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LA RELIGIONE E LO SCAUTISMO....
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rinoceronte caparbio
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MessaggioInviato: Giovedì 28 Febbraio 2008, 14:11    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
l'agesci NON è un'associazione riconosciuta.

mi scrivi dove l'hai trovato?
poi ritengo la fis debba mandare documentazione per le associazioni che federa nel wosm. Che io ricordi, dovrebbe essere così...
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uomodelbosco





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MessaggioInviato: Giovedì 28 Febbraio 2008, 15:26    Oggetto: Rispondi citando

rinoceronte caparbio ha scritto:
Citazione:
l'agesci NON è un'associazione riconosciuta.

mi scrivi dove l'hai trovato?
poi ritengo la fis debba mandare documentazione per le associazioni che federa nel wosm. Che io ricordi, dovrebbe essere così...

Secondo te perchè esiste la Fis?
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elfo





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MessaggioInviato: Giovedì 28 Febbraio 2008, 16:19    Oggetto: Rispondi citando

uomodelbosco ha scritto:
rinoceronte caparbio ha scritto:
Citazione:
l'agesci NON è un'associazione riconosciuta.

mi scrivi dove l'hai trovato?
poi ritengo la fis debba mandare documentazione per le associazioni che federa nel wosm. Che io ricordi, dovrebbe essere così...

Secondo te perchè esiste la Fis?


Vai su http://www.scout.org/en/information_events/resource_centre/library/the_leader_s_questions/spiritual_dimension

Qui trovi una risposta ufficiale del WOSM (in inglese, purtroppo) a queste domande, che direi che sono state tutte poste da Scout italiani:
- Can Scouts not believe in God? (Possono gli Scout non credere in Dio?)
- An atheist Rover? (Un Rover ateo?)
- Two associations in one country? (Due associazioni in una nazione?)
- Muslim Promise? (Promessa musulmana?)

In particolare per quanto riguarda la domanda "Due associazioni in una nazione?", benché non sia ritenuta una soluzione ottimale avere una federazione invece di un'associazione unica a livello nazionale, si riconosce che nelle associazioni "aperte" (non "laiche", men che meno "atee") la dimensione spirituale sia talvolta più debole e la soluzione proposta sarebbe di sviluppare maggiormente la dimensione spirituale anche nelle associazioni "aperte":
Citazione:

Some years ago, the World Scout Committee considered the issue of federations and adopted a statement indicating clearly that a federation is only acceptable for very special and strong reasons.

It is generally agreed that federations are just umbrella organisations unable to develop a clear strategy for the development of Scouting in a given country.

[...]

One of the reasons why people want to have a federation of several associations rather than a single "open" national association is the concern about spiritual and religious education. They think that it is easier to achieve spiritual development within an association based on a single denomination: for example, the Catholic Scouts would need to stay together in order to educate young people in the Catholic faith. It is true that the spiritual dimension is sometimes weaker in "open" Scout associations. An effort is necessary to develop this dimension of the Scout programme.




Alcuni anni fa, il Comitato Mondiale dello Scautismo ha considerato la questione delle federazioni e ha adottato una direttiva che indica chiaramente che una federazione è accettabile solamente per ragioni molto speciali e forti.

E' generalmente accettato che le federazioni siano soltanto organizzazioni ombrello incapaci di sviluppare una strategia chiara per lo Scautismo in una data nazione.

[...]

Uno dei motivi per cui le persone vogliono avere una federazione di alcune associazioni piuttosto che una singola associazione nazionale "aperta" è la preoccupazione per l'educazione religiosa e spirituale. Pensano che sia più facile raggiungere lo sviluppo spirituale all'interno di un'associazione basata in una singola denominazione: per esempio, gli Scout Cattolici avrebbero la necessità di stare insieme per poter educare i giovani nella fede Cattolica. E' vero che la dimensione spirituale è talvolta più debole nelle associazioni Scout "aperte". E' necessario uno sforzo per sviluppare questa dimensione del programma scautistico.

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uomodelbosco





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MessaggioInviato: Giovedì 28 Febbraio 2008, 16:31    Oggetto: Rispondi citando

Ottimo lavoro, Elfo! Complimenti per la ricerca.
Citazione:
per esempio, gli Scout Cattolici avrebbero la necessità di stare insieme per poter educare i giovani nella fede Cattolica. E' vero che la dimensione spirituale è talvolta più debole nelle associazioni Scout "aperte". E' necessario uno sforzo per sviluppare questa dimensione del programma scautistico.

Questo è un ottimo motivo di riflessione: "avrebbero la necessità"....ce l'hanno o no, questa necessità? E se ce l'hanno, perchè? Non potrebbero portare avanti il loro lavoro in una associazione pluriconfessionale?
La parti in causa però sono poco bilanciate: "E' necessario uno sforzo per sviluppare questa dimensione del programma scautistico. " Condivido pienamente, ma come fai se il territorio è coperto in maggior parte da una associazione chiusa? E quale interesse avrebbe (infatti non ce l'ha) questa associazione ad aprirsi?
Sono domande che scuotono il senso stesso dello Scoutismo!
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pacio



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MessaggioInviato: Giovedì 28 Febbraio 2008, 19:44    Oggetto: Rispondi citando

il problema è facilmente risolvibile: basta proporre al consiglio generale una mozione dove chiedere la cancellazione dal patto associativo della scelta di fede.
se è davvero questo il problema con 2 lettere ben scritte e una votazione si ricomincia tutto dall'inizio.
logicamente per tutti coloro che credono che la componente fede sia un di più, un qualcosa al pari delle legature.
per chi invece ritiene che il discorso sia su un altro piano ( me compreso ), ci si rimetterà insieme e si rifonderà un'altra associazione con voglia comunque testimoniare in modo più "attento" una scelta di fede ben precisa.
così risolviamo anche la questione della territorialità.
se poi non si sarà riconosciuti in tutto il mondo, pazienza: quello che conta davvero è il senso educativo del servizio che facciamo in base ai progetti che ci diamo e sotto questo punto di vista credo abbiamo poco da imparare da associazioni che pagano i capi, ad esempio.
personalmente non mi interessa molto se la mia associazione fa o no parte di un qualcosa di universale: mi interessa molto ( anzi, solo ) il risultato che produce qui, in italia, nella mia realtà. il risultato educativo, non numerico.
il fatto di essere legati a doppio filo con l'ecclesialità cattolica è importante per sentirsi parte della famiglia cristiana che, a mio sindacabile giudizio, verrebbe ben prima della famiglia scout.
in agesci questo comunque corrisponde. meglio di così....
se l'agesci è in così massiccia presenza sul territorio, non sarà colpa dell'agesci stessa, no?
la definizione inoltre dell'agesci come di una associazione chiusa, mi pare non valga la pena nemmeno di commentarla e, sinceramente, non mi scuote neanche un pochino.
fare educazione della fede, come lo si intende nell'agesci non è un optional, non è un di più ma è parte attiva e permanente della proposta educativa. fare esperienza di spiritualità in una miscellanea di fedi non è educativo ( stimolante , forse ) perchè le competenze in gioco dovrebbero diventare talmente elevate che non ci sarebbe più spazio per un servizio gratuito. non sarebbe più possibile proporre una catechesi progettata perchè il tutto si ridurrebbe al "momento fede" che per i capi agesci non è accettabile. che poi ci siano fatiche personali in gioco, questo non esclude la voglia di tendere ad una testimonianza profonda e vissuta e ad una cammino ben preciso.
la differenza dell'agesci è solo questa: un cammino di fede chiaro e progettato rispetto ad altre associazioni.
perchè si dovrebbe rinunciare?
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rinoceronte caparbio
Moderatore


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MessaggioInviato: Giovedì 28 Febbraio 2008, 21:04    Oggetto: Rispondi citando

quoto pacio fino al midollo.
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elfo





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MessaggioInviato: Giovedì 28 Febbraio 2008, 22:40    Oggetto: Rispondi citando

Quoto anch'io pacio fin dentro la colonna vertebrale.

Soprattutto mi preme sottolineare questo passaggio:
Citazione:

per chi invece ritiene che il discorso sia su un altro piano ( me compreso ), ci si rimetterà insieme e si rifonderà un'altra associazione con voglia comunque testimoniare in modo più "attento" una scelta di fede ben precisa.


Dal momento che in Italia esiste già il CNGEI che è più "aperto" (nell'accezione WOSM) dell'AGESCI, se l'AGESCI perdesse la componente cattolica, e si formasse la "Nuova AGESCI" prospettata da pacio, allora si discuterebbe di nuovo dello stesso "problema" e così via all'infinito.
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porcellinopacifico



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MessaggioInviato: Giovedì 28 Febbraio 2008, 23:41    Oggetto: Rispondi citando

pacio ha scritto:
... la differenza dell'agesci è solo questa: un cammino di fede chiaro e progettato rispetto ad altre associazioni. perchè si dovrebbe rinunciare?
forse, in alcune realtà dove non è possibile avere altre occasioni di scautismo, ci potresti rinunciare per permettere a tutti di vivere questa stupenda avventura. In generale, comunque non penso che voi dobbiate rinunciarvi, solo si chiede, se non è troppo, di lasciare spazio anche agli altri. Da un punto di vista di principio, anche se personalmente lo vedo limitante, non vedo alcun problema nel mantenere la specificità Agesci
pacio ha scritto:
... fare esperienza di spiritualità in una miscellanea di fedi non è educativo ( stimolante , forse ) perchè le competenze in gioco dovrebbero diventare talmente elevate che non ci sarebbe più spazio per un servizio gratuito. non sarebbe più possibile proporre una catechesi progettata perchè il tutto si ridurrebbe al "momento fede"
Confused forse parliamo lingue diverse. per te educazione religiosa spirituale equivale a catechesi? per quale motivo poi non sarebbe educativo, ma forse stimolante Rolling Eyes , una pluralità di cammini di fede? Probabilmente mi stai dando dell'idiota, a me, povero illuso dall'ecumenismo, che , pur essendo non cattolico, ho pensato che potesse essere educativo per le mie figlie vivere lo scautismo in Agesci pur seguendo nella nostra chiesa una catechesi evangelica(protestante).
Sono un po' perplesso.
Non capisco, forse è solo una mia impressione, ma quando ho iscritto la mia figlia maggiore in branco, 8 anni fa, mi sembrava che ci fosse più apertura ecumenica.
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BOBOMAN



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MessaggioInviato: Venerdì 29 Febbraio 2008, 02:38    Oggetto: Rispondi citando

Caro Pacio bisogna dialogare e per dialogare non bisogna essere soli ....ma almeno in due.
Vedo però che spesso "ve la cantate e ve la ballate",mettendo in bocca cose mai dette,interpretazioni Vs dei propositi e del futuro:
A mio parere,non lo dico con intenzione di offesa, ...anzi....
questo di solito è segno di paura anzi terrore.
Paura dello sconosciuto,del nuovo e del diverso.....ma questo ,se non è invece solo timore,che evita -invece-scelte azzardate....non porta a nessuna crescita,se non hai il raffronto con "l'altro" come fai a dire che la tua idea è forte è la giusta.

Esempi

"logicamente per tutti coloro che credono che la componente fede sia un di più, un qualcosa al pari delle legature"

Io personalmente non credo sia un di più e -come detto da TUTTO il mondo Scout-la fede è una cosa pregnante dello Scoutismo,ma lo Scoutismo è democratico quindi,come per il discorso politico,deve fornire i mezzi per scegliere non la scelta,
Se vogliamo trasformare in Un Sponsorized Group-Gruppo Sponsorizzato l'AGESCI dobbiamo sempre tenere conto dei dettami dello Scoutismo e "usare" l'associazione per portare avanti al meglio l'immagine del cattolicesimo in modo che i ragazzi abbiano il Top degli strumenti per la loro scelta.....
Per far parte dello Scoutismo e dello Scoutismo Mondiale BISOGNA rispettare i suoi dettami....in primis la Democrazia ed il rispetto del prossimo.


"sotto questo punto di vista credo abbiamo poco da imparare da associazioni che pagano i capi, ad esempio."

Se il riferimento è a me ,son pienamente d'accordo con te,io nonostante le mie mansioni non ho mai ricevuto una £ e al limite ho ricevuto rimborsi,per spese "vive",vi è però un discorso di mancanza di capi e la questione "Sainsbury" (donatore)un programma pilota per vedere di trovare una soluzione,al crollo che è in atto....ricorda che la GB è sempre 10 anni avanti l'Italia in certe cose ....noi abbiam crisi ora....fra 10 anni.....che ci succede????
IO -come per la deriva "sportiva" (o SOLO sportiva) dell'associazione-,non son affatto d'accordo ,inoltre andrebbe contro regolamento Scout (Costituzione),comunque ha un risultato talmente....misero.
Il volontariato è ad oggi preponderante,95%.
Tieni anche conto che l'organizzazione è strutturalmente tutt'un altro mondo rispetto l'Italia :per strutture,logistica,organizzazione.....qui siam rimasti molto "casalinghi" .....il che offre pregi ma anche difetti....
QUINDI il personale "burocratico" che NON viene comunque considerato SCOUT deve essere stipendiato...anche se vi sono elementi che fan volontariato e Scout che fanno servizio in questi rami.
Se mastichi l'Inglese ti invito a scaricarti il POR 2006 e vedrai la mole ,lasciando perdere i contenuti,comunque ti farai un idea di cosa vi è implicato e cosa implica.

"personalmente non mi interessa molto se la mia associazione fa o no parte di un qualcosa di universale: mi interessa molto ( anzi, solo ) il risultato che produce qui, in italia, nella mia realtà. il risultato educativo, non numerico.
il fatto di essere legati a doppio filo con l'ecclesialità cattolica è importante per sentirsi parte della famiglia cristiana che, a mio sindacabile giudizio, verrebbe ben prima della famiglia scout"

Posso condividere il tuo punto di vista ,ma allora per coerenza bisognerebbe tenere la C ma abbandonare la S perchè a questo punto non dai il "prodotto" che Reclamizzi e che un "cliente" (detto in senso spiritoso) si aspetta .
Nel nostro gruppo come in tutti i gruppi AGESCI che ho frequentato,l'abbandono perchè non si trova quel che si cercava è altissimo,il discorso fede SPESSISSIMO è mal affrontato ed in modo troppo pesante ed invasivo per dei ragazzi...
Siamo sinceri guardiamoci intorno:Messa-"speriam finisca presto",Catechesi "Ragazzi domande su cosa abbiam affrontato"....mutismo totale....Co.Ca. -momento spirituale...il sottoscritto rompi ...(ed un altro ...per dover di sincerita) riempiono di domande e chiedon chiarimenti.....gli altri......Tra l'altro sulla vostra lunghezza d'onda in quanto a DIFESA della C.......fan tutt'altro mettendo in imbarazzo l'AE ......e allora?!?

a questo punto se ritieni prioritaria la fede allo Scoutismo fai l' ACI Ass.Catt.It. o l' AGCI (associazione giovani cattolici Italiani).
Il metodo Scout non esclude ne considera secondario il cammino di fede ANZI,e nemmeno predilige il nodo al pensiero,ma pensare facendo i nodi....lo so lo so .....è uno dei miei paradossi ...ma è cosi lo Scoutismo è un Metodo per Scout ossia esploratori ossia Osservatori attraverso l'osservazione della natura,della vita nella natura,nel contatto col prossimo ed il servizio verso il prossimo si ha il cammino Scout verso la fede...
Per dirti quanto lo Scoutismo è sempre stato legato alla Fede/chiesa ti rimando al topic scout/Esercito dove troverai un mio post su Scoutismo e la storia della Boys Brigade (i ns nonni)e inoltre ti dico che alcuni gruppi sponsorizzati in Inghilterra(quando ero in Truppa/Riparto ce ne erano alcuni...ora non so se ne è sopravisuto alcuno)sono Church's Army Scouts...Scouts dell' Armata della Chiesa....molto vicini al vs modo di pensare trovo,come chiusura e "protezione" del proprio punto di vista sul cammino di fede....non son sopravissuti perchè anche se obbligati dai regolamenti ad adeguarsi alle aperture,non lo volevano mai fare ....ci pensò "la natura" a selezionarli....OSSIA I RAGAZZI STESSI.


"se l'agesci è in così massiccia presenza sul territorio, non sarà colpa dell'agesci stessa, no? "

No ma di fatti contingenti,della Storia ,e del fatto che lo stato non ne ha mai capito il valore (se non,purtroppo,il Fascismo ,ma per scopi contrari all'obbiettivo Scout)quindi l'unico referente che poteva fornire "appoggio logistico" era la chiesa ,
NON si nega comunque l'apporto di clero illuminato al movimento,ma sulla bilancia bisogna mettere anche il clero(e non pochi tra loro) che hanno osteggiato lo Scoutismo e anche quello che se ne è "appropriato" non rispettando la sua indipendenza.


Pacio , sii piu "indagatore" vai oltre molte risposte buoniste o timorose delle vostre reazioni/giudizio ,cerca di mettere in grado i ragazzi di esprimere il loro vero pensiero sulla C in AGESCI o meglio della fede nello Scoutismo,senza che si sentano giudicati o che abbiano sensi di colpa....vedrai che resterai molto sorpreso.....io li ascolto i "fuori onda"....e ti garantisco ....e poi son cose che ho sentito sempre anche quand'io ero ragazzo in AGESCI e ti garantisco le percentuali eran alte.


"la definizione inoltre dell'agesci come di una associazione chiusa, mi pare non valga la pena nemmeno di commentarla e, sinceramente, non mi scuote neanche un pochino"

Facciamo un po una percentuale "altre fedi" nella societa e "altre fedi" in AGESCI,sorprenderà il divario ...perchè?...perchè tu non commenti....e "l'altro" non sceglie ...o meglio...non può scegliere AGESCI....
La liberta la si ha se si è liberi di scegliere .....io ti accetto ma fai come dico io....non mi pare accoglienza...

"fare educazione della fede, come lo si intende nell'agesci non è un optional, non è un di più ma è parte attiva e permanente della proposta educativa"

Bene...bene...concordo.....ma la S esige che venga fatta attraverso gli strumenti dello Scoutismo....non è il nodo importante...ma l'averlo fatto condividendo,fatica,amore,parole,esperienza,crescita e fede con il tuo Fratello Scout,
altrimenti vado in oratorio e a catechismo.
Ti garantisco però che ottengo piu risultati con lo Scoutismo che con "certo" catechismo .....il ragazzo fa un percorso di fede "indolore" non si rende conto nemmeno della sua strabiliante crescita(per fatica ed impegno intendo).


" scratch fare esperienza di spiritualità in una miscellanea di fedi non è educativo ( stimolante , forse ) perchè le competenze in gioco dovrebbero diventare talmente elevate che non ci sarebbe più spazio per un servizio gratuito"

l'aiuto di capi con altra fede no??? AE di altra fede no???....l'ho già scritto altrove... la mia esperienza personale è stata(GB)...proprio questa.....Gruppo Sponsorizzato Anglicano...ma conforme all'apertura Scout.....i MS che han fatto di tutto per inserirmi e "studiare" le peculiarità del Cattolicesimo ed AE (Don Irlandese)che veniva per me da un Gruppo Sponsorizzato Cattolico....
Nessun problema....anzi.....
E' forse impegnativo il "fondare" tutto ma poi vedrai che non è cosi "complicato" ne "esoso" e ne penalizzante per chi è li per lo "Sponsor"......ti trovo piu prevenuto verso l'ignoto che altro....


"non sarebbe più possibile proporre una catechesi progettata perchè il tutto si ridurrebbe al "momento fede" che per i capi agesci non è accettabile"


Per nulla d'accordo
progettare una catechesi di piu larghe vedute ,con punti comuni...e se si accettano in PRIMIS i requisiti Scout...FIDATI ce ne sono...e poi momenti separati...
RICORDA CHE LO SCOUTISMO NON é UN MOVIMENTO PER LA CRESCITA DELLE MASSE MA DELL' INDIVIDUO...
Perciò in TEORIA non dovrebbe creare grandi problemi....perchè già DOVRESTI...preparare comunque per ognuno un "piatto" diverso.

"un cammino di fede chiaro e progettato rispetto ad altre associazioni.
perchè si dovrebbe rinunciare?"

NESSUNO TE /VE LO HA MAI CHIESTO...non capisco perchè continuate ad aver paura di "perdite" o "rinunce" invece di vedere "opportunita' " ed "arricchimenti".......


Certo ci và impegno,ma se bisogna vedere le cose come vedo ultimamente,dove si cerca la cosa piu sbrigativa per non aver troppo impegno.....beh! allora cambiam "mestiere"....

Devo a discolpa dire però che tanto disimpegno viene anche da richieste "sfiancanti" dell'associazione e con modi di realizzazione spesso inconcludenti,inutili e non stimolanti per cui se uno si sacrifica e non vede poi un risultato/utilità ...
CHI GLIELO FA' FA'....(Non detto da me ma da Semper Fidelis al Patto associativo,quindi Vs contigui)


Snoaring Bear

Orso Ronfante

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uomodelbosco





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MessaggioInviato: Venerdì 29 Febbraio 2008, 15:47    Oggetto: Rispondi citando

pacio ha scritto:
logicamente per tutti coloro che credono che la componente fede sia un di più, un qualcosa al pari delle legature.

Questi tutti chi sarebbero? Qualcuno ha detto che la fede è un di più che si può eliminare?
Citazione:
per chi invece ritiene che il discorso sia su un altro piano ( me compreso ), ci si rimetterà insieme e si rifonderà un'altra associazione con voglia comunque testimoniare in modo più "attento" una scelta di fede ben precisa.

Non appena tira un'aria mai sentita, ecco che si parte a fondare la 48° associazione scout... Rolling Eyes discutere e fermarsi a riflettere che FORSE la realtà POTREBBE essere diversa no, eh?
Citazione:
personalmente non mi interessa molto se la mia associazione fa o no parte di un qualcosa di universale: mi interessa molto ( anzi, solo ) il risultato che produce qui, in italia, nella mia realtà.

Vedo che lo spirito Scout è stato compreso fino in fondo...forse fai davvero prima a fondarti la tua associzione pseudo-scout fregandotene altamente di quel che succede fuori dal tuo giardino!
Citazione:
il fatto di essere legati a doppio filo con l'ecclesialità cattolica è importante per sentirsi parte della famiglia cristiana che, a mio sindacabile giudizio, verrebbe ben prima della famiglia scout.

Peccato che qui si stia parlando di scoutismo e nessuno sta mettendo in discussione il fatto che uno Scout possa essere cattolico. Per quanto riguarda l'Ecumenismo, con un bel colpo di straccio tutto finisce nel bidone. Glielo spieghi tu a Porcellino Pacifico che non è parte della famiglia Cristiana?
Citazione:
se l'agesci è in così massiccia presenza sul territorio, non sarà colpa dell'agesci stessa, no?

Non si stanno cercando colpe, si sta tratteggiando una realtà incontestabile: l'agesci è diffusissima, le altre associazioni no, e chiudendosi nel "siamo cattolici, punto" si escludono a priori altre possibilità. Sul perchè sia più diffusa di altre, è addirittura superfluo spiegarlo ( e poi è già argomento di altro topic). Poi diciamo degli integralisti...
Citazione:
fare esperienza di spiritualità in una miscellanea di fedi non è educativo ( stimolante , forse )

Ti regalo lo slogan per la tua nuova associazione: "Lo scoutismo ti insegna a guidare da te la tua canoa. Purchè sia quella che ti do io".
Detto per inciso: fatti per esempio una chiacchierata con qualcuno a Taizè o a Bose, magari li convinci che avere occhi aperti sulle altre realtà è solo "stimolante".
Citazione:
non sarebbe più possibile proporre una catechesi progettata perchè il tutto si ridurrebbe al "momento fede" che per i capi agesci non è accettabile. che poi ci siano fatiche personali in gioco, questo non esclude la voglia di tendere ad una testimonianza profonda e vissuta e ad una cammino ben preciso.
la differenza dell'agesci è solo questa: un cammino di fede chiaro e progettato rispetto ad altre associazioni.

Lo scoutismo non è catechesi progettata, nè riduzione a momento di fede. Quello è altro, non scoutismo.
La spiritualità nello scoutismo passa attraverso la fatica, l'esempio, il sudore, la preghiera (BP sosteneva di dover pregare semplicemente, con parole proprie e non con formule preconfezionate).
Voler fare "scoutismo" attraverso uan catechesi organizzata è proprio NON fare scoutismo.
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Finrod91



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MessaggioInviato: Venerdì 29 Febbraio 2008, 16:54    Oggetto: Rispondi citando

vorrei porre una domanda che forse sintetizza il problema

è possibile considerare lo scoutismo uno strumento di crescita religiosa e di fede? uno strumento che mi aiuta nella fede ma che è comunque strumento??

oppure: è da considerare la fede un arricchimento dell'esperienza scout, un aspetto che lo rende più completo????
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uomodelbosco





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MessaggioInviato: Venerdì 29 Febbraio 2008, 17:17    Oggetto: Rispondi citando

Finrod91 ha scritto:
vorrei porre una domanda che forse sintetizza il problema

è possibile considerare lo scoutismo uno strumento di crescita religiosa e di fede? uno strumento che mi aiuta nella fede ma che è comunque strumento??

oppure: è da considerare la fede un arricchimento dell'esperienza scout, un aspetto che lo rende più completo????


Lo Scoutismo è certamente uno strumento di crescita di fede (preferisco spirituale), ma è, appunto, UNO strumento, non l'unico strumento. E come tale ha delle caratteristiche sue proprie che lo differenzia da altre proposte.
Una di queste caratteristiche proprie è il "non fare, in pratica, alcuna distinzione di religione"(BP).
Però è anche uno strumento "speciale", infatti non può essere di uso esclusivo di quella o questa fede perchè fa riferimento a Dio. Non il mio Dio e il tuo no, al Dio di tutti, qualsiasi fede essi abbiano.
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pacio



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MessaggioInviato: Venerdì 29 Febbraio 2008, 19:37    Oggetto: Rispondi citando

forse non mi sono spiegato bene.
come capo agesci non ho nessun problema ad accettare ragazzi di altre confessioni premettendo ben chiaramente che la proposta agesci è cristiana cattolica. ciò detto nulla vieta di lavorare sulle diversità per farle diventare valore aggiunto, logicamente con tutta la capacità e la fatica che questo comporta.
ma non posso chiedere ad un adulto di altra confessione di entrare in agesci perchè dovrebbe rinunciare lui alla sua fede.
mi pare di capire che per alcuni questo è un "purtroppo": l'agesci è una associazione numericamente importante e presente sul territorio ma "purtroppo" è troppo specifica nella proposta di fede e questo limita la diffusione dello scoutismo.
cosa volete che vi dica: pazienza.
più di tanto non si può fare: non si può - anzi, credo sia meglio non si deve - abdicare alle proprie scelte di fondo per andare incontro ad un qualcosa che non sarebbe più specifico.
l'appartenenza alla mondialità interessa eccome: ma portando il contributo del nostro patto associativo, proprio per fare di quella differenza prima citata una ricchezza anche per gli altri.
il problema mi pare sia un altro: l'incapacità di mettere in fila ordinata i valori e le morali fondanti.
per me, e per i capi agesci, la scelta cristiana, la scelta politica e la scelta scout non vengono una prima dell'altra ma senza una di queste crolla il modo specifico che l'agesci ha di attuare la proposta. e se sono cattolico cristiano, la mia testimonianza di fede viene un passo prima del mio essere scout e l'agesci mi permette questo.
il cngei avrà altre sue caratteristiche, così come altre associazioni, ma mi guardo bene dall'andare a chiedere al cngei di fare una proposta di fede più chiara e netta perchè non è il loro specifico ( intendo il professare una religione singola )
che poi sia storicamente o meno provato il perchè un'associazione cattolica sia più numerosa che le altre non è importante. non me ne frega niente. non mi interessa dire che noi siamo più bravi o più cattivi. non è quello il punto.
mi interessa il dialogo sul piano dei contenuti, dei progetti, dell'idea di uomo e donna che si ha e nel quale si crede.
ma a chi può interessare l'annullamente di una propria peculiarità in nome di non si sa bene quale uniformità che andrebbe ad annullare l'idea stessa di universalità?
se faccio una scelta mi gioco in quella e con quella finchè posso. così come altri fanno per loro convinzione.
l'agesci lavora e propone un cammino con contenuti ben chiari in riferimento all'idea di uomo e donna che ha e nel quale crede: un uomo e una donna che, oltre ad essere esseri politici, sono cattolici cristiani ed utilizza il metodo scout per arrivare a questo.
perchè non dovrebbe?


L'ultima modifica di pacio il Venerdì 29 Febbraio 2008, 20:31, modificato 1 volta
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frageorges





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MessaggioInviato: Venerdì 29 Febbraio 2008, 20:15    Oggetto: Rispondi citando

Vorrei passare dal ragionamento teorico-astratto (come dovrebbe essere un'associazione ideale) a quello storico pratico.

Come è nato e si è sviluppato lo scoutismo in Italia? Chi lo ha sostenuto? Chi lo ha diffuso?
La componente cristiana è stata un'appendice di poco conto?
E' un caso che sia l'AGESCI e non il CNGEI l'associazione più diffusa?

Dire che l'AGESCI dovrebbe essere più aperta perché è la più diffusa è rischioso. Magari se si stacca dalla Chiesa perde forza e tra 30 anni scopriamo che c'è un'altra associazione capillarmente diffusa ed è una cattolica (ma non più l'AGESCI).

Cioè: mi pare di poter dire che OGGI l'AGESCI è l'associazione più diffusa perché IERI si è impostata su un'identità ben precisa (quella cattolica).
Sarebbe poco sensato chiedere che DOMANI l'AGESCI perda la sua identità perché OGGI è la più diffusa. Sarebbe anzi antistorico, andare contro la storia dello scoutismo italiano.
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elfo





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MessaggioInviato: Venerdì 29 Febbraio 2008, 22:03    Oggetto: Rispondi citando

Vorrei aggiungere un'altra osservazione, che riguarda la mia esperienza personale, ma penso che come me ce ne siano altri.

Al contrario di quello che potrebbe pensare qualcuno leggendo quello che ho scritto, non sono un fervente religioso. Ma è proprio per questo che ho bisogno dello Scautismo AGESCI. E' il modo che va bene per me per vivere la religione, e forse senza difficilmente metterei piede in Chiesa.

Ognuno ha il suo modo di avvicinarsi a Dio, è il mio l'ho trovato nello Scautismo. Questo non significa che l'attività dello Scout AGESCI debba essere recitare il Rosario dalla mattina alla sera, ma così come tramite lo Scautismo possiamo tirare fuori il meglio di noi stessi, sempre attraverso lo Scautismo possiamo riuscire a far brillare quella piccola scintilla di fede che ci portiamo dentro.
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