Gruppo Scout Vicenza


Gruppo Scout Vicenza

Il “ Vicenza” rappresenta una alternativa alle molte presenti nella nostra città. E’ associazione laica, pluralista ed indipendente. Il metodo pedagogico ed i valori sono gli stessi ovunque, dettati dal fondatore un secolo fa, nel 1908. Si insegnano la fratellanza universale, l’attività all’aria aperta, il campeggio, l’escursionismo, la vita in tenda, l’educazione verso il prossimo e il rispetto verso se stessi.

Federazione del Movimento Scout Italiano Associazione aderente alla FEDERSCOUT

I mezzi sono la vita di avventura, il bosco, il gioco, il pionierismo, il canto, l’espressione, l’uniforme e lo , la vita del pioniere, il rispetto per la natura. L’Associazione si articola in più branche, dai più giovani agli adulti che si dedicano anche a gruppi di interesse per l’attività nautica, subacquea, per la protezione civile, l’insegnamento della tecnica scout, l’organizzazione anche di incontri all’estero internazionali ().

E’ un completamento dell’educazione (come voluto dal Fondatore) data dalla famiglia e dalla scuola per aiutare a formare i buoni cittadini del futuro nel rispetto delle regole sociali.

per informazioni: www.grupposcoutvicenza.org

Commenti

  1. Tarcisio scrive:

    Oh che bello dopo anni di silenzio si riprende !!?
    Speriamo, e speriao che anche il CNGEI prosegua il percorso di ripresa numerica aramai consecutivo da tre anni e saldo oltre gli 11.000 iscritti nonostante qualche defezione.
    Quiz ! Come mai Pappappero hai sentito l’esigenza di un riepilogo di vita della anche mia CNGEI ?
    Buon Cammino

  2. Penna Bianca scrive:

    Salve ragazzi,
    nessuno mi conosce, ma non fa niente. Non avete perso granché.
    Ho letto e riletto i vostri 51 commenti,che spaziano un po’ in giro per l’Italia in area scout GEI e non.
    Per caso, mentre cercavo le parole dell’inno “Suona la sveglia”del poeta G.Bertacchi valtellinese, mi sono imbattuto nel vs. scambio di opinioni e commenti. Bene almeno se ne discute….e in democrazia oggi non è poco.
    Senza entrare nel merito, analizzando i 51 interventi noto che è uno scambio intelligente fra 21 voci. Il tutto si riduce però ad uno scambio più intenso fra tre o quattro elementi impegnati nell’attività associativa legata allo scoutismo.
    Ma di scoutismo, vero quello originario c’è purtroppo ben poco.
    Il tutto gira, quasi vertiginosamente, intorno all’associazionismo con un superficiale richiamo allo spirito scout.
    Perbacco,direte, ma chi sei tu per affermare ciò?
    Uno di voi ha citato “ Confucio” con la massima:
    Esistono tre modi per imparare la saggezza:
    Primo, con la riflessione, che è il metodo più nobile;
    Secondo, con l’imitazione, che è il metodo più facile;
    Terzo, con l’esperienza, che è il metodo più amaro. — Confucio
    Per l’occasione la citazione mi calza a pennello.
    Non sono un saggio e non abuso della saggezza eventuale, ma uso Confucio perché ho vissuto sessantasei anni lo scoutismo con l’esperienza che è il metodo più amaro.
    Mi sembra che dai vostri dialoghi usate il secondo metodo, quello più facile che è “ l’imitazione”
    Magari fossimo tutti fortunati da riflettere usando quindi il metodo più nobile.
    Vado avanti con l’intenzione di non concludere, semmai di provocare visto che di idee ce ne sono. Solo che con rammarico vedo e constato che il concetto generale è quello di cimentarsi nell’esprimere il proprio lavoro osservando, quando tutto va bene, il lavoro degli altri con senso critico.
    Questo modo di comportarsi non è da scout.
    L’anzianità non fa saggezza. Quindi il dire e affermare il tempo trascorso nelle associazioni quale elemento di grado culturale e di conoscenza del metodo non dà garanzia di esperienza la quale la si conquista con sacrifici ma……… come, dove, quando, con chi e per che cosa.
    Con i miei sessantasei anni di vita scout ( ho promesso a quindici anni e ne ho ottantuno) penso di superare qualcuno e forse mi auguro di no, di essere fra i più vecchi in rete. Bisogna considerare dove, come e con chi si è vissuti da scout.
    Vedete l’essere scout non è far parte dalla x, y, z, associazione ne aver fatto 1, 2, 3, campi, o partecipato a 2, 3 ,4, Jamboree.
    L’essere scout vuol dire:
    Amare il prossimo, prestarsi per gli altri, con umiltà sacrificarsi. Mettersi a disposizione con entusiasmo per fare di più e meglio ogni opera che solleva dalla sofferenza chi è nelle difficoltà. Vuol dire essere attivo sempre, comunque, ovunque per chi da noi si aspetta presenza, collaborazione, supporto, contributo, aiuto, sia esso lo Stato, la famiglia, la Comunità, il bisognoso, il minore, il diversamente abile e cosi via. Per fare ciò occorrono, coerenza, dirittura fisica, morale, addestramento, vita moderata, bando a vizi, scurrilità, abusi, prepotenza. Il che non è facile ne è da tutti.
    Certo il metodo è una scuola di addestramento e quindi chi vi partecipa tenta e spesso non riesce e abbandona l’impegno .Lo scoutismo interiore e molto difficile e impegnativo e trova pochi adepti. Lo scoutismo esteriore è molto più semplice e sembra esserlo anche più comodo e per qualcuno conveniente.
    Aimé…… però sembrare senza esserlo e come imbrogliare gli altri e attenzione…. anche aver poca stima di se stessi.
    A questo punto qualcuno mi riterrà un altro di quelli che predica bene e razzola male. A voi l’ardua sentenza.
    Mi potete trovare nella Storia della Sezione di la Spezia GEI, nella storia della Sezione di Valmadrera GEI, Qualcosa da Zio Zeb sulla storia dello scoutismo istriano.
    Sappiate che ho avuto la fortuna di applicare il metodo scout fra la gente con la quale ho collaborato in giro per il mondo, sul lavoro nelle difficoltà e nel pericolo gente dalla quale ho molto ricevuto e alla quale ho dato il meglio che ho potuto.

    Nota: Ho iniziato la mia indagine sul modo di fare lo scoutismo oltre dieci anni fa , già del 1998 ho chiesto a dritta e a manca chiarimenti scrivendo a diciassette sezioni GEI, alla sede centrale GEI, fino a Ginevra, sul come andava l’andazzo in seno al CNGEI, L’unica risposta la ricevetti dal buon Furia passato avanti. Era d’accordo con il mio vivo risentimento per la deriva dell’associazione. Recentemente ho avuto un esito positivo dall’attuale presidenza dell’ente. Spero bene.
    Sono sempre scout nello spirito e nell’azione, anche se non faccio parte di alcuna associazione.
    L’Associazionismo non mi interessa.
    Mi firmo per correttezza e rispetto di tutti quelli che comunque lodevolmente fanno qualche cosa per questo benedetto mondo impazzito.
    Roberto Stanzione, al secolo “ Pellicano del Succiso” per i miei vecchi compagni di cantiere friulano “ Penna Bianca” per gli amici di caccia BoB.

  3. Tarcisio scrive:

    Uuuuuuurca urca ! 81 portati bene, almeno sulla tastiera. Devo stampare e rileggere con calma. D’accordo sull’Associazionismo d’altronde el bon B-P diceva “Ho fondato un Movimento non un’Associazione” e concludeva “non trasformate la mia idea in una burocrazia”.
    Scout nel cuore … forse il problemino è che ci vorrebbe tempo e talvolta anche la voglia di comprenderci, invece il tempo sembra sempre poco e si è più preoccupati di convincere che comprendere.
    Anche se sono appena tornato da un pomeriggio a sistemare in sede scout, sono ancora indeciso se reiscrivermi per il 27 anno da Senior o …. Sul lavorare non ho problemi sul ‘discutere’ .. perchè tutto diventa un dogma ?
    Buon Cammino sui sentieri di B-P