rinoceronte caparbio ha scritto: |
un processo?
ah si? mi giunge decisamente nuova... |
pacio ha scritto: |
a me piace pensare che l'intelligenza superi la fatica.
presupporre dei processi significa arrivare al limite della resa di fronte a situazioni che non riusciamo, pur con tutta la nostra buona volontà e la nostra passione, a gestire. parlare di processo in un ambiente dove la gratuità, la fiducia, la relazione sono fondamento non credo sia in sintonia. tutti noi ci siamo trovati in situazioni limite con ragazzi difficili, ciò non toglie che i primi a fare lo sforzo di capirne il perchè dobbiamo essere noi. alimentare un clima tribunalesco, se non per ridere, di sicuro non aiuterà nè i ragazzi nè tantomeno i capi. un confronto ed un aiuto mirato e preciso sulla situazione è sicuramente molto più efficace ed educativo e riesce a mantenere un clima di fiducia. avvocati, tribunale, punizione....dovrebbero essere vocaboli ben lungi dal nostro servzio, cosa che invece mi pare non sia, e di sicuro allontanano la fiducia reciproca. ad onor del vero bisognerebbe conoscere il fatto nella sua interezza ma non è questo il luogo. per quanto mi riguarda non credo nei processi "educativi". anzi. |