Vedo che la risposta che ho dato a Salvino ha suscitato del dibattito e di questo non posso che essere contenta. Devo però aggiungere alcune precisazioni in merito alla mia risposta, per chiarire fraintendimenti.
Quando dico che le mie considerazioni sono a titolo personale, intendo dire che la voce ufficiale dell'Associazione sono i documenti approvati dai vari organi per i livelli di loro competenza, e tutto ciò che viene votato dal Consiglio generale. Non sottovaluto di certo il mio ruolo affermando che nel mio servizio come caporedattrice, offro insieme alla redazione, soprattutto occasioni di riflessione, approfondimento e dibattito (art.30 del regolamento Agesci) per il raccordo con il procedere del lavoro educativo dell'Associazione. La parola ufficiale delle strutture è affidata ai ruoli associativi che trovano anche essi spazio sulle pagine di Proposta Educativa.
Nel dire che la cintura non è un pezzo essenziale dell'uniforme intendevo solo precisare che può non essere il primo pezzo che viene acquistato quando un ragazzo fa il suo ingresso in Agesci, e può venire acquistato o regalato come suggerisce Marco in un secondo tempo. Mi scuso se sono stata fraintesa a questo proposito.
Per quel che riguarda la gonna pantalone, essa è un'opzione che è offerta ai soci di sesso femminile, ma che non è detto sia la scelta obbligata per esse. Il pantalone, lungo o corto che sia, ha per tutte le ragazze e donne dell'Agesci la stessa dignità della gonna pantalone e non può essere quindi considerata "uniforme da campo".
In ogni caso, spero che per l'uniforme, come per qualunque altro nostro strumento educativo, ogni capo privilegi il significato che essa ha per noi e sappia far comprendere ai ragazzi i valori che essa suggerisce, con il buon senso e l'equilibrio di ogni buon educatore. |