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Resistenza Partigiana
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Autore Messaggio
actaris



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MessaggioInviato: Martedì 19 Giugno 2007, 23:47    Oggetto: Rispondi citando

il titolo del Post, nella sezione 'off topic' è: "resistenza Partigiana".
E' già grave che un topic del genere sia ospitato su un forum scout dove sarebbe il caso di ricordare e ringraziare chi ci ha permesso di scrivere queste medesime righe col suo sacrificio.
Cavilli e sottili distinguo sono la norma in questo paese. La moda corrente è che non vi è alcuna differenza tra partigiani ed SS.
Beh, combattere questa bestemmia non è una questione politica, non è una questione educativa, è una questione di Fede. Non c'è nessun bisogno di parlare di ciò in reparto, i ragazzi apprendono dalle azioni dei capi, non dalla loro propaganda elettorale.
La continuità tra le Aquile Randagie e i partigiani con il nostro, ripeto: nostro sentire è palese. La Promessa e la Legge sono dimostrazione sufficiente.
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rinoceronte caparbio
Moderatore


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MessaggioInviato: Mercoledì 20 Giugno 2007, 00:45    Oggetto: Rispondi citando

Se non riuscite a risolvere le vostre diatribe ideologiche in maniera civile, senza peraltro infangare nomi e personaggi che di fango ne hanno già preso in vita (e in miglior vita non ne hanno bisogno), ci penso io a tornare a come si era in un regime di censura.
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Gerri



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Residenza: Giungla Anconetana

MessaggioInviato: Mercoledì 20 Giugno 2007, 08:17    Oggetto: Rispondi citando

actaris ha scritto:
E' già grave che un topic del genere sia ospitato su un forum scout dove sarebbe il caso di ricordare e ringraziare chi ci ha permesso di scrivere queste medesime righe col suo sacrificio.
Allora facciamo onore alle aquile randage seguendo il loro esempio in TUTTO E PER TUTTO, non le strumentalizziamo prendendo solo ciò che ci fa comodo
actaris ha scritto:
Cavilli e sottili distinguo sono la norma in questo paese.
se questa è la corrente, noi siamo scout: usciamone!
actaris ha scritto:
La moda corrente è che non vi è alcuna differenza tra partigiani ed SS.
ma stai scerzando? chi mai l'ha detto?
actaris ha scritto:
Beh, combattere questa bestemmia non è una questione politica, non è una questione educativa, è una questione di Fede.
alcuni ti inviterebbero ad usare con cautela la parola "Fede" (con la maiuscola addirittura), forse è questa la bestemmia tanto decantata
Non c'è nessun bisogno di parlare di ciò in reparto, i ragazzi apprendono dalle azioni dei capi, non dalla loro propaganda elettorale.
actaris ha scritto:
La continuità tra le Aquile Randagie e i partigiani con il nostro, ripeto: nostro sentire è palese. La Promessa e la Legge sono dimostrazione sufficiente.
lo scoutismo figlio della rivoluazione e della resistenza... ma hai mai letto BP?

VI PREGO: GETTIAMO VIA I PARAOCCHI!!!
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uomodelbosco





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MessaggioInviato: Mercoledì 20 Giugno 2007, 08:23    Oggetto: Rispondi citando

Mi inchino a Gerri per le sue preziose precisazioni che forse sono le uniche cose (scout) dette con un senso vero in questo topic.
Vorrei tirare un pò i fili del discorso cominciando da una puntualizzazione: non è il caso di lanciarsi in una gara contro il fascismo, dato che gli eventi (per fortuna) l'hanno fatto tramontare.
Detto questo, però, dato che il topic è sui partigiani, vorrei ricordare nuovamente che la storia la fanno i vincitori e come tali la dipingono a loro necessità.
Non crediamo MAI che il torto sia sempre da una parte e la ragione dall'altra. E' uno dei più grandi errori che possiamo fare come Scout.
Uno Scout non può e non deve accontentarsi delle spiegazioni di turno, ma deve andare alla radice delle cose per potersi formare una opinione SUA, e non dettata dall'esempio del capo fascista o dagli amici comunisti.
E' per questo motivo che la retorica partigiana spesso viene assorbita in modo acritico, dando per scontato che senza di loro non potremmo essere qui a dire la nostra.
[/quote]
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koala intellettuale





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MessaggioInviato: Mercoledì 20 Giugno 2007, 14:04    Oggetto: Rispondi citando

bah sarà chge mi sono inserito a discussione iniziata, però io o lasciato l 'educazione e la politica scissa dal argomento. io ho sottolineato il fatto che secondo me resistenza e fascismo non sono da mettere sullo stesso piano, uno era una dittatura con milioni di morti l' altro era una controrisposta figlia del proprio tempo e di venti nni di torti subiti, senza infangare la memoria de nessuno lungi da me nel pensare che non esistessero partigiani bestie e fascisti buoni. vediamo le cose come stanno non nei singoli casi, consideriamo il clima e la repressione e lo straniero sul patrio suolo. ma credo che inel caso di una dittatura come il fascismo nessuno può dire oggigiorno visto i mali che sono sucessi che avesse ragione.lo scoutismo deve fornire i mezzi per una libera e personale visione della realtà, senza essere traviati da i propri capi..però penso che soprattutto nel clan la discussione sia essenziale..la retorica partigiana deve essere assorbita in modo critico considerando il perchè hanno liberato l' italia..lo scoutismo non può essere per il fascismo ne per il comunismo deve essere sovrapartitico e sovrapolitico. lo scoutismo non è figlio della resistenza ma solo grazie a questa c' è stata la sua ripresa o no?la resistenza poi non va considerata come unipartitica, come non erano mossi da partiti ne kelli ne baden che non erano stomacati da questa discussione che è l' esempio più bello della democrazia ma si ribellarono a una non libertà di essere quello che erano con i valori che muovono ancora gli scout oggi...
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Gerri



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MessaggioInviato: Mercoledì 20 Giugno 2007, 14:38    Oggetto: Rispondi citando

Pensare che i crimini della resistenza siano figli "del tempo e della situazione" e non pensare lo stesso del fascismo mi sembra astorico e limitante...
Il primo dopoguerra si caratterizzò per i totalitarismi in tutto l'occidente, incluse le "democraticissime" Inghilterra ed America dove la democrazia era spesso solo enunciata...

Oggi ci fa ribrezzo pensare alla ghetizzazione degli Ebrei, ma parliamo di un periodo in cui il razzismo era radicato e giustificato: sempre nella democraticissima America i neri erano ancora ghettizzati, con divieti di accesso a cariche pubblice di un certo livello (praticamente potevano amministrare solo le "comunità nere") erano esclusi dalla carica di ufficiale nell'esercito, relegati in reggimenti neri, in caserme nere in quartieri neri...
Certo, i neri non avevano la stella di Davide attaccata al petto, ma c'era bisogno di metterla per riconoscerli?

L'autoritarismo è la base dello stato americano, i poteri del presidente sono quasi illimitati (negli ultimi 20 anni sono stati ridimensionati)

Mussolini è nei primi anni una delle persone più stimate sul piano politico ed amministrativo, è considerato uno dei massimi statisti del momento (e ancora oggi le sue doti di oratorie e di statista non vengono negate, anzi), il piano "Roosvelt", per ammissione del presidente stesso, si ispirò molto a quello italiano...

Il soffocamento del dissenso era prassi in tutto il mondo... in America esisteva la "destra" e "l'estrema destra", per votare dovevi (e ancora oggi devi) essere iscritto ad un partito, o non ti viene rilasciata la tessera elettorale, e il sistema elettorale che imponeva altissime spese tagliava fuori tutti i candidati che non avessero potenti industriali alle spalle...

Gli scioperi erano vietati nella gran parte dei paesi europei, e prendere a cannonate la folla in sommossa era semplicemente la prassi..
Gli abusi di potere, la corruzione imperversavano in tutte le amministrazioni, e come dimostra gran parte della letteratura del tempo (chiediamo anche ai nonni), i podestà che le compivano in realtà erano i signorotti locali già pre-esistenti, o sbaglio?

Poi scoppiò una Guerra, la più sanguinosa che la storia abbia conosciuto, e chiunque vi fosse invischiato si sporcò...

Quando si parla di guerra civile, si intende quella tra "repubblichini" e "partigiani", non tra partigiani e tedeschi...

poi qui qualcuno ha tentato di confondere il fascismo col nazismo, il nazismo rappresenta un unicum nella storia umana: non è un semplice totailtarismo, non è un progetto politico di potere, bensì di "clastia", ben diverso nelle sue strutturazioni...

Tornando al tema "la storia la fanno i vincitori.."
perché parliamo di "guerriglieri ceceni", di "cecchini di sarajevo", di "superstiti talebani", "falangi sunnite" e di "partigiani italiani"?
è una questione di storia o di simpatia?
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uomodelbosco





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MessaggioInviato: Mercoledì 20 Giugno 2007, 15:52    Oggetto: Rispondi citando

Gerri ha scritto:
Tornando al tema "la storia la fanno i vincitori.."
perché parliamo di "guerriglieri ceceni", di "cecchini di sarajevo", di "superstiti talebani", "falangi sunnite" e di "partigiani italiani"?
è una questione di storia o di simpatia?

Scusa, ma non riesco a seguirti...
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koala intellettuale





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MessaggioInviato: Mercoledì 20 Giugno 2007, 16:12    Oggetto: Rispondi citando

considerando il fascismo in quanto tale non ho voluto fare una panoramica sugli altri stati, è vero la situazione nel mondo non era semplice ma perchè giustificarlo allora se tutti sbagliano io non sono giustificato a sbagliare o no?è vero mussolini è stato un grande statista ma non per questo è da considerare positivamente...se parli del fascismo non puoi non considerare il nazismo non solo roosvelt si ispirò in parte mussolini...e la lotta partigiana è stata combattuta anche contro questi dopo che il fascismo era caduto, a salò erano loro che in realtà dettavano legge..anche a roma e in altre battaglie, molti fascisti e nazisti compirono abomini su interi villaggi assieme e in modo efferqato....non si dimentichi un intero armadio con le registrazioni dei crimini dei fascisti che rimasero per oltre mezzosecolo nascosti da chissà chi in una questura romana..........quella di mussolini è stata una presa di potere non democratica e per questo in ogni caso deprecabile, che lui fosse nero o rosso o bianco...però considera quali potenze alleate hanno iniziato questa guerra?la storia la fanno le azioni, la fanno i sentimenti che ti muovono per uno scopo e non penso fossero le stesse
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Gerri



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Residenza: Giungla Anconetana

MessaggioInviato: Mercoledì 20 Giugno 2007, 16:29    Oggetto: Rispondi citando

uomodelbosco ha scritto:
Gerri ha scritto:
Tornando al tema "la storia la fanno i vincitori.."
Scusa, ma non riesco a seguirti...

il discorso è:
Quando qualche "forza armata popolare" riesce ad imporsi e rovesciare un governo, sono dei patrioti
Quando non ci riesce, sono degli "insorti"...

da un punto di vista puramente formale: che differenza c'è tra i "partigiani italiani" che cercavano di cacciare gli ex alleati tedeschi ed i "guerriglieri ceceni" che cercando di cacciare l'ex alleato russo?
perché ad alcuni diamo il titolo di patrioti e ad altri quello di crinimali?
Perché la storia ha chiamato semplicemente "cecchini" i padri di famiglia che a Sarajevo salirono sui tetti per sparare agli eserciti stranieri che si combattevano nella loro città?
Perché la "guardia nazionale irakena" è composta da criminali e non da difensori della propria patria da una illegittima invasione?
Perché le "Camicie Rosse" di Garibaldi erano patrioti e non invasori?
Perché erano "santi" i Talebani che combattevano i Russi insieme a Rambo (Rambo IV se non sbaglio) ed erano "diavoli" gli stessi talebani che smisero di collaborare con gli americani?
Perché furono eroi coloro che combatterono contro gli ex alleati tedeschi e disprezzati chi cercò di fermare l'avanzata di nuovi presunti "alleati" che fino al giorno prima li bombardavano? non erano entrambi stranieri invasori?

koala intellettuale ha scritto:
...ma perchè giustificarlo allora se tutti sbagliano io non sono giustificato a sbagliare o no?
come diceva qualcuno: un conto è il giudizio morale, un conto è il giudizio storico...

Citazione:
è vero mussolini è stato un grande statista ma non per questo è da considerare positivamente...
perfettamente d'accordo, era per correggere alcune affermazioni fatte precedentemente, io ho il vizio di argomentare...[/quote]
Citazione:
se parli del fascismo non puoi non considerare il nazismo
eh sì che si può!
Il nazismo è una ideologia tutta sua, simile nella storia solo al nuovo integralismo islamico...
Non c'è un concetto di "naziona forte, che deve crescere ed emergere", ma un concetto di inferiorità altrui, di volontà di distruggere chiunque altro perché non degno...
Lo sterminio ebreo non era un obiettivo secondario per Hitler, era principale! quando la guerra volgeva male, era imminente la sconfitta e lo sforzo bellico massimo Hitler invece di spostare tutte le forze al fronte indebolì le prime linee per potenziare i Lager e velocizzare il processo di sterminio...
Le modalità di addestramento delle SS non erano le stesse delle camicie nere: le camicie nere venivano esaltate nella loro grandezza, con retorica (spesso menzognera), le SS venivano addestrate al cinismo e la retorica andava a "deumanizzare" gli altri....
Ogni SS nel suo addestramento riceveva un cane, da addestrare e curare.
A fine addestramento doveva ucciderlo, chi esitava, veniva giustiziato, il tutto era per controllare se questo si faceva ancora bloccare da "inutili sentimentalismi"...
Il fascismo era una ideologia "di grandezza", di esaltazione di se stessi, il nazismo era una ideologia di "clastia", di ditruzione degli altri...


Citazione:
non solo roosvelt si ispirò in parte mussolini...
già, lo fece anche Churchill...
Citazione:
...però considera quali potenze alleate hanno iniziato questa guerra?la storia la fanno le azioni, la fanno i sentimenti che ti muovono per uno scopo e non penso fossero le stesse
io invece credo di sì...
Penso che Mussolini entrò in guerra pensando ai benefici ottenibili con la vittoria, Roosvelt fece lo stesso, ovvero temeva che gli ingenti investimenti affidati ad Inghilterra e Francia per armarsi cadessero nel vuoto...
Sinceramente mi fa ridere pensare alla avanzata alleata come ad una "guerra di liberazione", era semplicemente un togliere la terra sotto i piedi alla germania nazista... c'erano i loro interessi in campo, non i nostri...

proprio come nelle "guerra di liberazione" intraprese dalla stessa nazione nel recente presente
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uomodelbosco





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MessaggioInviato: Mercoledì 20 Giugno 2007, 17:07    Oggetto: Rispondi citando

Quoto Gerri al 100%
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actaris



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MessaggioInviato: Mercoledì 20 Giugno 2007, 18:40    Oggetto: Rispondi citando

Gerri ha scritto:

Perché la storia ha chiamato semplicemente "cecchini" i padri di famiglia che a Sarajevo salirono sui tetti per sparare agli eserciti stranieri che si combattevano nella loro città?

Quali eserciti stranieri, tanto per la cronaca?
Gerri ha scritto:
Perché erano "santi" i Talebani che combattevano i Russi insieme a Rambo (Rambo IV se non sbaglio) ed erano "diavoli" gli stessi talebani che smisero di collaborare con gli americani?

Erano Mujadin, i talebani vennero anni dopo dal Pakistan e si premurarono di ammazzare quanti più amichetti di rambo 4 ( mujadin ) poterono...
Gerri ha scritto:

Perché furono eroi coloro che combatterono contro gli ex alleati tedeschi e disprezzati chi cercò di fermare l'avanzata di nuovi presunti "alleati" che fino al giorno prima li bombardavano? non erano entrambi stranieri invasori?

legalmente, dopo l'8 Settembre del 43, proprio per argomentare, gli unici invasori erano i tedeschi. Moralmente parlando non saprei proprio che dire di chi si metteva a dare la caccia algi Ebrei tra le colline e le piazze del belpaese e contribuiva a mandare in germania nei campi i passanti delle città.
Moltissimi repubblichini si trovarono lì per caso e per forza, il biasimo sul loro operato non può, pertanto, essere personale.
Gerri ha scritto:
Ogni SS nel suo addestramento riceveva un cane, da addestrare e curare.
A fine addestramento doveva ucciderlo, chi esitava, veniva giustiziato,

E' vero, ma non credo che si giustiziassero le ss per questo motivo, mi sa tanto di urban legend: tieni presente che i nazisti non giustiziavano nè ( in generale ) punivano i loro uomini che si rifiutavano di commettere atrocità: infatti la giustificazione addotta dai criminali di guerra 'io obbedivo solo agli ordini' era fasulla allora come oggi ( vedasi Caserma Diaz....). Un mucchio di Tedeschi si rifiutarono di sparare sui civili e se la cavarono senza danno.
Gerri ha scritto:

Sinceramente mi fa ridere pensare alla avanzata alleata come ad una "guerra di liberazione",

infatti, la guerra di liberazione la fecero i Partigiani al Nord e l'Esercito italiano al sud. militarmente parlando, il contributo di quest'ultimo fu assai superiore a quello dei partigiani. Suggerisco la lettura di 'in cerca di Patria' di Alfio Caruso che parla proprio della dimenticata storia del mezzo milione di uomini in armi che affiancarono gli americani nella Liberazione della Penisola. E anche leggere 'italiani dovete morire' e 'tutti i vivi all'assalto'...

Gerri ha scritto:
alcuni ti inviterebbero ad usare con cautela la parola "Fede" (con la maiuscola addirittura), forse è questa la bestemmia tanto decantata
actaris ha scritto:
La continuità tra le Aquile Randagie e i partigiani con il nostro, ripeto: nostro sentire è palese. La Promessa e la Legge sono dimostrazione sufficiente.
lo scoutismo figlio della rivoluazione e della resistenza... ma hai mai letto BP?
VI PREGO: GETTIAMO VIA I PARAOCCHI!!!


la parola Fede è stata usata con precisione, dato che si riferiva alla fede in Cristo che diede la forza a tanti in quegli anni di tenebra. Alla Rosa bianca in germania, alle Aquile randagie e ai partigiani 'bianchi' in Italia. La parola continuità non implica discendenza, ma logica conseguenza delle azioni derivanti dalla Legge. Io non so cosa avrei fatto al posto loro, non so cosa sarei capace di fare nelle medesime condizioni, ma tra andare in montagna o affiancarsi ai granatieri ss credo che sia la prima la scelta scout.
E poi non c'è bisogno di litigare: se vi a rileggetei il topic che ha originato questo vi accorgerete che non sono certo propenso a cacciare un capo che fa il saluto romano, nè mi sono messo a proclamare la purezza innattaccabile dei partigiani.
Ritengo semplicemente che tra partigiani e repubblichini vi sia una differenza morale insormontabile che però non contiene un giudizio umano.
L'Onore dell'Italia fu riscattato da Partigiani ed Esercito, il fuoco dell'Esploratore lo tennero acceso nella tempesta le Aquile Randagie e mille altri.
PS: ho letto scouting for boys, il libro dei capi, il manuale dei lupetti, la strada verso il successo e la mia vita come un'avventura...
può bastare? Laughing
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chiurlox





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MessaggioInviato: Mercoledì 20 Giugno 2007, 19:09    Oggetto: Rispondi citando

Actaris, mi spiace ma non sono d'accordo su molti punti
1 nonostante la guerra con il famigerato 8 settembre era finita Milano, torino Bologna, Genova, Venezia, Verona, Bergamo sono state oggetto di Bombardamenti a tappeto, ingiustificati e criminali.
2 Leggi il libro il mito della resistenza, scritto da un comunista partigiano, e con sommo stupore ti si apriranno nuovi scenari che credevi ben diversi, non si parla di atrocità commesse dai partigiani, ma di come realmente sono andate le cose. Leggi anche il partigiano Jonny, io sinceramente non ci ho trovato nulla di eroico.
3 Il fascismo è stata un epoca della nostra storia, giusta o sbagliata non voglio discuterne, troppo comodo coprirla di fango negnadone i meriti incalzando i propri interlecutori amplificandone i demeriti, sicuramente non giustificabili. il tutto per far uscire pulita la coscienza degli italiani.
L'italia è stata fascisat, la stra gran maggioranza degli Italiani era fascista fino al 43, chi per convinzione, chi per opportunismo, solo poche migliaia di persone erano chiaramente dichiarate antifasciste, e chissà come mai nell'aprile del 45 solamente qualche migliaio era rimasto fascista.
Inoltre ricordo che il povero Gramsci è stato tradito da Palmiro Togliatti e dalla nomenclatura comunista filo sovietica, e che se in Italia non c'è stata rivoluzione è perchè i buoni vincitori si erano già spartiti l'europa a tavolino.........
Vorrei Citare una frase di curchill a eisenower mi sembra risalga a dopo l'incontro di Ialta, ma mi serbo di controllare.... doe diceva << Abbiamo ucciso il * sbagliato>> strano vero....
Inoltre ricordo l'alleanza nazi sovietica del 39 per la spartizione della polonia e l'annessione degli stati Baltici, Perchè Inghilterra e francia hanno dichiarato guerra solamente alla Germania e non all'Urss, la Polonia è stata occupata anche da loro no?
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actaris



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MessaggioInviato: Mercoledì 20 Giugno 2007, 19:20    Oggetto: Rispondi citando

Chiurlox, non so perché tu non sia d'accordo con me, io sono d'accordo con te al 100%
Ti faccio solo notare che la Marina Francese ( non solo gli americani ) il 6 giugno del '44 aprì il fuoco con le sue vecchie navi contro la Normandia: cosa avrebbero dovuto fare gli americani al Nord Industriale italiano che lavorava per i tedeschi, buttare dei fiori? Se bombardavano a tappeto nazioni alleate pur di liberarle cosa dovevano fare al territorio di una nazione co-belligerante? E parliamo di Francia, Grecia, Belgio, Olanda, Danimarca, Norvegia, lì mica buttvano fiori o bombardavano meglio...
Tutto sommato rispetto a Dresda ci è andata bene. Il Partigiano Jonny l'ho letto più volte, dubito di aver mai espresso nei miei post il concetto di eroismo, roba da superuomini, preferisco la responsabilità e il coraggio...
PS: se vuoi aggiungere l'invasione sovietica della Finlandia nel '39 - 40...
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koala intellettuale





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MessaggioInviato: Mercoledì 20 Giugno 2007, 20:53    Oggetto: Rispondi citando

il problema che si pone da considerare è questo..l' italia dalla sua creazione non è mai stata un paese autogestito tedeschi, francesi americorussi, americani hanno dettato le regole che ha contribuito nel corso della storia a creare unaa debole incapace di sviluppare un sentimento popolare e una classe politica forte e coinvolgente, forse depretis, giolitti ma non sò quanto fossero realmente autonomi. Mussolini ex socialista neutralista diventa interventista con l' appoggio dei poteri forti destristi, impregna la sua politica di odio e violenza, vedere squadre fasciste. municipio di bologna, con un colpo di mano prende il potere che terrà per venti anni omicidi, picchiaggi soppressione della democrazia leggi raziali confino asse roma berlino matteotti grecia, libia, ovra uccisione antifascisti anche fuggiti in francia, guerra disastrosa con un esercito impreparato e povero retorica e dittatura psicologica, i suoi stessi uomini lo depongono e firmano un armistizio per cercare di arginare il tutto, rep. di salò, odio e violenza da parte dei nuovi occupanti hitleriani...penso siano motivi più che sufficenti per giustificare la resistenza, non saranno stati certo dei santi ma non erano tutti banditi si vuole usare quella retorica tipicamente italiana di usare casi per evidenziare il macrosistema. la resistenza è stato un atto di coraggio e impegno civile. gli alleati hanno svolto una parte essenziale nella storia della liberazione nemmeno loro sono stati santi...erano tutti neri rossi bianchi a strisce erano solo uomini comandati da poteri che nemmeno loro potevano controllare, burattini in mano a pupazzinari. tutti crediamo di essere dalla parte del giusto e nessuno può dire che il pensiero di un altro è sbagliato, ma in casi atroci come una gurra l' uomo si deve ricordare di avere un anima
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Gerri



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MessaggioInviato: Mercoledì 20 Giugno 2007, 22:19    Oggetto: Rispondi citando

guarda, non voglio nemmeno intervenire sul discorso "Fede" sollevato da actaris per quanto mi sembra assurdo e viziato

giusto un paio di precisazioni storiche: i cecchini di Sarajevo sparavano sull'esercito indipendentista Croato e sull'esercito ex-federale jugoslavo

I talebani furono protagonisti della guerra contro l'URSS, tanto che nei documenti sovietici si parla di rivolta capeggiata da "studenti" (che in lingua pashto si dice appunto "talebani")
L'america fece di tutto per far in modo che il potere ricadesse in mano loro, (megli un governo teocratico conservatore che non un governo di mujaidin comunisti) si rivolse per questo ad un saudita, addestrato in america, molto ricco di cui però non ricordo il nome...
la confusione deriva dal fatto che inizialmente tutti gli afgani erano chiamati mujaidin (che significa semplicemente "combattenti"), in realtà tra loro, come nidicatonei documenti sovietici, già esistevano i talebani, che conquistarono definitivamente il potere nel '94 se non sbaglio...

altra precisazione storica per koala intellettuale...
la marcia su Roma fu una evidente farsa, se il re avesse approvato lo schieramento dell'esercito per fermare le camicie nere (sparuto gruppetto mal armato, sicuramente non in grado di "marciare su Roma") come esplicitamente richiesto dal governo ed esplicitamente negato dal re, la svolta dittatoriale non ci sarebbe mai stata...
Non fu un atto di violenza, tantomeno un colpo di stato, fu un atto politico del Re che vedeva in Mussolini un uomo in grado di dare un corso nuovo all'Italia...
per essere precisi, il regime fascista, non fu nemmeno un vero "totalitarismo", solo un "governo autoritarista", in quanto permanevano all'interno dell'italia 2 istituzioni che gli altri totalitarismi cancellarono e ne fu addirittura introdotto un terzo...

ultima precisazione: esistevano partigiani sia rossi, che bianchi... che neri
uno di questi si chiamava Indro Montanelli...
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