1943-2013: “D’un balzo oltre l’ostacolo”


1943-2013: “D’un balzo oltre l’ostacolo”
Guarda on line il “Quaderno degli Scoiattoli”

Era proprio questo “D’un balzo oltre l’ostacolo!” il motto della mitica squadriglia Scoiattoli che, in una Roma ancora occupata dai nazisti, pronunciò la Promessa il 28 dicembre 1943 presso le Catacombe di Priscilla, dando così inizio e vita all’avventura dell’AGI, l’Associazione Guide Italiane.

Un motto che ben sintetizza lo spirito (pieno di coraggio e dritto al futuro, per usare parole ben note in questo periodo del nostro cammino associativo) che animava le 8 giovani donne (Giuliana di Carpegna, Josette Bruccoleri, Prisca Chiassi, Raffaella Berardi, Beatrice Amantea, Margherita di Cossilla, Maria Pia Sainjust,  Monique du Rouette) le quali, sotto la guida di Padre Agostino Ruggi d’Aragona, iniziarono a riunirsi  con in mente un progetto ben preciso: entrare nel gioco scout e viverlo di persona.



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La forza e le radici


Questo è un tempo per uomini ‘forti’, che devono attraversare fatiche inaspettate, e sfide che non sapevano di dover affrontare. Dove trovare la forza, dove cercarla è il problema di ogni mattina.



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San Francesco che contestatore


 

Che cosa contesta Francesco? Contesta tutto. Tutto, nulla escluso. Contesta la famiglia, che abbandona. Contesta il padre, che disconosce. Contesta la società, che lascia…



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Uomini liberi in terra libera


A.G.E.S.C.I. – Branca R/S – Settore PNS Cantiere per R/S (solo per maggiorenni – 2° e 3° anno di Clan) 23 -29 agosto 2010 Valle del Marro – Calabria

Uomini Liberi in Terra Libera

La Valle del Marro è un luogo in cui il lavoro rende liberi! Liberi dalla mafia, dalla disoccupazione, dal disagio sociale! Rispecchiando in pieno il principio sancito dall’articolo 1 della nostra Costituzione: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”, in cui il lavoro viene inteso come una forma di libertà e non come una merce, pertanto, questo cantiere si propone di ripercorrere le tappe di uno straordinario percorso di cambiamento e di riscatto sociale, lungo i 60 ettari di terreno confiscato alla ‘ndrangheta.



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Un minuto con Dio


Un minuto con Dio

Sono le 18. La città vomita fiumi di macchine come il vulcano la lava. Il traffico invade le strade, i vicoli, i viali, le autostrade, le piazze, gli incroci. L’atmosfera si riscalda. La febbre della frenesia ha preso tutti quanti. Tutti hanno fretta, ma senza poter andare avanti nella coda. La città è bloccata. Tutti si agitano, s’innervosiscono. Chiamano. Suonano. Soffocano, chiusi nella gabbia delle loro macchine. I più furbi, o i più prepotenti, spingono avanti, infilandosi tra le macchine senza nessuno scrupolo. Invece certi bonaccioni la prendono con calma: sembrano ridere della stupidità degli uomini!

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