Nuovo iter - oggettivo o soggettivo?
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Scout C@fé: Il Forum degli Scout -> Comunità Capi

#1: Nuovo iter - oggettivo o soggettivo? Autore: franzos79 MessaggioInviato: Martedì 20 Gennaio 2009, 10:10
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Ciao, vorrei sapere cosa ne pensate del nuovo iter formativo. Non so chi di voi abbia analizzato come è stato realizzato. Ho scritto questa lettera che è stata pubblicata su Proposta Educativa nell'ultimo numero. Cosa ne pensate?

Gentile Redazione,
ho letto con piacere il bell'articolo di Marina De Checchi sul quinto numero di Proposta Educativa a pag. 13 scaricabile qui
La riflessione di Marina è condivisibile sotto ogni punto di vista specialmente nell'analisi che fa della diversa realtà sociale in cui si muovono i giovani e gli adulti scout oggi.
Dispiace però che nella costruzione del nuovo iter formativo il Consiglio generale e la commissione che ha pensato al nuovo iter non abbiano tenuto conto di tali tipologie di analisi. Si legge infatti in un recente articolo pubblicato sulla rivista R/S Servire, a firma anche di uno dei membri della commissione che ha pensato il nuovo iter formativo, che questo ha avuto origine anche dall'analisi dei bisogni espressi dai giovani capi (lettura delle relazioni dei CFM). Sembra dunque che non si siano valutati dati oggettivi (quanti capi
studiano, quanti lavorano, quanti sono precari, quanti hanno famiglia, etc.) nel costruire il nuovo iter di formazione. Allo stesso modo si continua a respingere la proposta dei campi a week end senza motivarne la reale efficacia: è possibile mettere ai confronto le valutazioni dei campi a week end sperimentati anni fa con le medesime valutazioni fatte dai partecipanti ai campi non a week end e poi decidere? O tutto si basa su un giudizio soggettivo di pochi? E dire che per raccogliere questi dati non servirebbe molto, sarebbe sufficiente rendere obbligatori o integrare alcuni campi nel programma dei censimenti.

Francesco

#2:  Autore: elfo MessaggioInviato: Martedì 20 Gennaio 2009, 11:45
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Mi rendo conto che i campi di una settimana costituiscano una difficoltà per chi lavora e ha famiglia, però credo che non siano rimpiazzabili con più campi di un fine settimana, perché, soprattutto nel CFA, più che la parte "nozionistica" a mio parare contano molto la vita comunitaria e il tempo che si trascorre con gli altri Capi e il conseguente scambio di nozioni.

#3:  Autore: franzos79 MessaggioInviato: Martedì 20 Gennaio 2009, 12:16
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Ciao, il mio intervento non è sulle tempistiche dei nuovo iter, ma su come è stato realizzato. Credete che si possa realizzare un nuovo iter senza dati oggettivi su chi sono, cosa fanno, che lavoro hanno (tempo indeterminato, determinato, interinale) i capi scout? Avete letto su quali dati si è basata l'analisi per costruire il nuovo iter?

#4:  Autore: rinoceronte caparbio MessaggioInviato: Martedì 20 Gennaio 2009, 13:56
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non ho letto i dati, ma la proposta a week end è ridicola.
Nella scheda di partecipazione al cfa io ho scritto che lavoro faccio.

Comunque la mia ricetta è molto semplice: nell'arco di quattro anni dall'ingresso in coca, aver fatto già richiesta di nomina.

#5:  Autore: franzos79 MessaggioInviato: Martedì 20 Gennaio 2009, 14:32
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Bè vedi Rinoceronte, fare un iter formativo è un po' più complesso della tua ricetta. Comunque la domanda era se era interessante sapere se l'iter era stato costruito su pareri soggettivi (un po' come quelli di rinoceronte) o su dati oggettivi (statistiche, numeri, quante persone fanno il cfm, quante il cfa, tasso di abbandono dei capi in coca. etc.)

francesco

#6:  Autore: paciock87Residenza: Romano MessaggioInviato: Martedì 20 Gennaio 2009, 15:41
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Il nuovo iter aggiunge un campo di tre giorni... Non la vedo così drammatica, è un'uscita in più...

#7:  Autore: kipling MessaggioInviato: Martedì 20 Gennaio 2009, 16:39
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Caro Franz,
penso che tu faccia confusione tra i concetti di "oggettivo" e "sogettivo".

Quando si crea una regola, com'è il Nuovo iter, certamente si andrà contro gli interessi specifici di qualcuno.
In più bisogna anche accettare il fatto che in alcuni casi eccezzionali la regola risulti addirittura iniqua. Si definisce infatti "equità": la giustizia del singolo caso. Questo è il prezzo di tutte le cose umane, anche delle regole fatte dall'uomo. Peccato non poter essere perfetti. Solo l'Essere Perfetto saprà dare a ciascuno il suo in un sol colpo...

Ma fino a qui credo di non averti detto nulla di nuovo.

Anzi mi protesti facilmente obiettare che il Nuovo iter risulti iniquo (forse sarebbe meglio dire: sconveniente) per la maggior parte dei nuovi capi Agesci.
La sconvenienza si traduce, sostanzialmente, in un campo di tre giorni. Che io, dal mio pulpito, feci (in due giorni, per esser precisi) senza che fosse obbligatorio - non certo perchè ne avevo il tempo...
Come non obbligatorie, ma necessarie, solo quegli altri "inghippi" che fanno parte della formazione permanente di un Capo (bada bene: "di un Capo", non "di un buon Capo").

Purtroppo così come in economia si tende all'inflazione, nel mondo degli impegni e delle responsabilità la massa tende alla deflazione delle competenze: così si vuol chiamare "competenza oggettiva" la "competenza media" che è frutto invece di una miriade di soggettive prassi negligenti.

Quel che è oggettiva è la necessità di Capi competenti. E la competenza non può certo prescindere da una formazione solida esigente permanente.
Leggi bene R-S Servire, l'ultimo Progetto nazionale dell'Agesci, il magistero di Papa Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI nelle rare occasioni in cui han parlato dello Scautismo e della necessaria formazione dei suoi educatori. I consigli della CEI nella lettera in occasione del Centenario scout, Il libro dei capi, L'iter dell'iter, Arte e tecnica del capo, ecc. ecc.

Se per un Capo lo scautismo non è (come non dovrebbe essere) un buon modo per occupare gli intervalli di tempo (soggettivo), ma è (come dovrebbe essere) un buon modo per contribuire nella costruzione del mondo di domani (oggettivo: ciò che tutti noi scout dovremmo unanimamente volere, non fosse altro perchè lo promettiamo) - confronda quest'ultima asserzione con la "modalità week-end" e saprai ciò che penso di certe proposte.

Ecco allora al nocciolo della questione che tu sollevi: chi fa le regole non deve certo guardare alle istanze soggettive di ognuno, anche quando fossero quelle della maggior parte delle persone a cui le regole son destinate. Ma deve guardare, nel nostro caso, al livello di competenza che si deve oggettivamente esigere da un educatore, da uno che so propone come modello per le giovani generazioni, cioè per il mondo di domani. Per mantenere alto il livello.

Ecco perchè credo che in tal senso si esiga ancor tropo poco. E pensa che io, dal mio pulpito, non sono ancora un Capo: mi converrebbe sostenere il contrario.
ma lo farei oggettivamente o soggetivamente?...



Niente di personale,
Rudyard

#8:  Autore: franzos79 MessaggioInviato: Martedì 20 Gennaio 2009, 17:53
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Prima di tutto il nuovo iter aggiunge anche l'obbligatorietà di fare alcuni eventi formativi extra cft, cfm, cfa come convegno metodologico, assemblea regionale e vari.
Comunque al di là di ciò vi invito a rileggervi gli atti dei consigli generali dal 2004 al 2007 e vedete quali erano le basi delineate dal Consiglio Generale su cui costruire il nuovo Iter. Elasticità dell'Iter, adattibilità al bisogno di formazione e alla realtà dei capi scout in formazione. Vi sembra che rispondano a quanto chiesto dal nuovo iter?
Se leggete le mozioni approvate al Consiglio Generale dal 2004 ad oggi trovate che:

nel 2004 (mozione 01.2004) i responsabili regionali della Toscana
chiedono che "lo svolgimento dei Campi di Formazione Metodologica ed
Associativa" permettano "a quegli adulti in servizio educativo che per
esigenze di lavoro non riescono a partecipare ad eventi di formazione
di durata settimanale"


sempre nel 2004 (mozione 39.2004) si chiede di "ripensare all'iter
di Formazione Capi in modo da rispondere alle esigenze attuali degli
adulti in servizio educativo". Questa mozione ha origine dalla lettura
del documento "Formazione dei capi in Branca R/S" che vi invito a
leggere specialmente a pag. 113 dove non si vede nessun presupposto
utile alla creazione dei CFT


nel 2006 (mozione 31.2006) dove si istituisce la commissione che ha
elaborato il nuovo iter e in cui si chiedono "nuove modalità di
formazione dei soci adulti che tengano conto: tempi maggiormente
adattabili alle esigenze della persona [...], della realtà sociale e
dei tempi di vita di coloro che oggi entrano in Comunità Capi [...]


nella proposta elaborata dalla suddetta commissione fra i criteri
seguiti per l'elaborazione del nuovo iter c'è anche l'elasticità della
proposta di formazione


Chiediamocelo e rileggiamo bene quali erano le basi di partenza del nuovo iter e quello invece che è stato approvato. E' un problema di come si prendono le decisioni e della qualità delle decisioni prese.
Io non sono così contrario al CFT. Il mio discorso è diverso. Io mi chiedo leggendo gli atti dei consigli generali se la decisione che è stata presa è veramente quella giusta, cioè se risponde alle analisi e richieste fatte anni prima da vari capi e realtà associative

#9:  Autore: BOBOMANResidenza: Far West MessaggioInviato: Giovedì 22 Gennaio 2009, 04:42
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"Ecco allora al nocciolo della questione che tu sollevi: chi fa le regole non deve certo guardare alle istanze soggettive di ognuno, anche quando fossero quelle della maggior parte delle persone a cui le regole son destinate. Ma deve guardare, nel nostro caso, al livello di competenza che si deve oggettivamente esigere da un educatore, da uno che so propone come modello per le giovani generazioni, cioè per il mondo di domani. Per mantenere alto il livello"

Parole sante.........le stesse identiche che portarono all' "Ammutinamento di Gilwell"(The Gilwell Mutiny") ed ai risultati che ha Metodologicamente oggi come oggi lo scoutismo Britannico (già,peraltro, provato dall'Advance Party Report del 66 il quale però non modificava il valore ....professionale ....dei Mastri diventati (solo nominativamente) Adult scouts Leader..........
http://en.wikipedia.org/wiki/The_Chief_Scouts%27_Advance_Party_Report

Bene io vado oltre ai week end e vi ripropongo ciò che mi ha risposto "Steve" Stephen Peck attuale Director of Programme and Development di Gilwell Rolling Eyes Laughing
(Ma si può...................da Camp chief (Thurmy) a sto scempio linguistico ....e purtroppo .....programmatico?!?).

" Caro......(BOBOMAN).........non ti preoccupare Gilwell è ancora viva e pulsante ,e nonostante non si tengano più corsi WB internazionali,ed ora non vengono più tenuti nemmeno quelli Nazionali ,brulica di attività e la vita Scout continua come ai vecchi tempi Crying or Very sad ..........."
"non essere triste ora i tempi moderni ci han dato nuovi mezzi e possibilità,i corsi per Leader sono ora a misura di ogni individuo .........PER POSTA ED INFORMATICI Shocked ...e con qualche evento di distretto nei Week end"................O BELIN...........scusate scusate....la mia parte Inglese gli ha risposto WITH STYLE ("Thank you Steve,till things will be that way the White House it's not my house anymore") ma l'aria Ligure mi ha fatto esclamare " A L'E' PROPRIO ABBELINAU".............

The result

http://it.youtube.com/watch?v=KSHB-hh7YYo

Puro spirito scout..............ok mi ci sarei stradivertito anche io..............ma se ci risolviamo solo a questo tipo di cose?????

Quindi ragazzi ........domani vi mando un opuscolo di 12 pagine ,cd rom,una grigia tortora (forse verde ...perchè i bimbi Pakistani che l'han prodotta ieri avevano la congiuntivite per i prodotti chimici e non vedevano bene i componenti della tinta) e 2 "perline" in plastica con il lacciolo in CAUTCIUT (volutamente sbagliato........è più moderno e più vicino alle esigenze dei Moderni e stra impegnati-quelli di una volta non facevano un emerita....-............CAPI).

#10:  Autore: kipling MessaggioInviato: Giovedì 22 Gennaio 2009, 22:51
    —
Caro Boboman,
leggendo quel che scrivi pare che - DA UN PUNTO DI VISTA LOGICO-SINTATTICO ("sante parole... le stesse che portarono....") tu ce l'abbia con me!

Ma poichè, bene o male, ho capito come la pensi sulla (in-)competenza dei moderni capi:
ti invito a rileggere ciò che io intendevo chiaramente dire. Cioè, che è paradossale creare presupposti (tipo le modalità week-end) che aggraverebbero ulteriormente la situazione attuale.

Se vuoi te lo traduco in inglese....

Rudyard

#11:  Autore: BOBOMANResidenza: Far West MessaggioInviato: Venerdì 23 Gennaio 2009, 00:31
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kipling ha scritto:
Caro Boboman,
leggendo quel che scrivi pare che - DA UN PUNTO DI VISTA LOGICO-SINTATTICO ("sante parole... le stesse che portarono....") tu ce l'abbia con me!

Ma poichè, bene o male, ho capito come la pensi sulla (in-)competenza dei moderni capi:
ti invito a rileggere ciò che io intendevo chiaramente dire. Cioè, che è paradossale creare presupposti (tipo le modalità week-end) che aggraverebbero ulteriormente la situazione attuale.

Se vuoi te lo traduco in inglese....

Rudyard


No no al contrario................ma se guardi l'ora dei miei post capirai che qualche inciampo sulla cristallinità sintattica ci puo stare.............Intendevo che quel ragionamento ,a causa proprio di quell' essere d'accordo con quanto dici tu .........e con pochissime differenze fu detto anche allora ...........portò all' "ammutinamento" .....praticamente alla "morte definitiva" di Gilwell.........ora parco giochi,ostello,centro congressi etc etc.

Rudy ....caro Mastro.........i miei ossequi.

#12:  Autore: franzos79 MessaggioInviato: Venerdì 23 Gennaio 2009, 15:09
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Credo che quanto ho scritto non sia stato capito, probabilmente non sono stato chiaro. Il concetto non è di ragionare sui campi a week-end o non a week-end. E' capire il metodo con cui si respingono le proposte di fare i campi a week-end, così come anche altre proposte che nel tempo sono state chieste (andate a leggere i riferimenti agli atti dei consigli generali che ho messo all'inizio di questa discussione).
Cioè la domanda può essere: si respingono i campi a week-emd perchè la sperimentazione fatta anni fa è andata male (ma poi in rete non si trova nessun dato e neppure risulta agli atti del consiglio generale, almeno quelli in rete) oppure si respingono perchè si crede che abbassino il livello di formazione.
La prima scelta sarebbe basata su criteri oggettivi (questionari partecipanti), la seconda su criteri oggettivi (tizio pensa che i campi abbassino i livelli di formazioni, caio pure, sempronio pure e dunque si procede in questo modo).
Capite che in una associazione di 150.000 soci certe decisioni vanno prese su criteri oggettivi, mettendo da parte quello che si pensa.
Se i questionari dei campi a week-end svolti anni fa dicessero che i partecipanti li hanno valutati negativamente allora concorderei con la scelta di non approvare tale forma di svolgimento della formazione in Agesci. In caso contrario forse sarebbe ora di leggere i dati e ascoltare meno quello che ognuno di noi può pensare altrimenti la democrazia associativa viene viziata dai giudizi soggettivi di chi può prendere le decisioni in associazione

#13:  Autore: serpentecombattivoResidenza: Branco di bufali vicino all'Albert Memorial MessaggioInviato: Venerdì 23 Gennaio 2009, 17:29
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Mi sa che comunque c'è un certo scollamento tra le decisioni e la "base".
Pensiamo alla CoCa del "Roccacannuccia 17" che ha seri problemi di censimento. I vari capi, compresi quelli con mogliefiglieelavorochesitimbra, fanno uno sforzo sovrumano e decidono di fare i campi necessari per mantenere il censimento del gruppo.
Come atteso il CFA è quello da recuperare per i più, perché si sa, il CFM si fa presto, poi...
Ottimo! si va sul sito nazionale e OPS! da quel dì dice che saranno rimessi ad ottobre. Niente paura, interpellata direttamente la segreteria FoCa nazionale ha detto che ai primi di gennaio sarà tutto a posto... siamo al 23 e ancora niente....
Intanto chi timbra sul lavoro sta pensando che tra poco col cavolo che potrà dire al capo che si prenderà x giorni ad aprile. O glie lo dici entro gennaio o ciccia.
Si chiede alla segreteria regionale, sperando di sapere qualcosa, ma vieni rimbalzato al nazionale...

E tutto questo con l'alea che, visto in quanti si deve fare 'sto campo poi non ci sia nemmeno posto per tutti. E chi glie lo dice alla moglie (non scout, santa donna) quando è stato pianificato l'ambaradan.... che non c'era posto al campo???

Vabbéh, magari mi fascio la testa prima che sia rotta, ma a giudicare dal numero di campi per i quali in precedenza vedevo la lista d'attesa...

#14:  Autore: franzos79 MessaggioInviato: Venerdì 23 Gennaio 2009, 17:49
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Ecco sono proprio queste le riflessioni che servono in Agesci per cominciare a ragionare.
Tutti sappiamo che ci sono delle liste d'attesa lunghe per i CFA, perchè non si fa un ragionamento non solo sulla formazione, ma numero dei richiedenti di fare il cfa da una parte e numero formatori dall'altra, si capisce una buona volta che la formazione così come pensata non è sostenibile? Il CFT vuol dire più formatori oltre a quelli già necessari per CFM, CFA, ROSS (sulla Ross perchè non si ragiona se è così "sentita" vista che la fanno solo 1/3 degli R/S?).
Vogliamo parlare anche del programma dei censimenti dei gruppi che viene utilizzato? E' quanto di informaticamente più antiquato ci possa essere. Per non parlare delle molteplici versioni uscite quest'anno del medesimo programma da scaricare (Isola) ogni volta perchè c'era un difetto (ma chi è pagato per fare questo programma non può farlo uscire una volta sola senza difetti o quasi in modo che i capigruppo non diventano scemi a caricare e scaricare dati e software?).

Tornando al discorso della formazione mi spiace dire che in Agesci si ragiona molto su pareri personali, senza dati alla mano. Leggetevi gli atti dei consigli generali e capirete come la recente riforma dell'iter è stata fatta senza:

- sapere se le forze per fare i CFT erano sufficienti
- sapere chi sono, cosa fanno i capi Agesci, quanti di questi sono precari (io sono capogruppo e ho almeno 4 capi giovani in coca precari o a contratti interinali o a temo determinato ed è praticamente impossibile che riescano a fare i campi perchè non hanno una data certa se non quella della scadenza del contratto)

Comunque leggendo sempre gli atti guardatevi cosa dicevano nelle linee guida del nuovo iter. Doveva essere: FLESSIBILE (sulle necessità del capo), PERSONALIZZABILE!!! Ditemi voi dove è flessibile o personalizzabile!!! Magari chi era nella commissione che ha pensato l'Iter o è fra i consiglieri generali che lo ha votato e sta leggendo questo forum ci può rispondere.

Per chi è contrario ai campi a week-end dovrebbe sapere che il 2008 è stato il terzo anno in cui si sono proposti al consiglio generale i campi a week-end (da due regione: Liguria e Lombardia) e che sono stati bocciati per pochi voti. Dunque anche qui capite come non si motivi tale bocciatura. Perchè non è possibile fare alcuni campi con tale modalità e sperimentali in alcuni casi e per tre anni e poi vedere i risultati e decidere? E' così difficile?

#15:  Autore: actarisResidenza: Villanova 1 MessaggioInviato: Sabato 24 Gennaio 2009, 18:52
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Caro franzos79 sottoscrivo quanto hai esposto nel tuo ultimo post.
Sul perchè sia così difficile?
Magari per la dicotomia che il nuovo mondo del lavoro sta scavando all'interno della nostra stessa Associazione.
C'è chi ha una settimana lavorativa di 18 ore e chi di 60 ed indovinate un po' i quadri e i candidati agli incarichi regionali da chi sono espressi sempre più frequentemente?
Semplicemente, il nuovo iter formativo è fruibile facilmente da una tipologia di persone in via di estinzione in questo paese, tutto qui.
Nella mia Comunità Capi siamo tanti, abbastanza in regola con la Fo.Ca., ma io ho quasi 35 anni e sono (considerato) una capo giovane... Ci sono capi ancor più giovani, ma le cui speranze di completare l'iter sono affidate al caso più che alla buona volontà...



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