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Scout C@fé: Il Forum degli Scout -> Comunità Capi

#1: che fareste se: Autore: mangusta perspicace MessaggioInviato: Mercoledì 05 Marzo 2008, 09:43
    —
uno dei vs ragazzi del reparto,al 1o anno fosse palesemente gay. [prendetelo come un dato di fatto. diciamo che è un caso teorico]
E molti degli altri lo prendessero in giro dandogli del frocio e simili gentilezze.
A parte punire o qmq far cessare questi atteggiamenti da bullo,
parlereste con la "vittima" del suo stato (ovviament nei giusti termini), o fareste finta di niente?
E al reparto direste qualcosa?

#2:  Autore: *aliceResidenza: Mestre MessaggioInviato: Mercoledì 05 Marzo 2008, 11:11
    —
io sfrutterei la progressione personale, ma senza grossi riferimenti alla cosa in sè...punterei maggiormente a chiedergli con discrezione della propria personalità nei vari ambiti "io e me stesso", "io e il mondo", ecc..e tutto questo al solo scopo di aiutarlo a (non so bene come esprimere il concetto rendendolo chiaro Wink ) "stare tranquillo con se stesso"...
...e credo che al reparto, oltre a riprenderli per il fatto che prendono in giro qualcuno, non direi proprio niente...

#3:  Autore: uomodelbosco MessaggioInviato: Mercoledì 05 Marzo 2008, 11:29
    —
Se il fatto di essere palesemente gay lo riteniamo una caratteristica qualunque come può essere il colore dei capelli, al ragazzo non direi nulla, per non fargli pensare che quella caratteristica non sia del tutto normale.
In quanto al reparto, dato che il problema è del reparto che ci pesta sopra e non di colui che è fatto così, ci va un grosso lavoro sulle diversità.
Su due piedi non ho molte idee, ma qualcosa che evidenzi le diversità di ognuno e come tali diversità siano tutte normali e comunque più o meno prendibili in giro, se si volesse, bulli compresi.
Una cosa: è il bersaglio preferito o comunque ogni appiglio è sfruttato per prendere in giro qualcuno? Tipo Tizio puzza, Caio è piccolo, eccetera?

#4:  Autore: elfo MessaggioInviato: Mercoledì 05 Marzo 2008, 15:58
    —
uomodelbosco ha scritto:
Se il fatto di essere palesemente gay lo riteniamo una caratteristica qualunque come può essere il colore dei capelli, al ragazzo non direi nulla, per non fargli pensare che quella caratteristica non sia del tutto normale.


Non capisco esattamente cosa intendi... detto così mi sembra un pio desiderio. Soprattutto considerando la fascia di età del Reparto, che tu gli dica nulla oppure no, è impossibile che un ragazzo adolescente non si renda conto della sua diversità...

E poi mi pare che con la politically correctness spinta si ottenga l'effetto contrario a quello che si prefigge: anche in un mondo di totale fratellanza, voler parificare una questione così complessa come la sessualità al colore dei capelli mi sembra assurdo, e anche poco rispettoso per chi comunque, qualunque sia il motivo, a torto o a ragione, lo vive come un problema.

#5:  Autore: uomodelbosco MessaggioInviato: Mercoledì 05 Marzo 2008, 16:24
    —
elfo ha scritto:
Non capisco esattamente cosa intendi... detto così mi sembra un pio desiderio. Soprattutto considerando la fascia di età del Reparto, che tu gli dica nulla oppure no, è impossibile che un ragazzo adolescente non si renda conto della sua diversità...

Si rende conto della sua diversità, certo, ma la sua diversità diventa problema nella misura in cui gli altri gliela fanno notare. Se tu avessi i capelli rossi e tutti ti prendessero per i fondelli dal mattino alla sera per questo motivo, forse penseresti di non essere normale.

Citazione:
E poi mi pare che con la politically correctness spinta si ottenga l'effetto contrario a quello che si prefigge: anche in un mondo di totale fratellanza, voler parificare una questione così complessa come la sessualità al colore dei capelli mi sembra assurdo, e anche poco rispettoso per chi comunque, qualunque sia il motivo, a torto o a ragione, lo vive come un problema.

E' assurdo nella misura in cui tu non credi che la differente sessualità possa essere una caratteristica come un'altra.
Su questo tema - ampiamente discusso - c'è già un topic.
Rimango nell'esempio-capelli:
Supponiamo che io abbia pochi capelli in testa. Cominciano a prendermi in giro, battute, scherzi e quant'altro. Dopo un pò comincio a pensare che è effettivamente un problema, dato che tutti lo notano e lo usano per deridermi. Da lì si affaccia il pensiero che devo essere proprio brutto, conciato così, penso di non essere normale e mi getto sulle lozioni salva-crine, mi vergogno, ho paura che le donne lo notino e non mi trovino piacente, eccetera.
Un fatto normale, la caduta dei capelli, si è trasformato in un problema. In un falso problema, dato che da che esiste il mondo c'è sempre stato e sempre ci sarà qualcuno con pochi capelli.

#6:  Autore: serpentecombattivoResidenza: Branco di bufali vicino all'Albert Memorial MessaggioInviato: Mercoledì 05 Marzo 2008, 17:32
    —
Francamente mi sembra campato in aria il presupposto primo.
A 11-12 anni le inclinazioni affettive non sono ancora maturate...

SC

#7:  Autore: frageorges MessaggioInviato: Mercoledì 05 Marzo 2008, 17:39
    —
Che significa è palesemente gay?

- è effemminato?
- ha una relazione omosessuale?
- ci ha provato con i compagni di squadriglia?
- ha fatto "coming out"?

Mi pare che la pre-adolescenza (11 anni) sia assolutamente troppo presto perché si possa definire una persona gay. Ancora un ragazzo deve svilupparsi fisicamente, immaginiamoci psicologicamente. Anzi considerare gay un ragazzo di 11 anni, può essere un modo per non sostenerlo nella scoperta della sua sessualità, ma di confermarlo in qualcosa che magari nemmeno esiste.
Se un ragazzo millanta (coscientemente o meno) un dato orientamento sessuale in età così precoce, sotto potrebbe esserci una crisi di identità ben più profonda e forse una richiesta di aiuto.

Forse la cosa più saggia, prima di ergersi a paladini delle pari opportunità e della non emarginazione, è informarsi da qualcuno che ci capisca veramente di come funziona lo sviluppo psico-sessuale e di come si struttura l'omosessualità nelle persone... prima di fare danni. E' meglio non improvvisare interventi in cose così delicate se non se ne conoscono "veramente" i meccanismi.

#8:  Autore: mangusta perspicace MessaggioInviato: Mercoledì 05 Marzo 2008, 17:43
    —
può essere. ma secondo me a 13 anni l maggioranza ha già sviluppato le proprie attitudini sessuali.
ma nella mia limitata esperienza in reparto con me c'erano 4 che sembravano gay. e a distanza di anni ho avuto le conferme. e tutti quelli che sembavano etero, hanno continuato a mostrarsi tali
e gli altri amici gay che ho mi confermano che a quell'età sapevano bene da cosa erano attratti.

e in ogni caso,visto che è un caso teorico metto come ipotesi iniziale che lo sia per certo perchè il mio interesse non è essere certa o meno che sia/sarà gay, bensì far smettere le prese in giro, e sapere come muovermi eventualmente con un ragazzo così.

#9:  Autore: uomodelbosco MessaggioInviato: Mercoledì 05 Marzo 2008, 18:04
    —
mangusta perspicace ha scritto:
e in ogni caso,visto che è un caso teorico metto come ipotesi iniziale che lo sia per certo perchè il mio interesse non è essere certa o meno che sia/sarà gay, bensì far smettere le prese in giro, e sapere come muovermi eventualmente con un ragazzo così.

Il punto è effettivamente questo. Non è importante se sia o meno gay. E' importante il fatto che per quello viene mazzuolato dagli altri.
Da questo punto di vista poteva esserci anche una qualsiasi altra causa scatenante, dal naso lungo alla voce stridula, da comportamenti strani a modi di fare curiosi.
Se spostiamo la focale, è principalmente un caso di bullismo, a meno che il ragazzo non scateni reazioni per comportamenti "al limite".

#10:  Autore: elfo MessaggioInviato: Mercoledì 05 Marzo 2008, 19:20
    —
uomodelbosco ha scritto:

E' assurdo nella misura in cui tu non credi che la differente sessualità possa essere una caratteristica come un'altra.


Non lo credo perché non lo è. E' veramente una banalizzazione dovuta alla moda corrente della politically correctness, che a mio parere fa più danni di quelli che vorrebbe correggere.

La sessualità non è solo un problema per il quale si può essere presi in giro: è legata ad amore, affetto, passione, desiderio, ricerca del compagno (o compagna). lussuria, e a tanti altri aspetti e problematiche connesse che in nessun modo possono essere ridotte e banalizzate a una semplice caratteristica fisica.

uomodelbosco ha scritto:

Su questo tema - ampiamente discusso - c'è già un topic.


Link?

#11:  Autore: elfo MessaggioInviato: Mercoledì 05 Marzo 2008, 19:29
    —
serpentecombattivo ha scritto:
Francamente mi sembra campato in aria il presupposto primo.
A 11-12 anni le inclinazioni affettive non sono ancora maturate...


uhm... sicuramente sono abbastanza maturi da rendersi conto di certe differenze.

Se poi il bambino è effeminato se ne accorge da molto prima, e anche nei giochi preferirà assumere ruoli femminili (per esempio una Regina). In questo caso parlo per osservazione diretta, non di un lupetto, comunque.

Comunque è vero che il problema tenderebbe a verificarsi maggiormente in Reparto, proprio per via del periodo di profondi cambiamenti e ricerca di sé stessi, proprio dell'adoolescenza. E questo indipendentemente dal fatto che gli altri repartisti lo prendano in giro, il che ovviamente può creare gravi problemi al ragazzo.

#12:  Autore: pacioResidenza: spotorno sv MessaggioInviato: Mercoledì 05 Marzo 2008, 21:27
    —
giuro che mi spiace..... Wink ma sono d'accordo con frageorges.....

#13:  Autore: mangusta perspicace MessaggioInviato: Mercoledì 05 Marzo 2008, 21:33
    —
e quindi cosa faresti nel mio supposto caso col questo esploratore preso in giro come gay (anche se non lo può essere)?

#14:  Autore: Raksha MessaggioInviato: Giovedì 06 Marzo 2008, 00:24
    —
elfo ha scritto:
Se poi il bambino è effeminato se ne accorge da molto prima, e anche nei giochi preferirà assumere ruoli femminili (per esempio una Regina). In questo caso parlo per osservazione diretta, non di un lupetto, comunque.

Shocked Shocked
Oh mon Dieu!!Io da piccola ho sempre giocato con i maschi e ho assutno quasi sempre ruoli maschili,arrivando a farmi regalare per un compleanno dei ninja...forse in me si nasconde un'omosessualità che non ho ancora scoperto.. Shocked Razz

A parte gli scherzi...non so,io mi trovo d'accordo con frageorges...e il punto focale, come ha giustamente sottolineato anche uomodelbosco,è smorzare l'attitudine degli altri ragazzi!
Io interverrei con catechesi e attività varie che passino il valore della diversità...magari partendo da differenze culturali per poi approfondire e allargare il discorso,non so....
Tipo farli incontrare con persone di altre nazioni, o di altre regioni italiane con caratteristiche particolari ecc....
Non so,è un'idea del momento...però io interverrei su questo punto...

E per la sospetta omosessualità del ragazzo....bè,lascerei tempo al tempo...
Non credo si possa conoscere la propria sessualità a quell'età...
Io sinceramente ho due amici omosessuali,ed entrambi hanno"scoperto" di esserlo in età matura,dopo anche diverse storie con donne...è una cosa un po' delicata,e prima di muoversi in questo senso mi informerei da chi ne sa più di me... Wink

#15:  Autore: paciock87Residenza: Romano MessaggioInviato: Giovedì 06 Marzo 2008, 00:50
    —
frageorges ha scritto:
di come si struttura l'omosessualità nelle persone...


Come l'eterosessualità?

#16:  Autore: uomodelbosco MessaggioInviato: Giovedì 06 Marzo 2008, 09:04
    —
elfo ha scritto:
Non lo credo perché non lo è. E' veramente una banalizzazione dovuta alla moda corrente della politically correctness, che a mio parere fa più danni di quelli che vorrebbe correggere

Mah...non la credo una moda, gli omosessuali non li abbiamo inventati negli anni 90...
Comunque, mettiti comodo e leggiti questo:

http://www.tuttoscout.org/forum/scout-2373.html

#17:  Autore: elfo MessaggioInviato: Giovedì 06 Marzo 2008, 09:48
    —
uomodelbosco ha scritto:
elfo ha scritto:
Non lo credo perché non lo è. E' veramente una banalizzazione dovuta alla moda corrente della politically correctness, che a mio parere fa più danni di quelli che vorrebbe correggere

Mah...non la credo una moda, gli omosessuali non li abbiamo inventati negli anni 90...


No di certo, e neanche i pedofili li hanno inventati nello scorso decennio (o forse sì, come fenomeno mediatico).

E' la politically correctness, importata dagli Stati Uniti verso la fine degli anni '80, che non ci fa più considerare le cose come sono, e neppure più chiamare le cose con il loro nome. E qui potremmo aprire un altro argomento di discussione.

E' quella che ci fa nascondere situazioni alle quali una volta non ci si dava neanche peso dietro assurde perifrasi o addirittura offensivi eufemismi, come se fosse qualcosa di cui vergognarsi. Per esempio, come quando la gente ti guarda storto perché dici "ciechi" invece di "non vedenti" o "videolesi" mentre i ciechi veri si associano nell'Unione Italiana dei Ciechi.

Oppure aver trasformato il secondo me giustissimo termine "handicappato" o "portatore di handicap" in "disabile" prima, e poi rendendosi conto nella loro follia che significava abile a far nulla, in "diversamente abile". Mentre "handicap" come nel golf significa avere uno svantaggio, una difficoltà per fare le stesse cose, che può essere colmata anche attraverso la tecnologia.

O la parola "negro" che deriva direttamente dal latino, e che quand'ero piccolo veniva usata tranquillamente senza alcuna intenzione offensiva, e che oggi sembra una parolaccia, perché così è intesa negli USA, dai quali abbiamo importato "persona di colore" ("coloured person"), che mi sembra molto più offensivo (doveva essere bianca e invece chissà perché è uscita colorata...)

#18:  Autore: uomodelbosco MessaggioInviato: Giovedì 06 Marzo 2008, 10:47
    —
elfo ha scritto:
O la parola "negro" che deriva direttamente dal latino, e che quand'ero piccolo veniva usata tranquillamente senza alcuna intenzione offensiva, e che oggi sembra una parolaccia, perché così è intesa negli USA, dai quali abbiamo importato "persona di colore" ("coloured person"), che mi sembra molto più offensivo (doveva essere bianca e invece chissà perché è uscita colorata...)

Laughing Mi hai fatto ricordare questa cosa:
Tu sei bianco. Quando stai male diventi giallo. Quanto ti incazzi diventi nero. Quando sei emozionato diventi rosso.
E vieni a dire a me che sono negro "uomo di colore"???

Comunque, per le follie del politicamente corretto ne ho una fantastica:
Non si dice più nano, si dice verticalmente svantaggiato.
Laughing

Vabbè...al di là di come si definiscono le cose in modo più o meno folle, è indubbio che il mondo non è bianco o nero ma ci sono tante sfumature tante quanti sono gli uomini.

#19:  Autore: chiurlox MessaggioInviato: Giovedì 06 Marzo 2008, 16:32
    —
Mi fa un pò specie che si apra un topic del genere su cosa noi faremmo se....
E chiedere un consiglio a gente competente?

#20:  Autore: mangusta perspicace MessaggioInviato: Giovedì 06 Marzo 2008, 17:51
    —
perchè ti stupisci?
è un consiglio che da capo, chiedo ad altri capi.
che esperti chiameresti?

#21:  Autore: chiurlox MessaggioInviato: Giovedì 06 Marzo 2008, 18:41
    —
non conoscendo il caso ti direi di chiedere un parere allo psicologo dell'asl o ussl più vicina a te.

#22:  Autore: uomodelbosco MessaggioInviato: Giovedì 06 Marzo 2008, 18:45
    —
chiurlox ha scritto:
non conoscendo il caso ti direi di chiedere un parere allo psicologo dell'asl o ussl più vicina a te.

mmmm....ci andrei cauto prima di piazzare in giro cose che magari non sono proprio così come sembrano...
Chiedevo in un post precedente se il ragazzo ha comportamenti evidenti o comunque che possono suscitare derisione.

#23:  Autore: mangusta perspicace MessaggioInviato: Giovedì 06 Marzo 2008, 19:01
    —
il ragazzo è buono e tranquillo, molto molto effemminato,ogni tanto si arrabbia a fa urletti come certe ragazzine (non so se avete presente).
Ne parlo qua perchè non è un "emergenza educativa". però non vorrei abbassare troppo la guardia.

#24:  Autore: pacioResidenza: spotorno sv MessaggioInviato: Giovedì 06 Marzo 2008, 19:05
    —
sono d'accordo con frageorges nel momento in cui pone l'attenzione sulla specificità del caso.
stiamo parlando di momenti molto delicati in una età che già di per sè è un caos totale.
il rischio di fare un danno ( rimediabile o meno col tempo non è importante ) è molto alto e dato che non stiamo giocando con le figurine ma con le persone credo sarebbe bene cercare di prepararsi con persone che ne sanno di più e sanno aiutarci.
o, meglio ancora, indirizzare il ragazzo verso adultiche lo possano aiutare, siano essi psicologi o meno.
bisogna muoversi con estrema cautela nei confronti del ragazzo ma al tempo stesso essere chiari e netti sulle posizioni da "bullo" che eventualmente possono sorgere.
occorre anche avere il coraggio di dire dei no senza possibilità di replica e non occorre ricordare i valori per arrivare a questo:basta solo la "buona educazione".
logicamente entrano in gioco i genitori.

#25:  Autore: mangusta perspicace MessaggioInviato: Giovedì 06 Marzo 2008, 19:12
    —
non so,vedo gli psicologi per persone che devono essere aiutate.. non so se il suo essere un po' naif sia un problema per lui.. magari con un esperto si sentirebbe emarginato.
o dite che noi dovremmo parlare con qualcuno della sessualità degli adolescenti?

#26:  Autore: rinoceronte caparbio MessaggioInviato: Giovedì 06 Marzo 2008, 20:52
    —
penso che voi che avete il ragazzo sottomano siate i più bravi psicologi e studiosi dell'educazione che il ragazzo possa avere.

Anche se perfino i grandi psicologi seguono corsi di formazione...Wink

#27:  Autore: Beatrix MessaggioInviato: Giovedì 06 Marzo 2008, 22:25
    —
Domanda numero 1 : ma gli altri ragazzi lo prendono in giro? Lui fa del male a qualcuno?
La risposta è no, e allora per il momento lasciatelo in pace da questo punto di vista, magari la progressione personale potrà andare a interessare qualche ambito confinante, ma non in maniera specifica e preponderante.
Dopotutto questa è l'età in cui comincia lo sviluppo puberale e dal punto di vista psicologico è un trauma non indifferente se non affrontato con serenità, io andrei ad analizzare più che altro questo aspetto e soprattutto se questo che a te sembra essere palesemente gay non sia solo il sintomo di un altro malessere.
Ciao

#28:  Autore: uomodelbosco MessaggioInviato: Venerdì 07 Marzo 2008, 08:52
    —
mangusta perspicace ha scritto:
il ragazzo è buono e tranquillo, molto molto effemminato,ogni tanto si arrabbia a fa urletti come certe ragazzine (non so se avete presente).

E' più che abbondante per scatenare i bulletti, ed è su quello che c'è da lavorare. Il ragazzo potrebbe essere gay, oppure solo un pò naif, e prima di lanciarsi in crociate di salvezza mi occuperei del clima in reparto.
Parallelamente parlerei con i genitori, insegnanti o altri che il ragazzo frequenta, per farmi un panorama completo di chi è anche in altri ambiti.
Solo dopo prenderei decisioni sulla persona.

#29:  Autore: Fabio_Tv MessaggioInviato: Venerdì 07 Marzo 2008, 16:41
    —
Ho sempre ritenuto sbagliato che un educatore si improvvisi anche psicologo (se non ne ha la formazione necessaria) o sessuologo o altro, e quindi, di fronte ad un caso che potrebbe essere difficile gestire (sia nei confronti del soggetto che nei confronti del suo rapporto con gli altri), ritengo sarebbe doveroso da parte della Comunità Capi rivokgersi alla consulenza di un esperto.
Credo che sia abbastanza azzardato definire omosessuale un bambino di 11 anni, se non altro perchè l'identità sessuale è ancora tutta da sviluppare.
Quindi andrebbero capiti i motivi del suo "strano" comportamento, quanto siano influenzati dal carattere, dalla famiglia, dal suo modo di percepirsi ecc. Capire se si tratta di comportamenti "effeminati" o semplicemente infantili, o magari di un forma di sensibilità di carattere che si esprime in comportamenti che gli altri bambini (o ragazzi) non possono comprendere. Del resto ogni persona ha tempi e forme proprie di maturazione.
Insomma, prima di dare delle definizioni, sarebbe meglio capire le cause di un comportamento che potrebbe sembrara "fuori norma".
E questo lo si fa ricorrendo all'aiuto di professionisti. IMHO.
Se poi, col tempo, il ragazzo dovesse davvero prendere coscienza di una identità sessuale diversa dal cliché a cui la società lo identifica, ritengo sarebbe cosa giusta che fosse aiutato a non trasformare tutto questo in un dramma o motivo di scherno, ma aiutato a vivere la sua "diversità" nel modo più naturale posibile.

#30:  Autore: mangusta perspicace MessaggioInviato: Venerdì 07 Marzo 2008, 16:56
    —
da me quelli del primo anno di reparto hanno quasi 13 anni ( è abbastanza diverso da 11).
tanti a quell'età danno i primi baci (o altro). Quindi coscienza di sè, degli altri e del sesso e dellasessualità quelli delle medie ce l'hanno..

#31:  Autore: Fabio_Tv MessaggioInviato: Venerdì 07 Marzo 2008, 17:08
    —
La sessualità si matura completamente solo con l'adolescenza, e fino a 13 anni si è ancora pre-adolescenti.
In ogni caso è comunque opportuno che gli educatori di fronte a realtà difficilmente ricnoducibili al comune concetto di "normalità" si affidino all'aiuto di persone esperte di psicologia dell'età evolutiva e dell'adolescenza.
Intervenire "a buon senso" (o anche non intervenire) potrebbe essere pericoloso per il corretto sviluppo del bambino/ragazzo.

#32:  Autore: gufoprecisoResidenza: Genova-Voltri MessaggioInviato: Venerdì 07 Marzo 2008, 19:07
    —
mangusta perspicace ha scritto:
il ragazzo è buono e tranquillo, molto molto effemminato,ogni tanto si arrabbia a fa urletti come certe ragazzine (non so se avete presente).
Ne parlo qua perchè non è un "emergenza educativa". però non vorrei abbassare troppo la guardia.


Tornando alla domanda di mangusta.

Prima di tutto faismettere coloro che prendono in giro il ragazzo, magari parlando a tu per tu, comunque mantenendoti sulla linea del "è sbagliato sempre prendere in giro una persona". Perchè così è, sia perchè una persona sia bassa grassa nera o omosessuale. Questo punto è essenziale, soprattutto se noti che crea "problemi" o "fastidi" al ragazzo in questione.

Fatto questo passaggio imprescindibile, non capisco assolutamente i consigli di coloro che chiedono un aiuto ad uno psicologo. Sinceramente. Aumenterebbe anzi nel caso lo fosse l'idea che gli altri lo considerino malato. Non condivido le opinioni di frageorges, e soprattutti mi spaventa l'affermazione sul "come si struttura l'omosessualità nelle persone".

L'aiuto migliore che si può fornire a quel ragazzo è di lasciarlo in pace vivere la propria vita. I momenti di progressione personale sono l'ideale per capire se ha necessità di parlare di qualcosa. Ma senza costringerlo o portarlo palesemente sul'arogmento se non è evidente in lui una latente richiesta di farlo. Se sarà lui a richiedere di parlare, lasciarlo parlare tranquillamente. Farlo scontrare con la questuone, anche difornte al reparto, se non si sentisse lui pronto a farlo è peggio.

Creare un ambiente tollerante è la cosa migliore che si possa fare. Senza, ripeto, porre il ragazzo in condizioni palesi che lo spingano senza da lui richiesto o ricercato "out of the closet."

Indifferenza? No... indifferenza sarebbe non accorgersi del problema che il ragazzo vive (o potrebbe vivere) ad essere preso in giro dal reparto. Come parimenti dannoso sarebbe spingere o comportarsi nei confronti del ragazzo dando per scontato che lui lo sia (con comportamente che potrebbero essere non percepiti come umilianti, ma in realtà lo sono) senza un primo agire da parte sua, altrimenti si sentirebbe egualmente "preso in giro".

L'essere "effeminato" non significa necessariamente essere gay, come d'altronde la maggior parte dei gay non è effeminata.

13 anni è un'età a cui si può essere già pienamente coscienti della propria sessualità, bisogna poi vedere quanto una persona s'accetti o meno (e a creare confusione in loro sono proprio quelli che prendono in giro, perchè convincono la pensona di essere "anormale"). Raccontarsi che si è ancora troppo giovani, che non si è ancora coscienti, che è necessario parlare con uno psicologo per trovare eventuali problematiche da risolvere è un qualcosa che a mio giudizio crea più danni psicologici ad un ragazzo piuttosto che il bullismo.


L'ultima modifica di gufopreciso il Venerdì 07 Marzo 2008, 19:14, modificato 1 volta

#33:  Autore: uomodelbosco MessaggioInviato: Venerdì 07 Marzo 2008, 19:13
    —
Quoto Gufopreciso!

#34: Re: che fareste se: Autore: 85andre85 MessaggioInviato: Sabato 08 Marzo 2008, 00:04
    —
mangusta perspicace ha scritto:
uno dei vs ragazzi del reparto,al 1o anno fosse palesemente gay. [prendetelo come un dato di fatto. diciamo che è un caso teorico]
E molti degli altri lo prendessero in giro dandogli del frocio e simili gentilezze.
A parte punire o qmq far cessare questi atteggiamenti da bullo,
parlereste con la "vittima" del suo stato (ovviament nei giusti termini), o fareste finta di niente?
E al reparto direste qualcosa?



molto semplicemente, fagli capire che è in un ambiente in cui può esistere come persona. comunque lui sia.
ciò non significa che devi andare da lui a fargli strani discorsi sull'identità sessuale, ma semplicemente devi dargli la sicurezza di poterne parlare, qualora lui volesse. alcuni fanno coming out presto, altri tardi, altri mai. se è gay, *Le abbreviazioni non si leggono. Scrivi in italiano corretto, per favore...*, bisogna rispettare i suoi tempi. solo i suoi. per questo lascerei stare gli psicologi (mica va curato) o i genitori o chi più ne ha più ne metta. se il ragazzo vorrà parlare con i suoi, lo farà quando lo riterrà più opportuno
sai cosa ritengo pero importante e prezioso?! che lui si renda conto che questo è un argomento che esiste, che è qualcosa di reale. quando pensi di essere gay e non lo ammetti ancora a te stesso, a qualunque età, hai la sensazione di essere l'unico, di essere qcs di inesistente agli occhi del mondo. come parlarne non lo so...attività sulla diversità sicuramente aiutano, anche sulla diversità di orientamento sessuale, con i giusti modi ovviamente..

#35:  Autore: gufoprecisoResidenza: Genova-Voltri MessaggioInviato: Sabato 08 Marzo 2008, 13:33
    —
Il mio post è perfettamente in linea con quello di 85andrea85.

Come dicevo (dicevamo?), la convinzione che "bisogna parlarne con lui, con qualcuno" e quanto di più sbagliato si possa fare ad un ragazzo, sempre nell'ipotesi che egli sia gay, specialmente in una fase così "turbolenta" come la prima adolescenza in cui la propria natura si "scontra" con la società. Egli non ha bisogno che qualcuno parli con lui, ma ha bisogno di trovare un ambiente in cui capisca, ma non direttamente della serie "se tu sei gay...", che le diversità sono normali, che esistono, che non c'è niente di sbagliato o anormale nelle persone, che il fatto che una persona sia "diversa" (che poi si potrebbe discutere su quanto lo sia veramente, ma esiste un altro thread direi) non significhi che sia realmente diversa. Un clima di tolleranza quindi in cui lui possa riflettere. Il primo passo nel parlare/agire spetta a lui e a lui soltanto, ed è l'ambiente pacifico, aperto, tollerante ecc che lo aiuterà a confrontarsi in pace con stesso, e, se poi lo vorrà, fare il coming out "diretto" o "indiretto". Gli altri, i grandi, devono oltre a favorire l'ambiente (ma senza troppe ammiccature, altrimenti verrà percepito come "forzatura") essere pronti ad ascoltare (o a recepire i muti segnali di questo), ma mai a parlare in prima persona nè con lui nè con altri (es col riparto o coi genitori). Lasciamo a casa i vari psicologi, genitori, ecc.: è uno dei più gravi danni e torti che gli si possa fare!!

#36:  Autore: lorenzzzResidenza: Casarano (Le) MessaggioInviato: Mercoledì 12 Marzo 2008, 00:36
    —
ciao...io non parlerei con il ragazzo perchè non bisogna far pesare su di lui questa situazione. parlare invece con il reparto quando il diretto interessato è assente si........far capire ai ragazzi che non bisogna comportarsi in quel modo verso una persona...al di là delle sue scelte
prima di tutto è una persona la cui dignità deve essere rispettata!!!

#37:  Autore: elfo MessaggioInviato: Mercoledì 12 Marzo 2008, 09:21
    —
lorenzzz ha scritto:
ciao...io non parlerei con il ragazzo perchè non bisogna far pesare su di lui questa situazione. parlare invece con il reparto quando il diretto interessato è assente si........


Mi pare controproducente. Per di più se poi "il diretto interessato" venisse a conoscenza di questa riunione dove si è parlato di lui senza di lui, sembrerebbe che si è parlato alle sue spalle, e si sentirà ancora più offeso ed emarginato.

lorenzzz ha scritto:

far capire ai ragazzi che non bisogna comportarsi in quel modo verso una persona...al di là delle sue scelte


Temo che non si tratti di una scelta.


L'ultima modifica di elfo il Mercoledì 12 Marzo 2008, 21:23, modificato 1 volta

#38:  Autore: rinoceronte caparbio MessaggioInviato: Mercoledì 12 Marzo 2008, 14:26
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Citazione:
parlare invece con il reparto quando il diretto interessato è assente si.

bell'esempio di correzione fraterna e di sparlare alle spalle...

#39:  Autore: *aliceResidenza: Mestre MessaggioInviato: Mercoledì 12 Marzo 2008, 17:59
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rinoceronte caparbio ha scritto:
Citazione:
parlare invece con il reparto quando il diretto interessato è assente si.

bell'esempio di correzione fraterna...

sono d'accordo anch'io...può essere controproducente, forse alimentando anche ulteriori prese in giro...

#40:  Autore: tuittResidenza: Canobbio (Lugano - Svizzera) MessaggioInviato: Giovedì 13 Marzo 2008, 08:01
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Io dico di lasciare perdere le discussioni. Al limite occorre sgridare gli altri quando lo prendono in giro in modo evidente, ma solo "perchè lo prendono in giro", cosi come si è sempre preso in giro (almeno, una volta era così) chi è un po' piu grasso, chi è basso e rachitico, eccetera.

L'importante è insegnare l'educazione e il rispetto, ma solo perchè si tratta di uno scout come gli altri, e il fatto che sia (forse) gay è una caratteristica della persona, così come se fosse alto, basso, magro, grasso, strabico, con la testa grossa, eccetera.



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