konan_65 ha scritto: |
O.o siamo pazzi??? già la messa non è certo il momento preferito dalla maggior parte dei ragazzi, rendiamola totalmente incomprensibile così avremo il menefreghismo più totale!! se è stata fatta una riforma del rito un motivo ci sarà stato... |
rinoceronte caparbio ha scritto: |
Uhm.
Bella è bella. Ma viene compresa? |
konan_65 ha scritto: |
O.o siamo pazzi??? già la messa non è certo il momento preferito dalla maggior parte dei ragazzi, rendiamola totalmente incomprensibile così avremo il menefreghismo più totale!! se è stata fatta una riforma del rito un motivo ci sarà stato... |
Giovanni Paolo II ha scritto: |
"...la partecipazione attiva non preclude la attiva passività del silenzio, della compostezza e dell’ascolto: anzi, la richiede perfino. I fedeli non sono passivi, ad esempio, quando ascoltano le letture o l’omelia, o seguono le preghiere del celebrante e i canti e la musica della liturgia. Queste sono esperienze di silenzio e di immobilità, ma sono nel loro modo profondamente attive" |
Sentry ha scritto: |
Temo che per molti potrebbe essere interessante assistere ad una messa del genere "ogni tanto", che la vivrebbero come un "evento" come quanto arrivi a Sant'Antimo e senti i frati cantare in gregoriano.
Ma se lo scopo è avvicinarli al "contenuto" beh... non mi sembra la strada migliore ^_^ |
Sentry ha scritto: |
Definire "colorito rito folk" i canti gregoriani mi sembra un po' azzardato ma forse non era questo ciò che intendevi (o si?) |
Sentry ha scritto: |
Quello che intendevo io è che il rito di San Pio V è stato in parte accantonato proprio perchè non era più comprensibile dai più.
E' vero che è il rito "storico" della Chiesa ma è altrettanto vero che storicamente tutti conoscevano il latino cosa che oggi non mi sembra così popolare. Non credo che il rito in se possa "aiutare nel camminare più profondamente nella propria Fede" più della comprensione di quello che quella Fede propone. |
Sentry ha scritto: |
Con "temo" intendevo semplicemente che secondo me un ragazzo non preparato ad un rito del genere lo prenderebbe molto probabilmente come un "colorito rito folk" di centinaia di anni fa senza trarne beneficio. |
Sentry ha scritto: |
Una considerazione decisamente più banale e meno fondata: assistere ad un rito che sembra una cosa privata fra il sacerdote e "il suo dio" mi sembra molto in contrasto con il messaggio che dovrebbe passare ai credenti |
ghiro ha scritto: |
Ma è mia modesta opinione che ciò non debba limitarsi allo sporadico "evento", altrimenti si rischia che questo venga decontestualizzato dalla realtà viva della nostra Fede, riducendosi a semplice 'folclore'. |
ghiro ha scritto: |
Il CCC presenta l'assioma: "lex orandi, lex credendi". Ciò che si prega corrisponde a ciò che si crede: dunque il rito e la liturgia più in generale sono fondamentali per la nostra formazione a diventare 'buoni cristiani'. D'altronde tu mi dici: il latino non si conosce? Forse è anche meglio: a volte la comprensione solo verbale è ingannevole e superficiale (crediamo di aver capito, e non indaghiamo oltre, ma in realtà non abbiamo compreso niente), mentre il suono, i gesti, l’atmosfera, agiscono molto più profondamente in noi. |
ghiro ha scritto: |
Non solo: la consapevolezza di avere inteso poco ci sprona ad accrescere la nostra conoscenza del mistero. |
ghiro ha scritto: |
[...]Evidentemente, per apprezzare una bella canzone dei Rem, dei Beatles o dei Police, non è necessario capire bene il testo (anzi: pensate che orrore se cantassero in italiano)! |
ghiro ha scritto: |
Nella messa tridentina il sacerdote non è chiuso verso Dio. Anzi, celebra posizionandosi come il popolo: 'coram Deo', cioè rivolto verso Dio. |
Sentry ha scritto: | ||
Era proprio a questo che mi riferivo e proprio perchè sono d'accordo con te. Temo che la Messa con il rito "antico" e incomprensibile ai più rischierebbe di avere lo stesso trattamento, diventare un "evento" (anche se ripetuta nel tempo). |
Sentry ha scritto: | ||
Su questo invece non mi trovi del tutto d'accordo. Secondo me c'è una differenza sostanziale tra l'essere distratti e il non capire... mi spiego, se io ti racconto una storia in italiano e tu intanto ti fai i fatti tuoi e non capisci nulla, forse la colpa è tua (forse non ti interessa?) ma se io la storia te la racconto in giapponese e tu ti distrai beh... direi che hai qualche giustificazione in più e dobbiam fare almeno a metà della responsabilità. Il fatto che i ragazzi siano spesso distratti non lo si risolve certamente mettendoli davanti a qualcosa di ancora più difficile da comprendere... inizialmente forse la curiosità farà aumentare l'attenzione ma quando poi tutto diventa "normale" allora sommiamo distrazione e incomprensione e rischiamo veramente che il messaggio non passi (... magari ora sono distratti ma qualcosa captano tra una chiacchiera e l'altra) Per quanto riguarda l'atmosfera, i gesti, i suoni, ho assistito a Messe molto vissute da questo punto di vista senza bisogno di ricorrere ad una lingua morta che sinceramente non capisco che valore aggiunto possa dare. Alcuni gesti/simboli invece, sono d'accordo con te possono aiutare a sottolineare e meglio comprendere i momenti importanti del rito. |
Sentry ha scritto: | ||
Questa mi sembra un'affermazione applicabile a gente già "iniziata", non ai ragazzini del branco o del reparto... forse e dico forse potrebbe spronare gli R/S ma nella maggior parte dei casi secondo me ricadiamo in quello che ho scritto sopra. |
Sentry ha scritto: | ||
Si ma la questione è mooooolto differente. Se ascoltano musica di cui non capiscono il testo, poco male. Non capisco bene il paragone che fai... secondo me non capire la Messa non è come non capire i Beatles! E il fatto che molti ascoltino i Beatles senza capire una parola non gioca a favore di una Messa in latino che verrebbe seguita esattamente come una canzone inglese cioè senza capir nulla. |
Sentry ha scritto: | ||
Ehm, devo ammettere che su questo non sono assolutamente preparata... però, forse per deformazione scout mi piace molto più l'idea che Dio sta al centro... e il sacerdote "condivide" con il resto dei fedeli i gesti che è chiamato a celebrare per tutta l'assemblea. |
BOBOMAN ha scritto: |
Povero B.-P. (concetti sulla Religione Vd Scout's Own), Povero Scoutismo......................POVERI RAGAZZI |
elfo ha scritto: |
A me la Messa tridentina piace. Certo non la proporrei in luogo di quella domenicale postconciliare, però se ve ne fosse l'opportunità magari la si potrebbe proporre anche ai ragazzi in qualche situazione particolare... non ci vedo niente di male. |
Sentry ha scritto: |
Per quanto riguarda la questione Ghiro, temo sia andata un po' oltre le mie conoscenze/capacità... da qui in poi ti posso seguire solo con un umile "secondo me" che ti ho già espresso. Non ho altri argomeni oltre a quelli che già ho espresso e per ribattere ai tuoi potrei solo, semplicemente riproporre i miei.
Magari ci si risente quando avrò assistito a questo tipo di rito per un po'... e quindi non sarà più, neanche per me, un "evento" più o meno folkloristico! |
BOBOMAN ha scritto: |
Povero B.-P. (concetti sulla Religione Vd Scout's Own), Povero Scoutismo......................POVERI RAGAZZI |
BOBOMAN ha scritto: |
Messa cosi mi puo star bene,se la richiesta viene dai ragazzi mi sta bene,se i ragazzi vogliono poi continuare a seguire questo tipo di Messa mi sta bene,sempre che i Ragazzi poi lo facciano con scienza e piena coscienza
e non come un esercizio dimostrativo di qualcos'altro.Se invece la seguono per "far felice" un "Capo" e le sue personali "voglie" NON MI STA BENE. Son pero' convinto che una volta soddisfatta,quanto meno la curiosità,la maggioranza dei ragazzi non sia poi favorevole a ripetere l'esperienza. A me piaccion molto i canti Gregoriani....ma sono preghiere.....e spesso me ne dimentico Wink |