Per spiegare cos'è la comunità capi il metodo dell'Agesci dice ciò che segue:
"La comunità capi è formata da un numero variabile di adulti (dai 5-6 ai 20-30) di età superiore ai 20 anni, tra i quali almeno uno deve essere in possesso di nomina a capo. Al suo interno non esiste gerarchia e tutti gli adulti hanno pari valore e dignità. Gli adulti e i Capi della comunità capi devono aderire alle scelte e alle linee guida che AGESCI ha espresso nel Patto Associativo."
Mi sorge spontanea una domanda sulla parte che recita "Al suo interno non esiste gerarchia e tutti gli adulti hanno pari valore e dignità.": ma è davvero così???
Nel mio gruppo questa frase viene ripetuta all'infinito, ma in sostanza ciò non avviene mai! Purtroppo ogni volta che provo a far notare questa cosa vengo presa per la persona "polemica" e, così, è da un po' che tengo per me queste cose, tuttavia non si va mai verso il sentirci tutti uguali, senza gerarchia e con lo stesso valore e la stessa dignità.
Cito solo l'ultimo episodio che si è avuto: quest'anno sono stati rivoluzionati gli staff delle varie branche. Già dall'inizio dell'anno si sapeva che la nuova maestra dei novizi, nonché capo gruppo, sarà assente per 3-4 mesi per motivi di lavoro. La settimana scorsa ha deciso di comunicare il suo dubbio in merito al buon lavoro che avrebbe potuto fare il maestro dei novizi da solo con i ragazzi, in quanto poco affidabile nel seguire il metodo scout e nel poter seguire bene i ragazzi. A me avrebbe fatto piacere che se ne fosse parlato in Comunità Capi e, possibilmente, anche in presenza del maestro dei novizi, spiegandogli le ragioni che lo fanno apparire come un capo poco affidabile, sia per una crescita del capo stesso, che per una crescita dell'intera comunità nel concetto di "unità". Purtroppo ciò non è avvenuto! La maestra dei novizi ha deciso di parlarne in una "riunione" apposita, non in Co. Ca., ma solo tra i capi brevettati (comprendendo tra questi anche coloro che hanno partecipato al cfa e da poco fatto la richiesta di nomina a capo, questo perché, a suo avviso, sono vicini ad essere brevettati). Ma i capi non erano tutti uguali??? Un capo presente da tanti anni, che per motivi di studio o di lavoro ha dovuto rimandare la partecipazione al cfa e, quindi, ancora non è un capo brevettato, ma comunque in gamba, capo unità, che conosce il metodo, la pedagogia scout e cerca di rispettarli al meglio e cerca di dare del proprio meglio nel servizio che svolge, ma come questo qualsiasi altro capo presente in comunità capi non ha lo stesso valore e la stessa dignità dei capi brevettati? Perché essere esclusi da questa discussione??? Due giorni dopo questa riunione c'è stata la riunione di Co. Ca., nella quale non si è assolutamente parlato della precedente riunione. In Co.Ca. si è mascherato il vero motivo della scarsa fiducia nelle capacità del maestro dei novizi con una semplice proposta di sostituire la maestra dei novizi con un altro capo durante la sua assenza, in modo da poter dare una mano al maestro dei novizi. Ma in questo modo come può crescere il maestro dei novizi???
Ora mi chiedo e vi chiedo: questo comportamento rispetta ciò che ci dice il metodo riguardo alla comunità capi? E' un comportamento costruttivo per l'unità della comunità?
Ma soprattutto: io sono venuta solo oggi, e per puro caso, a conoscenza di quanto è avvenuto. Ora cosa potrei fare? Dirlo in Co. Ca. in qualche modo, anche attraverso una riflessione o una preghiera, o altro, con l'eventualità di risultare per l'ennesima volta "polemica"? O stare in silenzio e tenermi tutto dentro, perché comunque parlare non servirebbe a nulla? Oppure poter fare altro per cercare di far capire alla mia comunità capi che stiamo andando nella direzione sbagliata???
Sono molto combattuta sulla questione della mia comunità capi e non so cosa potrei fare io! E se sia giusto che io faccia qualcosa o meno!