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franzos79





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MessaggioInviato: Martedì 26 Ottobre 2010, 13:14    Oggetto: Rispondi citando

La soluzione per accorciare la piramide associativa in Agesci qualcuno già l'aveva proposta ed eccola qui http://www.scoutismo.it/piramiderovesciata/
A Michele invece dico che convengo quando dice
Citazione:
Come scout, peraltro, ritengo sia importante che se vediamo qualcosa che secondo noi non va, non ci limitiamo a mugugnare ma proponiamo un'alternativa.

Il problema di fondo è però che chi sta in fondo alla piramide associativa pur facendo tutti i vari passaggi difficilmente si potrà far sentire da chi sta lassù in alto nella piramide associativa.
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elfo





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MessaggioInviato: Martedì 26 Ottobre 2010, 15:20    Oggetto: Rispondi citando

franzos79 ha scritto:
La soluzione per accorciare la piramide associativa in Agesci qualcuno già l'aveva proposta ed eccola qui http://www.scoutismo.it/piramiderovesciata/
A Michele invece dico che convengo quando dice
Citazione:
Come scout, peraltro, ritengo sia importante che se vediamo qualcosa che secondo noi non va, non ci limitiamo a mugugnare ma proponiamo un'alternativa.

Il problema di fondo è però che chi sta in fondo alla piramide associativa pur facendo tutti i vari passaggi difficilmente si potrà far sentire da chi sta lassù in alto nella piramide associativa.


Il concetto di "Piramide rovesciata" mi sembra una cosa molto bella da dire, ma che difficilmente può trovare un'applicazione pratica. La verità è che tutti i livelli superiori alla Comunità Capi sono inadatti alla progettazione, già partendo dalla Zona. Penso che le sovrastrutture dovrebbero servire principalmente a garantire la Formazione Capi (e il confronto tra i Capi), e l'uniformità del Metodo.
Oltretutto secondo me in varie realtà, tra cui in Sardegna, volendo sopprimere un livello avrebbe più senso abolire le Zone (piuttosto che le Regioni come suggerito nel documento).
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BOBOMAN



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MessaggioInviato: Martedì 26 Ottobre 2010, 17:07    Oggetto: Rispondi citando

Michele ha scritto:
la mia soluzione è un potenziamento della democrazia rappresentativa, mantenendo però (o rafforzando, se necessario) una vera _rappresentatività_ dei ...rappresentanti

(Ritengo che l'ultima parola,nelle tue intenzioni,avrebbe dovuto essere "Rappresentati"...ma posso sbagliarmi nel corregerla...e a questo punto se fosse cosi ti prego di spiegarmi il concetto che
non ho capito come avrei dovuto)

Questo è quello infatti che si fa in molte associazioni WOSM stessa...anche se -PARE- non funzioni come dovrebbe,ma ritengo sia un problema di uomini (e politica)più che di mezzi giusti o sbagliati.
La soluzione principale che bisognerebbe portare avanti per uscire dalla crisi che lo Scoutismo ha,A LIVELLO MONDIALE,è quella di riportare in vita Gilwell come divulgatrice del Metodo e allo stesso tempo sua
garante di uniformità ed attinenza con le linee guida del nostro Padre Fondatore e di tutto quello che li si è sviluppato almeno fino al '69.
Se all'epoca ('47) la decisione di decentrare fu tragica e foriera del futuro degrado,non vedo invece nulla ora di contrario o negativo in ciò,visto che nel frattempo il mondo è diventato molto più piccolo.
e realizzare delle filiali direttamente controllate dalla sede centrale non è più cosa ardua come in passato.
Creare vari Reparti di Elfi suddivisi in zone continentali che facciano sempre capo a Gilwell e che siano interscambiabili tra loro,come dovrebbe essere per mantenere l'uniformità -sempre-del Metodo ,
non è cosa impossibile,democraticamente ogni nazione invierà i suoi migliori Scouters per farvi parte e questo per un periodo di un anno,mentre solo il Capo Campo(GILWELL), i DCC(vice,a GILWELL ed a capo degli altri campi) saranno in carica per periodi piu lunghi onde dare comunque una continuità e durabilità di impostazione e di progettualità.
Inoltre ogni Nazione utilizzerà gli ex Martin Pescatori(che han finito il loro anno) come Istruttori Itineranti perchè a livello di Zona e direttamente di gruppo si affianchino agli Scouters per dare loro quel supporto Metodologico di cui possono
necessitare nella vita del loro gruppo,zona,regione(non a caso l'ordine è contrario Wink ),questo ruolo ad esempio fù il ruolo di Thurman prima di divenire Capo Campo a Gilwell.
Dove si prendono i soldi per far tutto cio???
Evitando di fare tanti congressi para politici,meeting,FARAONICHE Twisted Evil SEDI DISTACCATE dei buros,"villaggi turistici" nella Jungla Sud Americana ecc ecc.
Insomma meno convegni e salamelecchi tra i soliti noti con relativi party...e piu palanche per lo SCOUTING, LA FORMAZIONE e....detta per ultima MA PRIMA per importanza ....PER I RAGAZZI.
Inoltre se è comunque necessaria una governance ,e lo è,che venga snellita unificata e che sia fattiva e presente nella vita di tutti i gruppi.
UN CAPO SCOUT DEVE ESSERE PRESENTE ,AD ESEMPIO, NELLA VITA DI UN GRUPPO ,DI UNA ZONA.
E se questo è un caso magari non frequente,gli altri quadri COMMISSARI ecc ecc lo siano sempre.
Insomma togliamo un pò di gradini a questa piramide,scegliamo i migliori -democraticamente ma per capacità oggettiva-,diamogli il tempo di portare avanti il loro progetto(per il quale sono stati scelti)
e pensiamo ai ragazzi.
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gufopreciso



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MessaggioInviato: Mercoledì 27 Ottobre 2010, 09:00    Oggetto: Rispondi citando

franzos79 ha scritto:
La soluzione per accorciare la piramide associativa in Agesci qualcuno già l'aveva proposta ed eccola qui http://www.scoutismo.it/piramiderovesciata/
A Michele invece dico che convengo quando dice
Citazione:
Come scout, peraltro, ritengo sia importante che se vediamo qualcosa che secondo noi non va, non ci limitiamo a mugugnare ma proponiamo un'alternativa.

Il problema di fondo è però che chi sta in fondo alla piramide associativa pur facendo tutti i vari passaggi difficilmente si potrà far sentire da chi sta lassù in alto nella piramide associativa.


Ma in questo modo disgreghi e frammenti ancora di più il tessuto associativo, e quei problemi che ho posto ad esempio verranno necessariamente cronicizzati. Inoltre la Zona ha un ruolo ed una funzione per i Capi fondamentale che una Regione non potrà mai avere dati i numeri e l'estensione...
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franzos79





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MessaggioInviato: Mercoledì 27 Ottobre 2010, 12:01    Oggetto: Rispondi citando

Io non ho mai detto di abolire le zone, ho riportato una proposta elaborata da altri scout http://www.scoutismo.it/piramiderovesciata/ dove è data più importanza alle zone e alle comunità capi e meno alle regioni.
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Michele





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MessaggioInviato: Mercoledì 27 Ottobre 2010, 12:35    Oggetto: Rispondi citando

BOBOMAN ha scritto:
Michele ha scritto:
la mia soluzione è un potenziamento della democrazia rappresentativa, mantenendo però (o rafforzando, se necessario) una vera _rappresentatività_ dei ...rappresentanti

(Ritengo che l'ultima parola,nelle tue intenzioni,avrebbe dovuto essere "Rappresentati"...ma posso sbagliarmi nel corregerla...e a questo punto se fosse cosi ti prego di spiegarmi il concetto che
non ho capito come avrei dovuto)


No, intendevo i rappresentanti. I rappresentanti devono avere una vera rappresentatività, cioè rappresentare veramente i loro rappresentati. Scusa il gioco di parole, ma è un problema comunissimo in tutte le forme di democrazia rappresentativa: alcune persone vengono elette per rappresentarne molte altre, ma in realtà poi, per i motivi più vari, non rappresentano veramente coloro che dovrebbero rappresentare. Portano avanti altre istanze, curano altri interessi, ecc. Ripeto, succede in moltissime democrazie rappresentative, non solo nell'associazione scout che io meglio conosco. Ma in qualche modo occorre almeno cercare di ridurre questo problema.
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franzos79





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MessaggioInviato: Mercoledì 27 Ottobre 2010, 12:42    Oggetto: Rispondi citando

Bè la rappresentatività in Agesci è un problema in quanto i consiglieri generali non sono vincolati a votare in sede di consiglio regionale allo stesso modo in cui si è espressa la "loro" assemblea regionale.

Dunque se qualcuno mi spiega come gruppi e zone possono essere rappresentati, tramite la loro partecipazione in assemblea regionale, al consiglio regionale se solo i due responsabili regionali sono vincolati a votare in tale sede allo stesso modo in cui si è espressa la "loro" assemblea regionale, lo ringrazio.
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Michele





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Messaggi: 130

MessaggioInviato: Mercoledì 27 Ottobre 2010, 15:41    Oggetto: Rispondi citando

franzos79 ha scritto:
Bè la rappresentatività in Agesci è un problema in quanto i consiglieri generali non sono vincolati a votare in sede di consiglio regionale allo stesso modo in cui si è espressa la "loro" assemblea regionale.

Dunque se qualcuno mi spiega come gruppi e zone possono essere rappresentati, tramite la loro partecipazione in assemblea regionale, al consiglio regionale se solo i due responsabili regionali sono vincolati a votare in tale sede allo stesso modo in cui si è espressa la "loro" assemblea regionale, lo ringrazio.


Primo, a me pare semmai più significativo il fatto che i consiglieri generali (AGESCI) non siano vincolati nel loro voto al consiglio _generale_, non a quello regionale. Non so se in realtà ti riferivi a quello?

Tuttavia credo che trasformare i consiglieri generali in semplici portaordini delle assemblee regionali presso il consiglio generale non sarebbe una buona soluzione. Ci sono ottimi motivi per la libertà di voto degli eletti, anche in sistemi democratici di ben altro peso (per es. quello italiano). Al consiglio generale si prendono decisioni "politiche" (lo metto tra virgolette per evitare che qualcuno concluda, ah ecco, l'ho sempre detto che l'AGESCI fa politica; qui si intende in senso lato), e la politica è l'arte del possibile. Inclusa la mediazione, per esempio. Oppure, immagina. L'assemblea regionale della regione A, quando vota sul problema X, potrebbe scegliere tra X1 e X2, senza sapere che nell'assemblea della regione B è emersa la brillante soluzione X3, migliore di X1 e X2; dopodichè, se i consiglieri generali A fossero vincolati dal voto dell'assemblea A, che ha scelto X1, dovrebbero votare contro X3.

Evidentemente la rappresentatività deve passare per vie più flessibili della trasformazione dei consiglieri generali in portaordini. A quel punto tanto varrebbe eliminare il consiglio generale e far decidere dalla maggioranza delle assemblee regionali; ma a quel punto, eliminato il consiglio generale o lasciatolo in vita come riunione dei portaordini, il lavoro fatto oggi più o meno alla luce del sole al consiglio generale verrebbe comunque svolto da... intermediari, creatori di alleanze tra le regioni principali. Non credo sarebbe un miglioramento.
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Michele





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MessaggioInviato: Mercoledì 27 Ottobre 2010, 15:46    Oggetto: Rispondi citando

BOBOMAN ha scritto:

Questo è quello infatti che si fa in molte associazioni WOSM stessa...anche se -PARE- non funzioni come dovrebbe,ma ritengo sia un problema di uomini (e politica)più che di mezzi giusti o sbagliati.
La soluzione principale che bisognerebbe portare avanti per uscire dalla crisi che lo Scoutismo ha,A LIVELLO MONDIALE,è quella di riportare in vita Gilwell come divulgatrice del Metodo e allo stesso tempo sua
garante di uniformità ed attinenza con le linee guida del nostro Padre Fondatore e di tutto quello che li si è sviluppato almeno fino al '69.
Se all'epoca ('47) la decisione di decentrare fu tragica e foriera del futuro degrado,non vedo invece nulla ora di contrario o negativo in ciò,visto che nel frattempo il mondo è diventato molto più piccolo.
e realizzare delle filiali direttamente controllate dalla sede centrale non è più cosa ardua come in passato.
Creare vari Reparti di Elfi suddivisi in zone continentali che facciano sempre capo a Gilwell e che siano interscambiabili tra loro,come dovrebbe essere per mantenere l'uniformità -sempre-del Metodo ,
non è cosa impossibile,democraticamente ogni nazione invierà i suoi migliori Scouters per farvi parte e questo per un periodo di un anno,mentre solo il Capo Campo(GILWELL), i DCC(vice,a GILWELL ed a capo degli altri campi) saranno in carica per periodi piu lunghi onde dare comunque una continuità e durabilità di impostazione e di progettualità.
Inoltre ogni Nazione utilizzerà gli ex Martin Pescatori(che han finito il loro anno) come Istruttori Itineranti perchè a livello di Zona e direttamente di gruppo si affianchino agli Scouters per dare loro quel supporto Metodologico di cui possono
necessitare nella vita del loro gruppo,zona,regione(non a caso l'ordine è contrario Wink ),questo ruolo ad esempio fù il ruolo di Thurman prima di divenire Capo Campo a Gilwell.
Dove si prendono i soldi per far tutto cio???
Evitando di fare tanti congressi para politici,meeting,FARAONICHE Twisted Evil SEDI DISTACCATE dei buros,"villaggi turistici" nella Jungla Sud Americana ecc ecc.
Insomma meno convegni e salamelecchi tra i soliti noti con relativi party...e piu palanche per lo SCOUTING, LA FORMAZIONE e....detta per ultima MA PRIMA per importanza ....PER I RAGAZZI.
Inoltre se è comunque necessaria una governance ,e lo è,che venga snellita unificata e che sia fattiva e presente nella vita di tutti i gruppi.
UN CAPO SCOUT DEVE ESSERE PRESENTE ,AD ESEMPIO, NELLA VITA DI UN GRUPPO ,DI UNA ZONA.
E se questo è un caso magari non frequente,gli altri quadri COMMISSARI ecc ecc lo siano sempre.
Insomma togliamo un pò di gradini a questa piramide,scegliamo i migliori -democraticamente ma per capacità oggettiva-,diamogli il tempo di portare avanti il loro progetto(per il quale sono stati scelti)
e pensiamo ai ragazzi.


Scusa, ma qui ti sei messo a parlare d'altro. Non credo che la crisi dello scautismo, e men che meno le spese discutibili, siano frutto dell'assemblearismo. Semmai, credo proprio che, presi a caso un migliaio di capi, compreso tra gli "apprendisti", e messi davanti all'alternativa: "volete spendere per A) una mega casa scout nella lontana capitale, B) posti campo regionali, C) formazione capi, D) partecipazione agli eventi internazionali?", bè, _assemblearmente_ i capi presi a caso sceglierebbero una delle risposte comprese tra B e D.
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franzos79





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MessaggioInviato: Mercoledì 27 Ottobre 2010, 15:52    Oggetto: Rispondi citando

Si mi riferivo al fatto che i consiglieri generali (AGESCI) non siano vincolati nel loro voto al consiglio generale, non a quello regionale. Scusa errore di battitura.
Abbiamo idee diverse Michele e questo va anche bene in una associazione.
Mi spieghi però:
1 - in che modo può un gruppo, una zona, una regione portare la propria idea unitaria ad un consiglio generale tramite consiglieri generali che votano secondo le loro idee senza nessun vincolo rispetto alle decisioni di un'assemblea regionale?
2 - la mediazione che tu citi secondo te ha portato buoni frutti in associazione e nel consiglio generale? Si, quali?
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Michele





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MessaggioInviato: Mercoledì 27 Ottobre 2010, 18:52    Oggetto: Rispondi citando

franzos79 ha scritto:

Abbiamo idee diverse Michele e questo va anche bene in una associazione.


Ahimè sono un ex.

Citazione:

Mi spieghi però:
1 - in che modo può un gruppo, una zona, una regione portare la propria idea unitaria ad un consiglio generale tramite consiglieri generali che votano secondo le loro idee senza nessun vincolo rispetto alle decisioni di un'assemblea regionale?
2 - la mediazione che tu citi secondo te ha portato buoni frutti in associazione e nel consiglio generale? Si, quali?


1 - Se si può fidare dei suoi eletti, direi principalmente. Se la mia assemblea regionale fa una scelta, devo potermi augurare che i consiglieri generali della mia regione cercheranno di portarla avanti, e che se non lo faranno, o se dovranno scendere a compromessi, c'è qualche buona ragione.

2 - Mi par di ricordare di sì, ma ai tempi. Purtroppo non posso portarti esempi recenti. L'unico esempio che ricordo è la modifica del testo proposto inizialmente quanto ai procedimenti disciplinari, una faccenda che seguii quasi per caso, e che migliorò significativamente grazie al lavoro durante il CG che li adottò.
In ogni caso è evidente che in linea teorica la mediazione può portare ad una scelta che lascia poco scontenti tutti, mentre l'assenza di mediazione può portare ad una scelta che lascia alcuni del tutto scontenti. In certi casi può essere un prezzo equo da pagare, incluse le eventuali conseguenze estreme, per aver fatto una scelta buona o addirittura indispensabile, e in altri invece no.
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BOBOMAN



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MessaggioInviato: Giovedì 28 Ottobre 2010, 23:53    Oggetto: Rispondi citando

Michele ha scritto:
Non credo che la crisi dello scautismo, e men che meno le spese discutibili, siano frutto dell'assemblearismo

Credici Michele,
è frutto non di quell'assemblearismo teorico e per alcuni positivo,ma di QUESTO assemblearismo in cui comunque si gioca sporco,si fanno le lobby,si convincono i piccoli e lontani con sotterfugi,finta amicizia
ecc ecc..............tutto poco Scout, anzi.........poco edificante anche se non fosse Scout.
Chiedilo al nostro connazionale che è stato fatto fuori non molto tempo fà...questo è il WOSM ed esso riflette in grande anche come poi funzionano le cose in basso.
B.-P. lo sapeva ed è per quello che non fu mai d'accordo e avversò l'idea di un comitato internazionale....che gli fu "imposto" da una guida tra l'altro Twisted Evil ......ste guide che danni Razz
Puo' essere brutto da dirsi ma lui era per un oligarchia...in cui comunque tutto era nelle sue mani...si! perchè era fatto così...ma in fondo anche perchè sapeva che se non teneva in mano le redini
comunque poi sarebbe successo quello che è successo...ognuno per la propria strada,lotte di potere,egemonie di uno contro l'altro,STORPIAMENTI DEL METODO....MORTE DI GILWELL.
Ora....riproporre un oligarchia semi-dittatoriale è anacronistico e poi.........dove lo troviamo un altro B.-P. che comunque garantisca quello che poteva garantire lui???
Elucubrazioni a parte,mi pare che l'unica soluzione sia quella ,Internazionalmente e Nazionalmente....di eliminare un bel po' di gradini...e pensare ai Ragazzi,allo Scouting ed alla formazione.
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franzos79





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MessaggioInviato: Venerdì 29 Ottobre 2010, 09:11    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Michele dice: Se la mia assemblea regionale fa una scelta, devo potermi augurare che i consiglieri generali della mia regione cercheranno di portarla avanti, e che se non lo faranno, o se dovranno scendere a compromessi, c'è qualche buona ragione.

Ecco qui sono in disaccordo totale: in questo modo solo quello che pensano i consiglieri generali diventa giusto, l'idea di un consiglio di zona, di una coca secondo quanto tu dici non solo dovrà essere filtrata da un'assemblea regionale (e qui democraticamente mi va pure bene), ma pure se approvata sottostare alle ragioni o ai compromessi di chi è consigliere generale...

Io ti invito a rileggere gli atti dell'associazione, prova a seguire l'evoluzione della costruzione del roma scout center dal 1988 al 2010 (e le conseguenze di ciò sui bilanci dell'associazione oggi), prova a giustificare il fatto che nel 2007 i consiglieri generali votano una mozione (5-2007) che chiede "al Comitato nazionale di costruire opportuni accordi con le Edizioni Fiordaliso che consentano di mettere a disposizione degli eventi formativi organizzati dalla Formazione Capi nazionale libri e materiale editoriale ad uno sconto del 50% del prezzo di copertina" quando nel 2004 la relazione sulla Fiordaliso evidenzia che "L’attività editoriale di pubblicazione di libri ha un impatto fortemente negativo sui conti della società, a prescindere dalla validità e dal processo che porta alla scelta dei titoli da pubblicare. I ricavi dalle vendite non sono in grado, da soli, di sostenere l’attività editoriale e questo a causa modesti volumi di fatturato realizzabili nel circuito associativo" E' questo il risultato dei compromessi? Ma i consiglieri generali leggono gli atti prima di votare?

Oppure prova a spiegare come si è arrivati all'attuale iter di formazione (dove le zone sono caricate dell'onere e dell'onore di fare i cft) quando la verifica di quello precedente aveva consigliato che "La Zona dovrebbe essere alleggerita da compiti che non le spettano, come la formazione globale dei tirocinanti. Tale struttura infatti deve fungere da supporto per le Comunità Capi e per le loro politiche formative, favorendo soprattutto lo scambio ed il confronto tra i Capi." E' questo il risultato dei compromessi?
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Michele





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MessaggioInviato: Venerdì 29 Ottobre 2010, 10:27    Oggetto: Rispondi citando

BOBOMAN ha scritto:
Michele ha scritto:
Non credo che la crisi dello scautismo, e men che meno le spese discutibili, siano frutto dell'assemblearismo

Credici Michele,
è frutto non di quell'assemblearismo teorico e per alcuni positivo,ma di QUESTO assemblearismo in cui comunque si gioca sporco,si fanno le lobby,si convincono i piccoli e lontani con sotterfugi,finta amicizia


Ma neanche per sogno. Finte amicizie, sotterfugi, lobby e giochi sporchi sono tutti ingredienti perfettamente possibili, e di fatto assolutamente utilizzati, in forme decisionali interamente rappresentative e per nulla assembleari, a partire dal Parlamento italiano o dal Congresso statunitense. Non c'è affatto bisogno che la modalità decisionale sia assembleare perchè cose del genere accadano, anzi a mio modesto parere è più facile convincere con sotterfugi, lobbysmo e giochi sporchi una decina di rappresentanti, che non un migliaio di membri d'assemblea.

In breve, confondi il cattivo funzionamento di un sistema largamente rappresentativo, con l'assemblearismo che rappresentativo non è, a prescindere dal fatto che possa anche quello funzionare bene o male.

Citazione:

ecc ecc..............tutto poco Scout, anzi.........poco edificante anche se non fosse Scout.
Chiedilo al nostro connazionale che è stato fatto fuori non molto tempo fà...questo è il WOSM ed esso riflette in grande anche come poi funzionano le cose in basso.
B.-P. lo sapeva ed è per quello che non fu mai d'accordo e avversò l'idea di un comitato internazionale....che gli fu "imposto" da una guida tra l'altro Twisted Evil ......ste guide che danni Razz
Puo' essere brutto da dirsi ma lui era per un oligarchia...in cui comunque tutto era nelle sue mani...si! perchè era fatto così...ma in fondo anche perchè sapeva che se non teneva in mano le redini
comunque poi sarebbe successo quello che è successo...ognuno per la propria strada,lotte di potere,egemonie di uno contro l'altro,STORPIAMENTI DEL METODO....MORTE DI GILWELL.
Ora....riproporre un oligarchia semi-dittatoriale è anacronistico e poi.........dove lo troviamo un altro B.-P. che comunque garantisca quello che poteva garantire lui???
Elucubrazioni a parte,mi pare che l'unica soluzione sia quella ,Internazionalmente e Nazionalmente....di eliminare un bel po' di gradini...e pensare ai Ragazzi,allo Scouting ed alla formazione.


In particolare, poi, se tu portassi alle estreme conseguenze la soluzione di "eliminare un bel po' di gradini", quello che faresti sarebbe appunto di eliminare la rappresentatività nei meccanismi decisionali, per approdare ad una democrazia di stile ateniese, che più assembleare di così non si può.

In altre parole ti contraddici. Dici che il problema è l'assemblearismo ma argomenti contro la democrazia rappresentativa e, in ultima analisi, a favore dell'assemblearismo. E' meglio se ti chiarisci le idee prima di intervenire di nuovo.
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Michele





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MessaggioInviato: Venerdì 29 Ottobre 2010, 10:39    Oggetto: Rispondi citando

franzos79 ha scritto:
Citazione:
Michele dice: Se la mia assemblea regionale fa una scelta, devo potermi augurare che i consiglieri generali della mia regione cercheranno di portarla avanti, e che se non lo faranno, o se dovranno scendere a compromessi, c'è qualche buona ragione.

Ecco qui sono in disaccordo totale: in questo modo solo quello che pensano i consiglieri generali diventa giusto, l'idea di un consiglio di zona, di una coca secondo quanto tu dici non solo dovrà essere filtrata da un'assemblea regionale (e qui democraticamente mi va pure bene), ma pure se approvata sottostare alle ragioni o ai compromessi di chi è consigliere generale...


Eh sì. Come senz'altro capirai, l'AGESCI è un'associazione nazionale, e quello che si decide per l'intera associazione deve andare bene non solo per la mia zona dell'estremo nord-est, ma anche per le zone della Sardegna, Valle d'Aosta, Sicilia e di tutte le altre regioni. Questo può voler dire che l'idea che all'assemblea regionale della mia regione sembrava ottima, in verità in altre realtà è cattiva. Allora, o si rinuncia ad essere un'associazione nazionale, oppure qualche compromesso sarà necessario. Non per nulla il consiglio generale si chiama _generale_.

Inoltre, vedo che comunque sei costretto ad ignorare le conseguenze dell'alternativa, che pure ti ho prospettato. Rileggi i miei messaggi precedenti, se ti va, e dimmi che ne pensi di quel che succederebbe se i consiglieri generali fossero solo i portaordini delle assemblee regionali.



Citazione:

Io ti invito a rileggere gli atti dell'associazione,
...
Oppure prova a spiegare
...


Non posso certo dire che mi piace com'è stata gestita la faccenda della struttura paralberghiera di Roma, e se rileggi i miei messaggi vedrai che vi ho già accennato. Ciò posto, io ti ho fatto un esempio di una decisione presa tramite la mediazione e che a me è sembrata positiva, tu mi hai fatto due esempi di decisioni prese tramite la mediazione e che a te sono sembrate negative. Il che, dando per buone la mia valutazione e le tue, significa che tramite la mediazione si possono ottenere sia decisioni buone che cattive.

Invece senza la mediazione, secondo te si possono ottenere solo decisioni buone? Io francamente non credo, anzi penso che senza mediazione si possono ottenere decisioni sia buone che cattive e in più si aumenta la probabilità di scissioni, conclamate o di fatto.
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