BOBOMAN ha scritto: |
Sulla Segretezza ok.....fa parte...e parte pregnante della "Scenografia" del Grande Gioco.......sulla PAURA......assolutamente
NO NO e POI NO..............al limite TIMORE o se proprio vogliamo quella PAURA per la breve durata in cui (TRAMITE le 3Prove) la CdO cerca di aiutarvi a sconfiggerne la causa................ IL METODO PARLA CHIARO..........IL NOME DI CACCIA é FRUTTO DI UN PRIMO ANNO "POSITIVO" NEL REPARTO E DEL SUPERAMENTO AL CE O COMUNQUE NELLE VACANZE SCOLASTICHE DELLE 3 PROVE O DI UNA PROVA OMNICOMPRENSIVA. QUESTE PROVE SONO....PROVE DI CORAGGIO ,MA INERENTI ALLO SCOUTISMO E VOLTE- EVENTUALMENTE -AD AIUTARE il PIEDETENERO A SCONFIGGERE LE SUE PAURE................ Ma non ad UMILIARE,SVILIRE e TERRORRIZZARE ULTERIORMENTE il GIOVANE SCOUT.................. Niente goliardate.....................non servono a nulla ..........LO SCOUT E' PARSIMONIOSO.........anche del tempo e del suo CAMMINO...la "TOTEMIZZAZIONE".....COAGULO di Stupide ed Inutili ST......upidate Goliardiche........non rientra nella giusta visione......del progresso personale......capisco che certe cose oramai si sono "incistate" e sono diventate parte di una (FALSA) Tradizione.........ma le Tradizioni se sono sbagliate ed inutili NON SONO TRADIZIONI.............il METODO ha tutte le TRADIZIONI CHE VOLETE.............E VI APPARTENGONO......CI APPARTENGONO.....perchè siam TUTTI SCOUT.....IN TUTTO IL MONDO............ Snoaring Bear Orso Ronfante Orig.Gil.'85 |
BOBOMAN ha scritto: |
Lo Scoutismo ha (aveva se non viene riportato a galla) anche una "SCENOGRAFIA" da togliere il fiato,tutto era inserito in una coreografia incredibile.....pronta a smuovere anche il piu riluttante dei cuori......
E' un qualcosa che diventa un enorme magnete per i ragazzi una FONTE INESAURIBILE DI FASCINAZIONE. |
Citazione: |
Ed ora Totem! di Pinguino Determinato Il totem è un nome particolare che si rifà ad elementi naturali (animali, vegetali, eventi atmosferici…) seguito da un aggettivo, volti a rispecchiare una caratteristica fisica ed una caratteriale di una persona, esso deriva dalle antiche usanze pellerossa. Non si tratta di una cerimonia Scout ufficiale, ma solo di una delle varie tradizioni dei Gruppi che aiutano a mantenere un’identità propria. Alcuni Reparti - forse più opportunamente - collegano la totemizzazione non solo e non tanto alla relativa cerimonia, ma altresì al superamento di prove impegnative (hike, imprese ecc.), con una tradizione che ricorda le usanze che nelle tribù primitive segnavano il passaggio dalla fanciullezza alla maturità (il "ragazzo Zulù" di B.-P.) (da Cerimonie scout di Mario Sica pagg 133 - 135, edizioni Scout Agesci / Nuova Fiordaliso) Ora passiamo ad alcuni aspetti tecnici sulla cerimonia. Ambientazione Generalmente, la cerimonia è segreta. E’ necessario dunque ricreare un clima di segretezza che può essere reso con una luce, meglio soffusa, che può essere un fuoco centrale (basso con legna che dà fuoco lento senza fiamme alte) oppure un’illuminazione tutt’intorno, ad esempio con padelle romane interrate. E’ senz’altro di notevole impatto e decisamente suggestivo ricreare le atmosfere dei villaggi delle tribù indiane, realizzando veri e propri totem indiani; possiamo utilizzare cartone, legno, cartapesta. Se proprio vogliamo esagerare, perché non ricostruire i famosi tepee, le tende coniche delle tribù pellerossa? Scenografia da oscar richiede altrettanta attenzione nei costumi tipici e nella cura dei particolari del travestimento: nelle calde serate d’estate (evitiamo stupidi atti dimostrativi di coraggio, se c’è freddo) i giovani maschi totemizzati possono scoprire il torace e decorarlo a piacimento, le giovani “squaw” (le donne pellerossa) possono giocare con fasce, bende e monili vari per adornare il capo ed il collo. Per i colori, privilegiamo sfumature che richiamino gli elementi naturali (terra, acqua, fuoco, aria). Pensiamo anche ad intonare canti (stile urli indiani), come sottofondo, intonati a bassa voce per mantenere il senso di solennità della cerimonia. Scartiamo le prove violente, gli atti stile “nonnismo” e gli scherzi di cattivo gusto! La totemizzazione non è mai una cretinata, ma al contrario un momento di passaggio verso la maturità. Piuttosto pensiamo ad organizzare giochi di orientamento ed abilità, possono esserci prove che puntano a mettere alla prova i cinque sensi, (tipo assaggiare intrugli dagli ingredienti misteriosi), ma evitiamo pentoloni di schifezze che possono far star male i malcapitati. Che non ci siano attività improvvisate, al contrario la comunità deve lavorare con la massima attenzione per la realizzazione di questo momento significativo ed emozionante. Facciamo bene attenzione all’area dove si svolge la cerimonia, deve essere precedentemente pulita e liberata da eventuali pericoli (se ad esempio, nel Gruppo c’è la tradizione del salto del fuoco, controlliamo che il braciere non sia troppo largo, che le pietre che lo circondano siano posizionate in modo corretto, senza sporgenze che potrebbero ostacolare la prova e mettere in pericolo chi deve ricevere il totem!). Questi sono solo degli spunti, ognuno può seguire la propria tradizione, ma se essa prevede stupidi rituali, allora è meglio abbandonarla! …per molte tribù primitive il totem era lo spirito di un animale che proteggeva la comunità, il cui nome era segreto, conosciuto soltanto dagli adulti… |
cate95 ha scritto: |
Per il momento posso parlare da non-totemizzata, e vi dirò che scoprire che esistono cerimonie a cui non si è preso parte è un pò... brutto (diciamo così |
francesco.c ha scritto: |
moscerino fastidioso...
cefalo zozzo... cammello saccente nella stessa serata, fortunatamente almeno non alla stessa persona continuo ? |