Attività e problemi fisico/psicologici...
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Scout C@fé: Il Forum degli Scout -> Lupetti e Coccinelle

#1: Attività e problemi fisico/psicologici... Autore: Greg MessaggioInviato: Martedì 09 Dicembre 2008, 19:32
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Intanto ciao a tutti, poi volevo sapere che ne pensate su sta cosa...da noi in branco c'è un lupetto con dei problemi mentali, niente di trascendentale, diciamo che ha forti problemi di attenzione e coordinazione dovuti a qualcosa di psicologico di cui un po non so bene cosa abbia(a parte che è epilettico).
L'altro giorno sua madre ci ha detto che un gioco che noi facciamo(e che prende molto tutto il branco), a lui provoca un forte disagio perchè non riesce a farlo.
Il gioco, che magari qualcuno conoscerà è "Attenzione Concentrazione Ritmo Velocità".
Per chi non lo conosce, si sta seduti in cerchio, ci si numera, si batton le mani 2 volte sulle ginocchia dicendo una delle quattro parole e subito dopo si portan le mani alle orecchie diciamo...finite le 4 parole inizia una persona e dice per due volte il proprio numero, e poi il proprio numero e un altro.
L'altro numero quando si sente chiamato ripete 2 volte il proprio numero e poi ne dice un altro, il tutto sempre battendo le mani sulle ginocchia.
Questo lupetto non riesce a farlo bene e si sente a disagio, pensando che per questo gli altri lo credan stupido(anche se in branco da noi non ci sono prese in giro, prima volta che capita).
Ne abbiam parlato in staff ma ci troviam tutti abbastanza distanti e poco convinti(siam 3 di cui 2 tirocinanti e un capo alla prima esperienza in branco).
Come ci si deve comportare in questi casi?
Le vie venute fuori son due:

1-Non fare il gioco...che da una parte annulla il problema del disagio, ma dall'altra non lo supera e d'istinto mi viene da pensare che se poi un altor non sa correre, uno non sa lanciare, uno non sa saltare allora facciamo la riunione fermi?

2-Farlo lo stesso, ponendo molta attenzione al lupetto in questione, magari con un VL che lo aiuta facendolo, farlglielo far piano, seguirlo, o magari puntare su un percorso personale per cercar di superar quel problema, senza obbligarlo a tutti i costi e senza proporgli cose che lo portan a un sicuro insuccesso.


Voi che dite?

#2:  Autore: Aquila Randagia MessaggioInviato: Martedì 09 Dicembre 2008, 22:08
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io non farei proprio il gioco, ma perchè a me annoiava terribilmente da lupetto, e poi inizierei subito a cantare la Bandabardò Laughing

#3:  Autore: rinoceronte caparbio MessaggioInviato: Martedì 09 Dicembre 2008, 22:56
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inventare un nuovo gioco più semplice...

#4:  Autore: rudolf83 MessaggioInviato: Mercoledì 10 Dicembre 2008, 00:38
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per prima cosa io chiederei ai genitori se questo ragazzo è seguito da un psicoterapeuta o logopedista e parlare con questa persona in modo da sapere con precisione i problemi del ragazzo in modo da poterlo aiutare anche nelle attivita e magari farsi consigliare su cosa sono i sui punti deboli in modo da modificare i giochi che verranno fatti successivamente ... secondo me si puo fare ogni tanto questo gioco ma cercando di evitare che ci si accanisca contro di lui perche "fa ridere quello che sbaglia" in modo da non farlo sentire diverso dagli altri o che i ragazzi lo accusino che un determinato gioco non venga fatto a causa sua!


un gioco simile si chiama rippelt tippel non ha ritmo si tratta piu che altro in un gioco di memoria e dizione il gioco si svolge cosi


ci si numera tutti quanti poi il primo parte e dice RIPPELTIPPEL NUMERO 10 SENZA TIPPEL( AD OGNI SBAGLIO SI AGGIUNGE UN TIPPEL) CHIAMA RIPPEL TIPPEL NUMERO 49 SENZA TIPPEL E SI VA AVANTI COSI ... RIPPELTIPPEL NUMERO 30 SENZA TIPPEL CHIAMA RIPPELTIPPEL NUMERO 20 CON UN TIPPLEL

#5:  Autore: rinoceronte caparbio MessaggioInviato: Mercoledì 10 Dicembre 2008, 01:20
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secondo me rippel tippel (a parte che da noi è proprio un'altro gioco) non è il massimo, se il lupetto non è il massimo.

#6:  Autore: akela_xxResidenza: Genova MessaggioInviato: Mercoledì 10 Dicembre 2008, 09:27
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anche noi facciamo sia rippel tippel che attenzione concentrazione.... e anche noi abbiamo qualche lupo con qualche problemino.... l'importante è che il lupetto con problemi non si senta tagliato fuori dal gioco. un VVLL lo può seguire, e anzi l'ultima riunione sono stato colpito dalla voglia di aiutare da parte degli altri lupetti.. un VVLL può stare vicino e suggerire le battute.. ancora meglio se un VVLL senza farsi scoprire lo fa apposta a sbagliare, in modo da non lasciare eliminare da solo il lupo con problemi.... e lo si fa ridendoci su...

#7:  Autore: serpentecombattivoResidenza: Branco di bufali vicino all'Albert Memorial MessaggioInviato: Mercoledì 10 Dicembre 2008, 17:33
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Il problema è che di un lupetto con problemi voi non sapete quali sono i problemi....

Sembra uno scioglilingua (e spero che nessuno si senta a disagio Cool, ma qui va chiarito il ruolo dello Scoutismo per quel lupetto.

1. Il lupetto è seguito in tutto per i suoi problemi, tutti gli aspetti sono coperti dalla famiglia e/o dagli operatori sanitari, per cui la sua presenza in branco è "alla pari" con quella degli altri bambini ed ha giusto alcuni limiti dovuti alla sua situazione clinica. Mi viene in mente Alice Sturiale che, difficoltà motorie a parte, non aveva nessun limite nelle attività Scout.
In questo caso la famiglia informa completamente ed esaustivamente i capi della situazione del bambino ed eventualmente offre un supporto durante le attività.

2. L'attività Scout fa parte del percorso terapeutico-riabilitativo del lupetto. In questi casi la cosa va esplicitata, deve esistere un piano messo per iscritto in cui ruoli e responsabilità siano stabiliti in accordo con famiglia ed operatori sanitari coinvolti.

Rinunciare ad un gioco, in sé non è un problema, per fortuna ne abbiamo parecchi "a catalogo", ma io coglierei l'occasione per un colloquio con la famiglia in modo da avere un quadro completo dei problemi del bambino, anche in funzione della sua PP. Pensare già sin d'ora a come arriverà alla partenza ed alla "dipendenza dal gruppo" post partenza (che spesso si risolve in un forzato ingresso in CoCa ed ad un servizio educativo "ausiliario") è un buon investimento per il futuro....

SC

#8:  Autore: akela_xxResidenza: Genova MessaggioInviato: Mercoledì 10 Dicembre 2008, 18:39
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serpentecombattivo ha scritto:

ma io coglierei l'occasione per un colloquio con la famiglia in modo da avere un quadro completo dei problemi del bambino, anche in funzione della sua PP. Pensare già sin d'ora a come arriverà alla partenza ed alla "dipendenza dal gruppo" post partenza (che spesso si risolve in un forzato ingresso in CoCa ed ad un servizio educativo "ausiliario") è un buon investimento per il futuro....
SC


secondo me prima di accogliere bambini/ragazzi con problemi, al di la della partecipazione o meno a giochi più o meno fisici, dobbiamo porci la domanda: "con lui si può fare Progressione Personale". in caso negativo, beh... si parla con i genitori, si fa capire che non abbiamo le capacità, competenze e le forze per seguirlo, e si cerca insieme una alternativa. a me è capitato che una mamma di un bambino autistico volesse inserirlo del branco.. tra l'altro fortemente autitico tale da impressionare anche i lupi più casinari, che si nascondevano dietro di me, e me... si è parlato con la mamma, ce ha anche proposto di inerire un educatore esterno in branco.. (anche no).. e insieme si è conveuto che in realtà stavano cercando un posto per farlo stare insieme ad altri bambini... allora è stato indirizzato di comune accordo a una specie di oratorio.....

alla fine è anche un limite dello scautismo: non abbiamo le competenze, capacità e forze per accogliere alcune persone con particolari problemi.
inoltre, la cosa più importante della proposta dello scautismo è la PP.. se non si può fare, lo scautismo cessa di significato.



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