TRIBA ha scritto: |
[...]TRA L'ALTRO L'INGLESE ORAMAI FA PARTE DEL NOSTRO VOCABOLARIO QUOTIDIANO E NON CI TROVO NULLA DI MALE, SINCERAMENTE! [...] |
pava ha scritto: | ||
se poi andiamo a togliere l'italiano o peggio a inserire l'inglese nel nostro vocabolario.. E' FINITA!!!!!!! Siamo tra quelle poche nazioni sciocche (mi scuso sempre per il termine sciocco) che vanno a inserire nel loro vocabolario l'inglese.. ma prima impariamo bene l'italiano e poi se proprio spostiamoci nell'oltre manica.. |
Citazione: |
La cosa più intollerabile è l'ignoranza degli italiani (mi scuso per il termine ignorante) che fa pensare che l'inglese sia stiloso, alla moda e quindi colpisce di più.. per questo ora ce lo sparano dappertutto, in televisione, nella pubblicicità, sulle vetrine.. ma BASTA!!!! |
Citazione: |
Bisognerrebe fare come in Francia.. dove si vieta l'uso di termini stranieri se questi hanno una possibile traduzione nella lingua nazionale.. |
gufopreciso ha scritto: | ||
Non esiste alcuna legge che vieta l'uso di termini stranieri, ma semplicemente un "orgoglio diffuso" tipico dei francesi. E comunque ormai tra i giovani l'uso di forme inglesi internazionali stanno ormai diventando comuni. |
elfo ha scritto: |
Sono d'accordo con pava, nonostante l'inglese come lingua mi piaccia, mi pare che in Italia se ne abusi e spesso anche a sproposito, e troppo spesso pure male e in modo approssimativo (se già molta gente parla male l'italiano, figuriamoci l'inglese).
Nel nostro ambiente, basta ascoltare gli urli di molte squadriglie. |
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Non sono d'accordo con un proibizionismo stile Italia fascista, però penso che almeno in ambito ufficiale si dovrebbe evitare. |
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Mentre in altri ambiti si dovrebbe fare di più perché gli Italiani apprezzino maggiormente la loro lingua (anche gli spettacoli di Roberto Benigni su Dante possono servire a questo scopo), e che i pubblicitari si rendano conto -- così come è accaduto in Germania -- che non proprio tutti conoscono l'inglese a menadito e i loro slogan non vengono compresi come loro pensano |
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Per il resto, è normale che la lingua sia viva e venga influenzata da termini provenienti dall'estero. In particolare in ambito tecnico è comprensibile che prolifichino i termini inglesi, dal momento che la maggior parte della ricerca avviene in paesi che utilizzano tale lingua (parlata o per la documentazione). D'altronde i nomi scientifici degli esseri viventi sono in latino e i termini musicali in italiano. |
gufopreciso ha scritto: | ||
Non esiste alcuna legge che vieta l'uso di termini stranieri, ma semplicemente un "orgoglio diffuso" tipico dei francesi. E comunque ormai tra i giovani l'uso di forme inglesi internazionali stanno ormai diventando comuni. |
gufopreciso ha scritto: |
"Logiciel" e "courriel". Per quanto riguarda cinema e radio è buffo che tu lo citi, visto che l'Italia è ai vertici mondiali per quanto riguarda il doppiaggio... Forse volevi riferirti alla percentuale di programmazione francofona però, nel qualcaso avresti ragione e mi scuso. Quanto alla regolamentazione, è una questione differente rispetto al divieto di utilizzo, si tratta di meccanismi differenti. Detto ciò ho sempre, e continuo a trovare ridicoli i francesi in questi loro orgoglio e dispersa grandeur... Hélas! |
paciock87 ha scritto: |
In tanti anni di scuola Dante, Petrarca, D'Annunzio, Catullo mi hanno insegnato che nello scrivere una parola bisogna pensare al significante e al significato... E c'è poco da fare, certe parole in inglese, come in francese, sono molto più belle e azzeccate sotto determinati aspetti... |
paciock87 ha scritto: |
Prendiamo "Family Day" e confrontiamolo con "Giornata per la Famiglia"... Il primo termine da l'idea di un grande evento, perchè si rapporta con gli altri "buonacausa-day" che esistono, mente il secondo sembra un evento organizzato dalla Parrocchia di Vitino Reale in provincia di Viterbo... |
paciock87 ha scritto: |
Invece tornando al "Thinking Day" vs "Giornata del Pensiero", di certo il primo da l'idea dell'Internazionalità dell'evento, ma "Giornata del Pensiero" è molto più bella e musicale, senza contare che Pensiero è una delle parole più belle che esistano... Quindi se citi l'una o l'altra dipende dove vuoi andare a colpire... Per esempio sul sito dell'Agesci io avrei messo il titolo con "Thinking Day", mentre nel testo avrei continuamente citato la "Giornata del Pensiero"... |
paciock87 ha scritto: |
L'Italiano è una lingua musicale, e continua ad esserlo anche con le contaminazioni... Vogliamo mettere Calcolatore contro Computer? O Mouse contro Dispositivo di Selezione Manuale dell'utente? Oppure Schermo contro Monitor?(cioè il significato originario della parola schermo non c'entra nulla con quello che è riferito adesso) |
paciock87 ha scritto: |
Poi, un ultimo appuntino, mi sembra inappropriato citare la Francia, che tanto per dirne una, è l'unica in tutto Europa ad avere, per la tv, il formato Secam, praticamente perchè l'ha inventato un francese... Cioè tutti hanno il Pal e lei il Secam... Eddai... |
pava ha scritto: | ||
Anche mia nonna, che è italiana, deve capire cosa c'è scritto.. |
pava ha scritto: |
Ed è qui che la mia rabbia si scatena.. contro quelli come te.. che la pensano come te.. "family day".. ma ti spacco la faccia (mi scuso per il termine spaccare).. "giornata della famiglia".. ma cos'è che suona male?! queste motivazioni di musicalità e cavolate varie sono state causate da questa società e da questa gentaglia che ti fa spacciare per "idea di un grande evento" solo perchè scritto in altra lingua.. ma stiamo scherzando!?!?!?!
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pava ha scritto: | ||
chissà perchè questi autori però usavano solo dialetto, o solo latino.. non andavano a ricercare altre parole in altre lingue o dialetti.. andavano a cercare la musicalità con altri termini.. sinonimi.. |
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Anche mia nonna, che è italiana, deve capire cosa c'è scritto.. |
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. . . il mouse si chiama in francese "souris", in spagnolo "raton", in tedesco "maus" e solo noi, invece di chiamarlo "topo", lo chiamiamo "mouse"!!!!! |
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Meglio un Paese come la Francia che valorizza l'operato dei suoi cittadini che non un paese come l'Italia che è capace solo di far scappar via tutte le menti eccelse italiane all'estero.. |
Sentry ha scritto: |
il fatto che in Italia spesso si usi l'inglese (o l'americano) inutilmente è vero... il fatto che a causa di questo abuso non sappiamo parlare nè italiano nè inglese è sotto gli occhi di tutti. |
gufopreciso ha scritto: | ||
Non c'è nessuna connessione tra l'usare parole straniere e il non saper parlare nè l'italiano nè le lingue straniere. Certo, bisogna conoscere bene ed aprezzare ed utilizzare la propria lingua materna, ma non è l'uso di "low cost" anzichè "basso costo" a farmi disamparare italiano ed inglese... |