Il c3m3nt ha scritto: |
E come al solito, citi le cose senza contestualizzarle...questo dogma fu posto per mettere una linea di confine tra l'"eresia protestante" e il cattolicesimo...serviva in quel momento a dare una connotazione "eretica" a qualunque altra posizione. La Transustanziazione non è nata per spiegare scientificamente la Consacrazione, è stata un mezzo per dire alla gente "guardate che con la consacrazione il pane e il vino diventano Pane di Vita e Calice di Salvezza, e non rimangono pane e vino se non nella loro forma materiale" (e quindi nell'unico modo in cui noi esseri umani possiamo percepirlo).
Come questo avvenga, la Transustanziazione non lo dice, e non dice nemmeno che "materialmente" il pane e il vino diventano corpo e sangue...attenzione... |
Il c3m3nt ha scritto: |
E come al solito, citi le cose senza contestualizzarle...questo dogma fu posto per mettere una linea di confine tra l'"eresia protestante" e il cattolicesimo...serviva in quel momento a dare una connotazione "eretica" a qualunque altra posizione. La Transustanziazione non è nata per spiegare scientificamente la Consacrazione, è stata un mezzo per dire alla gente "guardate che con la consacrazione il pane e il vino diventano Pane di Vita e Calice di Salvezza, e non rimangono pane e vino se non nella loro forma materiale" (e quindi nell'unico modo in cui noi esseri umani possiamo percepirlo).
Come questo avvenga, la Transustanziazione non lo dice, e non dice nemmeno che "materialmente" il pane e il vino diventano corpo e sangue...attenzione... |
Finrod91 ha scritto: |
...la transustatazione è gia dogma nel 1215, anno del IV concilio laterano quando non c'era la riforma protestante, ma movimenti di rivolta quali albigesi, patarini e catari... |
lucalevi ha scritto: |
Gesù durante l'ultima cena ha detto: ACCIPITE, ET MANDUCATE EX HOC OMNES: HOC EST ENIM CORPUS MEUM, QUOD PRO VOBIS TRADETUR. Gesù durante l'ultima cena ha detto: ACCIPITE ET BIBITE EX EO OMNES: HIC EST ENIM CALIX SANGUINIS MEI NOVI ET AETERNI TESTAMENTI: QUI PRO VOBIS ET PRO MULTIS EFFUNDETUR IN REMISSIONEM PECCATORUM. HOC FACITE IN MEAM COMMEMORATIONEM. |
finrod ha scritto: |
P.S: Lucalevi potresti riportare i passi del Vangelo in italiano? grazie. Il latino rende solo più difficile la comunicazione e di sicuro non trovi maggior veridicità nel testo della Vulgata sia perchè Gesù parlava in aramaico, sia perchè la Vulgata contiene tantissimi errori (come il famoso Mosè cornuto)...riportiamo i passi da una Bibbia in italiano, magari quella Cei... |
Citazione: |
Non a caso, infatti, avvennero (ed avvengono tuttora) numerosi misteri eucaristici (come quello delle Ostie incorrotte, scientificamente impossibile) a ricordare a coloro che sono dubbi la Reale Presenza. |
porcellinopacifico ha scritto: |
...valdesi... |
frageorges ha scritto: | ||
I valdesi mettevano in dubbio la fede eucaristica già nel XII-XIII sec? oppure intendi dire solamente che erano uno dei movimenti di rivolta? |
frageorges ha scritto: | ||
I valdesi mettevano in dubbio la fede eucaristica già nel XII-XIII sec? oppure intendi dire solamente che erano uno dei movimenti di rivolta? |
Citazione: |
Rispose allora Pietro insieme agli apostoli: «Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini.(Atti 5, 29) |
porcellinopacifico ha scritto: |
no, Valdo. e i valdesi prima della riforma, o almeno prima di Hus, avevani scarsissime conoscenze e elaborazioni proprie teologìche, e si attenevano, praticamente in tutto, alla dottrina cattolica. |
pacio ha scritto: |
caro frageorges: voi che siete depositari di ben altri concetti e fedi, perchè non inviti tutti a cogliere il senso vero dell'eucarestia?
perchè non ci parli un pò dei "segni" e dei "simboli" tanto cari a gesù stesso? |
I Ammonizione - FF 144 ha scritto: |
Ecco ogni giorno egli (Gesù) si umilia, come quando dalla sede regale discese nel grembo della Vergine; ogni giorno egli stesso viene a noi in apparenza umile; ogni giorno discende dal seno del Padre sull'altare nelle mani del sacerdote. E come ai santi apostoli si mostrò nella vera carne, così anche ora si mostra a noi nel pane consacrato. E come essi con gli occhi del loro corpo vedevano soltanto la carne di lui, ma, contemplandolo con gli occhi dello spirito, credevano che egli era lo stesso Dio, così anche noi, vedendo pane e vino con gli occhi del corpo, dobbiamo vedere e credere fermamente che questo è il suo santissimo corpo e sangue vivo e vero. |
pacio ha scritto: |
ma, caro frageorges, si può vivere lo stesso la propria fede in maniera adulta considerando la "masticazione" del corpo di cristo come un evento obbrobrioso? |
pacio ha scritto: |
posso continuare a vivere la mia fede "interpretando" l'eucarestia? |
frageorges ha scritto: |
Effettivamente si "mastica", come dici, il corpo di Cristo, ma si tratta del corpo eucaristico che, per fortuna, ha l'aspetto del pane. All'azione esteriore "mangiare il pane" corrisponde il "dimorare l'uno nell'altro" (Gv 6,56). Eppure le due cose non sono così separabili: cioè "fare la comunione" non è un rito puramente esteriore che ci ricorda il nostro rapporto con Dio, ma è il simbolo (nel senso che dicevo) per cui Dio viene ad abitare in noi e noi in lui. Del resto c'è qualcosa di molto profondo in un Dio che per entrare in comunione con noi prima "si fa" parola (udibile, pronunciabile), poi uomo (visibile, toccabile), poi pane (addirittura masticabile): dietro c'è il grande percorso di Dio alla ricerca dell'uomo che per parlarci usa i mezzi più umani, anche umiliando se stesso, ma per amore. |