Preghiera per la festa di Ognissanti


Preghiera per la festa di Ognissanti Tutte le anime riposino in pace, chi è passato fra i tormenti e nell’ansia, chi ha finito un sogno sereno, chi sazio di vita, chi appena nato questo mondo ha abbandonato: Tutte le anime riposino in pace!

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L’offensiva cattolica anti Halloween


Non cambia il giudizio su Halloween, insomma, ma la strategia. «Dalla fase di critica si è passati a iniziative per riscoprire il significato di Ognissanti»…

Treats or tricks, dolcetti o dispetti? E sabba da discoteca, vestiti da menagramo, zucche ghignanti. C’è chi, come il compianto vescovo Alessandro Maggiolini, con saggezza gastronomica osservava che «le zucche sono buone per farci i tortelli». Il cardinale Carlo Maria Martini fu tra i primi, anni fa, a notare desolato che «questo tipo di feste è estraneo alla nostra tradizione, a valori immensi come il culto dei defunti che apre la speranza all’eternità».



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San Francesco che contestatore


 

Che cosa contesta Francesco? Contesta tutto. Tutto, nulla escluso. Contesta la famiglia, che abbandona. Contesta il padre, che disconosce. Contesta la società, che lascia…



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Venerabile Egidio Bullesi – Beati Scout


UN OPERAIO CHE HA POSTO LA SUA COMPETENZA A SERVIZIO DEL PROSSIMO

Venerabile Egidio Bullesi (1905 – 1929)

Apostolo tra i ragazzi di Azione Cattolica e Scout, giovane laico del Terz’Ordine francescano scrive: “Posso esclamare: ecco, la mia vita segue una stella;
tutto il mondo, così, mi pare più bello”. Egidio Bollesi nasce a Pola nel 1905, terzo di nove fratelli in una famiglia di modeste condizioni e allo scoppio della guerra è già profugo con la famiglia. Torna nel 1918 a Pola, dove fa l’apprendista in un cantiere navale, impegnandosi in un opera di apostolato nel difficile ambiente di lavoro. In occasione di uno sciopero, nel 1920, innalza il tricolore sulle gru più alte. Con due fratelli, dà vita all’Associazione Cattolica della Parrocchia, e diventa animatore dei giovani Aspiranti di Azione Cattolica, ma dopo aver partecipato a Roma nel 1921 al Congresso Nazionale per il 50° di fondazione dell’Azione Cattolica torna carico di entusiasmo per lo Scautismo ed è tra i promotori del Reparto Scout di Pola.
A pochi giorni dalla festa del Corpus Domini, Egidio freme desiderando che, in quella grande solennità, i Giovani Esploratori cattolici possano prender parte anch’essi alla processione, e in uniforme, anche per poter essere conosciuti dalla cittadinanza. Sotto le mani volenterose di signore e ragazze, con l’aiuto dello stesso Egidio in un paio di giorni le uniformi scout sono pronte.
Purtroppo, dopo cinque anni, il Decreto di scioglimento dello Scautismo distrusse presto quella gioia, e di fronte alla prepotenza del governo fascista gli Esploratori dovettero riporre le loro uniformi.
Così il 9 febbraio 1927 Egidio scrive al fratello Giovanni (da La Spezia): “Puoi immaginare quale impressione mi fece la notizia dello scioglimento degli Esploratori. Ammirabile la vostra fortezza d’animo e la devozione al Vicario di Cristo, con la quale accoglieste sì dolorosa deliberazione. Ora, Giovanni, conservando uniti gli Esploratori, sarà bene costituire un Circolo e federarlo alla Gioventù Cattolica, poi mantenere intatto lo spirito scautistico, evitando solo quello che può essere contrario alle intenzioni del Papa. E del resto continuare l’identica attività. Cercare quindi di tradurre in fatto il proverbio: l’abito non fa il monaco. ”.
Pur soffrendo profondamente per la chiusura del Reparto scout, Egidio continua a tenere “istruzioni”, ad animare giochi, a svolgere attività educativa… I ragazzi si sentivano felici con lui, e a lui ricorrevano per un consiglio, per un aiuto.
Presta il servizio militare dal ‘25 al ‘27, come marinaio, svolgendo una vivace opera di apostolato tra i commilitoni. Dopo il congedo, lavora come disegnatore nel cantiere navale di Monfalcone, ma presto la malattia lo obbliga a continue cure. Per tubercolosi, il 29 Agosto 1928 si ricovera all’ospedale di Pola, dando, durante la lunga malattia, esempio di forza d’animo e serenità francescana, arrivando anche ad offrire la sua vita per i missionari. A 23 anni Egidio Bollesi “torna alla Casa del Padre” il 25 Aprile 1929.
Nel 1997 la Chiesa lo riconosce come Venerabile. La Causa di Beatificazione è ora all’esame a Roma.
Piace pensare che, forse, nella sua adesione allo Scautismo vi è anche l’intuizione di una “strada” provvidenziale, capace di portare gioiosamente i giovani al Padre…Sembrano infatti rivolte anche ai Capi dello Scautismo queste parole di Egidio: “Si tratta di salvare molte anime di fanciulli: si tratta di orientarle per tutta la vita verso Nostro Signore, verso il suo Cuore. Si tratta di dare all’Italia nostra la giovinezza di domani, forte e pura, colta e pia, si tratta di popolare il Cielo di Santi”.

Apostolo tra i ragazzi di Azione Cattolica e Scout, giovane laico del Terz’Ordine francescano scrive: “Posso esclamare: ecco, la mia vita segue una stella; tutto il mondo, così, mi pare più bello”. Egidio Bullesi nasce a Pola nel 1905, terzo di nove fratelli in una famiglia di modeste condizioni e allo scoppio della guerra è già profugo con la famiglia. Torna nel 1918 a Pola, dove fa l’apprendista in un cantiere navale, impegnandosi in un opera di apostolato nel difficile ambiente di lavoro.



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Beati Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi – Beati Scout


LA SANTITÀ VISSUTA IN COPPIA NEL SERVIZIO SCOUT

Beati Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi

Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi, un uomo e una donna che si sono voluti bene, due sposi che si sono gioiosamente e con pienezza aiutati reciprocamente nella strada verso la felicità, nella strada del Signore. Un babbo ed una mamma che hanno cresciuto figli cercando per loro le cose migliori, non le più facili ma le più grandi, perché anche questi figli potessero gustare la gioia del Signore.



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