Route in Africa
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Scout C@fé: Il Forum degli Scout -> Rover e Scolte

#1: Route in Africa Autore: tambu MessaggioInviato: Sabato 24 Gennaio 2009, 22:51
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Ciao a tutti ragazzi!!!!
Sono disperato perchè vorremmo fare la route in Africa, solo che ho senito che costa veramente tanto e noi non abbiamo molti soldi Crying or Very sad !!! Se qualcuno ha fatto questo tipo di esperienza, come vi siete organizzati?
Spero di sentirvi presto, nel frattempo unh saluto dal Clan Fenix rimini 4

#2:  Autore: rinoceronte caparbio MessaggioInviato: Domenica 25 Gennaio 2009, 00:00
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serve davvero una route in africa?

#3:  Autore: tambu MessaggioInviato: Domenica 25 Gennaio 2009, 03:54
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sinceramente credo che ci possa servire davvero, anche il solo fatto di vivere 10 giorni a contatto con una ultura diversa, e inparticolare quella africana, credo che ci possa fare riflettere molto.

#4: Route in Africa Autore: stambeccosinceroResidenza: Roma MessaggioInviato: Domenica 25 Gennaio 2009, 20:36
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rinoceronte caparbio ha scritto:
serve davvero una route in africa?


Quoto in pieno.
Sbaglio o c'è stato un topic simile tempo addietro?
Un abbraccio.

#5:  Autore: rinoceronte caparbio MessaggioInviato: Domenica 25 Gennaio 2009, 23:28
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tambu ha scritto:
sinceramente credo che ci possa servire davvero, anche il solo fatto di vivere 10 giorni a contatto con una ultura diversa, e inparticolare quella africana, credo che ci possa fare riflettere molto.

sicuramente.
Ma siccome sono un * (o meglio, perchè quando in clan volevamo andarci, ho scatenato un putiferio...poi posso anche spiegare...), ti chiedo: ma la conoscete la cultura diversa (meglio, LE culture diverse) della vostra città?
Perchè la cultura africana?

#6:  Autore: Leo79 MessaggioInviato: Domenica 25 Gennaio 2009, 23:41
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Esperienze di ruote in africa non ne ho.
Pero' se non ricordo male il vicenza 1 aveva fatto una route in nord-africa.
Sentie anche il settore internazionale AGESCI!

Leo

#7:  Autore: pavaResidenza: Verona MessaggioInviato: Lunedì 26 Gennaio 2009, 19:36
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Leo79 ha scritto:
Esperienze di ruote in africa non ne ho.
Pero' se non ricordo male il vicenza 1 aveva fatto una route in nord-africa.
Sentie anche il settore internazionale AGESCI!

Leo

se incominci a parlare di settore internazionale AGESCI questo no so.. ma per quello che posso dirti è questo che:
Sono andato ad una riunione poco tempo fa per andare 3 settimane in Guinea Bissau (Africa) con un gruppo di ragazzi e preti del settore. Bene.. Si pensava di andare le prime tre di Agosto e ci siamo trovati a Gennaio per parlarne.. è venuto fuori che per quelli che intendono seriamente andarci, devono fare un corso per brevi esperienze missionarie che si terrà ogni due settimane per imparare e capire la cultura del posto, un pò di lingua ma soprattutto per prepararsi di testa ad affrontare certe situazioni e realtà alle quali noi non siamo proprio abituati!!!
Dopo questa piccola premessa, non so cosa propone il settore internazionale AGESCI quindi..
Certo che una cosa è certa.. il costo!!! tanti auguri!! incominciate a fare torte, poi a vendere le tavole su cui vendete, vendete le sedie, affittate la vostra sede, ritiratevi da scuola e andate a lavorare, o scuola la mattina e pomeriggio cantiere.. dai che scherzo.. Wink ciau!!

p.s. consiglio: cambiate destinazione.

#8:  Autore: luvis MessaggioInviato: Giovedì 29 Gennaio 2009, 11:30
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Ciao ragazzi...secondo me la route in africa non ha molto senso...soprattutto se rimane fine a se stessa...sarebbe solo una piccola parentesi di qualche giorno in un mondo diverso dal nostro ma appena tornati a casa, dell'africa rimarrà solo il ricordo di una bella esperienza e forse non la sofferenza e le difficoltà di un paese simile. Parlando molto francamente non credo che ad un villaggio africano cambi la vita se voi andate a fare una route li. Un' esperienza molto più significativa e utile sarebbe interessarsi alle culure diverse nella vostra città o regione e poi cercare di portare avanti questo discorso anche oltre i 10 giorni della route. in questo modo è ovvio che ne trarrete un vantaggio voi perchè comunque capirete le enormi differenze che sussistono all'interno di una stessa città e poi ne trarranno vantaggio i diretti interessati perchè forse potranno apprendere qualcosa di positivo dalla vostra presenza che però ripeto deve essere continuativa e non "una route con i senzatetto e poi al ritorno ognuno per la sua strada"...le vostre strade si devono incrociare in qualche modo...
ricorda...."PENSARE GLOBALMENTE AGIRE LOCALMENTE"

#9:  Autore: marmotta*scoppiettante MessaggioInviato: Giovedì 29 Gennaio 2009, 15:55
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ciao, sono approdato sul forum per il tuo stesso motivo, in clan quest'anno è emersa l'esigenza di fare quest'estate una route di servizio diversa dal solito e tra le varie proposte c'è qualche progetto che riguarda l'africa.
dato che siamo un clan di 20 ragazzi il costo di una route del genere sarebbe esorbitante e ammazzarsi di autofinanziamenti non sarebbe sicuramente sufficiente a sostenerne la spesa. in questi giorni ci stiamo muovendo per cercare dei finanziamenti da diverse aziende/enti/comune etc.
in realtà non so se questo progetto andrà in porto, per ora stiamo contattando tutti i referenti dei prog. internazionali agesci (dato che finalmente lunedì sul sito hanno pubblicato i progetti per il 2009).
ti consiglio di contattare anche i referenti dei progetti nell'area balcani(bosnia/albania/serbia), qui i prezzi sono notevolmente inferiori e sono route che come servizio di danno tanto quanto andare in Africa.
Non ascoltare tutti quelli che ti dicono 'perchè proprio l'Africa? perché proprio all'estero bisogna fare servizio?'; sono certo che in clan si sia discusso abbastanza prima di affrontare una scelta del genere e che ci siano le motivazioni valide.
Buona strada e in bocca al lupo!
Alessandro
clan rosa dei venti PR1

#10:  Autore: luvis MessaggioInviato: Giovedì 29 Gennaio 2009, 16:03
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Ciao, scusa se ti rispondo io...quello che voglio dire quando dico "Perchè andare in Africa?" è che non abbiamo bisogno di andare in Africa o nei Balcani solo per fare servizio perchè c'è tanto tanto tanto da fare nelle nostre città e molto spesso facciamo finta di non vedere...

#11:  Autore: Simone88Residenza: Thiene (Vicenza) MessaggioInviato: Giovedì 29 Gennaio 2009, 16:14
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E poi, secondo me, non ha senso spendere tutti questii soldi (che mi pare sia dai 1000 € in su) perchè alla fine è una spesa per la maggior parte del biglietto aereo e poi per il resto dell'organizzazione. Se fossero soldi che andrebbero ad aiutare persone in difficoltà è un conto, ma se no son soldi buttati via visto che c'è tanto servizio da fare qui vicino a noi

#12:  Autore: pabloResidenza: Rimini MessaggioInviato: Giovedì 29 Gennaio 2009, 21:19
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certo per il paesello africano fai poco, non lo cambi di sicuro, ma è un esperienza che prima di tutto cambia te...sei tu che torni cambiato non loro, noi dovevamo andarci due anni fa ed erano sorti gli stessi dubbi, ma saremmo andati per fare un esperienza di vita, non so nemmeno se la si possa chiamare "di servizio" perchè saremmo stati utili a ben poco. poi abbiamo optato per la più vicina Albania.

Tambu chiedi ai tuoi capi di parlare con qualcuno del Riccione1 che c'è andato due anni fa o con i miei che ti mettono in contatto con un nostro ex-capoclan che è a capo di una missione in Burkina Faso. te li do io i numeri. a presto, ciao.

#13:  Autore: rinoceronte caparbio MessaggioInviato: Giovedì 29 Gennaio 2009, 21:50
    —
Citazione:
ma è un esperienza che prima di tutto cambia te

e devi varcare per forza i confini del tuo paese per cambiarti?

scusatemi, ma su questi argomenti me la prendo sempre a cuore...

#14:  Autore: elfo MessaggioInviato: Venerdì 30 Gennaio 2009, 00:13
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Sono uno che ha viaggiato molto. E mi sento di appoggiare chi vuole andare per mete lontane.

E' vero, gli altri sono anche intorno a noi, e tutto quello che volete... ma viaggiare, conoscere altri luoghi, vivere in mezzo a culture totalmente differenti sono esperienze che non hanno pari e che ti arricchiscono enormemente e in tutti i campi. Penso, per esempio, che non sarei riuscito a prendere certi lavori se non avessi avuto l'apertura mentale e la cultura che i viaggi mi hanno dato, nonostante tali lavori non abbiano niente a che vedere con quanto abbia appreso altrove.

Però, nel caso di un Clan in route vi sono due importanti considerazioni da fare (e lo dico da Capo Clan che proprio per le sue esperienze passate seguirebbe volentieri i suoi ragazzi in capo al mondo...), la prima è che stare in un posto per pochi giorni serve a poco, non soltanto per coloro presso i quali fate servizio, ma anche per voi stessi. L'ideale sarebbe trascorrere almeno un mese sul posto (e se i vostri Capi lavorano sarà molto difficile che abbiano tutto questo tempo a disposizione), la seconda considerazione è certamente di carattere economico. I voli intercontinentali costano. Se siete veramente determinati questo non è un vero impedimento, ma l'obiettivo probabilmente deve essere a lungo termine. Conosco dei ragazzi (non Scout) che hanno fatto autofinanziamento per due anni per poter andare alla Giornata Mondiale della Gioventù in Australia.

Diciamo che personalmente non ve lo sconsiglierei a prescindere, ma valutate bene i vostri obiettivi e come intendete raggiungerli, e se ritenete che siate abbastanza determinati da perseguirli.

#15:  Autore: konan_65Residenza: Rimini MessaggioInviato: Venerdì 30 Gennaio 2009, 00:40
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elfo ha scritto:

E' vero, gli altri sono anche intorno a noi, e tutto quello che volete... ma viaggiare, conoscere altri luoghi, vivere in mezzo a culture totalmente differenti sono esperienze che non hanno pari e che ti arricchiscono enormemente e in tutti i campi.


quoto in pieno.

ovviamente è impensabile stare un mese lì, sia per gli impegni dei capi che dei singoli, ma in clan siamo molto determinati su questa route, e dubito che ci faremo abbattere dall'autofinanziamento, dopo tutto l'immagine di BP che calcia via la im di impossibile l'avete vista tutti no?
concordo anche su paolo (appena ti becco ti devo chiedere ancora della ross) sul fatto che una route in africa non cambia tanto la gente che vive lì ma più che altro se stessi, e magari dopo una route simile si è ancora più disposti ad aprirsi verso gli altri...
per rispondere a elfo. L'obbiettivo non è proprio a lugno termine, ma noi ci proviamo lo stesso male che vada verrà tutto rimandato all'anno prossimo...

#16:  Autore: Finrod91Residenza: Ancona MessaggioInviato: Venerdì 30 Gennaio 2009, 16:08
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Invece di andare a fare gli eroi in Africa non è meglio far servizio vicino a noi?....
siamo sinceri: ammettiamo che fa molto più figo dire: "ho fatto servizio in un campo Onu in Sierra Leone" che "ho fatto servizio nel centro caritas della mia Città"

#17:  Autore: pabloResidenza: Rimini MessaggioInviato: Venerdì 30 Gennaio 2009, 20:25
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nessuno ha parlato di eroismo, "sciagurato quel paese che ha bisogno di eroi" disse qualcuno....

#18: Route in Africa Autore: stambeccosinceroResidenza: Roma MessaggioInviato: Sabato 31 Gennaio 2009, 14:27
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pablo ha scritto:
nessuno ha parlato di eroismo, "sciagurato quel paese che ha bisogno di eroi" disse qualcuno....


Ma anche senza voler parlare di eroi mi rendo conto ad esempio, che io, personalmente, in Africa, senza alcuna esperienza e senza una adeguata preparazione al riguardo, sarei solamente di intralcio e getterei letteralmente i soldi al vento. Soldi che invece nel mio paese renderebbero molto di più se differentemente utilizzati.
Ho parlato tempo addietro con un conoscente che fa parte di una comunità composta da tecnici, autisti, operai i quali, ormai da anni, si recano in Africa e si dedicano esclusivamente alla costruzione di pozzi per l'approvvigionamento idrico delle popolazioni.
Mi disse che i costi del viaggio sono esorbitanti e si possono ammortizzare solo con permanenze prolungate e per svolgere attività che diano un risultato concreto per le popolazioni indigene.
Mi disse anche che hanno avuto, all'inizio, enormi problemi da superare e che anche ora, dopo anni di attività, se non si hanno già le basi in loco (conoscenti esperti, organizzazione logistica, punti di riferimento precisi - persone, contatti etc.-) non riesci neanche ad uscire dalla città.
Tanto per dirne una, ad esempio, per noi è normale pensare di spostarsi per l'Europa in autobus, treno, automobile o aereo: lì no, trasporti pubblici fuori dalle grandi città non ce ne sono, per spostarti ti devi affidare a qualche privato del posto, verificarne l'affidabilità, l'onestà e contrattarne il prezzo; non ci sono piazzole di sosta o autogrill e non è possibile fermarsi "per fare uno spuntino" da qualche parte (farsela a piedi, a mò di route, come intendiamo noi, non è assolutamente possibile).
Questo solo per indicare uno dei problemi che si potrebbero presentare a chi decide di portarsi in tali posti.

Non basta la buona volontà e la voglia di fare. Non siamo precipitosi. Cerchiamo di fare del nostro meglio in quello che ci compete e con i limiti propri dello scoutismo. Se di scoutismo stiamo parlando. Ovvio che un tecnico o un medico che sia anche uno scout e che voglia prestare la sua opera in simili occasioni........Ma qui non si parla più di "Servizio Scout" bensì di umanità, di servizio "extra associativo" tanto per rimanere in tema, ma non di certo di servizio adatto alla branca R/S.


Elfo ha detto:
"ma viaggiare, conoscere altri luoghi, vivere in mezzo a culture totalmente differenti sono esperienze che non hanno pari e che ti arricchiscono enormemente e in tutti i campi. "

D'accordo con te per quanto concerno il concetto ma......che c'entra con lo scoutismo e con il fare servizio? Mi sembra più una proposta da agenzia di viaggi che da clan scout, non credi? Wink

Un abbraccio.

#19:  Autore: elfo MessaggioInviato: Sabato 31 Gennaio 2009, 16:47
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A mio parere una cosa è fare quello che fanno i tuoi amici che come giustamente ti dicono richiede competenze e conoscenze, altra cosa è andare dove esiste già una missione ben consolidata.

stambeccosincero ha scritto:

Elfo ha detto:
"ma viaggiare, conoscere altri luoghi, vivere in mezzo a culture totalmente differenti sono esperienze che non hanno pari e che ti arricchiscono enormemente e in tutti i campi. "

D'accordo con te per quanto concerno il concetto ma......che c'entra con lo scoutismo e con il fare servizio? Mi sembra più una proposta da agenzia di viaggi che da clan scout, non credi? Wink


No, mi spiace ma non sono d'accordo. Innanzitutto c'è una differenza enorme tra viaggiatore e turista. Inoltre, le esperienze che si fanno magari non servono a molto nell'immediato, ma sono un semino che potrà far germogliare una grossa pianta in futuro.
La prima volta che sono andato fuori, avevo 14 anni e insieme alla mia famiglia ci unimmo a un gruppo di una decina di persone che andarono a trovare per un mese dei missionari della nostra città che stavano in Argentina. Senza quella esperienza quasi certamente non avrei fatto tutte le cose che ho fatto negli anni successivi. Inoltre il sacerdote che ci accompagnava è diventato poi egli stesso missionario in quei luoghi.

#20:  Autore: stambeccosinceroResidenza: Roma MessaggioInviato: Sabato 31 Gennaio 2009, 21:03
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elfo ha scritto:
La prima volta che sono andato fuori, avevo 14 anni e insieme alla mia famiglia ci unimmo a un gruppo di una decina di persone che andarono a trovare per un mese dei missionari della nostra città che stavano in Argentina. Senza quella esperienza quasi certamente non avrei fatto tutte le cose che ho fatto negli anni successivi. Inoltre il sacerdote che ci accompagnava è diventato poi egli stesso missionario in quei luoghi.


Sono d’accordo con te. Ma come infatti hai precisato, tu sei andato insieme ad un gruppo di adulti che sapeva già dove andare, cosa fare, siete rimasti a lungo (un mese) ed avevate già tutto pianificato.
Sia ben chiaro. Non nego il valore di iniziative a favore di tali situazioni, solo che non vedo la necessità di abbinarle ad una attività scout R/S.
Il nostro metodo prevede, per la branca R/S il perfezionamento e il coronamento di anni di scoutismo, improntati sulla formazione di buoni cittadini, e per la branca R/S questo significa, appunto, il dedicarsi a perfezionare il servizio agli altri.
Ma che bisogno c’è di andare così lontano. Pensi che in Italia non ci siano situazioni di disagio? Pensi di non trovare anche da noi sensazioni “forti” e formative? Non credo che tu sia all’oscuro delle numerose situazioni di difficoltà e disagio che, a vario livello, affliggono il nostro Stivale.
Quindi, se effettivamente siamo anche economi, non sprechiamo denaro ed energie, pensando a chissà quale missione potremmo fare in lidi lontani quando anche qui ci sarebbe tanto lavoro che nessuno vuole fare e del quale c'è veramente tanto bisogno.

(Avevo scritto di getto tante altre cose, molto più valide e “sentite”, ma quando sono andato a premere”invia”, la “bestia” mi ha rifiutato l’invio ed ho perso tutto. Ho dovuto riscrivere ma ormai le sensazioni dettate dall’impeto erano smorzate e meno sentite delle prime. Spero comunque di aver reso l’idea.)

Un abbraccio forte.

#21:  Autore: elfo MessaggioInviato: Domenica 01 Febbraio 2009, 03:13
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stambeccosincero ha scritto:

Sono d’accordo con te. Ma come infatti hai precisato, tu sei andato insieme ad un gruppo di adulti che sapeva già dove andare, cosa fare, siete rimasti a lungo (un mese) ed avevate già tutto pianificato.


Non è andata proprio così: era un gruppo di adulti che sapeva dove andare, non sapeva cosa fare (né ha fatto niente di particolare se non visitare posti e conoscere persone e situazioni), siamo rimasti un mese, e non avevamo proprio niente di pianificato. Siamo andati per conoscere, per visitare dei missionari e i posti dove facevano missione.


stambeccosincero ha scritto:

Ma che bisogno c’è di andare così lontano. Pensi che in Italia non ci siano situazioni di disagio? Pensi di non trovare anche da noi sensazioni “forti” e formative? Non credo che tu sia all’oscuro delle numerose situazioni di difficoltà e disagio che, a vario livello, affliggono il nostro Stivale.
Quindi, se effettivamente siamo anche economi, non sprechiamo denaro ed energie, pensando a chissà quale missione potremmo fare in lidi lontani quando anche qui ci sarebbe tanto lavoro che nessuno vuole fare e del quale c'è veramente tanto bisogno.


Ho fatto un CFA a Napoli, con Padre Alex Zanotelli quale Assistente Ecclesiastico, abbiamo fatto animazione di strada nel rione Sanità. Abbiamo fatto degli hike in case di accoglienza, centri per senza tetto, associazioni di recupero di tossicodipendenti, e quant'altro.
Anche in questo caso il nostro servizio non è servito a molto, anzi direi che in alcuni casi siamo stati di intralcio alla normale attività, proprio per il breve tempo a disposizione e per il fatto di trovarci in mezzo a persone che già sapevano lavorare in modo coordinato. Eppure per noi è stato molto utile, perché ci ha aiutato a conoscere delle realtà. Io in parte già le conoscevo, ma per alcuni è stato come scoprire un altro mondo. Anzi, qualcuno ha notato come fosse sufficiente prendere l'ascensore che da Capodimonte porta alla Sanità per spostarsi in due mondi completamente diversi, passando da una strada con un traffico ordinato dove le macchine si fermano alle strisce pedonali ad un girone infernale.

Quindi da una parte confermo che il servizio anche quando non è immediatamente utile, lo diventa in una prospettiva più lungimirante se è un semino destinato a crescere (come sta crescendo nei cuori di tutti coloro che hanno partecipato a questa straordinaria esperienza). D'altra parte è vero che vi sono altri mondi anche a poca distanza da dove viviamo abitualmente.

E ciò nonostante se dei ragazzi desiderassero conoscere mondi lontani e si dessero sinceramente da fare per raggiungere un obiettivo ambizioso, avrebbero tutto il mio appoggio.
E se pure alla fine, per un solo fatto economico, non riuscissero nel loro intento, sono sicuro che nel frattempo avrebbero comunque imparato molto, documentandosi, discutendo e ragionando, e saprebbero come riorientare i loro sforzi che non saranno stati vani.


stambeccosincero ha scritto:

(Avevo scritto di getto tante altre cose, molto più valide e “sentite”, ma quando sono andato a premere”invia”, la “bestia” mi ha rifiutato l’invio ed ho perso tutto. Ho dovuto riscrivere ma ormai le sensazioni dettate dall’impeto erano smorzate e meno sentite delle prime. Spero comunque di aver reso l’idea.)


Passa a Firefox. Almeno su questo mi darai ragione. Wink

#22:  Autore: stambeccosinceroResidenza: Roma MessaggioInviato: Domenica 01 Febbraio 2009, 19:26
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elfo ha scritto:
Passa a Firefox. Almeno su questo mi darai ragione. Wink


Eh, eh, eh. Wink
No caro Elfo. Non ti sto dando torto, solo che vedo le cose da una prospettiva diversa dalla tua, forse con più realismo, dettato certamente dall'età, che mi ha portato a smorzare tanti entusiasmi che invece invidio a chi ancora riesce ad entusiasmarsi anche solo all'idea di realizzare imprese che io invece gia inizio a pianificare fin dal proncipio (faccio un pò quello che si dice "l'avvocato del diavolo").
Cioè mentre tu già ti esalti all'idea, io già comincio a piantare i famosi "paletti".
Ma che vuoi, vecchio già mi ci chiamano i miei ragazzi, rimbambito lo sto diventando in maniera più rapida del previsto, perciò......abbiate pazienza: sopportatemi! Embarassed


Per Firefox l'ho già scaricato ora devo solo installarlo (e su questo ancora non ho la possibilità di darti torto: ancora non l'ho provato Laughing Laughing Laughing )

Un abbraccio.

#23: route in Africa Autore: stambeccosinceroResidenza: Roma MessaggioInviato: Domenica 01 Febbraio 2009, 19:33
    —
Rieccomi in versione Firefox. Appena installato. Vediamo cosa succede!!! Laughing

#24:  Autore: konan_65Residenza: Rimini MessaggioInviato: Domenica 01 Febbraio 2009, 22:54
    —
stambeccosincero ha scritto:
pablo ha scritto:
nessuno ha parlato di eroismo, "sciagurato quel paese che ha bisogno di eroi" disse qualcuno....


Ma anche senza voler parlare di eroi mi rendo conto ad esempio, che io, personalmente, in Africa, senza alcuna esperienza e senza una adeguata preparazione al riguardo, sarei solamente di intralcio e getterei letteralmente i soldi al vento. Soldi che invece nel mio paese renderebbero molto di più se differentemente utilizzati.
Ho parlato tempo addietro con un conoscente che fa parte di una comunità composta da tecnici, autisti, operai i quali, ormai da anni, si recano in Africa e si dedicano esclusivamente alla costruzione di pozzi per l'approvvigionamento idrico delle popolazioni.
Mi disse che i costi del viaggio sono esorbitanti e si possono ammortizzare solo con permanenze prolungate e per svolgere attività che diano un risultato concreto per le popolazioni indigene.
Mi disse anche che hanno avuto, all'inizio, enormi problemi da superare e che anche ora, dopo anni di attività, se non si hanno già le basi in loco (conoscenti esperti, organizzazione logistica, punti di riferimento precisi - persone, contatti etc.-) non riesci neanche ad uscire dalla città.
Tanto per dirne una, ad esempio, per noi è normale pensare di spostarsi per l'Europa in autobus, treno, automobile o aereo: lì no, trasporti pubblici fuori dalle grandi città non ce ne sono, per spostarti ti devi affidare a qualche privato del posto, verificarne l'affidabilità, l'onestà e contrattarne il prezzo; non ci sono piazzole di sosta o autogrill e non è possibile fermarsi "per fare uno spuntino" da qualche parte (farsela a piedi, a mò di route, come intendiamo noi, non è assolutamente possibile).
Questo solo per indicare uno dei problemi che si potrebbero presentare a chi decide di portarsi in tali posti.

Non basta la buona volontà e la voglia di fare. Non siamo precipitosi. Cerchiamo di fare del nostro meglio in quello che ci compete e con i limiti propri dello scoutismo. Se di scoutismo stiamo parlando. Ovvio che un tecnico o un medico che sia anche uno scout e che voglia prestare la sua opera in simili occasioni........Ma qui non si parla più di "Servizio Scout" bensì di umanità, di servizio "extra associativo" tanto per rimanere in tema, ma non di certo di servizio adatto alla branca R/S.


Elfo ha detto:
"ma viaggiare, conoscere altri luoghi, vivere in mezzo a culture totalmente differenti sono esperienze che non hanno pari e che ti arricchiscono enormemente e in tutti i campi. "

D'accordo con te per quanto concerno il concetto ma......che c'entra con lo scoutismo e con il fare servizio? Mi sembra più una proposta da agenzia di viaggi che da clan scout, non credi? Wink

Un abbraccio.


ovviamente non andremmo lì alla ceca, nella nostra parrocchia c'è un prete senegalese, con il quale abbiamo già parlato e parleremo, e probabilmente ci accompagnerà lì.
Non ti posso rispondere in merito al regolamento R/S, ma ti posso parlare di come la preparazione ad una route del genere stia svegliando e unendo il clan, secondo me, solo questo è un buon motivo per lanciarsi in una simile avventura!

#25:  Autore: paciock87Residenza: Romano MessaggioInviato: Domenica 01 Febbraio 2009, 22:58
    —
stambeccosincero ha scritto:
Quindi, se effettivamente siamo anche economi, non sprechiamo denaro ed energie, pensando a chissà quale missione potremmo fare in lidi lontani quando anche qui ci sarebbe tanto lavoro che nessuno vuole fare e del quale c'è veramente tanto bisogno.


Sarò molto veloce e schietto... Dati alla mano noi facciamo parte di quella piccolissima parte del mondo ricca che sopravvive solo sfruttando il resto del mondo... Siamo in una situazione privilegiata che durerà per molto a meno che non si cambi modo di fare... Non sfruttare questa situazione, al di là di tutte le motivazioni giuste o ingiuste, è una piccola ipocrisia... Andare in Africa o andare in quella parte di mondo che noi sfruttiamo è una di quelle esperienze che ti fanno capire che la tua vita è bella, ma è bella perchè ci sono altre persone che soffrono e soffrono per il modo di vivere della tua società...
Non regali 15mila euro alla KLM o all'AirFrance o alla British Airways, quei soldi che hai raccolto nel bene o nel male ci sarebbero finiti lo stesso nelle casse di quelle multinazionali o sarebbero finiti nella tasche di altri... L'essere economi è un'altra cosa...
Anche noi abbiamo le nostre realtà problematiche, ma io penso che veramente non ci sia alcun paragone di come stanno messi laggiù... E ripeto che sollevare grandi questioni morali per il problema dei soldi, rimane una piccola ipocrisia tipica della nostra società, ancor più degli scout...

#26:  Autore: elfo MessaggioInviato: Lunedì 02 Febbraio 2009, 00:29
    —
Comunque sarei curioso di sapere che attività di autofinanziamento avete progettato.

#27:  Autore: stambeccosinceroResidenza: Roma MessaggioInviato: Lunedì 02 Febbraio 2009, 12:42
    —
paciock87 ha scritto:
Non sfruttare questa situazione, al di là di tutte le motivazioni giuste o ingiuste, è una piccola ipocrisia... Andare in Africa o andare in quella parte di mondo che noi sfruttiamo è una di quelle esperienze che ti fanno capire che la tua vita è bella, ma è bella perchè ci sono altre persone che soffrono e soffrono per il modo di vivere della tua società...
Non regali 15mila euro alla KLM o all'AirFrance o alla British Airways, quei soldi che hai raccolto nel bene o nel male ci sarebbero finiti lo stesso nelle casse di quelle multinazionali o sarebbero finiti nella tasche di altri... L'essere economi è un'altra cosa...


Io sono dell'idea di andare in Africa o in altri posti simili, solo se effettivamente sono in grado di dare veramente un aiuto concreto. Non vedo come poter dare l'aiuto come lo intendi tu attraverso una attività scout, perchè è di questo che stiamo parlando: una route - di servizio o meno - di un gruppo di persone tra i 16 e i 21 anni, scout, armati di tanta buona volontà, tanto amore, tanta capacità nel servire, d'accordo, ma in pratica sono in grado di portare quell'aiuto concreto di cui necessitano le popolazioni locali?? Sto soltando dicendo che non mi sembra opportuno sprecare tante energie e tanto denaro portando "soltanto" le capacità di uno scout, capacità che, se andiamo ad analizzare a fondo, non potranno essere di grande aiuto (sempre se intendiamo quell'aiuto che dici tu). Per quello che riguarda il denaro non sono d'accordo: se vado in Africa spendo il denaro per il viaggio; se non ci vado, quel denaro mi resta in tasca e lo utilizzo per attivita o route di servizio in Italia: e non devo certo dirtelo io quanto mi possono essete utili quei 15.000 euro che potrei raccogliere, giusto?
I soldi gettati al vento sono quelli "donati" alle grandi organizzazioni umanitarie (sai quanto del denaro ricevuto dall'UNICEF raggiunge effettivamente le popolazioni bisognose? solo il 10% - e questo è solo l'esempio).
Il denaro speso per il viaggio non è certo gettato - se vuoi un servizio aereo che ti porti - ad esempio - in Kenia, lo devi pagare, questo mi sembra ovvio! L'essere economo significa anche sfruttare direttamente le risorse in tuo possesso (in questo caso il denaro raccolto), cercando per quanto possibile di non farlo finire nelle mani di quelle multinazionali ed altri di cui parli: se raccolgo denaro per assistere una famiglia indigente compro il necessario e presto io l'assistenza di cui sono capace, non pago altri perchè lo facciano al posto mio; il denaro che raccolgo mi serve per acquistare il necessario affinchè io possa prestare il mio servizio, non per acquistare il servizio, non so se rendo l'idea.

paciock87 ha scritto:
Anche noi abbiamo le nostre realtà problematiche, ma io penso che veramente non ci sia alcun paragone di come stanno messi laggiù... E ripeto che sollevare grandi questioni morali per il problema dei soldi, rimane una piccola ipocrisia tipica della nostra società, ancor più degli scout...

Proprio perchè le situazioni locali non hanno paragone con le nostre che mi sorge il dubbio: siamo noi (scout) in grado di fare effettivamente qualcosa, o quello che riusciamo a fare (come scout) è solo un palliativo o, peggio, solo fumo negli occhi? (questa è cattiva, lo so, ma ho letto di troppe iniziative che poi si sono rivelate solo immagine e propaganda)
Non sto poi facendone una questione di denaro nel senso che intendi tu, bensì sono convinto che quel denaro potrebbe essere speso meglio in Italia.
Non vedo ipocrisia nell'umiltà di ammettere di non essere in grado di dare l'aiuto di cui effettivamente hanno bisogno in Africa: preferisco svolgere il mio piccolo compito qui vicino e non rischiare di non svolgerne uno grande in Africa.
Questione di opinioni.
Però, consentimi, mi sembra più ipocrita andare in Africa per placare la propria coscienza di consumista piuttosto che ammettere di poter dare il proprio aiuto e dedicarsi magari al vecchietto sotto casa. Wink
Un pò come dire: stamo con i piedi per terra!

Un abbraccio.

#28:  Autore: konan_65Residenza: Rimini MessaggioInviato: Lunedì 02 Febbraio 2009, 13:38
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elfo ha scritto:
Comunque sarei curioso di sapere che attività di autofinanziamento avete progettato.


le più varie. vendere le torte fuori dalle chiese una volta ogni tot, fare dei lavoretti ad una festa che si tiene ogni anno, cena di autofinanziaento, organizzare un'evento che si tiene nella nostra parrocchia che per una sera si trasforma in un pub, offrirci per ogni tipo d lavoretto di cui la gentepssa aver bisogno (sgombrare cantine/soffitte ec.), contare le macchine che fanno determnate manovre gli incorci (e un lavoro offerto dal comune), sotto natale confezionare pacchi regalo all'uscita dei grandi magazzini...

#29:  Autore: paciock87Residenza: Romano MessaggioInviato: Lunedì 02 Febbraio 2009, 19:48
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Capisco le tue motivazioni, stambeccosincero... Ma ora ti chiedo di mettere a confronto le due esperienze... Quella di una Route in Africa e quella di un Route di Servizio nel modo proposto da te... Che risultati si otterranno? Saranno gli stessi in entrambe i casi? Mi rivolgo a stambecco ma la domanda è per tutti...

#30: Route in Africa Autore: stambeccosinceroResidenza: Roma MessaggioInviato: Lunedì 02 Febbraio 2009, 21:57
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paciock87 ha scritto:
Capisco le tue motivazioni, stambeccosincero... Ma ora ti chiedo di mettere a confronto le due esperienze... Quella di una Route in Africa e quella di un Route di Servizio nel modo proposto da te... Che risultati si otterranno? Saranno gli stessi in entrambe i casi? Mi rivolgo a stambecco ma la domanda è per tutti...


In primis: stiamo parlando di route (percorso fatto a piedi il più possibile lontano da posti abitati - ergo il più possibile in mezzo alla natura) o di un servizio?

Nel primo caso, e parlo sempre di un clan scout, quindi con ragazzi di 16/17 anni fino ai 21, la vedo un pò dura, a meno di non affidarsi ad agenzie specializzate in viaggi "estremi", perchè non credo che a quella età siano in grado di affrontare una vera e propria route in un territorio simile (è ovviamente la mia opinione - non sono mai stato in Africa -tranne in Tunisia - e quindi parlo solo per sensazioni).
Nella seconda ipotesi, nel caso di un servizio, se, come dici tu ci si affida a persone che già sono sul posto e sanno cosa andate a fare, la vedo più fattibile.
Ma il discorso di base non è, fondamentalmente questo.
Il concetto che vorrei esprimere e che ritengo più costruttivo, per quanto riguarda le nostre capacità di fare servizio, è quello di rivolgere le nostre attenzioni a chi ne abbisogna dietro casa nostra, perchè penso che un "servizio scout", a meno che non si possieda una capacità specialistica da applicare in loco, non è sufficiente per soddisfare le esigenze di quelle popolazioni.

Sto leggendo, in questi giorni "Pappagalli verdi" di Gino Strada, che racconta, anzi riporta,quello che lui, chirurgo di guerra, ha vissuto insieme ad altri in vari paesi tormentati da guerre e conflitti vari, e quello che riferisce delle necessità di quelle popolazioni è allucinante.
Al solo pensiero di quello di cui hanno veramente bisogno in quei luoghi mi sento talmente piccolo che quasi mi vergogno di non essere, purtroppo, in grado di fare di più di quello che lo scoutismo mi ha insegnato in tanti anni.

Non credo che uno scout, in quanto tale, sia in grado di svolgere un servizio soddisfacente in quei luoghi, tutto qui. Non biasimo chi vuole farlo, solo che non credo che la nostra preparazione scout sia sufficiente.

Il paragone non è possibile, se andiamo per estremi. Ma se mi chiedi di indicarti situazioni altrettanto critiche anche da noi, ne ho un elenco pronto, e di situazioni, queste sì, alle quali saremo sicuramente più "ptonri" di quelle troppo impegnative in territori simili. Ed anche abbastanza coinvolgenti e di soddisfazione morale garantita!

Un abbraccio.

#31: Route in Africa Autore: stambeccosinceroResidenza: Roma MessaggioInviato: Venerdì 06 Febbraio 2009, 19:26
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Comunque, sul sito dell'Agesci http://www.lazio.agesci.it/capi/settori/77-ancora-insieme-per-il-burkina-faso c'è un progetto di esperienza in Burkina Faso insieme al Masci.

Punti salienti: riservato a capi, rover e scolte MAGGIORENNI, minimo 6 persone, periodo dal 2 al 22 agosto, costo 1300 euro a persona e iscrizioni entro il 29 febbraio. Andate e leggete.

Un abbraccio e buona strada!!



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