Il c3m3nt ha scritto: |
Se fossi stato in Soru, avrei donato dei soldi alle missioni, e non avrei sganciato mezzo centesimo per l'organizzazione del viaggio del papa. Se il papa vuole viaggiare, che lo faccia a spese del Vaticano (cui i soldi non mancano di certo) o di qualche ricco fedele che vuole avere il Papa a cena da lui, invece che a spese della collettività sarda. |
Il c3m3nt ha scritto: | ||
Ma il regalo viene fatto a Joseph perché il regalo è fatto alla persona fisica del papa, quindi che Joseph venda il calice (che non gli serve) e ne dia i proventi a iniziative che influiscano sulla vita della collettività. E se il regalo è fatto al Vaticano, che il Vaticano venda il tutto e lo utilizzi per cose più utili. |
Il c3m3nt ha scritto: | ||
Ma allora vogliamo che il popolo rimanga una massa di imbecilli...sinceramente a me da' solo fastidio la vista di paramenti dorati etc etc...perché sono convinto che Dio non si nasconde dietro le cose lussuose e costose, ma dentro alle cose umili e povere. |
Il c3m3nt ha scritto: |
Si passa un messaggio sbagliato, forse perché l'intenzione è proprio quella di rendere Dio sempre più "inaccessibile" alle persone che non sono state "iniziate" al sacerdozio. Niente di più sbagliato. |
Il c3m3nt ha scritto: |
Ma dico, cosa si insegna nei seminari? A fare le prediche precotte per la gente idiota per tenere buonini buonini tutti quanti?) |
Il c3m3nt ha scritto: |
E per quel che mi riguarda, il tuo non è un atteggiamento umile...è un atteggiamento non curioso, che si accontenta di ciò che gli viene detto... |
Il c3m3nt ha scritto: |
Da ciò che scrivi si evince che ti manca ancora uno step per avere un tuo pensiero autonomo e completo (cosa più che naturale a 16 anni), anche solo per il fatto di non aver studiato la filosofia degli ultimi 300 anni di storia dell'umanità. |
Il c3m3nt ha scritto: |
Oltretutto: chiamare le cose in latino non le rende più importanti o più regali...restano sempre le stoviglie con cui si celebra la consacrazione... |
Finrod91 ha scritto: |
Comunque il mio parroco usa il calice di legno e basta che è legno dentro e fuori. |
Finrod91 ha scritto: |
Sono queste le cose che allontanano la gente dalla Chiesa e dalla fede (che sono comunque cose distinte)... |
Finrod91 ha scritto: |
mi viene rabbia a pensare al valore di quel calice e al fatto che sono stati spesi ben 1.400.000 € per il Papa che è andato lì a dire che vuole nuovi politici cattolici. Quasi un milione e mezzo per una giornata...sarà perchè sono figlio di un operaio ma questa cosa mi fa parecchio arrabbiare.... |
lucalevi ha scritto: | ||
Bhe, sì, il calice sì... però per il viaggio? Vogliamo allora che il Pontefice se ne stia sempre in Vaticano? E allora cosa dite di S.S. Giovanni Paolo II che di viaggi ne faceva sicuramente di più rispetto a S.S. Benedetto XVI? |
Finrod91 ha scritto: |
no non voglio che il Papa stia sempre in vaticano anzi è giusto che faccia le sue visite pastorali. Ma c'è bisogno di spendere così tanto?? Un milione e mezzo di € per una giornata!!!! Visto che ho promesso di essere laborioso ed economo 'sta cosa mi parecchio imbufalire. Anche perchè quei soldi sono stati stanziati dalla Regione Sardegna e cioè da noi contribuenti. Li avesse messi il Vaticano... |
frageorges ha scritto: | ||
Ma per cose sono stati usati questi soldi? In teoria sono tanti, ma in pratica come sono stati spesi? Provo ad ipotizzare (un po' basandomi su ciò che ho visto nella sua visita qui ad Assisi), poi allungate la lista: 1. iniziamo con un calice d'oro da un chilo e mezzo 2. il palco (o i palchi) giusto perché lo possano vedere più di 20 persone 3. l'amplificazione (o le amplificazioni) perché lo si possa sentire 4. rifacimento di strade e piazze (che comunque spetta allo stato) 5. servizio d'ordine e di sicurezza (che comunque spetta allo stato) 6. comunicazioni (inviti, informazione, cartelloni, ecc.) 7. servizi igienici (li vogliamo eliminare?) 8. acqua (cibo e bevande varie) 9. pulizia (dopo l'evento: anche questo spetta allo stato) 10. luoghi per le celebrazioni e gli incontri (sedie, transenne, illuminazioni, ecc. e personale) 11. pubbliche relazioni (accoglienza delle autorità civili e religiose) 12. gadget vari (magliette, cappellini, spille, zaini: ma di questi si riprendono i soldi) Come vedete per ora non figurano la piscina, lo shopping, la sauna, il maneggio, la sdraio e l'ombrellone. A occhio mi pare che, eccetto il calice, tutto il resto non sia stato speso "per il Papa", ma per (quel)la gente della Sardegna che ha chiesto di accogliere il Papa. Se alla gente non fosse interessato questo viaggio, il Papa poteva andare, fare due chiacchiere con il Vescovo e tornare: certo si sarebbe speso molto di meno. Non sono un esperto di grandi eventi, quindi se qualcuno ha idea di altre spese che possono essere state fatte, dica pure. |
frageorges ha scritto: |
1. iniziamo con un calice d'oro da un chilo e mezzo |
elfo ha scritto: | ||
Un calice come quello dura secoli, direi che il costo viene ampiamente ammortizzato. |
Citazione: |
Tanto lusso per accogliere il Papa Benedetto XVI a Cagliari il 7 settembre prossimo sarà poi così condiviso da tutti i sardi e dai cristiani in particolare ? La verità sembrerebbe tutta per il SI. I massmedia non danno spazio a queste riflessioni .Come sardo ci son rimasto molto male a leggere le motivazioni con cui la Giunta prima e poi il Consiglio Regionali hanno disposto l’erogazione di un milione di euro per l’accoglienza del papa. Questa visita di appena 10 ore costerà almeno tre milioni di euro alla comunità sarda e ciò è in palese contrasto con tutti i discorsi per ridurre la povertà dei 300 mila sardi che vivono con appena 400 euro al mese. Ma non voglio rischiare di essere confuso tra coloro che non vogliono accogliere degnamente il Papa, a cui, da cattolico, professo rispetto e stima. Tutto ciò non mi esime da dissociarmi da chi pensa di accogliere il Papa come un sovrano e non come egli stesso ama definirsi ” l’umile operaio nella vigna del Signore “. Se potessi parlare col papa, lo metterei al corrente della situazione di estrema difficoltà economica di ben 94 mila famiglie sarde che vivono con un reddito inferiore a 400 euro al mese, come recentemente hanno denunciato la Caritas Regionale ,la Pastorale del Lavoro, numerose Associazioni di Volontariato, le Segreterie Regionali di CGIL/CISL/UIL,le ACLI Reionali e la CSS. Mi offende l ‘ostentazione di richezza e lusso dell’Arcivescovo di Cagliari monsignor Mani, che pensa di fare cosa gradita al papa, offrendogli a nome dei sardi un calice tempestato di gemme del peso di un chilo e mezzo d’oro massiccio. È’ una vergogna ! Mi vien voglia di chiedere al maestro Nioi di Assemini di fare un calice artistico di ceramica e offrirlo al papa in modo che Benedetto XVI celebri la messa con quel calice e possa fare un gesto di umiltà e carità clamoroso, come fece Paolo VI in India donando la sua Tiara. Il Papa metta all’asta quel calice d’oro massiccio tempestato di gemme e disponga che il ricavato vada ai poveri della Sardegna. L’Arcivescovo Mani non può non sapere che a Furtei si estrae quell’oro”sardo,” distruggendo il territorio circostante con tecniche a base di arsenico pericolose per l’uomo e per l’ambiente. La stessa Regione aveva bloccato le concessioni per un lungo periodo, imponendo alla Ditta estrattrice l’obbligo di ripristino e risanamento dell’ambiente. Ma quel calice offende la sensibilità dei sardi perchè sanno che andrebbe sicuramente ad arricchire l’immenso tesoro del Museo Vaticano e non sarebbe ricordato come gesto di profondo amore e legame col Papa “servus servorum Dei “, A proposito del lusso con cui si vuole accogliere il Papa a Cagliari. Mi viene in mente il brano del Vangelo in cui Gesù in persona dispone che per il suo ingresso solenne a Gerusalemme i discepoli prendano in prestito un’asina a cui porre sul dorso un mantello. Poi dirà agli Apostoli di prenotare un’ampia sala, il Cenacolo,dove preparare una tavola imbandita per l’ultima cena.Il popolo festeggiò con lodi e canti l’entrata in Gerusalemme del Cristo,agitando palme e ramoscelli d’ulivo e spargendo la via con petali di fiori come si usa fare da noi con sa ramadura. Tutto questo ” il lusso ” che si permise il Figlio di Dio. Mi hanno riferito che, invece, per il Papa, per un’ora che sosterà presso il Seminario Regionale per il pranzo con tutti i Vescovi della Sardegna, sono stati impegnati per settimane maestri giardinieri per preparare un giardino e una zona d’ombra degna di un papa. Tutto ciò mi scandalizza. Sono sicuro che lo stesso Benedetto XVI non avrebbe approvato questo spreco. |
Il c3m3nt ha scritto: |
un calice di vetro dura molto più di un calice d'oro (il vetro è potenzialmente indistruttibile), costa molto meno, è molto più igienico...vogliamo dire altro? |
Citazione: |
costerà almeno tre milioni di euro alla comunità sarda e ciò è in palese contrasto con tutti i discorsi per ridurre la povertà dei 300 mila sardi che vivono con appena 400 euro al mese. |
Il c3m3nt ha scritto: |
Un centinaio di vite umane salvabili con il prezzo di quel calice durano sicuramente meno di cento anni. Quindi non spendiamoci soldi perché il costo non viene ammortizzato. |
Citazione: |
Per quanto riguarda la questione prettamente monetaria: se un privato organizza un evento dicendo che ci saranno migliaia di persone, tutta la questione chi la mette in piedi? Chi paga i gabinetti? Chi paga il palco? Il privato potrebbe farsi dare uno spazio dal comune in cui organizza l'evento, ma dovrebbe pagare lui per le spese vive: palco, elettricità, acquedotto, gabinetti. Le forze dell'ordine sarebbero a spese dello stato, così come la pulizia del luogo dopo l'evento, ma sicuramente tutto l'impianto sarebbe pagato dal privato. Questo perché in Italia tutti siamo liberi di organizzare una cosa del genere, ma la regione sardegna non verrà mai a pagare queste cose "in toto" per il mio evento. Si fa fatica a farsi dare qualche euro per organizzare un concerto gratuito in piazza (bisogna trovare sponsor privati per pagare il service e il resto) se non è organizzato dal comune, figuriamoci per un evento del genere.
@gufopreciso: le tue iniziative come privato cittadino sono tue iniziative e con i tuoi soldi puoi farci quello che vuoi...quello su cui si discute è il fatto di spendere i soldi dello stato, della collettività, per delle cose che potrebbero benissimo essere fatte con spese decisamente minori (e senza prendere calici da 1,5 kg d'oro...). |
Citazione: |
@lucalevi: al Papa avrei detto: "Caro signor Ratzinger, come Regione Sardegna per accoglierla degnamente abbiamo deciso di sostenere un progetto della Missione XXX in YYY, speriamo che questo nostro contributo sia utile." E il Papa, da persona intelligente quale mi aspetto che sia, avrebbe accettato di buon grado e forse sarebbe stato decisamente più contento rispetto al ricevere un dono materiale completamente inutile come il calice d'oro...se così non fosse stato, mi chiederei "ma siamo sicuri che il Papa sia adatto a fare il Papa?" |
Citazione: |
quello che non capisco, se è vero che il "potere temporale" del Papa non esiste più, è il perché il Papa viene trattato come un capo di stato di una nazione esistente...dovrebbe essere trattato come un qualsiasi comune cittadino. Se poi a San Pietro tutti lo ritengono il capo del mondo, non vedo perché questo debba influire sulla vita del comune cittadino italiano al quale del Papa può non fregargliene una mazza... |
elfo ha scritto: | ||
Un calice come quello dura secoli, direi che il costo viene ampiamente ammortizzato. |
uomodelbosco ha scritto: |
Un kg e mezzo di calice d'oro finirà inevitabilmente in mezzo agli altri X calici d'oro collezionati dal Vaticano nei secoli.
Questo a casa mia si chiama spreco. |