MelUrsus
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Inviato: Venerdì 15 Aprile 2011, 11:47 Oggetto: Scout e Card. Bagnasco - Incontro ad Assisi |
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tratto da Zenit del 10-04
“Cercare di vivere riferiti a Cristo, guardando le cose con gli occhi di Gesù, gli occhi della Pasqua”
E' questo l'invito rivolto questo sabato dal Cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), a oltre 250 responsabili nazionali della “Branca Lupetti” dell'Associazione Italiana Guide e Scouts d'Europa Cattolici provenienti da tutta Italia.
L'incontro è avvenuto nella Cattedrale di San Rufino ad Assisi nell'ambito della decima edizione della “Rupe di Assisi”, evento che si ripete con cadenza triennale e che quest'anno ha avuto nella catechesi del Cardinale, Arcivescovo di Genova, il suo momento formativo più importante.
Gesù, ha spiegato il Cardinal Bagnasco, vuole da tutti una risposta vera. Pietro si mette nelle mani di Cristo.
“Non basta dire io credo..... E' necessario che io mi metta nelle mani di Lui”, ha sottolineato, come riporta un comunicato diffuso al termine dell'evento.
“Non si può raccontare la strada, bisogna viverla. Così è nella fede, nelle virtù cristiane”.
Il porporato ha quindi rivolto un invito alla speranza, alla concretezza della scelta di fede e all'approfondimento del circolo virtuoso fra fede e pensiero.
Allo stesso modo, ha voluto porre l'accento sul valore formativo dell'incontro. “La prima domanda che un educatore si deve porre è 'Chi sono io?'”, ha segnalato, sottolineando che l'essere educatori nasce dallo spessore della vita cristiana di ognuno e non dal volume di cose che si compiono.
Due i punti fondamentali toccati dalla catechesi del Cardinale: il dilagare dell'individualismo nella nostra società e la risposta a questo fenomeno data dall'invito a pensare e credere.
“Quanto cinismo qua e là – ha riconosciuto –. Ma nel segreto delle nostre famiglie ci sono bontà, altruismo e fede enormi. Dobbiamo essere tuttavia attenti a registrare questo strisciante individualismo premessa del cinismo etico”, ha avvertito.
L'Associazione ha voluto incontrare il Cardinale al termine di una riflessione sugli Orientamenti pastorali della Chiesa italiana che hanno al centro l'istanza educativa. Gli scout d'Europa cattolici volevano comprendere come attuare queste indicazioni nella concretezza della loro vocazione, da sempre rivolta all'educazione delle giovani generazioni.
Il presidente della CEI, citando Sant'Agostino, Maritain e Pascal, è giunto alla risposta alla domanda “Cosa dobbiamo fare?”: “Pensare e credere”.
Ha inoltre richiamato il magistero di Papa Benedetto XVI, che esorta a usare bene la ragione per capire il senso delle cose.
Al termine dell'incontro, il presidente della Federazione Scouts d'Europa Cattolici ha consegnato al Cardinale un fazzolettone scout, mentre i giovani gli hanno rivolto il tipico saluto scout.
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Carissimi "capi" scout, vi ringrazio per il "servizio" che rendete a Cristo ed alla società, con dedizione amore e, perchè no, gioia di vivere!
Sono genitore di tre figli e da sempre li ho indirizzati verso l'educazione e lo "spirito scout". Come me, hanno iniziato a frequentare la branca L/C ma loro stanno continuando in E/G con grande entusiasmo.
Voglio esprimere il mio assenso a quello che fate in AGESCI e nel contempo vi esorto a non dimenticare quanto detto da Bagnasco in questo incontro.
Carissimi, siete collaboratori della formazione umana e spirituale dei nostri figli e per questo non potete "soprassedere" o "diluire" l'indirizzamento cristiano.
A tutti coloro che hanno "incertezze" a riguardo, li esorto a rinvigorire i motivi del proprio battesimo.
GRAZIE infinite, MelUrsus. |
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