La quarta branca
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Scout C@fé: Il Forum degli Scout -> Comunità Capi

#1: La quarta branca Autore: koalaliberoResidenza: Roma MessaggioInviato: Venerdì 07 Dicembre 2007, 23:13
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Da quest'anno nel mio gruppo è in corso una sperimentazione dell'agesci su proposta della nostra Co.Ca.
Se l'esperimento darà esiti positivi, in futuro potrà essere proposta a livello nazionale.
Si tratta dell'apertura di una quarta branca (sherpa) che si posiziona fra il Reparto e il clan. Esattamente prende l'ultimo anno del reparto, l'anno di Noviziato e il primo di Clan.
L'esigenza è nata dalla costatazione statistica del maggior abbandono da parte dei ragazzi proprio itorno a quegli anni. La Compagnia (si chiama così) ha come finalità l'acquisizione delle tecniche scout, senza farsi mancare servizio e strada, ma sempre di comunità. Gli sherpa hanno anche un forte legame col reparto, saranno infatti maestri di specialità per i singoli e le Squadriglie.

Io rimango un pò critico, non tanto per la branca in se, ma perchè a mio parere vengono un pò snaturate le altre, magari vi dirò meglio più in la, ora vorrei sapere VOI CHE NE PENSATE?

Una precisazione a posteriori... Chiedo scusa se le mie parole possano aver indotto a pensare che facessi parte della comunità capi del mio gruppo, perchè in realtà sono un rover, e quindi da tale ho espresso opinioni e raccontato un punto di vista tutt'altro che ufficiale, conoscendo solamente una parte, fra l'altro non del tutto esatta, della realtà dei fatti.
Ho aperto questa discussione esclusivamente per potermi confrontare con voi sulle conseguenze di qualcosa che, caduto dall'alto, ha modificato la fine del mio percorso scout, e non propagandare una proposta di cui forse sono parzialmente causa, ma assolutamente non artefice.
Purtroppo il limite di un forum è non capire il margine di chiarezza della comunicazione, e quindi la facilità di travisare un discorso attraverso le inevitabili ambiguità in esso contenute. Era questo il caso.


L'ultima modifica di koalalibero il Giovedì 24 Gennaio 2008, 13:05, modificato 2 volte

#2:  Autore: T@zResidenza: Massa Lombarda (RA) MessaggioInviato: Sabato 08 Dicembre 2007, 01:17
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bè.. il passo da Reparto a Clan è sempre traumatico... chissà se questa sarà una soluzione per render meno radicale questo cambiamento...

#3:  Autore: BOBOMANResidenza: Far West MessaggioInviato: Sabato 08 Dicembre 2007, 02:27
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Mi sembra un'ottima proposta ma ATTENZIONE, ci si scorda del passato di come funzionavano le cose...qui fino ai 60/70 e,più o meno nel resto del mondo,fino intorno a metà anni 80.
Insomma è un pò riscoprire l'acqua calda,se si riallacciassero i contatti con il passato si scoprirebbero tante cose che ora vengono proposte come innovative.
Se molti fra noi sono qui a far da Rompi.... è perchè ci rendiam conto che si è perso il contatto con ciò che di buono si era fatto nel passato.
C'è stato uno "scollamento" tra un periodo ed un altro per cui molti ora criticano il passato senza conoscerlo,a partire dai 45 enni in giù non avete conosciuto lo Scoutismo fin dove veramente era riuscito ad arrivare,quindi non avete,purtroppo un metro di giudizio.
Purtroppo ci son state due fasi in Italia "negative" :il dopoguerra dove portare "Divise"(allora cosi eran viste) non era "salutare" e poi la definitiva spallata nei 60 in cui in nome di un pacifismo rivoluzionario si è però fatta piazza pulita di tutto...bello e brutto,insomma una "rivoluzione culturale".
Lo Scoutismo si basa sugli scritti di B.P. ma è stato comunque sempre "Tribale".Il "sapere" si passava in maniera orale,i Gilwelliani avevano pubblicazioni ma erano cose "Inter nos" e non esaustive perchè la maggior parte veniva insegnata a voce e tramandata.
Cerchiamo di approfondire di più il passato,perchè si vedrà che,poi,i problemi non eran cosi differenti e le soluzioni eran migliori e piu pregnate di Scoutismo.
All' epoca i cervelli funzionavano meglio...c'eran meno "File corrotti".
Se io,senza dirvi di che epoca era vi esponessi lo Scoutismo che è stato "tramandato" a me...son sicuro che mi dareste del "troppo moderno" eppure era Scoutismo vero ed ancora legato al cammino sviluppato da B.P.e dai suoi "accoliti" di Gilwell.


Snoaring Bear

Orso Ronfante


Orig.Gil. '85

#4:  Autore: Leo79 MessaggioInviato: Sabato 08 Dicembre 2007, 14:46
    —
Urka questo messaggio potrebbe scatenare le bufere nella nostra Coca.

Una domanda, tu parli di "sperimentazione AGESCI", sicuro? Perche' si sarebbe risaputo in giro...

Noi sono almeno 20 anni che facciamo quello che descrivi tu, o una cosa molto simile.

LC 3-4-5 elementare
EG 1-2-3 media e 1 superiore
Noviziato (i tuoi sherpa) 2-3 superiore
Clan 4-5 superiore 1 universita'

Ovviamente quando i capi riuscivano a sostenere sia clan che noviziato separati.

Sicuramente da un buon rimedio alle fughe dell'ultimo anno di reparto, ma non risolve il problema.
Il reparto non ha quasi piu' bisogno di fare l'alta sq.
L'esperienza in clan/noviziato e' prolungata (5 anni) il che permette di fare cose molto belle con i ragazzi, "stufarsi" in clan e' raro, si va via perche' non si
condividono le attività.
Il noviziato e' numeroso e da senso fare attivita' da soli, se c'e' un novizio ed un capo che combini?

Contro:
- il reparto diventa molto giovane
- la PP in reparto va a scatafascio, (sia il vecchio sentiero che quello nuovo), perche' uno di prima superiore e' troppo piccolo e fa una fatica trmenda a
seguire la PP dei piu' piccoli
- l'alta sq muore, e' quasi fine a se stessa, ci vorrebbe per l'ultimo anno, ma sono pochi e piccoli per poter fare qualche cosa
- due anni di noviziato diluiscono troppo quello che dovrebbero essere i 3 mesi - un anno che spaccano i ragazzi con attività mozza fiato, come un buon noviziato propone
- nel noviziato si perde la crescita orizzontale, tutto il resto dell'iter e' in unita' verticali, eccetto il noviziato, perche' a quell'eta' fa bene un po' di autoconfronto, e davanti solo il MdN che deve essere il capo con le contropalle (passatemi il termine), uno dei ruoli piu' difficili a mio avviso
- la branca RS giovane, uno di 2 superiore in mezzo a gente di 21 anni, un persce fuor d'acqua
- favorisce la formazione di "grupponi" mono eta', perche' nell'arco del clan non sei mai insieme alla stessa gente per molto tempo
- il reparto e' giovane, ha crisi di "eta'" rispetto al resto dei reparti, quando sei in reparto lo senti...

Noi, dal prossimo anno molto probabilemnte ci allineamo al metodo tradizionale...
pensateci bene prima di fare questa sperimentazione!!!

Quali sono le motivazioni che avete identificato pro e contro?

Leo

#5:  Autore: scoiattolo parsimonioso MessaggioInviato: Domenica 09 Dicembre 2007, 11:08
    —
Bhè, qualcuno parlava di scoperta dell'acqua calda... E potrebbe effettivamente essere così.

Chi vi scrive ha iniziato a fare scautismo nel CNGEI per poi, dopo pochi mesi, passare in ASSORAIDER (www.assoraider.it), Associazione Italiana di Scautimo Raider, fondata nel 1965 da Aldo Marzot, già Capo Scaut del CNGEI. Il motivo che spinse Marzot a fondare questa nuova associazione, fu proprio la constatazione dell'abbandono giovanile dello scautismo in età da Compagnia-Clan o nel passaggio tra reparto e compagnia. Nonchè l'abbandono dello scautismo da parte dei giovani che non volevano esser capi al termine dell'iter nelle branche giovanili.
Allora Marzot propose a questi giovani uno scautismo "diverso", sia per età che per attività, ai giovani in età post-Compagnia (18 anni). Lo Scautismo Raider, la quarta branca. Praticamente, rendendo parallelo il cammino nelle branche alle età scolastiche, in età diciamo universitaria, si lascia la Compagnia e si entra a far parte dei Raider, la cui unità è il Raid per fare, fino ai trent'anni, uno scautismo "adulto", giovane al servizio dei giovani.

Io ho avuto personalmente la foruna di vivere tutto l'iter formativo ASSORAIDER nelle branche giovanili ed attualmente sono Capo Raid. Devo dire che la sensazione che ho avuto è stata quella di uno scautismo che seguisse la mia crescita e crescesse con me. Uno scautismo, insomma, "a pennello", profondamente moderno seppur tradizionale.

Per concludere riporto le età per branca in assoraider.
Lupetti: 6-10 anni
Esploratori: 10-14 anni
Rover: 14-18 anni
Raider 18-30 anni (ovviamente in questa fascia di età è possibile diventare capi se si vuole...)

Buona Caccia

#6:  Autore: paciock87Residenza: Romano MessaggioInviato: Domenica 09 Dicembre 2007, 22:21
    —
scoiattolo parsimonioso ha scritto:
Nonchè l'abbandono dello scautismo da parte dei giovani che non volevano esser capi al termine dell'iter nelle branche giovanili.


Obiettivo raggiunto?

#7:  Autore: scoiattolo parsimonioso MessaggioInviato: Domenica 09 Dicembre 2007, 22:41
    —
Risultati estremamente positivi...

#8:  Autore: uomodelbosco MessaggioInviato: Lunedì 10 Dicembre 2007, 10:33
    —
Bof...
Quando qualcosa non funziona si pensa sempre che lo strumento non sia più adeguato, invece di verificare in che modo lo strumento viene utilizzato.
Prima di mettersi a sperimentare (l'ennesima sperimentazione agesci!!!), verifichiamo se quanto proposto è attuale e se non lo è fermiamoci a ritarare lo strumento, invece di inventarne uno nuovo da inserire forzosamente tra quelli esistenti.
Detto per inciso: branca in più=necessità di Capi in più. Come si possa fare se non a discapito delle altre mi riesce difficile da comprendere.

#9:  Autore: aurelianoResidenza: Fra Bolzano e Trento... MessaggioInviato: Martedì 11 Dicembre 2007, 13:23
    —
La "quarta branca" è un argomento che mi attira molto.
Credo che sia sentito da molto tempo e che si sia provato a dargli una qualche forma in molte associazioni. I "senior" nel Cngei così come il Masci sono una qualche forma per venire incontro ad un'esigenza che evidentemente è molto sentita.

L'idea di inserire una branca fra Reparto e Clan è stata ampliamente sperimentata all'estero ma anche qui in Italia, quando svolgevo servizio come capo a Perugia c'era un gruppo vicino a noi che stava sperimentando un sistema simile a quello del gruppo di koalalibero.

Tuttavia le varie sperimentazioni sono sempre andate nella direzione di inserire la quarat branca fra Reparto e Clan...la cosa mi lascia perplesso.
In effetti pochi mesi fa ho avuto la possibilità di conoscere piuttosto bene l'Assoraider e credo che l'idea di inserire la quarta branca DOPO il Clan anticipando le età di passaggio delle branche precedenti sia molto più interessante/utile/aderente alla crescita individuale rispetto a creare una "branca cuscinetto" fra Reparto e Clan. E, non da ultimo, mi sembra che sia più rispettoso del metodo, aggiungendo qualcosa che manca piuttosto che modificando il percorso delle branche più giovani.

#10:  Autore: mangusta perspicace MessaggioInviato: Mercoledì 12 Dicembre 2007, 10:56
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c'è qualche documento ufficiale su questa sperimentazione?
tempo addietro in coca da me è venuta un pezzo grosso della regione (ma non ricordo che incarico ricopriva) e disse che avevano sperimentato anni fa branche ranger e pioneer, con scopi come questa branca sherpa.
qualcuno sa qualcosa su questa sperimentazione? e che frutti (negativi immagino visto che morta subito) ha dato?

#11:  Autore: aurelianoResidenza: Fra Bolzano e Trento... MessaggioInviato: Mercoledì 12 Dicembre 2007, 12:11
    —
(Mangusta ma di che regione sei?)

La sperimentazione fatta in Umbria a cui mi riferivo prevedeva proprio le branche ranger e pioneers, una cosa simile è stata fatta in Francia. Documenti ufficiali provo a cercarne, però in effetti se non se ne sente parlare (quasi) più forse non ha avuto il successo sperato...

#12:  Autore: mangusta perspicace MessaggioInviato: Mercoledì 12 Dicembre 2007, 12:45
    —
regione veneto!

#13: branca ranger-pionier Autore: carlinoResidenza: Basilicata (nel cuore) Padova (fisicamente) MessaggioInviato: Mercoledì 12 Dicembre 2007, 13:57
    —
trovate cenni alla divisione in E/G tra rangers e pionier
(camicia rossa... chi ha qulche filo bianco tra i capelli ricordera' Padova10 e Marghera come me)
http://www.giunglasilente.com/brevissimastoriatalluto.html
in http://www.scoutstreviso.org/Archivio/stradafrat/documenti/d%20RISPOSTA.DOC
la FSE scrive che "E' vero che gli Scouts d'Europa sono contro il metodo “Pionieri-Rangers" (divisione in due archi di età della Branca Esploratori e altre modifiche sostanziali delle attività e della pedagogia" come del resto l'ASCI e L'Agesci
in www.cngei.it/supporti/pdf/3anno98.pdf
si spiega che " i lussemburghesi della LGS hanno 5 fasce di età!!! (Castors 6-8, Lutins, Louvetaux 8-11, Aventures, Exploratuers 11-14, Caravelles, Pionniers 14-17, Rangers, Routiers 17-
23). Non semplice, ma chiaro "

bisognerebbe vedere se Mario Sica o il Centro di Documentazione Scout "Mario Mazza" o Esperienze e Progetti sanno qualcosa di piu'
sulla sperimentazione Ranger-Pionier

#14:  Autore: koalaliberoResidenza: Roma MessaggioInviato: Mercoledì 12 Dicembre 2007, 14:57
    —
Citazione:
Una domanda, tu parli di "sperimentazione AGESCI", sicuro? Perche' si sarebbe risaputo in giro...


si, si. I capi unità devono verbalizzare gli argomenti di ogni singola riunione, mentre la Co.Ca. si deve interrogare sul metodo e abbozzarne le linee guida, tutto il dossier viene spedito al centrale.

Citazione:
Bhè, qualcuno parlava di scoperta dell'acqua calda... E potrebbe effettivamente essere così.

...è una novità per la nostra associazione, e potebbe segnare un cambiamento per molte persone, rimanendo l'AGESCI la realtà scout più grande d'Italia...

Citazione:
Bof...
Quando qualcosa non funziona si pensa sempre che lo strumento non sia più adeguato, invece di verificare in che modo lo strumento viene utilizzato.


Basta girare un poco su questo sito per capire che nella maggior parte dei casi il noviziato non è uno strumento adeguato... purchè non sia usato male da tutti i capi d'Italia...

Citazione:

Prima di mettersi a sperimentare (l'ennesima sperimentazione agesci!!!), verifichiamo se quanto proposto è attuale e se non lo è fermiamoci a ritarare lo strumento, invece di inventarne uno nuovo da inserire forzosamente tra quelli esistenti.

... nel nostro caso non c'è un gran cambiamento del metodo... infatti la Compagnia altro non è che un Noviziato fatto branca, che dia la possibilità a tutti di vivere questa esperienza che troppo spesso per cause esterne (un noviziato di 1/2 persone non è molto stimolante) viene accorpata al clan.
Citazione:

Detto per inciso: branca in più=necessità di Capi in più. Come si possa fare se non a discapito delle altre mi riesce difficile da comprendere.

I capi sono sempre gli stessi ma distribuiti in maniera diversa: clan e reparto più piccoli=meno capi, Noviziato più grande= capi in più... poi penso che bisognerebbe fare un discorso di qualità del servizio offerto, più che di quantità di capi...

Citazione:
c'è qualche documento ufficiale su questa sperimentazione?

La sperimentazione è iniziata da Ottobre, quindi per parlare di documenti ufficiali per quanto ci riguarda ho paura che sia ancora presto

Gli esiti della sperimentazione per il momento sembrano essere positivi, almeno per quanto riguarda la branca Sherpa. Gli effetti collaterali sono quelli che preoccupano di più. Il reparto è inevitabilmente più giovane, e il Clan nettamente più maturo. E' inevitabile quindi che vi siano degli assestamenti... positivi o meno lo scopriremo solo vivendo...

#15:  Autore: uomodelbosco MessaggioInviato: Mercoledì 12 Dicembre 2007, 17:41
    —
koalalibero ha scritto:
... nel nostro caso non c'è un gran cambiamento del metodo... infatti la Compagnia altro non è che un Noviziato fatto branca, che dia la possibilità a tutti di vivere questa esperienza che troppo spesso per cause esterne (un noviziato di 1/2 persone non è molto stimolante) viene accorpata al clan.

E quindi che si è scoperto di nuovo? Che un Noviziato ha bisogno di una sua autonomia per sperimentare, capire e poi approdare consapevolmente al Clan. E' necessaria una branca nuova per questo?
Se un Noviziato è composto da 2 persone migliora se diventa una branca a sè con 2 persone? Rolling Eyes
O non è piuttosto che bisogna domandarsi perchè si hanno solo 2 novizi?
Citazione:
nella maggior parte dei casi il noviziato non è uno strumento adeguato...

O non sono adeguati i Capi che lo guidano?
Citazione:
Gli effetti collaterali sono quelli che preoccupano di più. Il reparto è inevitabilmente più giovane, e il Clan nettamente più maturo.

E dici niente! Soprattutto il Reparto più giovane può indurre Capi poco "attrezzati" a farlo diventare una succursale del branco, mancando il traino dei ragazzi più grandi.

#16:  Autore: koalaliberoResidenza: Roma MessaggioInviato: Mercoledì 12 Dicembre 2007, 21:48
    —
Citazione:
Se un Noviziato è composto da 2 persone migliora se diventa una branca a sè con 2 persone?


si. O meglio elimina questo problema, perchè la branca sherpa dura 3 anni, quindi esclude problemi di bassa numerosità.

Citazione:
O non è piuttosto che bisogna domandarsi perchè si hanno solo 2 novizi?


scusami, se un clan è mediamente composto da 10/15 persone in proporzione i novizi non sono mai tanti... e comunque possono capitare salti generazionali!

Citazione:
Citazione:
nella maggior parte dei casi il noviziato non è uno strumento adeguato...

O non sono adeguati i Capi che lo guidano?

...se così fosse è un morbo nazionale! Ti invito a girare un pò su questo forum per renderti conto che il noviziato "fatto male" è un'esperienza condivisa da moltissimi, io sono più portato a pensare che sia il mezzo ad essere inadeguato...

Citazione:
il Reparto più giovane può indurre Capi poco "attrezzati" a farlo diventare una succursale del branco, mancando il traino dei ragazzi più grandi.

...dai punti di vista, l'altro lato della medaglia è avere un reparto più gestibile, si riesce a fare un lavoro più capillare all'interno delle sq, diminuire un'anno d'età significa adattare meglio le attività ad una fascia d'età che prima era molto vasta: difficile proporre un'attività ugualmente interessante per un ragazzo di 16anni che vadano bene anche per anche uno di 11 e viceversa... fra l'altro si adatta molto bene anche alle direttive del nuovo sentiero articolato in 3 tempi...

#17:  Autore: Leo79 MessaggioInviato: Mercoledì 12 Dicembre 2007, 22:52
    —
Scusa koala, ma non capisco i contenuti che inserite nella quarta branca!
Che cosa la distingue dal reparto e cosa dal clan?

Leo

#18:  Autore: uomodelbosco MessaggioInviato: Giovedì 13 Dicembre 2007, 09:10
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koalalibero ha scritto:
scusami, se un clan è mediamente composto da 10/15 persone in proporzione i novizi non sono mai tanti... e comunque possono capitare salti generazionali!

Mah...esistono certamente realtà diverse, tuttavia faccio semplici calcoli: se un reparto ha 4 squadriglie e i Csq sono tutti in età di passaggio hai già 4 Novizi, aggiungi che spesso anche dei vice sono in età di passaggio e ti ritrovi almeno in 6. E questo se il gruppo ha un solo reparto, se ne ha due...
Vero che in caso di salti generazionali sei un pò "tirato", ma, appunto, dovrebbe essere l'eccezione non la regola che spinge a formare una nuova branca.
Citazione:
Ti invito a girare un pò su questo forum per renderti conto che il noviziato "fatto male" è un'esperienza condivisa da moltissimi, io sono più portato a pensare che sia il mezzo ad essere inadeguato...

Cosa intendiamo per "fatto male"?
Citazione:
...dai punti di vista, l'altro lato della medaglia è avere un reparto più gestibile, si riesce a fare un lavoro più capillare all'interno delle sq,

Il Reparto diventa gestibile se non sono in 40. Se il numero è adeguatamente basso puoi seguire in modo capillare, altrimenti non è certo l'età più bassa che ti aiuta. Tanti son sempre tanti.

#19:  Autore: mangusta perspicace MessaggioInviato: Giovedì 13 Dicembre 2007, 10:02
    —
ieri parlavo di questa cosa con un capo in staff con me..
e mi ha ricordato che anni fa esisteva il noviziato biennale, con gli stessi scopi di questa branca sherpa.
poi si è portato il noviziato ad un solo anno perchè sennò era come una quarta branca.
si saranno ricreduti prevedendo prioprio una branca in più

#20:  Autore: BOBOMANResidenza: Far West MessaggioInviato: Giovedì 13 Dicembre 2007, 13:37
    —
Io trovo che debba essere fatto un cambiamento(ravvedimento)radicale nelle eta delle branche e questo anche perche i ragazzi di oggi sono piu svegli mentalmente di quello che eravamo noi,magari dal punto di vista fisico/manuale assolutamente no,ma oggi come oggi trovo che ci siano troppi stacchi generazionali nelle branche.
Dovuto anche al non corretto uso del metodo originale cosa che quindi porta certe "intolleranze" anche al di fuori del range di eta.....
Solo che un Castorino o un lupetto lo fai giocare "stupidamente" ancora,mentre un lupo a due (anche tre-oramai- dal reparto) si fa 2 marron glacè cosi....
Cosi ,secondo le attivita che si fanno in reparto,succede per l'alta squadriglia.
E via via a salire.
Quindi facendo il punto,dare ai ragazzi quello che è meglio per loro (non quello che pensiamo lo sia guardando il mondo "esterno",onde evitare di diventare come l'associazione "madre" che è ora un gruppo Sportivo in Uniforme...e nemmeno si sa quale)e i ragazzi CREDETEMI vogliono chiedono pretendono Scoutismo.
Fate un semplice sondaggio in giro chiedete cosa è uno Scout cosa fa "Vive nei boschi,se la sa cavare in tutte le situazioni,trova soluzioni a tutto dal nulla"
ok noi sappiamo che è un metodo di crescita e un qualcosa di molto piu vasto ed importante....ma proprio quel "MIELE" di cui sopra fu usato da B.P. per attirare i ragazzi.....LORO LO PRETENDONO DIAMOGLIELO.
Il Noviziato è sinceramente una branca che prima della mia esperienza Italico Agesciana non conoscevo,credo di non averla mai vista applicata come è stata,credo,pensata o se invece è stata pensata cosi la trovo di un inutilita la piu completa.
Uomo del bosco piu di 40 no?
Hai ragione per la regola aurea della Truppa (reparto) sono infatti 6 squadriglie x 6 squadriglieri cad. di cui un Capo ed un vice poi si forma un altro reparto.
Ma negli "anni d'oro" si vide che funzionava meglio col 6x6 + 2 ossia le squadriglie erano formate si! da 6 ma piu i 2 capi (capo e suo vice).
Quindi vi era un (seppur labile) distinguo tra corte d'onore-i capi- e la squadriglia che era effetivamente di 6 squadriglieri.

Nella via/quartiere dove eravamo noi vi erano (3km) 7 gruppi il piu piccolo aveva 2 squadriglie (96+6o poco piu Scoutmasters)le altre minimo 3 e noi ne avevamo 3 piu una "volante" la 4 truppa era quella del surplus,era la fisarmonica non veniva smantellata ma non era mai completa e veniva usata anche per usi propedeutici a quei ragazzi che avevano bisogno di un attenzione particolare da parte degli adulti e della Corte.
Non vi eran casi di Isolamento ma certi ragazzi avevano veramente bisogno di un "attenzione" particolare che in un gruppo completo non si sarebbe potuto loro dare.
In anni ,scout censiti permettendo,si è visto che questo sistema/numero è quello che da i maggiori frutti.
TENETE CONTO(se fate i calcoli dei pochi capi) che il metodo originale,e sviluppato attenendosi a quello e modifiche sul campo(non stravolgimento),si basa sulla democratica "AUTOGESTIONE" dei Ragazzi,quindi la base è UNA BUONA E SOLIDA "CORTE D'ONORE".
I Scoutmasters sono solo consiglieri,supervisori,propositori,magari maestri......(e in modo discreto CONTROLLORI).


Snoaring Bear

Orso Ronfante


Orig. Gil. '85

#21:  Autore: uomodelbosco MessaggioInviato: Giovedì 13 Dicembre 2007, 14:31
    —
boboman ha scritto:
Uomo del bosco piu di 40 no?

No!
Più di 40 non fai Scoutismo, fai doposcuola, fai catechismo, fai bricolage ma NON fai Scoutismo.
A dire il vero BP diceva che ne teneva "16, ma voi che siete più bravi di me, potrete tenerne anche 32"(spero di aver citato correttamente a memoria).
Personalmente ritengo che la formula migliore sia 4 squadriglie da 6. Se si vuole un servizio fatto bene provate solo ad immaginare cosa sia aggiungere all'attività consueta la visita di 24 famiglie!
Citazione:
TENETE CONTO(se fate i calcoli dei pochi capi) che il metodo originale,e sviluppato attenendosi a quello e modifiche sul campo(non stravolgimento),si basa sulla democratica "AUTOGESTIONE" dei Ragazzi,quindi la base è UNA BUONA E SOLIDA "CORTE D'ONORE".
I Scoutmasters sono solo consiglieri,supervisori,propositori,magari maestri......(e in modo discreto CONTROLLORI).

Quoto!
Personalmente ritengo che un gruppo di ragazzi (vale per qualunque età) debba "sentire" la presenza del Capo come un'ombra, e non come un distributore automatico di attività preconfezionate.

#22:  Autore: GerriResidenza: Giungla Anconetana MessaggioInviato: Giovedì 13 Dicembre 2007, 16:26
    —
come dice BOBOMAN bisogna guardare indietro, e guardando indietro a me viene in mente la "Riforma Lebouteux" degli Scouts de france dove nacquero "ranger" e "pionieri"...

La riforma fu devastante: tra il 1964 e il 1974 le due branche persero circa 35.000 iscritti (dei 75.000 iniziali) e il calando continuò così che nel decennio sucessivo l'intera associazione contava appena 40.000 soci...

#23:  Autore: mangusta perspicace MessaggioInviato: Giovedì 13 Dicembre 2007, 17:23
    —
ma cosa facevano queste branche ranger e pionieri?

#24: tempi Autore: carlinoResidenza: Basilicata (nel cuore) Padova (fisicamente) MessaggioInviato: Giovedì 13 Dicembre 2007, 20:22
    —
non vorrei dire una ovvieta' ma dal '64 al '74
successe un fatto epocale di portata difficilmente controllabile:
che lo scautismo sia sopravvissuto e' quasi un miracolo.
Rallegriamocene.

#25:  Autore: rinoceronte caparbio MessaggioInviato: Giovedì 13 Dicembre 2007, 20:46
    —
a parte le perle del Gerri (mazza ma come fai).

Citazione:
TENETE CONTO(se fate i calcoli dei pochi capi) che il metodo originale,e sviluppato attenendosi a quello e modifiche sul campo(non stravolgimento),si basa sulla democratica "AUTOGESTIONE" dei Ragazzi,quindi la base è UNA BUONA E SOLIDA "CORTE D'ONORE".
I Scoutmasters sono solo consiglieri,supervisori,propositori,magari maestri......(e in modo discreto CONTROLLORI).

EHI!
Guarda!
Il nuovo regolamento di Branca E/G!

#26: Re: tempi Autore: GerriResidenza: Giungla Anconetana MessaggioInviato: Giovedì 13 Dicembre 2007, 21:23
    —
carlino ha scritto:
non vorrei dire una ovvieta' ma dal '64 al '74
successe un fatto epocale di portata difficilmente controllabile:

sì, ma a fronte di una associazione che si è dimezzata ci fu una nuova associazione che continiò il metodo "unitario" (ovvero dove la branca esploratori non veniva divisa) ovvero gli "Scouts Unitaire the France" fondati da appena 50 capi "cacciati" dagli "Scouts de France"...
allo stesso tempo la FSE francese ebbe una crescita verticale passando da poche centinaia a quasi 20.000 iscritti....
carlino ha scritto:
che lo scautismo sia sopravvissuto e' quasi un miracolo.
Rallegriamocene.
già, ed in Italia ce la siamo cavata davvero bene...
anche si forti rischi ce ne sono stati, per fortuna scongiurati

rinoceronte caparbio ha scritto:

Guarda!
Il nuovo regolamento di Branca E/G!

che innovatori eh Wink
ed acuni lo definiscono"retrogrado"

#27:  Autore: BOBOMANResidenza: Far West MessaggioInviato: Venerdì 14 Dicembre 2007, 10:13
    —
uomodelbosco ha scritto:
boboman ha scritto:
Uomo del bosco piu di 40 no?

No!
Più di 40 non fai Scoutismo, fai doposcuola, fai catechismo, fai bricolage ma NON fai Scoutismo.
A dire il vero BP diceva che ne teneva "16, ma voi che siete più bravi di me, potrete tenerne anche 32"(spero di aver citato correttamente a memoria).
Personalmente ritengo che la formula migliore sia 4 squadriglie da 6. Se si vuole un servizio fatto bene provate solo ad immaginare cosa sia aggiungere all'attività consueta la visita di 24 famiglie!
Citazione:
TENETE CONTO(se fate i calcoli dei pochi capi) che il metodo originale,e sviluppato attenendosi a quello e modifiche sul campo(non stravolgimento),si basa sulla democratica "AUTOGESTIONE" dei Ragazzi,quindi la base è UNA BUONA E SOLIDA "CORTE D'ONORE".
I Scoutmasters sono solo consiglieri,supervisori,propositori,magari maestri......(e in modo discreto CONTROLLORI).

Quoto!
Personalmente ritengo che un gruppo di ragazzi (vale per qualunque età) debba "sentire" la presenza del Capo come un'ombra, e non come un distributore automatico di attività preconfezionate.





UdB tieni conto anche di come funzionavano le cose.
Quello è stato il periodo d'oro dello Scoutismo Britannico '60/primi '80,il metodo aveva raggiunto la sua piu alta messa a punto,GILWELL aveva svolto il suo tema nella maniera piu completa.
La Truppa era una locomotiva sulla sua rotaia mettevi carbone e andava diritta da sola,ognuno sapeva e faceva quel che vi era da fare,tutto il metodo e le tradizioni erano a conoscenza di tutti e venivano tramandate a tutti.
Il meccanismo funzionava alla perfezione,nel sito degli Scout britannici trovi i pdf del regolamento e anche se in alcuni aspetti rimaneggiato peggiorativamente un idea di come funzionavan le cose la vedi,tutto è segnato e contemplato.
Quindi che si fosse in pochi o tanti le cose funzionavano bene lo stesso,le uscite INSIEME dei vari gruppi,delle zone,delle contee e delle "regioni",,all'epoca eran all'ordine del giorno,si era in centinaia e migliaia anche,ma si riusciva a far bene tutto.

Tieni conto anche che oltre "Scouting for Boys" devi tener conto dello sviluppo del tema da parte di GILWELL (sviluppo voluto e seguito da B.P.) SfB fu la prefazione ma GILWELL fu lo svolgimento completo del tema.

Il sistema di apprendimento Gilwelliano si basa proprio sulla Truppa formata da 6 Squadriglie di 6 poi deciso per 8 elementi(e in tempi di "PIENONE" le squadriglie potevan essere 8 ma questo era un discorso LOGISTICO,la regola rimane 6X8+3) e 3 Gilwellian Soutmasters
(poi nel tempo furono aggiunti o comunque inalzati a maggior importanza altre figure di Scoutmasters istruttori specifici).


Snoaring Bear

Orso Ronfante

Orig. Gil. '85.

#28:  Autore: uomodelbosco MessaggioInviato: Venerdì 14 Dicembre 2007, 11:21
    —
rinoceronte caparbio ha scritto:
a parte le perle del Gerri (mazza ma come fai).

Citazione:
TENETE CONTO(se fate i calcoli dei pochi capi) che il metodo originale,e sviluppato attenendosi a quello e modifiche sul campo(non stravolgimento),si basa sulla democratica "AUTOGESTIONE" dei Ragazzi,quindi la base è UNA BUONA E SOLIDA "CORTE D'ONORE".
I Scoutmasters sono solo consiglieri,supervisori,propositori,magari maestri......(e in modo discreto CONTROLLORI).

EHI!
Guarda!
Il nuovo regolamento di Branca E/G!


Cavolo!
Ma l'agesci non poteva pensarci prima? Twisted Evil
Questa si che è una innovazione, è così innovativa che sembra quasi qualcosa che fu gettato alle ortiche...

#29:  Autore: GerriResidenza: Giungla Anconetana MessaggioInviato: Venerdì 14 Dicembre 2007, 11:36
    —
uomodelbosco ha scritto:
Cavolo!
Ma l'agesci non poteva pensarci prima? Twisted Evil
Questa si che è una innovazione, è così innovativa che sembra quasi qualcosa che fu gettato alle ortiche...
dobbiamo ringraziare la fiordaliso: si vede che qualcuno ha aprofittato dell'offerta del centenario compratto il cofanetto promozionale con tutti i libri di BP ridandosi una letta al libro dei capi! Razz

a scanzo di equivoci: STO SCHERZANDO!

#30:  Autore: rinoceronte caparbio MessaggioInviato: Venerdì 14 Dicembre 2007, 13:49
    —
Citazione:
si vede che qualcuno ha aprofittato dell'offerta del centenario compratto il cofanetto promozionale con tutti i libri di BP ridandosi una letta al libro dei capi

io per primo (a un anno dalla partenza...)!

#31:  Autore: koalaliberoResidenza: Roma MessaggioInviato: Giovedì 24 Gennaio 2008, 01:20
    —
Una precisazione... Chiedo scusa se le mie parole possano aver indotto a pensare che facessi parte della comunità capi del mio gruppo, perchè in realtà altro non sono che un rover, e quindi è da tale ho espresso opinioni, e raccontato un punto di vista che è tutt'altro che ufficiale, conoscendo solamente una parte fra l'altro inesatta e capsiosa della realtà dei fatti.
Avevo aperto questa discussione esclusivamente per potermi confrontare con voi sulle conseguenze di qualcosa che, caduto dall'alto, aveva modificato la fine del mio percorso scout, e non propagandare una proposta di cui forse sono parzialmente causa, ma assolutamente non artefice.
Purtroppo il limite di un forum è non capire il limite di chiarezza della comunicazione, e quindi la facilità di travisare un discorso attraverso le inevitabili ambiguità in esso contenute. Era questo il caso.

#32:  Autore: gufoprecisoResidenza: Genova-Voltri MessaggioInviato: Giovedì 24 Gennaio 2008, 01:59
    —
Forse ho bisogno di ancora un pò di anni er valutare con più maturità, ma due anni di r/s e uno da aiuto nel mio riparto, mi sono fatto un'idea dei miei ragazzi, e ricordo benissimo quando lo ero io un esploratore. Si tratta badate di una mia opinione, sicuramente discutibile.

Ma sono convinto che cambiare il metodo--> le età per quanto riguarda gli e/g, ci ucciderebbe a tutti. Si abasserebbe il livello dei reparti. A quel punto, siete pronti ad accolgiermi in FSE? Very Happy Se c'è un problema è già stato evidenziato come si vada sempre ad indagare il metodo, quando invece andrebbe seriamente indagato la qualità del come viene applicato. Sono convinto che una serie indagine in questo senso darebbe risultati in un certo qual modo "sconcertanti". Ho visto reparti al campo fare costruzioni con i chiodi e mangiare ad un tavolo unico con cucina unica!

Il Riparto se gliene si dà la possibilità funziona, e funziona eccome. Se i CSq sono davvero CSq dotati di cogestione, autonomia e responsabilità sono spronati e lavorano sodo, se il sistema delle sq funziona ogni ragazzo ha il suo posto. L'avventura li cementifica, e per essere vera avventura scout, e non divertimento da colonia, non deve essere calibrata alla potenzialità degli 11enni! Loro devono essere i piccoli, stupirsi di ciò che i grandi sanno fare, e volerlo imparare! I ragazzi devono vivere davvero l'Avventura, devono sentirsi gli "uomini dei boschi" di B.-P., ed è necessario che le Squadriglie siano davvero Squadriglie, e non semplici "suddivisioni" dei ragazzi!

Ma ciò presuppone uno scautismo attivo, anche elitario se volgiamo dirlo si. Senza peli sulla lingua. Aperto a tutti, ma non per tutti, perchè non tutti sono fatti per lo scautismo. Questa è la tradizione nella quale nasce e si sviluppa lo scautismo italiano, e non dobbiamo dimenticarlo (quello "franco-belga" si diceva)! Il mio Riparto non è un doposcuola in cui i ragazzi vengono nel tempo libero per fare un'attività, passare un pò di tempo con amici divertendosi (o peggio, succursale del catechismo); lo è anche, ma è qualcosa di diverso.

I 16enni di oggi più maturi? Posso dire l'opinione di tutti i miei coetanei e non che conosco? Eravamo molto più maturi noi! Loro sono forse più "grandi", perchè hanno più "esperienze di vita", ma non sono più maturi. Ed è importante fare questa distinzione.

Piccolo inciso: l'anno del Noviziato lo ricordo come uno degli anni più belli, quasi come quelli da esploratore...

#33:  Autore: BOBOMANResidenza: Far West MessaggioInviato: Giovedì 24 Gennaio 2008, 08:09
    —
Gufopreciso......Mi sento meglio....Grazie

Vai avanti,tieni duro,

Snoaring Bear

Orso Ronfante

Org.Gil. '85

#34:  Autore: scoiattolo parsimonioso MessaggioInviato: Giovedì 24 Gennaio 2008, 08:32
    —
Gufopreciso,
in parte condivido la tua opinione ma alcune cose che dici mi sembrano un tantino estremizzate.
Innanzitutto non è vero che abbassando l'età dei reparti la qualità dello scautismo scende. I ragazzi di oggi saranno anche meno maturi (ma bisognerebbe capire bene cosa intendi...) ma ti assicuro che sono estremamente più svegli per cui anticipare di uno max due anni il reparto non provocherebbe nulla di eccezionale, anzi, avendo io fatto l'esploratore nell'ASSORAIDER che ha le fasce d'età più basse, ti assicuro che nei confronti con i reparti "maturi" non mi sono mai sentito da meno...
Quello che condivido maggiormente è l'affermazione che prima di mettere mano al metodo bisognerebbe esser certi della sua applicazione. D'accordissimo. E non è con una branca tra le branche giovanili che si applica meglio il metodo.
Torno tuttavia aripetere che tutti, MASCI e SENIOR insegnano, sentono l'esigenza di uno scautismo per adulti. Perchè non ufficializzare questa necessità? Perchè non costituire, come si fa in ASSORAIDER dal 1975, una branca dopo quelle tradizionali che consenta di proseguire un cammino scaut diverso da quello del capo unità?

#35:  Autore: uomodelbosco MessaggioInviato: Giovedì 24 Gennaio 2008, 09:27
    —
scoiattolo parsimonioso ha scritto:
Torno tuttavia aripetere che tutti, MASCI e SENIOR insegnano, sentono l'esigenza di uno scautismo per adulti. Perchè non ufficializzare questa necessità? Perchè non costituire, come si fa in ASSORAIDER dal 1975, una branca dopo quelle tradizionali che consenta di proseguire un cammino scaut diverso da quello del capo unità?

Questa però è una proposta ben diversa dall'ipotizzare una branca-cuscinetto in fascia educativa, come prospettava il topic.
Detto questo, l'ipotesi di scoutismo adulto la quoto al 100%.
Fine OT...

#36:  Autore: gufoprecisoResidenza: Genova-Voltri MessaggioInviato: Giovedì 24 Gennaio 2008, 10:38
    —
scoiattolo parsimonioso ha scritto:
Innanzitutto non è vero che abbassando l'età dei reparti la qualità dello scautismo scende.


Intendevo la qualità "tecnica e manuale". Non mi porrei allo stesso modo con una squadriglia di 10-14enni che va a fare un raid di esplorazione da soli sui monti, armeggia con accette, seghe, saracchi e costruisce una sopraellevata on un alto pennone di squadriglia, rispetto ad una squadriglia di 12-16 enni! Saranno più "svegli", ma quanto alla responsabilità? Soprattutto nell'attuale società e con le attuale famiglie che spingono sempre più a privare di responsabilità e autonomia i ragazzi? Non lascerei fare ad na squadriglia le stesse cose che lascerei fare ad una mia, perchè l'età va comunque tenuta conta! Non so che ragazzi abbiate, ma io vedo sempre i miei. I novizi sono entusiasti, vogliono imparare, volgiono fare, sono incuriositi, sono è vero "svegli".... ma appena ti distrai un attimo cominciano a giocare anche con quelli del II anno, si distraggono. E allora assisti alla scena del CapoSq che dice "dai ragazzi, finiamo e poi giochiamo tutti assieme" e i novizi mollano gli atrezzi li dov'erano (e il Vice che sbuffa e va a raccoglierli e borbotta tra sè e sè "ma a questi non l'ha insegnato nessuno l'ordine?" --> risp? no. ci pensa la mamma.) e corrono intorno al CapoSq affascinati da come si fa una punta e un'incastro e volgiono provare per primi, e poi si girano fiduciosi verso il csq e gli chiedono "l'ho fatto giusto?" "hai visto come sono stato bravo?" "posso farlo di nuovo io?". E poi a fine lavoro tutti assieme a far la lotta! E a ridere. Scopo del gioco "uccidere il CSq" che tenta di scappare. I novizi che rispettano il CSq, anche quando li striglia non perchè lo temano, ma perchè lo stimano! Lo capisci dalla luce che brilla nei loro occhi. Abassare l'età significherebbe inevitabilmente anacquare la proposta e/g perchè molte sue carratteristiche sono pensate e richiedono una responsabilità tipica dei 16enni, e se devo dire la realtà mi sembra di vedere che quel tipo di responsabiltà anzichè apparire tra i più giovani, tenda ad apparire tra i più vecchi. E proporre ai più grandi un ibrido tra reparto e clan che insista molto sul servizio, e accantoni un pò l'avventura, che è invece quello che chiedono a gran voce! E quella macchina perfetta che è il Riparto di esploratori e di guide calibrata dove volutamente ci sono ragazzi più grandi perchè loro hanno e devono avere la responsabilità dei più piccoli, e capacità di autonomia, e di animazione (è importante per loro animare, quanto veramente anima la vostra ConCa? se vi lamentate che alcuni giochi (che non siano fisici) non li entusiasmano più di tanto la chiave è quella. Se dite "animate voi" è la parola magica! E tutti si divertiranno!) e di cogestione dei ragazzi! Con il loro vivere (e chiedere!) l'Avventura riescono a tirar fuori i più piccoli dall'età del gioco e incamminarli sui sentieri che troveranno dentro di loro! Badate che questa lieve differenza d'età (e di approccio) non è un caso, non è dovuta al fatto che i tempi sono cambiati. E stata voluta così, il riparto trae forza da questo incontro.

Già è difficile con le ansie e le preoccupazioni della società attuale proporre un vero scautismo, snaturandolo faremmo più danno ai nostri ragazzi che altro, perchè ci adatteremmo, mentre invece oggi più che mai i ragazzi vengono fatti vivere nell'ovatta, oggi più che mai hanno bisogno di imparare la responsabilità, l'autonomia, il prendere in mano la propria vita. E non è facile, quando alle riunioni dei genitori ti chiedi "ma non è che ho sbagliato? non è che sono i genitori del branco?". Non possiamo anche noi arrenderci.

Certo bisogna porsi il problema della qualità del metodo proposto. Se la maggior parte applica un surrogato del Reparto, allora è evidente che i ragazzi grandi si annoiano, perchè mancano loro gli stimoli. Faccio un esempio: quante vole ho sentito dire "la vita di squadriglia non deve danneggiare la vita di reparto". Ma la vita del riparto è la vita delle squadriglie! è impensabile anche solo supporre di poter fare vita di reparto sacrificando quella delle squadriglie.


L'ultima modifica di gufopreciso il Giovedì 24 Gennaio 2008, 10:52, modificato 1 volta

#37:  Autore: scoiattolo parsimonioso MessaggioInviato: Giovedì 24 Gennaio 2008, 10:48
    —
Guarda,
io credo che nemmeno un 16enne venga lasciato a fare qualsiasi attività senza un capo ce gli stia "addosso" senza farsene accorgere.
Premesso ciò, ti posso dire che quest'anno la mia associazione (ripeto: ASSORAIDER) ha effettuato il campo nazionale esploratori facendo svolgere alle pattuglie di 11-14 anni hike di pattuglia che i ragazzi (pur se adeguatamente sorvegliati) hanno svolto da soli e senza problemi... C'è da aggiungere che ovviamente al campo vi era un reparto dell'AGESCI di roma ospite e che ha svolto le medesime attività senza che si notasse la differenza (che poi è di un anno-max due).
Purtroppo non è l'età, ma il carattere dei ragazzi che può renderli più o meno portati a svolgere determinate attività.

#38:  Autore: gufoprecisoResidenza: Genova-Voltri MessaggioInviato: Giovedì 24 Gennaio 2008, 11:06
    —
scoiattolo parsimonioso ha scritto:
Guarda,
io credo che nemmeno un 16enne venga lasciato a fare qualsiasi attività senza un capo ce gli stia "addosso" senza farsene accorgere.
Premesso ciò, ti posso dire che quest'anno la mia associazione (ripeto: ASSORAIDER) ha effettuato il campo nazionale esploratori facendo svolgere alle pattuglie di 11-14 anni hike di pattuglia che i ragazzi (pur se adeguatamente sorvegliati) hanno svolto da soli e senza problemi...


Premetto che le mie sono opinoni, e perciò rispetto profondamente le tue e quelle della tua associazione, volgio chiarirlo perchè mi rendo conto che a volte mi lascio un pò "infiammare", e non vorrei che si fraintendessero Smile

Cosa intendi per "adeguatamente sorvegliati" e "un capo che gli stia addosso senza farsene accorgere"? Non ho mai sorvegliato (e quando ero io esploratore i miei capi non l'hanno mai fatto con me) i miei ragazzi durante raid, hike, missione, uscita o bivacco di squadriglia. (Certo in questo ultimo caso ci devono portare preventivamente il programma, e diciamo magari questo si, questo no; ma poi il nostro controllo finisce li.) Questanno una squadriglia farà bivacco e realizzerà un pennone, senza nessuno che stia loro addosso.

Citazione:
Purtroppo non è l'età, ma il carattere dei ragazzi che può renderli più o meno portati a svolgere determinate attività.


Ni. Sul discorso del carattere sono ovviamente d'accordo (scautismo aperto a tutti, ma non per tutti segue questa filosofia), ma l'età trovo sia rilevante sul cosa ti puoi permettere di far loro svolgere.

#39:  Autore: scoiattolo parsimonioso MessaggioInviato: Giovedì 24 Gennaio 2008, 11:44
    —
gufopreciso ha scritto:
Cosa intendi per "adeguatamente sorvegliati" e "un capo che gli stia addosso senza farsene accorgere"? Non ho mai sorvegliato (e quando ero io esploratore i miei capi non l'hanno mai fatto con me) i miei ragazzi durante raid, hike, missione, uscita o bivacco di squadriglia. (Certo in questo ultimo caso ci devono portare preventivamente il programma, e diciamo magari questo si, questo no; ma poi il nostro controllo finisce li.) Questanno una squadriglia farà bivacco e realizzerà un pennone, senza nessuno che stia loro addosso.

Ni. Sul discorso del carattere sono ovviamente d'accordo (scautismo aperto a tutti, ma non per tutti segue questa filosofia), ma l'età trovo sia rilevante sul cosa ti puoi permettere di far loro svolgere.


Non preoccuparti delle "infiammate"... Io non mi sono accorto di nulla e ci confrontiamo con la massima serenità.

Punto 1: tu sei un giovane aiuto, io sono ugualmente giovane ma qualche annetto in più di esperienza ce l'ho perchè la mia attività nelle branche è iniziata quando avevo 18 anni. Comunque quando si decide di far fare un'attività a dei ragazzi oltre ad una valutazione "a tavolino" dei potenziali rischi (onde evitare di incappare in brutti guai) sarebbe buona norma sorvegliare sempre i ragazzi (da 0 a 18 anni). Ti faccio un esempio: nella mia esperienza di hike quando mandavamo fuori le ptg uno di noi era sempre dietro a ciascuna ptg senza farsene accorgere perchè sono comunque dei minori che, per quanto tecnicamente preparati, non si sa in cosa potrebbero incorrere. Se la loro esperienza di scaut è stata ben fatta non succederà nulla ma prevenire è sempre meglio che curare. Probabilmente tu non segui i tuoi ragazzi, ma i tuoi capi stai sicuro che ti hanno adeguatamente "sorvegliato". E se non te ne sei accorto vuol dire che lo hanno saputo far bene.

Punto 2: il reparto consente ai ragazzi di vivere delle avventure entusiasmanti. Purtroppo però i tempi in cui viviamo hanno, a mio avviso, anticipato di molto lo "svezzamento" dei ragazzi dagli entusiasmi giovanili. Anticipando la fascia d'età l'esploratismo ha, a mio avviso, ancora la possibilità di far presa sui ragazzi e di far vivere loro l'entusiasmo adolescenziale che si va via via perdendo.

Infine, tornando al discorso iniziale, l'idea di inserire una branca cuscinetto tra reparto e clan/compagnia che "rubi" un anno ciascuno alle due unità di fatto ti abbassa l'età dei reparti e ti alza quelle delle compagnie/clan. Facendo quello che noi facciamo da 30 anni: ringiovanire i reparti e offrire una possibilità di "scautismo per adulti" che tuttavia col clan arriva solo a 21 anni. La mia associazione offre la possibilità di continuare a far scautismo tra coetanei e senza essere capi fino ai 30, ma anche oltre...

#40:  Autore: uomodelbosco MessaggioInviato: Giovedì 24 Gennaio 2008, 11:52
    —
scoiattolo parsimonioso ha scritto:
Probabilmente tu nons egui i tuoi ragazzi, ma i tuoi capi stai sicuro che ti hanno adeguatamente "sorvegliato". E se non te ne sei accorto vuol dire che lo hanno saputo far bene.

Non mi trovi tanto d'accordo... Se è vero che i rischi esistono, è altrettanto vero che una programmazione PRIMA dovrebbe essere ben più di aiuto che non una attività di spionaggio da parte dei Capi DOPO.
E se gli esplo ti scoprono che si fa? Tutta la fiducia che fino al giorno prima dicevi di dare loro dove finisce?

#41:  Autore: gufoprecisoResidenza: Genova-Voltri MessaggioInviato: Giovedì 24 Gennaio 2008, 12:41
    —
[quote="scoiattolo parsimonioso"]
gufopreciso ha scritto:
Punto 1: tu sei un giovane aiuto, io sono ugualmente giovane ma qualche annetto in più di esperienza ce l'ho perchè la mia attività nelle branche è iniziata quando avevo 18 anni.


Non lo metto in dubbio. La mia esperienza è solo di tre anni (lo so che ero r/s, ma era una situazione particolare in cui mi trovavo da fare praticamente da "capo", giusto o no è andata così.), e tanto di capello a te Smile

Citazione:
Ti faccio un esempio: nella mia esperienza di hike quando mandavamo fuori le ptg uno di noi era sempre dietro a ciascuna ptg senza farsene accorgere perchè sono comunque dei minori che, per quanto tecnicamente preparati, non si sa in cosa potrebbero incontrare. [...] Probabilmente tu non segui i tuoi ragazzi, ma i tuoi capi stai sicuro che ti hanno adeguatamente "sorvegliato". E se non te ne sei accorto vuol dire che lo hanno saputo far bene.


Io no, e in questi tre anni in e/g nessun capo ha mai seguito i ragazzi, e anche quando lo ero io non sono stato sorvegliato. Lo dico perchè bene o male o rimasti in CoCa, o in Pattuglia Base, o comunque li conosco e ci parlo e me l'hanno detto. E così avviene pure nella mia zona. Hanno un cellulare acceso in busta chiusa in caso di necessità, o comunque anche indicazioni su eventuali rifugi o case abitate nelle vicinanze.

E lo trovo corretto. La pianificazione prima è necessaria ed è necessario in questa fase il controllo. Ma nel momento della realizzazione dopo il controllo preventivo in base alla fiducia nei ragazzi, alla consapevolezza della loro capacità di responsabilità e autonomia; devi permettere loro di dispiegarle queste capacità e metterle in atto. Trovo che seguire il ragazzo sia un segno di adattamento ad una realtà di iperprotezione e ovattamento dei ragazzi. Un adattamento che giudico contrario allo spirito e a ciò che lo scautismo chiede e propone (o dovrebbe chiedere e proporre) ai ragazzi. E se poi per necessità il capo salta fuori o è scoperto? Si rompe per sempre l'atmosfera e il meccanismo chiave che smuove il riparto.

E comunque ci sono stati dei casi in cui è evidente come non ci abbiano sorvegliati. Porto l'esempio di un anno che a raid il giorno prima ci avevano detto di tornare "non prima delle 17". Non so se agli altri abbiano detto "entro le 17", fattostà che noi abbiamo capito proprio "non prima", e nel nostro prato lassù abbiam fatto tante atività e il rettificato ci siamo messi a farlo in maniera molto precisa, fattòstà che alle 18 stavamo ancora camminando tranquilli suil sentiero, e i capi sono arrivati di corsa temendo che fosse successo qualcosa causante il ritardo. Se ci avessero seguito non si sarebbero preoccupati in questo modo.

Citazione:
Punto 2: il reparto consente ai ragazzi di vivere delle avventure entusiasmanti. Purtroppo però i tempi in cui viviamo hanno, a mio avviso, anticipato di molto lo "svezzamento" dei ragazzi dagli entusiasmi giovanili. Anticipando la fascia d'età l'esploratismo ha, a mio avviso, ancora la possibilità di far presa sui ragazzi e di far vivere loro l'entusiasmo adolescenziale che si va via via perdendo.


Le analisi fatte dalla CoCa del mio gruppo, il PEG e la realtà e le discussioni in Zona da me partono invece tutte da una constatazione contraria. Ragazzi si in un certo senso più "grandi" ma meno maturi, CdA più legati al branco, che tendenti al riparto, 16enni di fatto più "piccoli" e meno responsabili. Un generale avanzamento del "infantilismo" anzichè un "arretramento" del "adolescenzialismo". Siamo un caso a parte?

Un esempio terra terra. Il Reparto del gruppo del paese vicino (benchè siano da tenere conto il discorso CNEGI/AGESCI), l'Arenzano 1, fino a due anni fa aveva un reparto misto con due squadriglie (1 di e e 1 di g), applicava un metodo un pò snaturato, anacquato. Molto religioso, molto discorsivo, molto "reparto", livelli calibrati più bassi. (riflessione rivolta agli AGESCI non ad ASSORAIDER) Risultato, pochi ragazzi, grande abbandono non dei grandi, è vero ce n'erano pochi ma erano quelli che sopravvivevano dal grande periodo di abbandono che era tra i piccoli. Non avevano stimoli per continuare. Più della metà dei novizi abbandonavano. Veniva considerato il reparto meno reparto della zona, guardato male ai Sangiorgi... Cambiano i Capi. Cambia il Metodo. Ritorna al centro la squadriglia (uscite che prima non esitevano), innalzamente del livello, bla bla. Risultato, in 2 anni ora sono a 5 squadriglie che scoppiano di vita. Volgio anche sottolineare come quei pochi grandi che sopravviveano, poi si stancavano e abbandonavano in noviziato. Quel gruppo non aveva di comunità r/s. Ora ciò ha portato quella coca, e tutti anoi a riflettere su un punto. Se noi applichiamo ad una branca di 12-16 anni un metodo "annacquato" e più basso è ovvio che i grandi si stancheranno e abbandoneranno, chiedendo la necessità di una branca cuascinetto. Ma nel momento in cui si è applicato un metodo più "tradizionale" e rigoroso, ora quel gruppo scoppia di vita.

Sono contento di esperimenti funzionanti come quello dell'Assoraider con una loro specificità e carrateristica. Il punto che nè il mio gruppo nè la mia zona sentiamo l'esigenza di una proposta diversa, perchè le nostre branche funzionano. E constatiamo al contrario che la tendenze è che i ragazzi sono più "grandi" ma di fatto più piccoli, anzichè essere più "piccoli" ma di fatto più grandi. Sarà l'aria di mare?

Poi ripeto, io ho solo 21 anni, sono magari giovane ed inesperto. e rispetto assolutamente ogni opinione diversa. Percè in sostanza su questo argomento si posso avere opinioni alcune più "autorevoli" di altre (e senz'altro non la mia), senza arrogarsi il diritto della verità.

Citazione:
Infine, tornando al discorso iniziale, l'idea di inserire una branca cuscinetto tra reparto e clan/compagnia che "rubi" un anno ciascuno alle due unità di fatto ti abbassa l'età dei reparti e ti alza quelle delle compagnie/clan. Facendo quello che noi facciamo da 30 anni: ringiovanire i reparti e offrire una possibilità di "scautismo per adulti" che tuttavia col clan arriva solo a 21 anni. La mia associazione offre la possibilità di continuare a far scautismo tra coetanei e senza essere capi fino ai 30, ma anche oltre...


Per quanto trovi utile uno scautismo adulto, così come i Raiders di Marzot sono una buona proposta, non sono d'accordo al ringiovanimento delle branche giovanili, specie se finalizzato allo scautismo adulto. Se dev'essere effettutato (cosa a cui sono in ogni caso contrario), che almeno la giustificazione sia interna ad essa e rivolta ad essa.

#42: ... "quarta branca" ... ?!? Autore: gerryResidenza: roma MessaggioInviato: Giovedì 24 Gennaio 2008, 13:21
    —
cari amici del forum di scout c@fè,
a seguito di alcuni interventi di koala libero, un rover del nostro gruppo, ci vediamo costretti ad aggiungere alcune piccole ma - crediamo - sostanziali precisazioni al suo intervento di rettifica di stamane.

a nome della comunità capi vogliamo chiarire che l'esperienza sulla quale ci stiamo confrontando NON è una sperimentazione agesci. siamo ad oggi in una fase assai preliminare in cui abbiamo offerto alle strutture associative la nostra disponibilità a riflettere insieme su un'ipotesi assolutamente "work in progress".

tale esperienza nasce dalla verifica del precedente progetto educativo e da un lavoro di approfondimento dell'analisi del territorio in cui operiamo, delle nostre capacità e dei nostri limiti, delle famiglie, dei ragazzi, delle interazioni di questi con altre agenzie educative.

crediamo quindi che la dimensioni particolare dell'analisi possa giustificare l'esperienza.

se mai si dovesse istruire un percorso di avvio di una sperimentazioni in agesci questo dovrà necessariamente scaturire da un'analisi assi più diffusa sul piano territoriale e con il coinvolgimento delle strutture a tutti i livelli.

con ciò ci auguriamo di aver fugato ogni dubbio circa l'ortodossia dell'esperienza, la fedeltà ai valori scout, alla legge e alla promessa, alle norme agesci.

crediamo di non poter fugare gli eventuali dubbi circa la qualità delle nostre azioni educative di capi neanche scrivendo molte pagine su questo forum. siamo, infatti convinti della nostra fallibilità, della nostra pochezza. è proprio per questo che, nonostante nella media associativa la nostra sia una comunità capi molto solida tanto sul piano formativo che per la ricchezza delle diversità che la compongono, abbiamo bisogno di aiuto.

il salottiero parlare di un forum, nella sua diretta semplicità e nella sua incontrollabile diffusione ci dona un'allegria simile - con emozioni e palpiti assai diversi, però - di una sera al campo, dopo la chiusura delle attività e il taps, in cui lo staff si scambia quattro chiacchiere in rilassatezza.

piacevole, simpatico, fraterno. non utile.

l'aiuto di cui abbiamo bisogno è un po' diverso. non ci sono utili riflessioni sulle datate e fallite esperienze di altri.
ci è straordinariamente d'aiuto capire se la lettura dell'ambiente di intervento e la conseguente emergenza educativa che la nostra comunità capi ha rilevato, è una realtà che investe solo il quartiere X della capitale o è assimibilabile ad altre realtà.

qualora verificassimo una comune lettura sociale con altri gruppi, allora - e solo allora - diventerebbe molto utile confrontarci sulle piste di soluzione individuate in risposta all'emergenza educativa manifestata dai ragazzi.

perdonate la lunghezza del messaggio. siamo certi di poter contare sulla vostra comprensione circa la necessità di chiarire alcuni passaggi che koalalibero ha travisato e continua a travisare.

a giorni sarà in linea il sito web del gruppo di cui sarà - se lo staff del forum lo consentirà - nostra cura darne notizia a tutti voi. sul sito sarà possibile leggere i risultati delle nostre analisi, la sintesi dei lavori istruttori degli ulti anni di riflessione, il percorso che ci ha condotto a redigere l'attuale progetto educativo. saranno, nel tempo, disponibili anche le schede di analisi e verifica delle attività delle unità coinvolte nell'esperienza. saranno graditi, ovviamente, tutte le osservazioni e i commenti, i suggerimenti e le critiche.

con fraternità

#43:  Autore: rinoceronte caparbio MessaggioInviato: Giovedì 24 Gennaio 2008, 13:31
    —
Citazione:
Perchè non costituire, come si fa in ASSORAIDER dal 1975, una branca dopo quelle tradizionali che consenta di proseguire un cammino scaut diverso da quello del capo unità?

mah, io mi chiedo perchè....

Comunque, quoto in toto gufopreciso.

gerri ha scritto:
l'esperienza sulla quale ci stiamo confrontando NON è una sperimentazione agesci.


ecco, già meglio...avevo preso un mezzo colpo...

#44: Re: ... "quarta branca" ... ?!? Autore: gufoprecisoResidenza: Genova-Voltri MessaggioInviato: Giovedì 24 Gennaio 2008, 13:45
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gerry ha scritto:
ci è straordinariamente d'aiuto capire se la lettura dell'ambiente di intervento e la conseguente emergenza educativa che la nostra comunità capi ha rilevato, è una realtà che investe solo il quartiere X della capitale o è assimibilabile ad altre realtà.


Credo, dal mio basso, sia assimilabile ad altre realtà. Si tratta poi di valutare se in queste altre realtà le motivazioni siano esterne (e in che maniera, quindi mi sembra di capire simile alla vostra realtà), ma riflettere (cosa di cui non ho dubbio abbiate fatto Smile ) se non siano "interne", cioè legate alla qualità di applicazione del metodo. Credo comunque di contro che vi siano anche realtà non assimilabili. E mi viene spesso il dubbio di pensare se non siano per caso legati alla maggiore o minore (e di che modo) urbanizzazione e realtà geografica e sociale in cui opera il gruppo.

Citazione:
a giorni sarà in linea il sito web del gruppo di cui sarà - se lo staff del forum lo consentirà - nostra cura darne notizia a tutti voi. sul sito sarà possibile leggere i risultati delle nostre analisi, la sintesi dei lavori istruttori degli ulti anni di riflessione, il percorso che ci ha condotto a redigere l'attuale progetto educativo. saranno, nel tempo, disponibili anche le schede di analisi e verifica delle attività delle unità coinvolte nell'esperienza. saranno graditi, ovviamente, tutte le osservazioni e i commenti, i suggerimenti e le critiche.


Una possibilità ed una risorsa che sarà in ogni caso utile e proficua per tutti. Di solito la parte di verifica è difficilmente condivisa.

#45:  Autore: scoiattolo parsimonioso MessaggioInviato: Giovedì 24 Gennaio 2008, 16:27
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Scusate se pongo un quesito che si ricollega a quello di cui parlavamo pochi post fa, ma mi è venuto in mente guardando la tv:
ma in un periodo in cui le 17enni hanno storie con i 35-40enni, come si può ritenere che a 16 anni queste siano interessate ancora al reparto ed allo scautismo in genere?

Probabilmente gufopreciso ha ragione quando dice che sono più infantili, ma i ragazzi di oggi secondo me sono almeno 2-3 anni avanti rispetto a quello che eravamo noi. Ripeto, resta solo una mia opinione.

#46:  Autore: uomodelbosco MessaggioInviato: Giovedì 24 Gennaio 2008, 16:38
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scoiattolo parsimonioso ha scritto:
ma in un periodo in cui le 17enni hanno storie con i 35-40enni...

Uèlla...questa non la sapevo...interessante Laughing Laughing Laughing

#47:  Autore: gufoprecisoResidenza: Genova-Voltri MessaggioInviato: Giovedì 24 Gennaio 2008, 19:37
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scoiattolo parsimonioso ha scritto:
Scusate se pongo un quesito che si ricollega a quello di cui parlavamo pochi post fa, ma mi è venuto in mente guardando la tv:
ma in un periodo in cui le 17enni hanno storie con i 35-40enni, come si può ritenere che a 16 anni queste siano interessate ancora al reparto ed allo scautismo in genere?


Diffatti sono un sostenitore della migliore efficacia e bontà dei reparti paralleli rispetto a quello misti, perchè in questa età la differenza di maturità rispetto al branco o agli r/s è molto più marcata ed evidente. Le guide e scolte che conosco comunque sono interessate... E comunque non tutte le 16enni sono fatte per il guidismo, come non tutti i 16enni sono fatti per lo scautismo.

Citazione:
Probabilmente gufopreciso ha ragione quando dice che sono più infantili, ma i ragazzi di oggi secondo me sono almeno 2-3 anni avanti rispetto a quello che eravamo noi. Ripeto, resta solo una mia opinione.


Non so, ma mi sembra un controsenso la frase Confused Forse anche la mia di più grandi ma meno maturi lo è Very Happy


L'ultima modifica di gufopreciso il Giovedì 24 Gennaio 2008, 20:26, modificato 2 volte

#48:  Autore: scoiattolo parsimonioso MessaggioInviato: Giovedì 24 Gennaio 2008, 20:05
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gufopreciso ha scritto:
Diffatti sono un sostenitore della migliore efficacia e bontà dei reparti paralleli rispetto a quello misti, perchè in questa età la differenza di maturità rispetto al branco o agli r/s è molto più marcata ed evidente. Le guide e scolte che conosco comunque sono interessate... E comunque non tutte le 16enni sono fatte per il guidismo, come non tutti i 16enni sono fatti per lo scautismo.

Non so, ma mi sembra un controsenso la frase Confused Forse anche la mia di più grandi ma meno maturi lo è Very Happy


Se ci fossero i reparti paralleli credo che lo scautismo non conterebbe più di 50 iscritti totali visto che ormai la coeducazione è dappertutto, manca solo nei monasteri. Per cui un metodo del genere, anche se più ortodosso, sarebbe un tantino fuori dai tempi in cui viviamo.
Quando dico infantili intento negli atteggiamenti. Ma nel complesso ritengo che i ragazzi di oggi siano più grandi e più svegli. Peccato che questa fortuna la indirizzino olto male nell'imitazione grottesca di AMICI o di UOMINI e DONNE della De Filippi.
Resta sempre vero che non tutta l'erba è un fascio, ma purtroppo è questa la direzione in cui spinge la società.

Come risponde lo scautismo? Secondo me facendo vivere determinate esperienze ai ragazzi in momenti in cui siano ancora "capaci" di apprezzarle perchè incondizionati da altro.

#49:  Autore: gufoprecisoResidenza: Genova-Voltri MessaggioInviato: Giovedì 24 Gennaio 2008, 20:58
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scoiattolo parsimonioso ha scritto:
Se ci fossero i reparti paralleli credo che lo scautismo non conterebbe più di 50 iscritti totali visto che ormai la coeducazione è dappertutto, manca solo nei monasteri. Per cui un metodo del genere, anche se più ortodosso, sarebbe un tantino fuori dai tempi in cui viviamo.


Question Credo che in ASSORAIDER sia previsto il solo misto. Ma per quanto riguarda il regolamento AGESCI il Reparto è previsto in tre tipologie: misto, monosessuato e parallelo. Quindi in AGESCI (e in FSE dove vige solo l'intereducazione) i reparti paralleli ci sono eccome, e nel mio gruppo abbiamo i reparti paralleli, maschile e femminile. Reparto "Voltri 1°" (ex ASCI) e Reparto "Edelweiss" (ex AGI ceppo Ge XXI)

Riguardo all'essere fuori dai tempi non sono per nulla d'accordo. Forse confondi "reparti paralleli" con "reparti separati" stile ASCIvsAGI e CNGEIvsUNGEI, ma non è così. Cito direttamente dal Regolamento Metodologico AGESCI:
"I reparti paralleli, oltre ai vantaggi dei reparti monosessuali,
permettono di dosare opportunamente i momenti
di incontro e di collaborazione con l’altro sesso. I due
reparti devono essere piuttosto piccoli, al massimo di tre
squadriglie ciascuno. Le rispettive direzioni lavorano
insieme per la preparazione e la verifica del progetto di
unità; questo, uguale negli obiettivi, si diversifica a volte
nei mezzi da usare date le diversità di partenza. Le due
direzioni, pur seguendo regolarmente la propria unità
nelle attività separate dei ragazzi, preparano insieme le
uscite e i campi e li svolgono insieme quando è il caso
. Il
Consiglio della Legge viene tenuto per singolo reparto, a
meno che l’impresa non li abbia coinvolti entrambi. Le
attività di alta squadriglia possono essere svolte insieme,
ma sono da prevedere anche attività separate.
Qualora fosse presente nel gruppo una unità mista nelle
branche l/c è auspicabile che la proposta educativa di
reparto sia realizzata nella struttura parallela, al fine di
offrire una spinta più forte nella direzione della formazione
della identità."

Il Reparto Parallelo permette di avere i vantaggi della coeducazione ma mantenendo fede alle esigenze e ai bisogni diversi dei ragazzi e delle ragazze in questa fase delciata d'età. C'è stato un thread recentemente su questo topic. Perciò trovo che la tipologia Reparto Parallelo sia quanto mai attuale e notevolmente superiore in quanto più flessibile (sta poi alle direzioni scegliere quanta parallelità serva in quel particolare momento) e più rispondente alle esigenze.

Citazione:
Come risponde lo scautismo? Secondo me facendo vivere determinate esperienze ai ragazzi in momenti in cui siano ancora "capaci" di apprezzarle perchè incondizionati da altro.


Cioè arrendersi alle spinte negative della società e limitarci ad approffittare del momento che ci è concesso, anzichè applicare il nostro metodo educativo attivo; ritirarci dalla nostra "missione educativa" per limitarci ad essere un movimento che faccia "apprezzare esperienze" anzichè (e cito dalla Dichiarazione di Copenaghen) "dare ad ogni nazione e al mondo intero una gioventù che sia fisicamente, moralmente e spiritualmente forte"?

Non so se avete avuto modo di leggere il nuovo progetto nazionale e il documento di progetto allegato dell'AGESCI (per chi è di altre associazioni lo trovate sul sito). Volevo citarne dei pezzi: "se è vero che i ragazzi vivono oggi più volte rispetto alle generazioni precedenti [...] è altrettanto vero che è negato il tempo del pensiero [...]. Così al precocismo di varie esperienze corrisponde un rallentamento della crescita, del cammino verso la maturità, verso la conquista del senso di responsabilità. [...]. Eppure non sfugge che le domande di fondo non sono cambiate. [...] Servire [...] accusa lo scautismo di oggi di avere aderito, di fatto, ad un'idea di educazione minima: ascoltare, favorire lo stare insieme, non condizionare, trarre fuori dai ragazzi quello che hanno dentro. [...] Ridotta praticabilità del modello di scouting [...]. Le ragioni addotte sono che è difficile trovare spazi dove vivere all'aperto, se non occasionalmente; che capi e ragazzi mancano sempre più di competenze tecniche adeguate, non avendo né occasioni né maestri per acquisirle e praticarle; [...] che si è infine imposta una fonte pretesa di garanzie e sicurezze da parte delle famiglie e della società, poco compatibile con le responsabilità e l'autonomie richieste dalle tradizionali attività scout." Evito di commentare, anche se credo che la mia opinione sia ovvia.

Per quanto riguarda l'argomento del topic, penso che in AGESCI ne sentiremo parlare in questi anni, date un'occhiata all'obbiettivo B2 E/G: "Avviare una riflessione sulla durata del Sentiero e l'età dei passaggi, alla luce delle recenti modifiche al Regolamento di Branca E/G".


L'ultima modifica di gufopreciso il Giovedì 24 Gennaio 2008, 23:26, modificato 1 volta

#50:  Autore: paciock87Residenza: Romano MessaggioInviato: Giovedì 24 Gennaio 2008, 22:18
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Il termine "parallelo" confonde sempre... Perchè fin dalle elementari ti insegnano che due segmenti paralleli non si toccano mai... Invece per parallelo s'intende che "camminano insieme", uno affianco all'altro...

#51:  Autore: rinoceronte caparbio MessaggioInviato: Giovedì 24 Gennaio 2008, 22:53
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Citazione:
Se ci fossero i reparti paralleli credo che lo scautismo non conterebbe più di 50 iscritti totali visto che ormai la coeducazione è dappertutto, manca solo nei monasteri. Per cui un metodo del genere, anche se più ortodosso, sarebbe un tantino fuori dai tempi in cui viviamo.


vieni nel mio reparto e ti dimostro che non solo l'intuizione la formula dei reparti paralleli è fondata, ma funziona anche!
e ti permette di seguire con più accortezza i problemi dei ragazzi. (alla fine, è un gruppo che ha due reparti...non uno solo)

#52:  Autore: scoiattolo parsimonioso MessaggioInviato: Venerdì 25 Gennaio 2008, 09:05
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gufopreciso ha scritto:
per quanto riguarda il regolamento AGESCI il Reparto è previsto in tre tipologie: misto, monosessuato e parallelo. Quindi in AGESCI (e in FSE dove vige solo l'intereducazione) i reparti paralleli ci sono eccome, e nel mio gruppo abbiamo i reparti paralleli, maschile e femminile.


Onestamente non sapevo che paralleli significasse due reparti monosessuati che lavorano insieme. Credevo fossero due monosessuati e basta. Ma questa cosa dell'essere due reparti affiancati non deve essere per nulla male...
Quello che io voglio dire non è cedere le armi di fronte alla degenerazione della società, ma "salvare" in tempo i ragazzi offrendo loro la proposta scaut quando siano ancora incondizionati da stimoli esterni nella comprensione. Niente di più. E' chiaro che il metodo deve restare quello che conosciamo ed applichiamo, ma devo dire che in Italia problemi su questo non ne abbiamo.
Vedremo cosa farà l'AGESCI e, soprattutto, sulla base di quali motivazioni...



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