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Omosessualità nell'AGESCI
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Autore Messaggio
ciquay



Età: 44
Segno zodiacale: Capricorno
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Messaggi: 467
Residenza: nowhere

MessaggioInviato: Mercoledì 18 Ottobre 2006, 01:40    Oggetto: Rispondi citando

polvansen ha scritto:
ciquay ha scritto:
E' oggettivo che non capisci l'italiano.
Come al solito metti in bocca ad altri cose che pensi te.
(ogni tanto anche tu l'azzecchi una cosa),
Lo vedi che non capisci l'italiano ?
...Ancora, continuo, perchè forse sembri ottuso:
Basta leggere per capire ancora che non capisci l'italiano.

E chi ti insulta ? Ci mancherebbe !


Tecnicamente la chiamano schizofrenia.
Paolo


Semplicemente, siccome mi sembri un po' fuori di testa, è meglio ripeterti le cose mille volte, dato che altrimenti le capisci a modo tuo...
*Le abbreviazioni non si leggono. Scrivi in italiano corretto, per favore...* questo tuo intervento la dice lunga sul fatto che non sai rispondere.
No problem.
Non esiste risposta a tutto.

Io non ti ho insultato, ma tu si. Ma io non mi offendo, quindi...Pace fratello, la vita è bella Smile

...E tra l'altro non mi sembra carino fare battutine (inutili) su una malattia che reputo davvero seria, e su cui c'è ben poco su cui scherzare.

A presto,

Dario

PS: *Le abbreviazioni non si leggono. Scrivi in italiano corretto, per favore...* stiamo andando OT
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frageorges





Registrato: 08/12/05 12:23
Messaggi: 138

MessaggioInviato: Mercoledì 18 Ottobre 2006, 08:10    Oggetto: Rispondi citando

Scusate se mi intrometto... sto pensando:

se l'omosessualità fosse in un gene, non dovrebbe essersi estinta da millenni per "selezione naturale"? pare ovvio che un omosessuale non può trasmettere il gene.

*Le abbreviazioni non si leggono. Scrivi in italiano corretto, per favore...* ci sono studi scientifici che dimostrano (e dico dimostrano) l'apporto dell'ambiente sulla genesi dell'omosessualità, senza tuttavia escludere fattori biologici. Ad esempio è noto che una grande percentuale di chi vive l'omosessualità presenta alcuni specifici "pattern" familiari, ciò dei tipi di relazioni familiari classificati.

Tutto ciò non significa che sia giusta o sbagliata, ma intanto da più chiarezza alla discussione.
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polvansen





Registrato: 01/06/06 17:10
Messaggi: 680

MessaggioInviato: Mercoledì 18 Ottobre 2006, 08:39    Oggetto: Rispondi citando

ciquay ha scritto:
...E tra l'altro non mi sembra carino fare battutine (inutili) su una malattia che reputo davvero seria, e su cui c'è ben poco su cui scherzare.


Vedi ciquay,
potrei abbassarmi al tuo livello cominciando a blaterare che non conosci l'italiano, ripetendolo mille volte come un disco rotto, visto che proprio nello stesso vocabolario che mi hai consigliato tu, il de Mauro Paravia, e proprio nella stessa accezione "co" che ti piaceva tanto quando ti pareva, si legge ben chiaro il significato comune di "schizofrenia"...
ma non lo farò.

Potrei ulteriormente umiliarmi facendo notare a chiunque abbia voglia di leggere, come tu sia arrivato in questo thread dopo un mese quasi di silenzio parlando di me prima ancora che dell'argomento in questione, e parlandone male...
ma non farò nemmeno questo.

Se volessi proprio esagerare, potrei farti notare come tra me e te solo uno ha insistito con attacchi personali e insulti, e non sono io. Ma non serve che mi abbassi a tanto. Credo sia ben chiaro a chiunque legga.

Mi accontento di ritornare a bomba e riaprire il dibattito sulla questione centrale, ripartendo da quello che dice frageorges e che sostengo da qualche messaggio anch'io.
Il punto in questione è piuttosto importante: l'omosessualità potrebbe, secondo alcune teorie, essere innata in una certa percentuale di persone omosessuali (si parla di un 30%, secondo quello che ricordo). Ma a me non risulta che esistano teorie che affermano che possa essere solo di natura genetica.
Il punto è abbastanza fondamentale, perché se l'ambiente contribuisce all'identificazione etero od omosessuale, un'agenzia educativa non può esimersi dal porsi il problema. Che non vuol dire una chiusura tout-court, ma nemmeno un'apertura incondizionata (ed è quello che dicevo un po' di messaggi or sono).

Paolo
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TigreRibelle



Età: 40
Segno zodiacale: Sagittario
Registrato: 24/09/06 09:21
Messaggi: 86
Residenza: Foligno Perugia Umbria Italia

MessaggioInviato: Mercoledì 18 Ottobre 2006, 10:44    Oggetto: Omosessualità e verità del Vangelo: verso una efficace cura Rispondi citando

Vi incollo questo interessante articolo tratto da http://www.paginecattoliche.it/


Citazione:
Omosessualità e verità del Vangelo: verso una efficace cura pastorale
ROBERT A. GAHL, Jr. - Pontificia Università della Santa Croce

1. Amore umano e sessualità.

«Non è bene che l'uomo sia solo» (Gn 2, 1Cool. Con queste parole il libro della Genesi introduce la creazione di Eva, la prima donna. Il racconto ispirato della creazione spiega l'origine della differenza fra uomo e donna indicando che gli esseri umani, creati ad immagine e somiglianza di Dio (cfr Gn 1, 26), sono chiamati ad una comunione d'amore. Secondo il racconto della Genesi, la complementarità fra uomo e donna, un riflesso dell'«interiore unità del Creatore», è orientata a questa comunione (1).

Sin dalla creazione dei nostri progenitori, le relazioni sessuali hanno sempre avuto il significato di essere una fondamentale espressione dell'amore umano al servizio della fecondità nella famiglia e dell'unità fra marito e moglie. La Chiesa pertanto «celebra nel sacramento del matrimonio il disegno divino dell'unione amorosa e donatrice di vita dell'uomo e della donna» (2). Di conseguenza, in concordanza con la legge naturale, la Chiesa insegna che ogni uso della facoltà sessuale al di fuori della relazione coniugale è immorale e quindi può solo condurre alla frustrazione ed alla separazione piena di rimorso dal Creatore Divino.


2. Omosessualità: definizione e valutazione

Quando Adamo ed Eva abusarono della loro libertà disobbedendo a Dio, essi commisero il peccato originale che ferì la natura umana. Gli effetti del peccato originale sono sperimentati da ciascuno di noi. Il peccato oscura la somiglianza dell'uomo con Dio, offusca la nostra percezione del significato sponsale del corpo umano, e rende difficile il permanente e non egoistico amore fra marito e moglie (3). A motivo del peccato originale, la natura umana è ferita nelle sue proprie forze naturali ed è inclinata al peccato (4).

L'omosessualità è una delle molte manifestazioni del disordine nelle inclinazioni umane introdotto dal peccato originale. L'omosessualità è la condizione di coloro «che provano un'attrattiva sessuale, esclusiva o predominante, verso persone del medesimo sesso» (5). Come ogni altro disordine introdotto dalle conseguenze di tale peccato nella natura umana, l'esperienza delle inclinazioni omosessuali è una provocazione al combattimento spirituale (6). La Chiesa distingue fra tendenze e attuazione di queste tendenze. La Chiesa pertanto distingue anche fra persone che sperimentano tentazioni omosessuali e atti omosessuali. Uomini e donne che sperimentano inclinazioni sessuali orientate predominantemente verso membri dello stesso sesso sono considerate persone omosessuali. Gli atti sessuali volontari, od ogni forma di contatto sensuale per una gratificazione sessuale, fra persone dello stesso sesso è considerata attività omosessuale. Mentre il peccato originale è la causa remota dall'omosessualità, la causa prossima sembra essere una combinazione di vari fenomeni non totalmente spiegati dalla scienza.

Dal momento che contraddicono il piano del Creatore, gli atti omosessuali sono intrinsecamente disordinati. Chiunque acconsenta liberamente ad una pratica omosessuale è personalmente colpevole di peccato grave (7). L'attività omosessuale annulla il ricco simbolismo, significato e fine presente nel disegno del Creatore. Nella sua intrinseca sterilità esso contraddice la vocazione ad una vita di auto-donazione nell'amore espressa dall'unione complementare coniugale fra uomo e donna (Cool. L'attività omosessuale manca della finalità essenziale indispensabile per la bontà morale degli atti sessuali. La Sacra Scrittura condanna l'attività omosessuale come una seria depravazione e addirittura «come la triste conseguenza del rifiuto di Dio» (9) (cfr. Rm 1, 24-27). La Chiesa aiuta le persone omosessuali a lottare coraggiosamente contro inclinazioni disordinate e a conformarsi allo splendore della verità che si trova in Gesù Cristo (cfr. Gv 14, 6). «Quando respinge le dottrine erronee riguardanti l'omosessualità, la Chiesa... difende la libertà e la dignità della persona» (10). L'armonia sociale dipende, in parte, dalla realizzazione corretta del mutuo sostegno e complementarità fra i due sessi, motivo per cui la Chiesa non può appoggiare una legislazione civile che protegga «un comportamento al quale nessuno può rivendicare un qualsiasi diritto» (11). Mentre si oppone ai rapporti omosessuali, la Chiesa anche difende le persone omosessuali da quelle forme di discriminazione che sono ingiuste (12) e cerca di aiutarle a trovare gioia e pace nel vivere la virtù della castità. Coloro che soffrono per inclinazioni omosessuali non sono necessariamente responsabili della loro condizione. Nessuno dovrebbe giudicare tali persone come inferiori. La lunga esperienza della Chiesa dimostra che con l'aiuto della grazia di Gesù Cristo, la recezione frequente dei sacramenti della Riconciliazione e della Santa Eucaristia, l'impegno ascetico, e – in taluni casi - una terapia medica, essi possono evitare il peccato e fare progressi nel cammino verso la santità. Tutti devono lottare per compiere ciò che è giusto, ed è solo con la grazia di Dio e con un grande sforzo che uomini e donne riescono a realizzare la loro propria perfezione interiore. La Chiesa riconosce l'eguale dignità di tutte le persone ed offre un'accoglienza materna a coloro che sperimentano inclinazioni omosessuali. Allo stesso tempo la Chiesa condanna in modo assoluto ogni malizia in parole o azioni nei confronti di persone omosessuali ed insegna che tale comportamento mette in pericolo i principi più fondamentali di una sana società. Di conseguenza la Chiesa insegna che la legge umana dovrebbe promuovere il rispetto per la dignità intrinseca di ogni persona (13).


3. Orientamenti per una pastorale delle persone omosessuali

Nella sua azione pastorale la Chiesa apre le sue braccia a tutti gli uomini e a tutte le donne. «La Chiesa è il luogo in cui l'umanità deve ritrovare l'unità e la salvezza» (14). «Ogni salvezza viene da Cristo-Capo per mezzo della Chiesa che è il suo Corpo» (15). Con iniziativa creativa motivata dalla carità, e senza alcun timore, il fedele cristiano esprime il paterno amore di Dio per tutti andando alla ricerca di ciascuno e venendo incontro al suo desiderio di salvezza. Convinta che la perfezione salvifica della libertà umana può essere trovata solo nella verità di Gesù Cristo, la Chiesa deve sempre proclamare coraggiosamente la morale cristiana, anche quando incontra opposizione o, in casi estremi, persecuzione e martirio (16).

Pertanto, ogni impegno pastorale o apostolato a favore delle persone omosessuali dovrebbe adempiere alle seguenti condizioni.

1) Il rispetto per l'eguale dignità delle persone omosessuali esige di riconoscere che le azioni peccaminose, come gli atti omosessuali, ledono la dignità umana. I ministri della Chiesa perciò devono vigilare perché nessuna persona omosessuale loro affidata sia fuorviata dalla diffusa opinione erronea che l'attività omosessuale è una inevitabile conseguenza della condizione omosessuale (17).

2) Per essere efficace, autentica e fedele, ogni cura pastorale di persone omosessuali deve far conoscere la grave peccaminosità del comportamento omosessuale. Senza respingere nessuna persona di buona volontà, la pastorale per i fedeli omosessuali deve comunicare, quanto prima possibile, le esigenti ma attraenti condizioni della verità morale. Dal momento che alcune persone possono sentirsi respinte dalla Chiesa, la cura pastorale delle persone omosessuali raggiunge i maggiori risultati quando le aiuta a riconoscere che la Chiesa le accetta come persone, mentre le aiuta a comprendere l'insegnamento della Chiesa.

3) Con il loro sforzo di vivere secondo il Vangelo, le persone omosessuali raggiungono la pace e il dominio delle loro tendenze disordinate. Essi sono incoraggiati ad imparare che con l'amore di Cristo, «possono e devono, gradatamente e risolutamente, avvicinarsi alla perfezione cristiana» (1Cool. Ogni attività pastorale con le persone omosessuali dovrebbe pertanto privilegiare l'impegno ascetico personale, la generosa accettazione della volontà di Dio, il riconoscimento di essere un figlio di Dio, e l'unione delle proprie sofferenze e difficoltà al sacrificio della croce del Signore (19). Con una comprensione ricca di compassione la cura pastorale della Chiesa dovrebbe incoraggiare il fedele omosessuale a sperare nella potenza della risurrezione del Signore, con la fiducia che lo Spirito Santo produrrà in loro «amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza e dominio di sé» (Gal 5, 22). Così come San Paolo scrive ai Galati, «ora quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la loro carne con le sue passioni e i suoi desideri» (Gal 5, 24). Le persone omosessuali pertanto dovrebbero far uso dei mezzi sperimentati per crescere nella virtù della castità, fra cui la frequente recezione dei sacramenti della Penitenza e della Santa Comunione.

4) L'autenticità della pubblica proclamazione del Vangelo da parte della Chiesa deve essere garantita dall'assicurazione che tutti coloro che sono impegnati nella pastorale delle persone omosessuali, specialmente il clero ed i religiosi, siano personalmente convinti della dottrina della Chiesa e pronti a professare la dottrina della Chiesa come la loro propria. L'affidabilità pubblica dei ministri della Chiesa esige che essi credano e professino gli insegnamenti della Chiesa. Per attirare nuovi membri alla Chiesa si esigono convinzioni personali ferme ed impegno. Un'efficace pastorale in favore delle persone omosessuali, anche con quelle che possono sentirsi emarginate dalla Chiesa, esige prontezza nel comunicare la dottrina morale della Chiesa con un'adesione personale. La riluttanza nell'esprimere la totalità della morale cristiana soltanto danneggia la cura pastorale delle persone omosessuali e pertanto reca loro una grave ingiustizia.

5) Ogni impegno pastorale pubblico nei confronti delle persone omosessuali dovrebbe essere fatto in stretta unità e sotto la guida del Vescovo locale allo scopo di garantire che la pastorale rifletterà sempre la pienezza della dottrina cattolica.

6) La pastorale nei confronti delle persone omosessuali non dovrebbe mai rifuggire dal proclamare la verità per timore di critiche, e dovrebbe parlare coraggiosamente contro la pretesa che la condanna dell'attività omosessuale sia una specie di discriminazione ingiusta delle persone omosessuali o una violazione dei loro diritti (20). Coloro che accettano la condizione omosessuale come se non fosse disordinata e legittimano gli atti omosessuali «sono mossi da una visione opposta alla verità sulla persona umana, che ci è stata pienamente rivelata nel mistero di Cristo» (21). Anche se non se ne rendono conto, la loro approvazione dell'omosessualità riflette «una ideologia materialistica, che nega la natura trascendente della persona umana, così come la vocazione soprannaturale di ogni individuo» (22).

7) Per evitare malintesi o confusioni, la pastorale in favore delle persone omosessuali deve sempre essere totalmente indipendente da ogni gruppo che favorisca uno stile di vita «gay» o pretenda che la condizione omosessuale sia equivalente o in qualche modo superiore alla castità vissuta nel matrimonio o nel celibato. Gli operatori pastorali impegnati a favore delle persone omosessuali non dovrebbero associarsi con organizzazioni che promuovano mutamenti nella legislazione civile che offuschino il riconoscimento giuridico del matrimonio e della famiglia equiparandovi le unioni omosessuali (23).



La Chiesa è consapevole della responsabilità di dover conservare il dono inestimabile della Rivelazione e di doverlo difendere contro ogni influenza nefasta. I programmi pastorali, quando sono intrapresi in conformità con la verità della Rivelazione, contribuiscono al benessere umano e spirituale delle persone omosessuali, ed all'integrità della società. Non si deve mai dimenticare che «ogni allontanamento dall'insegnamento della Chiesa, o il silenzio su di esso, nella preoccupazione di offrire una cura pastorale, non è forma né di autentica attenzione né di valida pastorale. Solo ciò che è vero può ultimamente essere anche pastorale. Quando non si tiene presente la posizione della Chiesa si impedisce che uomini e donne omosessuali ricevano quella cura, di cui hanno bisogno e diritto» (24).
Note:

1) Congregazione per la Dottrina della Fede, Lettera Homosexualitatis problema (1 ottobre 1986), 6.

2) Homosexualitatis problema, 7.

3) Cfr. Homosexualitatis problema, 6.

4) Catechismo della Chiesa Cattolica, 405

5) Catechismo della Chiesa Cattolica, 2357.

6) Cfr. Catechismo della Chiesa Cattolica, 405.

7) Cfr. Catechismo della Chiesa Cattolica, 2396.

Cool Cfr. Homosexualitatis problema, 7.

9) Congregazione per la Dottrina della Fede, Dichiarazione Persona humana, 8.

10) Homosexualitatis problema, 7.

11) Homosexualitatis problema, 10.

12) Cfr. Catechismo della Chiesa Cattolica, 2358. Tuttavia «vi sono ambiti nei quali non è ingiusta discriminazione tener conto della tendenza sessuale: per esempio, nella collocazione di bambini per adozione o affido, nell'assunzione di insegnanti o allenatori di atletica, e nel servizio militare» (Congregazione per la Dottrina della Fede, Alcune considerazioni concernenti la risposta a proposte di legge sulla non-discriminazione delle persone omosessuali, in: L'Osservatore Romano, 24 luglio 1992, 11).

13) Cfr. Homosexualitatis problema, 10.

14) Catechismo della Chiesa Cattolica, 845.

15) Catechismo della Chiesa Cattolica, 846.

16) Cfr. Giovanni Paolo II, Lettera Enciclica Veritatis splendor, 91.

17) Cfr. Persona humana, 8.

18 ) Catechismo della Chiesa Cattolica, 2359.

19) Cfr. Homosexualitatis problema, 12.

20) Cfr. Homosexualitatis problema, 9.

21) Cfr. Homosexualitatis problema, 8.

22) Cfr. Homosexualitatis problema, 8.

23) Cfr. Homosexualitatis problema, 9.

24) Cfr. Homosexualitatis problema, 15.
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paciock87



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MessaggioInviato: Mercoledì 18 Ottobre 2006, 11:37    Oggetto: Rispondi citando

Allora... Adesso mi sorge un dubbio... Come fai a spiegare scientificamente l'omosessualità? Cioè... Qualche Scienziato ha mai spiegato cos'è l'Amore? Cosa sono i gusti? Quale scienziato o psicologo è mai riuscito a spiegare le preferenze dell'uomo?
Il fatto che a me piacciono le ispaniche più delle nordiche è dato da un gene? Il fatto che preferisco le brune dalle bionde è dato da un background familiare?
Oi... Ma siamo ammattiti... L'omosessualità non si può spiegare... A me piacciono le donne e a lui piacciono gli uomini... Tutto qui... E' normale... Ognuno si sceglie quello che vuole nella vita...
L'omosessuale come fa ad essere disordinato... Allora anche tutte le specie animali sulla terra sono disordinate... Visto che l'omosessualità in natura non è diffusa, ma diffusissima!
Certi discorsi assurdi... Come se il fatto che a me piacciono le fragole in un modo impressionante fosse dato da un gene oppure da certi avvenimenti accaduti nel passato... Ma perfavore... Discorsi sensati si, arrampicarsi sugli specchi no...
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polvansen





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Messaggi: 680

MessaggioInviato: Mercoledì 18 Ottobre 2006, 12:02    Oggetto: Rispondi citando

paciock87 ha scritto:
Allora... Adesso mi sorge un dubbio... Come fai a spiegare scientificamente l'omosessualità? Cioè... Qualche Scienziato ha mai spiegato cos'è l'Amore? Cosa sono i gusti? Quale scienziato o psicologo è mai riuscito a spiegare le preferenze dell'uomo?
Il fatto che a me piacciono le ispaniche più delle nordiche è dato da un gene? Il fatto che preferisco le brune dalle bionde è dato da un background familiare?


Infatti.
Quando si parla di amore credo sia impossibile confinarlo tra geni, ormoni, io e superio. La scienza deve concedere qualcosina all'imponderabile.
Ognuno ha qualcosa da dire: che ti piaceranno facilmente le bionde se era bionda tua mamma, ad esempio, che esistono geni che influiscono su certe predisposizioni, che gli ormoni scatenano pulsioni a gogo (ma questa è la cosa che sappiamo meglio anche da noi ^___^).
Quello che io sostengo è che alll'amore si educa, quindi che l'educazione interferisce su tutto quello che ruota attorno all'amore (sessualità compresa), e che chi vuole educare non può prescindere da queste possibilità di interferenza.
Tutto qui, ma una conseguenza ovvia di questo è che non è _indifferente_ che ad educare sia un eterosessuale o un omosessuale.

Citazione:
L'omosessuale come fa ad essere disordinato... Allora anche tutte le specie animali sulla terra sono disordinate... Visto che l'omosessualità in natura non è diffusa, ma diffusissima!


In natura c'è di tutto e di più, dall'ermafroditismo al cannibalismo.
Parliamo di esseri umani, please...

Paolo
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ciquay



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MessaggioInviato: Mercoledì 18 Ottobre 2006, 13:35    Oggetto: Rispondi citando

polvansen ha scritto:
ciquay ha scritto:
...E tra l'altro non mi sembra carino fare battutine (inutili) su una malattia che reputo davvero seria, e su cui c'è ben poco su cui scherzare.


Vedi ciquay,
potrei abbassarmi al tuo livello cominciando a blaterare che non conosci l'italiano, ripetendolo mille volte come un disco rotto, visto che proprio nello stesso vocabolario che mi hai consigliato tu, il de Mauro Paravia, e proprio nella stessa accezione "co" che ti piaceva tanto quando ti pareva, si legge ben chiaro il significato comune di "schizofrenia"...
ma non lo farò.

Potrei ulteriormente umiliarmi facendo notare a chiunque abbia voglia di leggere, come tu sia arrivato in questo thread dopo un mese quasi di silenzio parlando di me prima ancora che dell'argomento in questione, e parlandone male...
ma non farò nemmeno questo.

Se volessi proprio esagerare, potrei farti notare come tra me e te solo uno ha insistito con attacchi personali e insulti, e non sono io. Ma non serve che mi abbassi a tanto. Credo sia ben chiaro a chiunque legga.


Mi spiace, le tue provocazioni non funzionano, caro.
Chi legge credo abbia l'intelligenza necessaria per comprendere da solo quanto sei vergognoso. Ma siccome sei proprio ottuso e non comprendi il significato delle parole che scrivi, io ti dico ancora:
tu hai detto:

polvansen ha scritto:
TECNICAMENTE la definiscono schizofrenia.

E IL SIGNIFICATO TECNICO (E NON QUELLO "CO") è QUELLO PSICOLOGICO, OVVERO MALATTIA.

E quindi va bene così, non aggiungo altro, per non aggravare ancora la tua posizione, già squallida a questo punto.

Siccome continuando in questo senso non si conclude su nulla, (in quanto non siamo su un forum di sintassi e grammatica)
per me il discorso si chiude qui.

Citazione:
Mi accontento di ritornare a bomba e riaprire il dibattito sulla questione centrale, ripartendo da quello che dice frageorges e che sostengo da qualche messaggio anch'io.
Il punto in questione è piuttosto importante: l'omosessualità potrebbe, secondo alcune teorie, essere innata in una certa percentuale di persone omosessuali (si parla di un 30%, secondo quello che ricordo). Ma a me non risulta che esistano teorie che affermano che possa essere solo di natura genetica.
Il punto è abbastanza fondamentale, perché se l'ambiente contribuisce all'identificazione etero od omosessuale, un'agenzia educativa non può esimersi dal porsi il problema. Che non vuol dire una chiusura tout-court, ma nemmeno un'apertura incondizionata (ed è quello che dicevo un po' di messaggi or sono).

Paolo


Sono tue considerazioni, che ritengo opportune, nella misura in cui si ritiene che l'omosessualità sia qualcosa di pericoloso (come una droga mortale, o un cancro) da evitare in tutti modi possibili.
Siccome non credo sia una condizione di cui vergognarsi e soprattutto da condannare, non ci vedo niente di male.

Allora la questione, evidentemente, andrebbe allargata ad una questione di società: siamo oggi in italia in un paese omofobo ?
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polvansen





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MessaggioInviato: Mercoledì 18 Ottobre 2006, 14:20    Oggetto: Rispondi citando

ciquay ha scritto:
sei proprio ottuso
quanto sei vergognoso

Giusto per inquadrare bene il problema...

ciquay ha scritto:
Sono tue considerazioni, che ritengo opportune, nella misura in cui si ritiene che l'omosessualità sia qualcosa di pericoloso (come una droga mortale, o un cancro) da evitare in tutti modi possibili.
Siccome non credo sia una condizione di cui vergognarsi e soprattutto da condannare, non ci vedo niente di male.

Allora la questione, evidentemente, andrebbe allargata ad una questione di società: siamo oggi in italia in un paese omofobo ?


Ma no, ma no... perché tiri fuori questi termini? Chi ha mai parlato di pericolo, condanna, vergogna... ?
Si parla, a livello di Chiesa, di "condizione di disordine".

Paolo
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MammaOrsaCoccolona



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MessaggioInviato: Mercoledì 18 Ottobre 2006, 15:26    Oggetto: Rispondi citando

Sono stanca, stufa ed arcistufa di leggere le censored che scrivete in merito all'omosessualità!

Vorrei capire il motivo per il quale è necessario avere basi scientifiche e certe riguardo l'essere gay o meno!

Porca paletta perchè i cristiani, cattolici o religiosi in genere devono innalzarsi a giudici della vita di un altro essere umano?
Chi accidenti ci si crede di essere? Alla fine i "conti" si faranno solo ed unicamente con dio, ammesso e non concesso che un dio esista davvero!

Si sta solo creando una polemica sterile, dalla quale non si verrà fuori manco a morire, anche grazie ad utenti continuamente contraddittori nelle proprie opinioni, vedi polvasen!
E... non credere che mi metta qui a quotere ogni singola frase che hai scritto...! Non ho tempo da perdere, IO!

Credevo che nel mondo scout, in questi 5 anni fossero cambiate un po' di cose... ma con sommo dispiacere noto che, piuttosto che andare avanti, si regredisce sempre più!

Ero dell'opinione che lo scoutismo non dovesse avere nulla a che vedere con la religione, ma adesso lo sono ancora più!
Essere scout ed essere anche cattolici, a mio avviso non può minimamente andare di pari passo!

Con questo, cari ragazzi, vi saluto. Smile
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polvansen





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MessaggioInviato: Mercoledì 18 Ottobre 2006, 15:47    Oggetto: Rispondi citando

MammaOrsaCoccolona ha scritto:
Vorrei capire il motivo per il quale è necessario avere basi scientifiche e certe riguardo l'essere gay o meno!

Perché un'agenzia educativa ha il dovere di chiederselo, secondo me.
Se poi l'agenzia educativa è cattolica, e quindi considera l'omosessualità una situazione disordinata, contrapposta evidentemente a una situazione ordinata, diventa ovvio che considererà un rischio l'eventuale possibilità (non ancora smentita dalla scienza, per questo ci si chiedono le famose basi scientifiche) di contribuire portare un ragazzo ad essere gay per influenza esterna, per incapacità o per quel che vuoi. Ma la questione si porrà, fino a quando non sarà eventualmente dimostrato che è impossibile.

Citazione:
Si sta solo creando una polemica sterile, dalla quale non si verrà fuori manco a morire, anche grazie ad utenti continuamente contraddittori nelle proprie opinioni, vedi polvasen!

Mi sembrerebbe quantomeno onesto da parte tua, visto che mi accusi di contraddirmi, dirmi anche dove. Chissà, magari mi aiuti a capire i miei errori.

Citazione:
E... non credere che mi metta qui a quotere ogni singola frase che hai scritto...! Non ho tempo da perdere, IO!

Ne ero sicuro Rolling Eyes

Paolo
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MammaOrsaCoccolona



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MessaggioInviato: Mercoledì 18 Ottobre 2006, 15:58    Oggetto: Rispondi citando

polvansen ha scritto:

Citazione:
Si sta solo creando una polemica sterile, dalla quale non si verrà fuori manco a morire, anche grazie ad utenti continuamente contraddittori nelle proprie opinioni, vedi polvasen!

Mi sembrerebbe quantomeno onesto da parte tua, visto che mi accusi di contraddirmi, dirmi anche dove. Chissà, magari mi aiuti a capire i miei errori.

Citazione:
E... non credere che mi metta qui a quotere ogni singola frase che hai scritto...! Non ho tempo da perdere, IO!

Ne ero sicuro Rolling Eyes

Paolo


Anzicchè pretendere la pappa pronta, fatti un minimo di sbattimento e vatti a rileggere TUTTI i post, dall'inizio della discussione fino ad ora...! Mad

Certo che non ho tempo da perdere, IO!
Se solo ti fossi alzato alle 4.30 d questa mattina per andare a lavorare, la penseresti esattamente come me...! Anche se sono certissima che anche se tu fossi sveglio da prima di me, giusto per replicare in maniera polemica, asseriresti che io sbaglio...!

Per diversi motivi non sono per nulla daccordo sulla tua visuale dell'omosessualità. Spero, per il bene di colui o colei che ti sarà figlio/a, di non essere omosessuale, altrimenti sai che vita sto povero ragazzino?
E soprattutto spero di cuore che i tuoi figli nascano nel corpo giusto, in coerenza con la mente... altrimenti sai che guaio avere un padre come te per questi figli?!?! Mad
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riccardo
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MessaggioInviato: Mercoledì 18 Ottobre 2006, 16:30    Oggetto: Rispondi citando

Cerchiamo di darci tutti quanti una sana calmata altrimenti questo post come altri saranno chiusi o del tutto cancellati.

Rolling Eyes contate fino a 1000 e poi scrivete il vostro post.
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rinoceronte caparbio
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MessaggioInviato: Mercoledì 18 Ottobre 2006, 21:56    Oggetto: Rispondi citando

MammaOrsaCoccolona ha scritto:
Anzicchè pretendere la pappa pronta, [cut]


Messaggio OFF TOPIC e insulso, oltre che molto offensivo.

Ma, a parte che la seconda parte è completamente invasa d'ira, volevo chiedere: dato che tu ti chiedi


Citazione:
perchè i cristiani, cattolici o religiosi in genere devono innalzarsi a giudici della vita di un altro essere umano?


Ti potrei rispondere: e perchè una persona uscita da vari anni dallo scoutismo cattolico si deve innalzare a forgiatrice di regole dello stesso scoutismo cattolico da cui si è voluta discostare?





Scusa, se ti ho offeso e se la frase è MOLTO rude, ma puoi capirmi come mi sento io quando parli tu.
Non voglio dire che non devi parlare, ma solo se sei disposta al dialogo.
Non sai cos'è il Patto Associativo e un gay DEVE poter fare il capo, ignori le teoriche linee guida cristiane ma tutti DEVONO poter fare il capo.


Cioè, calma. Siamo qui a parlarne. Non dico che hai torto marcio, ma se ti viene dimostrato che ci sono delle motivazioni DIETRO ai miei (nostri) comportamenti-opinioni&co, quandomeno accettali e informati.

Il fatto che tu abbia poco tempo da perdere non c'entra molto con la richiesta di citare le fonti, cosa che TUTTI, quando parlano di un argomento, dovrebbero fare. Altrimenti si dimostrano per quello che sono: ignoranti e presuntuosi.
Io per primo.


Citazione:

Ero dell'opinione che lo scoutismo non dovesse avere nulla a che vedere con la religione, ma adesso lo sono ancora più!


Citazione:

"Nessun uomo è buono se non crede in Dio e non obbedisce alle sue leggi. Per questo tutti gli Scout devono avere una religione".


Fonte: http://80.16.108.52/c027015//file/Bp.html

Citazione:
Nel termine "carattere" includerei anzitutto, oltre al sentimento del dovere verso Dio, quello del dovere verso il prossimo, cioè una buona volontà e uno spirito cooperativo aperti e disinteressati che sostituiscano gelosie e sospetti meschini ed egoisti.


Citazione:
Ma un antidoto ancor più importante [al troppo nazionalismo, NDR] e più forte è di riconoscere che per grande che sia il rostro Paese, sia esso impero, regno o repubblica, ve n'è uno ancora più grande, ed è il regno ci Dio.


Citazione:
La pace è Dio che opera tramite l'amore per tutti.



Fonte: http://italy.peacelink.org/agescipns/articles/art_8811.html


E QUESTO (e molto altro, ho scaricato le prime boiate googlando) L'HA SCRITTO IL FONDATORE DELLO SCOUTISMO, NON IO, NE' POLVALSEN O CHI ALTRO!

Proprio il fondatore dello scoutismo delle origini.

Dopo, strade per fondare un proprio movimento scoutistico, ce ne sono tante...Ma ti troverai sempre con lo stesso problema: che regole metto per gli educatori che educano i ragazzini secondo il metodo scout?


Ogni associazione, per non regnare nell'anarchia, si fissa le sue, che costituiranno una formazione capi...(che è richiesta a TUTTI i capi del mondo, ovviamente sempre il linea teorica e se l'associazione è inserita in un movimento mondiale...altrimenti, se va per i fatti suoi..b'è, buona strada..)

Citazione:

E... non credere che mi metta qui a quotere ogni singola frase che hai scritto...! Non ho tempo da perdere, IO!


Io invece, guarda caso, di tempo da perdere in cose in cui credo (vedi alla voce scoutismo) ne ho. Proprio perchè ci credo, perdo così tanto tempo, altrimenti, sai che bello RIavere più di 30 (trenta!!) ore al mese (circa, in un mese di attività normali) per il proprio tempo libero?
Ma io mi diverto a questo grande gioco...




A prescindere.


Ciquay e polvalsen, per favore, evitate di estendere le vostre beghe nel topic (leggere: mandatevi a quel paese via messaggi privati, per favore), come già accennato da riccardo.


paciock87 ha scritto:
A me piacciono le donne e a lui piacciono gli uomini... Tutto qui... E' normale...


Purtroppo per me no. Non è normale, è qui ovviamente è oggetto di discussione.
E sono MOLTO concordante con l'articolo (grazie, Tigre Ribelle!) già citato.



dimenticavo:
ciquay ha scritto:

Sono appena entrato da una ventina di giorni in coca, quindi avrò il tempo per guardare al patto associativo no ?

Tu mica prima di entrare in clan firmi già la carta di clan ?


No, ma quando sono entrato in clan mi spiegarono cosa fosse, e se non l'accettavo ci sarebbe stata una riflessione MOLTO SERIA...poi, però, dato che la costruii anch'io, problemi non ce ne furono...

Parentesi: consiglio un'uscita tirocinanti...
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rinoceronte caparbio
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MessaggioInviato: Mercoledì 18 Ottobre 2006, 22:27    Oggetto: Rispondi citando

Altri spunti di riflessione:
(grazie a Frà Georges)


Il dilemma dell'omosessualità
Un' intervista al Dr. Joseph Nicolosi


Omosessuali dalla nascita?
Un esame dei principali studi biologici


Omosessualità:
un problema d'identità?
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ciquay



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MessaggioInviato: Giovedì 19 Ottobre 2006, 01:11    Oggetto: Rispondi citando

Ciao, forse mammaOrsaCoccolona voleva dire che magari si può fare scoutismo senza avere per forza una coloratura religiosa, come tante altre associazioni scout laiche.
*Le abbreviazioni non si leggono. Scrivi in italiano corretto, per favore...*:
rinoceronte caparbio ha scritto:

Ciquay e polvalsen, per favore, evitate di estendere le vostre beghe nel topic (leggere: mandatevi a quel paese via messaggi privati, per favore), come già accennato da riccardo.

io non mando a quel paese nessuno.
rinoceronte caparbio ha scritto:

Parentesi: consiglio un'uscita tirocinanti...


La farò, grazie.
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