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io, la CoCa e i ragazzi... ovvero: supersconforto

 
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Footloose





Registrato: 16/09/09 12:09
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MessaggioInviato: Mercoledì 16 Settembre 2009, 12:54    Oggetto: io, la CoCa e i ragazzi... ovvero: supersconforto Rispondi citando

ciao!

seguo da molto questo forum con un altro account, ma vista la delicatezza di quanto sto per esporvi, ho ritenuto opportuno crearne uno nuovo per non essere in alcun modo riconoscibile (nè che lo sia la mia CoCa).

il racconto è lungo, l'ho revisionato ma non sono riuscita a tagliare di più.

sono una Capoclan innamorata di scoutismo, ma mi si pongono davanti difficoltà che al momento mi sembrano insormontabili.

nella mia CoCa da anni (ancor prima che entrassi io) ci sono forti problemi di relazione tra adulti, risolti perlopiù con l'allontanamento, più o meno coatto, dei capi che "davano fastidio".

da quando vivo in CoCa, ho visto continui conflitti tra vari capi ed un capo, chiamiamolo Pinco Pallino, il quale, siccome sa vendersi molto bene, riesce puntualmente a convincere la CoCa a ostracizzare gli altri, a volte con vere e proprie "cacciate", a volte con un mobbing che dura finchè il malcapitato non se ne va.

le persone che vengono ostracizzate hanno una caratteristica comune: osano fare critiche all'operato di Pinco Pallino.
cosette, eh... tipo che in reparto, magari, le tende automontanti non sono il non plus ultra... che il raid di reparto (non so come si chiami altrove, da noi è la giornata di CE in cui il reparto parte tutto insieme al mattino per un'escursione nei boschi e rientra la sera) è bello farlo camminando, non in treno o in bus... che quando Akela dice ai lupetti di finire la verdura, non li copri strizzandogli l'occhio mentre la buttano via... et similia.

ammetto che io stessa in passato avevo creduto alla buona fede di Pinco Pallino, e, sebbene sia rimasta in buoni rapporti con le persone che erano state "fatte fuori" dalla CoCa, volevo pensare che fosse solo una questione di incomprensioni.
pensavo di trovarmi tra persone leali...

man mano che proseguivo il mio cammino di crescita in CoCa, però, mi rendevo sempre più conto delle cose che non andavano, e, ovviamente, sono diventata il nemico pubblico n. 1 di Pinco Pallino.

purtroppo i capi più anziani ed esperti della CoCa ormai hanno lasciato lo scoutismo, e attualmente la mia CoCa è così composta:
- io;
- mio marito, che pr ovvie ragioni non può prendere le mie difese, e che, anzi, già che ci siamo facciamo fuori pure lui che si è permesso in passato di non essere d'accordo con Pinco Pallino;
- il mio ex fidanzato che, benchè sposato e con un figlio, non mi ha mai perdonato l'antico affronto relativo alla rottura della nostra relazione;
- Pinco Pallino;
- lo scudiero di Pinco Pallino;
- due giovani capi che hanno preso la partenza da un annetto, uno dei quali ha lavorato quest'anno con Pinco Pallino e lo scudiero, e l'altro con il mio ex;
- altri due capi che non hanno rinnovato la disponibilità per l'anno prossimo e, comprensibilmente, hanno voglia di tutto fuorchè di essere trascinati un una bufera del genere.

il fatto che funge da pretesto per scannarmi: 3 RS sono usciti dal clan "sbattendo la porta". questo potrebbe sembrare irrisorio, soprattutto considerando che ad es. dal reparto sono usciti 13 EG.

ma purtroppo erano i 3 RS più grandi, quindi:
a) amici dei capi giovani della CoCa;
b) ex RS dello scudiero di Pinco Pallino.

lo scudiero, infatti, fino all'anno scorso gestiva il clan, e questi 3 RS ne hanno sempre parlato male (anche se credevano di parlarne bene), ad esempio sostenendo che con questo capo la sera in route si andava al pub e no si facevano attività pallose tipo veglie o simili; che questo capo aveva insegnato loro che i capiclan non hanno diritto di parola in clan; che le partenze dei due capi giovani non erano state frutto di percorsi e di scelte, ma del fatto che il precedente capoclan gli aveva fatto il lavaggio del cervello; che in route si fanno 10 km al giorno in bici in piano, e con auto al seguito per portare gli zaini e andare avanti nei paesi a prendere l'acqua etc. etc.

ovviamente io e il resto della staff (composta da 7 persone, perchè abbiamo gemellato due clan, quindi 7 persone non tutte della mia CoCa) abbiamo preso le distanze da simili idee e abbiamo cercato di "alzare il tiro".

è stato piuttosto difficile, visto che questi ragazzi più grandi volevano "fare loro" (e ci sta anche), ma in sostanza non si faceva nulla.

in particolare, siamo riusciti a lavorare molto bene coi singoli ragazzi più giovani (io in particolare sono stata scelta da più di metà degli RS come referente per il punto della strada), meno col clan visto che i più grandi monopolizzavano il nulla.

sta di fatto che, quando sono usciti i 3 RS, l'altro capoclan ha coinvolto tutta la CoCa, tranne me e mio marito, in un giro mostruoso di detto e non detto in cui, molto cavallerescamente, addossava a me e mio marito la colpa dell'uscita dei 3 RS (quando poi è saltata fuori questa sua bella uscita, ha pensato bene di non farsi mai più vedere nè a Coca nè a staff).

parte della CoCa non ha tardato a farsi sentire: c'è chi ha proposto di esautorarci, chi ci ha dato letteralmente delle "teste di ca**o", chi si raccomandava che quello che si dicevano in realtà non era mai stato detto, chi chiedeva le nostre teste...

morale?

Pinco Pallino, che sostiene di non parlare con la CoCa se non nelle apposite riunioni, dice che la CoCa non ha più fiducia in noi (e nessuno lo smentisce, se non un paio di persone con qualche mugugno di dissenso).

il clan è "congelato", ovvero per il momento non si fa attività.

Pinco Pallino ha nominato (e nessuno si è opposto) una commissione composta dal mio ex e dallo scudiero di Pinco Pallino per andare a parlare con gli RS e chiedergli dove io avessi sbagliato e cosa fosse andato storto.

in CoCa questi due riferiscono che tutto il clan ce l'ha con me. alla mia richiesta di precisare, ovviamente non potendo inventare fatti o parole che prima o poi verrebbero smentiti dalla realtà, mi accusano di "fare scoutismo per finta" e di "non metterci il cuore".

siccome faccio presente che mi sembra strano che gli RS abbiano parlato così di me, visto che mi hanno cercato in massa per parlare del loro punto della strada (pur avendo a disposizione altri 6 capi!) e che anche la sera prima ero fuori con un paio di loro (per motivi scout, alla fine della riunione scout ci siamo fermati a prendere un gelato e a fare 4 chiacchiere), viene ufficialmente vietato a me e mio marito di parlare con i ragazzi.

a ciò, Pinco Pallino aggiunge bugie sul mio operato, in realtà bugie facilmente sgamabili, ma chi si prende la briga di andare a controllare?

insomma, non so cosa fare e mi sento in trappola...

avete una parola di conforto, un suggerimento, un'esperienza simile (anche se spero di no) da condividere?

non so cosa fare e cosa pensare e sono molto sconfortata.
i ragazzi già mi mancano, ogni tanto mi fermano per strada e mi chiedono quando riprende attività ed io non so cosa dirgli, glisso e scappo via...

probabilmente non faccio nemmeno bene a scrivere qui, la situazione è delicata e non è necessario farle pubblicità, ma confido molto nell'anonimato, e ho troppo bisogno di sentire qualche parola scout...
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paciock87



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MessaggioInviato: Mercoledì 16 Settembre 2009, 14:26    Oggetto: Rispondi citando

Nel tuo racconto non c'è una che cosa che funziona come dovrebbe... Penso che il Gruppo prima o poi imploderà da solo... Prova a coinvolgere i RdZ... E poi se niente va come deve andare, mi spiace per i ragazzi, ma se la Coca non vuole il confronto e ti va di continuare a fare scoutismo, piuttosto che starci male presta il tuo servizio da un'altra parte...
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newlucio





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MessaggioInviato: Mercoledì 16 Settembre 2009, 14:49    Oggetto: Rispondi citando

è curioso.. la tua storia sembra l'equivalente scout di una leggenda metropolitana: in qualunque regione o zona si può riscontrare un gruppo che ha avuto dinamiche (perverse) simili. stranamente ne ho sempre e solo sentito parlare in agesci.. sarà che forse quando il Metodo non c'è, quando la Formazione Capi è penosa (e a volta formazione di stampo politico), sarà che quando si punta al minimo tra i capi (il famoso "patto associativo") è inevitabile che anche con i ragazzi si punti al minimo sindacale..

cara piedetenero, ti assicuro la mia preghiera, puoi starne certa. poi, ti consiglio di prendere tuo marito, contattare i capi esautorati, e apritevi un bel gruppo facendo tesoro dell'esperienza devastante del vostro gruppo di origine (che ha le ore contate).

lucio
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franzos79





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MessaggioInviato: Mercoledì 16 Settembre 2009, 15:57    Oggetto: Rispondi citando

Credo che devi contattare i responsabili di zona che comunque dovrebbero solitamente ad inizio anno avere ben presenti tutte le situazioni dei gruppi scout e provare a risolverle. Il mio consiglio è che, se l'intervento dei responsabili di zona noon servisse, di lasciare questo gruppo, pure se con il dispiacere di lasciare anche i ragazzi di cui eri educatrice, e o prendere un po' di pausa (magari dedicandosi alla formazione dei capi o dei ragazzi, vedi ross etc.) oppure dandosi disponibile in un altro gruppo.
Per newlucio, non è agesci o non agesci il problema, è l'intelligenza delle persone che fa andare avanti un gruppo: se un gruppo va male non è perchè è dell'agesci, dell'fse o del cngei o di altre associazioni, sono le persone che fanno il gruppo scout.
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chiurlox





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MessaggioInviato: Mercoledì 16 Settembre 2009, 17:21    Oggetto: Rispondi citando

piccola precisazione al termine capo clan preferisco chiamarti capo fuoco.

Io sono stato agesci e dall'ultimo anno di clan (1997) "milito" in altra associazione, ma mi sento di dirti la mia

Mia moglie è stata capo fuoco in un gruppo agesci e dopo la fusione di due gruppi si è trovata il suo corispettivo maschile simile a pincopallino, che ostacolava prendendo in giro qualsiasi attività scoutistica degna di questo nome, (spiritualità, strada, servizio) credimi nel leggere i suoi comportamenti mi sembra proprio di lui.
Al suo confronto tu hai la fortuna di avere tuo marito all'interno del gruppo, che sicuramente ti sarà di grande aiuto e sarà per te una spalla insostituibile su cui appoggiarti nei momenti di sconforto.
un consiglio che mi sento di darti è quello di parlare chiaro in coca dei problemi che hai incontrato nel prendere in mano una branca che non faceva scoutismo e fregartene dei commenti e giudizi di pincopallino, il capo unità sei tu e sei tu la responsabile della formazione dei ragazzi e non la co.ca (così la vedo io anche se nel pattoassociativo esiste una deresponsabilizzazione del singolo e il responsabile del metodo all'interno della branca non è il capo, ma la coca)
Se il registro cambia e si capisce, bene. Altrimenti se vuoi continuare fai come ha detto lucio mettiti in contatto con i capi fuoriusciti e cerca di aprire un altro gruppo, magari nella parrocchia vicina o nel paese vicino.
Ti dico questo perchè mia moglie dopo aver tirato avanti per tre anni in queste condizioni è rimasta talmente schifiata dallo scoutismo vissuto in questo modo che non vuole più sentirne parlare ed anzi mi ha detto che se proprio avrà dei figli che vorranno fare scoutismo è disposta a fare chilometri per portarli in un altro gruppo.
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francesco.c



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MessaggioInviato: Mercoledì 16 Settembre 2009, 19:05    Oggetto: Rispondi citando

non dispiaccia a pincopallino... ma il problema è diffuso in maniera ahimè mooooolto equa fra tutte le associazioni.

il "mio" pincopallino quasi si diverte a chiamare la Strada "la passeggiatina" e tutta una altra serie di belle amenità che sviliscono lo scautismo italiano
non siamo molto amici, forse sarà per quello che, sbagliando, non mi viene spontaneo chiamarlo fratello. Ho promesso sul mio onore di essere amico di tutti, fratello di ogni altro scout ovvero di chi come tanti si impegna a fare del proprio meglio per rispettare la nostra legge.

Tu segui la TUA Strada, non venire meno alla TUA promessa
ricorda che se ti arrendi chi ne fa le spese sono quei ragazzi che hai promesso di servire
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rinoceronte caparbio
Moderatore


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MessaggioInviato: Giovedì 17 Settembre 2009, 00:24    Oggetto: Rispondi citando

oh, ultimamente girano abuso di queste storie..
footlose, ma chi è il capo gruppo?
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Footloose





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Messaggi: 2

MessaggioInviato: Giovedì 17 Settembre 2009, 11:10    Oggetto: Rispondi citando

innanzitutto grazie mille per le risposte. che bello sentir parlare "scoutese"!

dunque, i RdZ sono già stati avvisati, e sono ancora nella fase "raccogliamo informazioni".
a quanto mi hanno detto, però, non intendono far passare la cosa sotto silenzio e ventilano di non autorizzare il gruppo se la CoCa non risolve i propri problemi (= far uscire me e mio marito è proposta come soluzione del problema da parte di Pinco Pallino, ma pare che gli RdZ non la considerino tale).
non so se sarà effettivamente così, perchè il fegato di lasciare a casa ottanta ragazzi... beh, io non ce l'avrei!

io e mio marito abbiamo preso in considerazione l'idea di andare a far servizio altrove, in Zona o in un altro gruppo, anche perchè i capi precedentemente cacciati, effettivamente, hanno GIA' aperto un nuovo gruppo.

ma... peccherò di presunzione, ma non me la sento di lasciare i (miei) ragazzi in mano a queste persone senza controllo. non me la sento di lasciar crescere i capi giovani avendo come modello Pinco Pallino --> modello autoreferenziale (quest'anno per sette mesi su nove non è venuto a CoCa, salta sistematicamente tutte le riunioni di Zona...)

Chiurlox, in CoCa abbiamo provato più volte, io e le altre 6 persone dello staff, a segnalare la situazione del clan che avevamo ereditato, ma siccome il precedente capoclan era stato lo scudiero di Pinco Pallino (che peraltro spesso gestiva il clan tenendo conto delle indicazioni fornite da Pinco Pallino - caporep) ci hanno fatto lo scalpo perchè osavamo alludere al fatto che il lavoro dello scudiero avesse lasciato il clan in questo stato...

tenete conto che l'altro capoclan (mio marito è MdN) sarà venuto a CoCa tre volte in un anno, per cui praticamente io e mio marito eravamo soli a dover difendere le scelte e il punto di vista dell'intero staff RS... credo sia stato piuttosto facile per Pinco Pallino e per il mio ex far passare questo fatto, ai capi più giovani, come una specie di "conduzione familiare" e di "associazione mafiosa".
l'altro capoclan avrebbe dovuto essere lì proprio per garantire tutti contro questa cosa, ma, come già detto, praticamente non è mai venuto a CoCa.

ad ogni modo io e mio marito siamo stati "esautorati" proprio perchè la CoCa non condivide la nostra idea di scoutismo (Pinco Pallino ha addirittura urlato: "come osate dire che voi volete alzare il tiro... è come dire che io faccio scoutismo all'acqua di rose!!!").

Rino, i capigruppo eravamo io e il marito. non una scelta saggia, lo ammetto, all'inizio dell'anno, ma non era possibile fare altrimenti. siamo stati sollevati anche da quest'incarico, ora i capigruppo sono il mio ex e lo scudiero di Pinco Pallino (e non credo ci sia da stare molto allegri...).

PS dettato sull'onda dell'emotività: anch'io, se avrò dei figli, non voglio che facciano scoutismo in questo gruppo, se le cose non cambiano! Sad
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gufopreciso



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MessaggioInviato: Giovedì 17 Settembre 2009, 11:34    Oggetto: Rispondi citando

Effettinvamente sembra proprio una di quelle cose che si sentono raccontare... ma ciò prova che non siano affatto leggende.

Prima cosa, e mi accodo a rino, chi sono i Capi Gruppo? Sono loro che dovrebbero gestire queste situazioni e se non sono in grado di farlo (o anche perchè vengono "sottomessi"), forse quel ruolo (tutt'altro che semplice cerimoniere ma anzi un ruolo chiave) non è adatto a loro. Certo che se il CapoGruppo fosse proprio PincoPallino... bè avrebbe le sue grandissime responsabilità e certo non potrebbe svolgere la missione di paciere...

Il Regolamento vuole che siano i Responsabili di Zona, in quanto il livello superiore, ad intervenire. Vero è che molti RRZZ preferiscono non intervenire se non marginalmente o non hanno il "carisma" necessario per poterlo fare (e questo non vuol dire perchè non lo hanno loro come persone, che potrebbero anche averne a valanga, ma perchè il loro ruolo in quella Zona non ha il "carisma", che può essere dovuto ad una Zona grande, dispersa, che lavoro poco come Zona e i gruppi sono molto autonomi... io vengo da una realtà di una Zona piccola sia numericamente (7 gruppi) che territorialmente (6 gruppi disposti in una linea retta di 8/9 km, il 7imo a 6 km da un estremo sempre lungo la costa) in cui forse è più facile per natura proprio "sentire" la Zona. Vero che i RRZZ hanno pochi strumenti, escluso il "commissariamento" che forse però sarebbe necessario in quanto figura esterna che nomina la Zona per gesitre una CoCa, per farle ritrovare l'assetto, per ricucire le problematiche, riportarla sulla giusta via per poi farla proseguire da sola con le prorpie forze dopo aver "sanato" i problemi di relazione e funzionamento interni... Certo non dovrebbe essere vista come un' "onta" ma come un aiuto per un Gruppo che, a casua di un incancrenirsi di situazione pregresse, ha rotto la bussola e perso la via giusta da seguire. Perchè la CoCa oltre ad essere la direzione el gruppo, oltre ad essere una comunità di formazione e crescita per i suoi componenti, dev'essere anche un esempio per i Ragazzi. Qual è il messaggio, la valenza educativa che possono ricevere i ragazzi da una CoCa che si scanna? Comunque al di là del "commisariamento" i RRZZ dovrebbero avere per loro ruolo un'"autorità" capace di intervenire in una situazione del genere al di là degli strumenti regolamentari. Certo tale autorità dev'essere riconosciuta (certo che se negli anni i RRZZ o il Consiglio hanno fatto notare ai gruppi che "c'è qualcosa che non va e andrebbe cambiato" e negli anni i gruppi hanno sempre risposto (come è ahimè facile) "picche il gruppo è il nostro cosa vuoi che ne sappiano si facciano gli affari loro"... è ovvio che il continuo logorio ha reso questi organi pure necessità burocratiche e nient'altro (considerazioni generali le mie non conoscendo la realtà ovviamente). Se gli organi esistono "perchè lo dice il regolamento" e non "perchè servono" allora vuol dire che non si comprende il senso della dimensione associativa... e i gruppi non sono altro che Isole sparse nell'oceano...

Detto ciò, tornando al caso specifico, ovviamente più di tanto non posso dire conoscendo solo un lato della storia, tuttavia... Conforto e vicinanza alla situazione assolutamente. Sono sempre brutte situazioni il sentirsi attaccare in un certo modo, un conto è la "correzione fraterna" (giustappunto, mi sembra che nella tua CoCa sia un concetto dimenticato e ignoto), un conto è la critica costante tanto per criticare per di più falsa e menzognera. E la CoCa che deve interessarsi di questo, era la CoCa che tuttalpiù avrebbe dovuto incaricare qualcuno di sentire il parere degli r/s (anche se disprezzo l'idea che ci sia qualcuno che abbia il conto di chiedere ai ragazzi conto del comportamento dei Capi "ragazzi, in cos'ha sbagliato il vostro Capo?"... è un'atmosfera da Stasi mica da Gruppo!!) ma di certo non come iniziativa dei singoli... In questo modo si aggira la CoCa, si aggirano i Capi Unità che dovrebbero essere i primi, gli unici... è incredibile! "La Guida e lo Scout pongono il loro onore nel meritare fiducia"... uno degli articoli della Legge forse più difficile da far vivere ai ragazzi, ma forse anche il più importante nella loro Vita Scout ma nella loro Vita di Uomini e Donne.. il proprio Onore, sapersi meritare la Fiducia... Oltre ad essere fondamentale è una benzina incredibile per i Ragazzi... Ma se si dice questo ma di fatto si mostra ai ragazzi di non avere Fiducia tra Capi (perchè mandare una "commissione disciplinare" ad interrogare i Ragazzi sul comportamento di un Capo è proprio questo, mostrare che non si ha Fiducia... è ipocrisia.. e badate i ragazzi sono delle spugne che assorbono tutto, e se per assorbire le cose positive sono più lente ad asorbire quelle negative sono istantanei. Credo che in quel momento si sia rotto qualcosa di fondamentale)... bè... il nostro ruolo educativo che fine fa?

Citazione:
mi accusano di "fare scoutismo per finta" e di "non metterci il cuore".


Se poi dopo questo interrogatorio le "accuse" (brrrr... accuse in CoCa?) sono queste... bè...
Voglio dire... una Direzione ha la responsabilità dei suoi ragazzi... già il fatto che il CapoClan sia andato come prima cosa in CoCa a dare adosso alla CapoFuoco e sintomo che c'è un clima pesante che non funziona. Intanto la responsabilità dei ragazzi è di entrambi, e se il CapoClan ritiene che tu abbia sbagliato qualcosa avrebbe dovuto parlarne prima con te, siete voi la Direzione; ed inoltre credendo il tuo comportamento un errore (anche qui, una direzione dovrebe decidere assieme prima il comportamento, il progetto e il programma) avrebbe dovuto parlarne prima che questo tuo comportamento casuasse l'uscita degli r/s, prima cioè che il latte fosse versato (ammettendo ovviamente che sia andata così, parlo in linea generale senza considerare le motivazioni di questo caso). Eventualmente qual'ora ci fosse stata una divergenza insanabile si sarebbe dovuto andare come Direzione in CoCa a parlare di questo "ragazzi, abbiamo un problema". Se poi invece un timore che ci fosse qualcosa che non va venisse da altri Capi di CoCa, allora la CoCa avrebbe dovuto dire "cara Direzione di Clan... cosa succede?" e non attivarsi prima per poi tendere un imboscata... che Comunità è?

Detto questo, ora tu ti trovi in questa situazione qua. Cosa fare?

Qualcuno ha mai detto le cose in faccia a Pinco Pallino? E non intendo a quatrocchi ma in CoCa... spesso queste persone (e ne esistono... e qui mi collego a chi parlava di associazioni... per favore evitiamo di trasformare questo in un nuovo e sterile motivo di "scontro", le persone così esistono ovunque e in qualsiasi realtà poco importa se si chiamano Blu o Kaki o Verdi) acquistano un certo potere perchè per carattere e per civiltà dei loro bersagli che non si prestano a queste bambinate non dicono il fatto loro davanti agli altri facendo acquistare a questi un'aura di intoccabilità. Se le cose che ti vengon rivolte sono queste, ribatti punto per punto. Primo, io sono il Capo Unità perciò io prima di Voi ho la responsabilità educativa dei ragazzi e decido io il Progetto sul quale far camminare i ragazzi, Secondo ho trovato una situazione che era da "Compagnia" (non me ne vogliano le associazioni che usano questo nome, mi riferisco alla "cumpa") e non certo da Comunità di Ragazzi e Ragazze che camminano per diventare un certo tipo di Uomini e Donne quelle della Partenza, una situazione che è lontana anni luce da quello che dovrebbe essere un Clan, Terzo evidentemente quegli R/S erano cresciuti con un idea distorta del Clan e nel momento in cui si è "alzato il tiro" come andava fatto hanno alzato le difese... per colpa loro o di chi mi ha preceduto evidentemente questi ragazzi non erano "adatti allo Scautismo" e "ask the boy" non vuol dire "compromettiamo la proposta educativa", Quarto io sono una persona e come tale desidero il rispetto che mi è dovuto non che mi si giri attorno e mi si tendano le imboscate, la fiducia bla bla e quello che dicevo sopra, Quinto bè se tutti i ragazzi hanno voluto far strada con te e quando l'incontri ti chiedono di tornare evidentemente non hai sbagliato (o non hai sbagliato tanto e nel modo che ti dicono)
Insomma visto che Pinco Pallino agisce sempre indisturbato e ti vengono dette quelle cose, rispondi e di la tua e spiega non lasciare che per una consuetudine sbagliata si lascino correre le cose. E questo non per "ego personale", ma perchè si crede nello scautismo e si "amano" i propri ragazzi e si crede che questo comportamento di cui sopra fiducia, ecc.. sia diseducativo e sbagliato.
Poi, sempre per il discorso del ruolo della CoCa come realtà, come "figura educativa", come Fiducia ecc... trovo alieno che ci si sia rivolti al Clan in quel modo con quelle motivazioni. A questo punto il Clan è coinvolto che lo si voglia o no. Se Il Clan ha una sua idea ed na sua opinione (e in CoCa viene da altri riportata e usata come "arma" l'opinione del clan vera o falsa che sia) a questo punto è giusto che il Clan dica la sua. Non di persona per non essere coinvolti in un'atmosfera ed in una discussione distruttiva per la loro crescita, ma attraverso una lettera in cui dicano quello che pensano e i loro pensieri, una lettera che poi venga letta in CoCa. E non importa che sia vantaggio di uno e dell'altra, quella è la lettera a vantaggio dei Ragazzi a vantaggio della loro Strada: loro dovrebbero essere il nostro fine, la nostra bilancia di certo non il nostro Ego.

Dico tutto questo non perchè voglio spingere alla lotta in CoCa, tutt'altro. Da quanto mi par di vedere questa CoCa ha perso ormai da tempo la bussola di cos'è, come funziona, e che ruolo svolge una CoCa. Trovo che, oltre a quello che ho detto sopra, questo sia il momento in cui debbano intervenire i RRZZ e sia necessario, forse, il "commissariamento" per riportare tutti sui binari giusti. Perciò, di quello che devi dire, ed alza la cornetta... il RZ ti aspetta!
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franzos79





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MessaggioInviato: Giovedì 17 Settembre 2009, 12:17    Oggetto: Rispondi citando

Prima di tutto se i nuovi capigruppo sono 2 uomini il gruppo non può essere censito in quanto la diarchia ci vuole anche nella figura dei capigruppo e se non esiste tale diarchia, non essendo i capigruppo una unità, non si censisce l'intero gruppo. Spero inoltre che non vengano usati prestanome pur di far rimanere il gruppo aperto, specialmente in quanto il capogruppo è il responsabile legale.
Sul fatto di chiudere un gruppo e "lasciare a casa" 80 ragazzi mi chiedo: è meglio tenere aperto un gruppo con i capi che rimarrebbero senza te e tuo marito o forse è meglio, educativamente parlando, che si chiuda tutto e chi potrà ricomincerà in un nuovo gruppo?
Ma in tutto questo i genitori cosa dicono?
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newlucio





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Messaggi: 158

MessaggioInviato: Giovedì 17 Settembre 2009, 14:07    Oggetto: Rispondi citando

non volevo aggiungere altra benzina al discorso AGESCI vs. altre associazioni, ma voglio solo puntualizzare che la Co.Ca de facto in AGESCI, per statuti e per prassi viene prima dei capi unità; la responsabilità individuale dei capi viene meno: per quanto ne so dal passato, e per la mia esperienza nella mia associazione di provenienza, la direzione capi non chiede puntualmente ai capi unità cosa si è fatto nella domenica precedente (anche perchè personalmente sapere che Akela ha fatto una bella riunione in tana non mi cambia la vita e preferirei non fare mezzanotte ad ogni coca) e soprattutto non ha il potere di infilarsi nella gestione di un'unità, portando all'esasperazione capi bravi che sono finiti in una coca di esaltati.

la dittatura della coca (fa ridere da un'associazione che ha distrutto anni e anni di tradizione e metodo per "democrazia") è un problema chiave a mio avviso. forse in FSE si usa fare allo stesso modo (non ho esperienza diretta), ma di sicuro nella mia associazione (SSB) ogni capo unità e la sua staff sono autonomi, ed è il capo gruppo che tiene le fila (ed interviene ove necessario), non l'intera coca (che spesso non è competente per giudicare..cosa ne sa un lupettaro di Strada?)
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gufopreciso



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MessaggioInviato: Giovedì 17 Settembre 2009, 15:36    Oggetto: Rispondi citando

newlucio ha scritto:
la dittatura della coca (fa ridere da un'associazione che ha distrutto anni e anni di tradizione e metodo per "democrazia") è un problema chiave a mio avviso. forse in FSE si usa fare allo stesso modo (non ho esperienza diretta), ma di sicuro nella mia associazione (SSB) ogni capo unità e la sua staff sono autonomi, ed è il capo gruppo che tiene le fila (ed interviene ove necessario), non l'intera coca (che spesso non è competente per giudicare..cosa ne sa un lupettaro di Strada?)


La CoCa non è affatto dittatrice e non funziona, o non dovrebbe funzionare, come tu hai descritto.

La CoCa è certo responsabile in quanto deve garantire la continuità educativa dal lupetto al rover verso la Partenza che è l'obiettivo ultimo. Altrimenti si rischia che nei lupetti si faccia una cosa, nel reparto un'altra e in clan ancora un'altra. Ma il fatto che la CoCa debba garantire l'unitarietà, non sifgnifica che venga prima delle direzioni. Le direzioni, ed in particolar modo il Capo Unità, hanno la Responsabilità Educativa dell'Unità a loro affidata (dalla CoCa) e su questo non ci piove. Loro e solo loro. La CoCa stila il Progetto Educativo del Gruppo triennale e poi le singole Direzioni lo declinano (ma non esclusivamente sull abase di questo) di anno in anno nelle loro Unità (ma non vuol dire che la CoCa decide cosa fa o cosa ha bisogno di fare il Reparto) e ciò è appunto per garantire la Continuità (anche in caso di cambiamenti di direzioni) ma non si prescinde per nulla dalle Direzioni (e si interviene solamente se "c'è qualcosa che non va").

Ciò per evitare che le Unità siano isole e mondi separati ma che siano un corpo unico, ma nell'unicità le singole parti sono autonome.

Poi è chiaro che mica ad ogni CoCa la Direzioni riferisca le cose fatte nè che la CoCa decida al posto delle direzioni come gestire l'Unità (nei limiti ovvio del PEG.. voglio dire una CoCa se una direzione dimezza i ragazzi ovviamenti dirà "nanni che succede, come mai" ma ciò non significa estromettere... a priori). Le Direzioni sono espressione della CoCa, ma questa concezione serve a garanzia della continutà educativa (e dell'esistenza del Gruppo) e non per dittatura sulle Direzioni.

C'è una differenza tra quello che dici tu e la Comunità Capi.
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paciock87



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MessaggioInviato: Giovedì 17 Settembre 2009, 16:15    Oggetto: Rispondi citando

newlucio ha scritto:
non volevo aggiungere altra benzina al discorso AGESCI vs. altre associazioni, ma voglio solo puntualizzare che la Co.Ca de facto in AGESCI, per statuti e per prassi viene prima dei capi unità; la responsabilità individuale dei capi viene meno: per quanto ne so dal passato, e per la mia esperienza nella mia associazione di provenienza, la direzione capi non chiede puntualmente ai capi unità cosa si è fatto nella domenica precedente (anche perchè personalmente sapere che Akela ha fatto una bella riunione in tana non mi cambia la vita e preferirei non fare mezzanotte ad ogni coca) e soprattutto non ha il potere di infilarsi nella gestione di un'unità, portando all'esasperazione capi bravi che sono finiti in una coca di esaltati.

la dittatura della coca (fa ridere da un'associazione che ha distrutto anni e anni di tradizione e metodo per "democrazia") è un problema chiave a mio avviso. forse in FSE si usa fare allo stesso modo (non ho esperienza diretta), ma di sicuro nella mia associazione (SSB) ogni capo unità e la sua staff sono autonomi, ed è il capo gruppo che tiene le fila (ed interviene ove necessario), non l'intera coca (che spesso non è competente per giudicare..cosa ne sa un lupettaro di Strada?)


Forse funziona così nel tuo vecchio Gruppo, ma la Co.Ca. così come è pensata è fatta per confrontarsi, formarsi e garantire un Cammino Unitario ai ragazzi... Il Confronto in tematiche educative è FONDAMENTALE, non si può pensare che abbiamo tutti la scienza infusa oppure, come in questo caso, che arrivati a 40 anni d'età abbiamo abbastanza esperienza per calpestare idee altrui...

E poi ti rigiro la medaglia, mettiamo che nel tuo caso ti capita un Capo Gruppo un po' assente ed un Akela che per esempio non vuole fare i racconti Giungla perché Mowgli gli sta antipatico... Che succede? Il Branco è rovinato e a quanto pare non ci potete fare nulla, o mi sbaglio?
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rinoceronte caparbio
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MessaggioInviato: Venerdì 18 Settembre 2009, 12:55    Oggetto: Rispondi citando

footlose, ma non mi è chiaro PERCHE' i capigruppo siano cambiati. E in quanto tempo.

Fermo restando che, purtroppo, è sempre una sola campana...

Domanda: perchè alle riunioni di coca non fate fare un giro ai RDZ?


Newlucio, mi ripeti l'associazione?
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newlucio





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Messaggi: 158

MessaggioInviato: Venerdì 18 Settembre 2009, 15:07    Oggetto: Rispondi citando

Per Rino: Scouts San Benedetto.
e mi fermo qui perchè mi rendo conto che sono andato off topic parecchie volte.. mi dispiace, mi sono infervorato (come sempre!). per quanto riguarda footlose, continua a ripeterle di tenere duro e che le nostre (?) preghiere non mancheranno.

luciano
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