggiori??? paciock ma dove vivi? secondo te l'omicidio è alla stregua della gola??? idem per aborto e furto? quanto al fumo, bere e compagnia, concordo che non è un buon esempio e personalmente cerco di fare del mio meglio per evitare tutto questo...
nonostante le follie dei campi scuola agesci (almeno quello che ho fatto io), in cui sembra che la teoria dell'esempio e del capo "eroe" (in senso buono, come esempio) sono fuori moda, il capo è DE FACTO costantemente passato ai raggi X dai suoi ragazzi... se a questo si aggiunge il fatto che i peccati non sono assolutamente uguali (ribadisco il caso dell'aborto, si ha la SCOMUNICA LATAE SENTETIAE che non è esattamente una passeggiata!), si può benissimo capire che un conto è il capo che fuma (e che comunque sbaglia) un conto è il capo che convive e lo manifesta pubblicamente... per il resto quoto Rinoceronte, precisando che non mi sembrava di aver detto qualcosa di differente; |
paciock87 ha scritto: |
A parte che è scorretto portare un caso limite, come l'omicidio, nella discussione... Dato il contenuto non credo che ci sia bisogno di usare artefici retorici per far valere la tua posizione ... Tra l'altro qui si parla addirittura di Sacra Rota, e mi sto tappando la bocca solo perchè non conosco il motivo della richiesta di annullamento... |
gufopreciso ha scritto: |
Sicuramente allora io sono un cattivo esempio visto che i miei genitori si sono sposati solamente col Rito Civile e non me ne vergogno... |
paciock87 ha scritto: |
Guarda newlucio che io non parlo tanto per parlare... Innanzitutto non c'è scritto da nessuna parte che essendo cattolico devo accettare il pacchetto pieno, per il solo e semplice motivo che non esiste una persona sulla terra capace di essere il cattolico perfetto... Poi ho alcuni preti incontrati sul mio cammino, qualcuno mi capita ancora di sentirlo, che supportano il mio "stravagante" pensiero... Io in Agesci sto bene e non me ne vado, e la prima Coca che proverà a cacciare un Capo perchè convive gli farò vedere le fiamme dell'inferno, perchè non sta nè in cielo nè in terra che esistano discriminazioni sulla base della Legge Eterna...
Le ipocrisie della Chiesa inoltre c'entrano eccome, perchè chiudere la porta ad un omosessuale o a un divorziato, ma aprirla a un'omicida o ad un drogato è un'ipocrisia bella e buona, chiara e nitida... Io sono il primo ad accettare le ipocrisie della Chiesa, di certo non mi faccio problemi a confessarmi con un prete grasso che ha il cellulare di 600 euro pagato coi suoi soldi (sempre per il motivo che non sta a me giudicare), ma il mio servizio da Capo Agesci non può sottostare a tutto questo, o almeno sul Patto Associativo non c'è scritto nulla... |
newlucio ha scritto: |
altra che io posso avere rapporti prematrimoniali, convivere |
Citazione: |
quanto ai miei toni apocalittici andanti, vi chiedo scusa. me ne rendo conto, ma mi infervoro facilmente. continuo a pensare che non abbia fatto un paragone tra aborto e furto, li ho semplicemente citati per evidenziare la differenza tra peccato mortale e veniale. |
gufopreciso ha scritto: |
Bah, io in ciò ragiono da cittadino e trovo certo una profonda differenza: il furto è un crimine, l'aborto (nel rispetto delle previsioni della 194) no. E per come sono fatto io, distinguo il mio essere cittadino laico e privatamente cattolico. |
Sentry ha scritto: |
Credo che la convivenza vada messa semplicemente tra le "scelte personali" anche perchè, forse sbaglio, ma credo che il problema non sia il condividere una casa ma eventualmente quello che si fa in quella casa |
gufopreciso ha scritto: |
di queste cose non si può parlare senza conoscere le persone e le situazioni |
sentry ha scritto: |
vogliamo veramente affermare che tutti i capi non sposati non hanno mai avuto rapporti? |
frageorges ha scritto: | ||
Vado un po' OT ma non di tanto. Un principio fondamentale da capire è che "Non tutto ciò che è legalmente possibile è anche moralmente corretto (cioè buono e giusto)". Cioè la legge non può stabilire cosa sia crimine e cosa non lo sia (perché altrimenti l'aborto sarebbe un crimine in alcuni stati e in altri no): la legge può solamente decidere quali crimini lo stato debba perseguire, come e quando (visto che lo stato non può e non deve perseguire tutto). Ad esempio: in alcuni stati è lecito sfruttare il lavoro minorile, ma anche se lecito rimane un crimine; in alcuni stati è applicata la pena di morte pur essendo tutt'altro che indispensabile, ma anche se lecito e perpetrato dallo stato rimane un crimine. Per decidere ciò che è crimine e ciò che non lo è non si può usare la legge come criterio, ma si dovranno cercare criteri molto più oggettivi e universali. Per esempio ritengo che l'aborto sia un crimine, legalizzato e finanziato dalla stato italiano, certo, ma sempre un crimine. |
Citazione: |
Ritornando IT, anche la convivenza (che certamente non è un crimine!! non mi fraintendete) è permessa dallo stato ma questo non significa che sia una cosa buona, che faccia crescere le persone e la coppia. Anzi, la chiesa cattolica insegna, oggi con argomentazioni molto attuali, che la convivenza è un male (nel senso che non porta la persona a realizzare il proprio bene) per la persona, per la coppia e per la società. |
gufopreciso ha scritto: |
La legge non obbliga alcuno ad abortire, qual'ora una persona non voglia abortire è liberissima di farlo. |