Citazione: |
personalmente non saprei che fare |
Aquilotta Pensierosa ha scritto: |
Ed inoltre, non so se connverrete con me nel dire che, i tempi da cent'anni a questa parte sono decisamente cambiati e con loro anche il modo di fare della gente |
aquilotta pensierosa ha scritto: |
a mio personale parere separarsi non è la cosa più saggia da fare e non sempre si può trasportare un ferito, quindi non avendo persone adulte accanto o nelle vicinanze bisogna essere sempre pronti, ma non si può fare più di quello che sappiamo... |
Aquilotta Pensierosa ha scritto: |
io non voglio dire che bisogna portare per forza i cellulari, ma bisognerebbe trovare una soluzione alternativa |
Citazione: |
ma in caso di serio pericolo, io personalmente non saprei che fare, |
uomodelbosco ha scritto: | ||
E cosa significa "essere pronti"? A digitare velocemente il numero del soccorso? O piuttosto essere pronti a PREVENIRE il pericolo e, nel caso sfortunato, essere pronti a FARE LA COSA GIUSTA? Tutto questo va benissimo insieme all'avventura nei boschi e credo sia molto più formativo per il carattere sapersela cavare in tutte le situazioni (orpo...sembro BP hahaha ), che non avere dietro il cellulare. |
polvansen ha scritto: | ||
Per capirci, solo quando si è _preparati_ ad affrontare l'avventura con i suoi imprevisti, allora ci si può lanciare ad affrontarla. In quel caso il cellulare è una sicurezza in più SOLO SE NON è stato usato per SOSTITUIRE altre competenze indispensabili.
Se io sentissi un caposquadriglia che mi dice:
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gufopreciso ha scritto: |
.
Esempio, qualche anno fa un ragazzo di una squadriglia si tagliò profondamente un dito, recedendosi il tendine e perdendo moltissimo sangue. Al di là delle competenze di uso della marassa, purtroppo talvolta gli incidenti accadono a chiunque. La squadrgilia si trovava a circa due ore di cammino dal campo (erano a Raid). Il cellulare fu essenziale per poter portare tempestivamente al pronto soccorso il ragazzo, vista la gravità della situazione che andava oltre alle competenze di PS richieste ai ragazzi (che comunque fecero qualcosa). |
gufopreciso ha scritto: |
Esempio, qualche anno fa un ragazzo di una squadriglia si tagliò profondamente un dito, recedendosi il tendine e perdendo moltissimo sangue. Al di là delle competenze di uso della marassa, purtroppo talvolta gli incidenti accadono a chiunque. La squadrgilia si trovava a circa due ore di cammino dal campo (erano a Raid). Il cellulare fu essenziale per poter portare tempestivamente al pronto soccorso il ragazzo, vista la gravità della situazione che andava oltre alle competenze di PS richieste ai ragazzi (che comunque fecero qualcosa).
In questi casi il cellulare è uno strumento aggiuntivo per garantire una sicurezza migliore, ma assolutamente non sostitutivo delle competenze. Il fatto che lo consegnamo in busta chiusa e sigillata è ulteriore "segno visibile" di questo. |
Finrod91 ha scritto: | ||
non credi forse che però un incidente dovuto al caso (come quello da te descritto) sia statisticamente molto raro? il 99,9 % degli incidenti in uscita avvengono per incompetenza a mio avviso |
pava ha scritto: |
Siamo scout ma non stupidi.. cioè: una bella emorragia.. fermata con del cordino.. arrivati in ospedale a piedi con una barella altrettanto fatta di cordino.. il ragazzo muore.. "E sai com'è.. siamo scout.. ci dobbiamo arrangiare.."
Si parla di vita umana.. dove un minuto (nelle gravi situazioni) può fare la differenza.. (6-10 minuti dopo un arresto cardiaco si hanno danni irreversibili al cervello.. "ma sì.. siamo scout.. noi duriamo di più..") |
paciock87 ha scritto: |
Non è un problema di competenza e incompetenza... Voglio sapere cosa dite a un giudice se un vostro ragazzo si fa male in Hyke e non ha il cellulare appresso, che magari gli avete pure sequestrato... Che gli dite? "Non è una cosa scout???"... Secondo me vi fate 6 mesi in carcere per "Abbandono di minore" con risarcimento alla famiglia... |
Citazione: |
Se gli do un bel cellulare siggilato sono sicuro che non lo utilizzeranno e sono sicuro che se ci saranno problemi avrò la coscienza pulita e non metto a rischio il mio futuro... |
rinoceronte caparbio ha scritto: | ||
Balle, leggenda metropolitana nonchè falso. Il ragazzo è affidato da chi esercita la patria potestà sul minore a TUTTI i maggiorenni presenti sul posto (rs compresi) E non vale il discorso "non c'ero non potevo fare niente". La responsabilità è e rimane tua. Il concetto è che neanche se mi faccio firmare una liberatoria dai genitori mettendo nero su bianco esattamente cosa farò sono esente dalla responsabilità. |
elfo ha scritto: |
Comunque penso che un parere legale affidabile potrebbe venire soltanto da un professionista del settore, specialmente in mancanza di un riferimento preciso ed inequivocabile, dal momento che la materia è terreno fertile di discussione, ma alla fine rimangono solo opinioni (nei forum in inglese in genere si usa specificare "IANAL", "I Am Not A Lawyer", quando si esprimono pareri in tal senso).
Be', a meno che non siate veramente avvocati o magistrati! |
looney!! ha scritto: |
Attenzione prego: se sono presenti Avvocati e Medici sono pregati di dirigersi alla cassa numero 5, grazie. |
looney!! ha scritto: |
Non vorrete dirmi che gli scout senza cellulare sono persi e con l'ombra della morte dietro vero???!!!!!!!
Gli scout ci sono da 101 anni e di certo in questo periodo non sono morti o si sono gravemente feriti migliaia e migliaia di ragazzi perchè non avevano il cellulare!!!!!! |
looney!! ha scritto: |
In branca R/S noi possiamo portare il cellulare perchè essendo (in linea di massima...) più grandicelli siamo capaci di sapere come e quando usarlo. Questa dose di raziocinio ai repartoidi spesso manca e quindi è giustissimo se non dovere! impedirgli di portarlo alle uscite ed ai campi. Durante l'hike ogni sq aveva un CP(walky talky con ricezione più ampia), ma solo se le mete erano parecchio lontane dal campo e se i percorsi erano molto diversi fra loro, che veniva usato solo in caso di emergenza (o in caso di sfida a barzellette o rutti con le altre sq, ma questa è un'altra storia!). |
Finrod91 ha scritto: |
torno a ribadire il mio accordo a uomodelbosco
bisogna valutare rischi/competenza/fattibilità delle sq e degli itinerari e non dire "ah tanto in caso di emergenza c'è il telefono in busta chiusa" |
uomodelbosco ha scritto: |
NON è garanzia di efficacia in caso di emergenza, garanzia di efficacia è sapre che fare. |
Sentry ha scritto: |
Il nascondersi dietro le "competenze" sinceramente lo trovo il solito radicalismo scout, quello per cui poi ci prendono in giro di continuo! |
Sentry ha scritto: |
Peggio ancora la risposta "lo scoutismo è nato prima", certo... è nato anche prima delle tende ignifughe (più o meno), prima delle corde elastiche (furbe) per arrampicare, prima delle lampade da campo a gas che non scoppiano, prima di... (e non dite che non avete mai usato nulla di tutto ciò perchè non sareste credibii... e in alcuni casi sareste anche pericolosi per voi stessi) |
gufopreciso ha scritto: |
Il cellulare può essere consegnato quale strumento aggiuntivo in caso di vera necessità che vada al di là delle competenze richieste o in caso di reale pericolo che necessiti immediata comunicazione...
Dire sono 100 anni che non lo si usa ha un senso, ma che non diventi anacronismo... |
Citazione: |
Soccorrere uno Scout che in attesa dei soccorsi si è adoperato -per quel che è di sua competenza- nel mettere il problema in sicurezza e nel non peggiorare le cose è quel che ci si aspetterebbe.
Non dimentichiamo che sono competenze spesso elementari che in un certo modo ci si aspetta vengano messe in atto da uno che si definisce Scout e non "gruppo vacanze". |
Sentry ha scritto: |
Questa è competenza! E anche conoscere i propri limiti lo è! Non strafare per fare i fighi può essere già un buon passo avanti! |
Finrod91 ha scritto: |
L'uscita va pianificata proprio perchè non ci si trovi in situazioni che non si è grado di controllare |
paciock87 ha scritto: |
E le precauzioni, secondo me, non sono mai troppe... |
B.-P., Il Libro dei Capi, Capitolo 2 ha scritto: |
Come ho già messo in rilievo, questi esercizi riguardano anche la formazione del carattere; è uno dei motivi per cui non approvo la moderna tendenza di porre la "sicurezza innanzitutto", al di sopra di qualunque cosa. Una certa misura di rischio è necessaria nella vita, ed una certa misura di allenamento nell'affrontare i rischi è pure necessaria per prolungare questa vita. Uno Scout deve essere preparato ad affrontare difficoltà e pericoli nella vita. E' per questo che non vogliamo presentargli attività troppo "molli". |
elfo ha scritto: | ||
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elfo ha scritto: |
E va be', fino a un certo punto, dobbiamo far accompagnare le squadriglie da due guardie armate, perché non si sa mai? |
B.-P., Il Libro dei Capi, Capitolo 2 ha scritto: |
Come ho già messo in rilievo, questi esercizi riguardano anche la formazione del carattere; è uno dei motivi per cui non approvo la moderna tendenza di porre la "sicurezza innanzitutto", al di sopra di qualunque cosa. Una certa misura di rischio è necessaria nella vita, ed una certa misura di allenamento nell'affrontare i rischi è pure necessaria per prolungare questa vita. Uno Scout deve essere preparato ad affrontare difficoltà e pericoli nella vita. E' per questo che non vogliamo presentargli attività troppo "molli". |
Citazione: |
più si va avanti e più è pericoloso... |
B.-P., Il Libro dei Capi, Capitolo 2 ha scritto: |
Come ho già messo in rilievo, questi esercizi riguardano anche la formazione del carattere; è uno dei motivi per cui non approvo la moderna tendenza di porre la "sicurezza innanzitutto", al di sopra di qualunque cosa. Una certa misura di rischio è necessaria nella vita, ed una certa misura di allenamento nell'affrontare i rischi è pure necessaria per prolungare questa vita. Uno Scout deve essere preparato ad affrontare difficoltà e pericoli nella vita. E' per questo che non vogliamo presentargli attività troppo "molli". |
Sentry ha scritto: |
Tra "non aver bisogno" e "non poter" la differenza è sottilissima ma assolutamente abissale!
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uomodelbosco ha scritto: | ||
Guy De Larigaudie partì nel 1937 per Saigon con una vecchia Ford e un compagno, affrontando i pericoli che man mano si presentavano. Oggi partirebbe scortato da MTV, percorrendo in prevalenza strade asfaltate, munito di GPS e camions di supporto. Sarebbe la stessa cosa? |
Gufo preciso ha scritto: |
Ma è pieno di persone che fanno ancora viaggi simli a quelo di Guy... |