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Scout C@fé: Il Forum degli Scout -> Comunità Capi

#1: impossibile da gestire Autore: mangusta perspicace MessaggioInviato: Lunedì 05 Novembre 2007, 10:26
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Confused
nel mio raparto dal branco è appena arrivato un ragazzino..
è ingestibile.. nessuno fra i suoi capi precedenti i catechisti etc ha saputo trovare un modo per prenderlo..
avete qualche consiglio? io ho poca esperienza e uno cos' non l'abbiamo mai avuto ultimamente-
è ipercinetico, non ascolta nessuno, strafottente,provocatore, fa ilbulletto con gli altri prendendo in giro,dando fastidio, si esprime sempre con parolacce.
è proprio difficile! rimproverarlo non serve, parlargli seriamente nemmeno.. scommetto che neanche le botte lo smuoverebbero..
fra non molto avremo la riunione dei genitori.. cosa dovrei dire ai suoi? io non li conosco ma mi han dettto che non sono soggetti con cui avere dialogo. immagino che sappiano come si comporta loro figlio.
io credo che abbia seriamente bisogno di uno psicologo o un terapista dell'adolescenza (o come si chiama)..
che dovrei fare?

#2: Re: impossibile da gestire Autore: CnaqnFbea MessaggioInviato: Lunedì 05 Novembre 2007, 11:12
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mangusta perspicace ha scritto:
che dovrei fare?
Trova una cosa in cui è capace e fagliela fare, meglio se insegnandolo al reparto.

#3:  Autore: uomodelbosco MessaggioInviato: Lunedì 05 Novembre 2007, 11:51
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Cominciate a parlare con i genitori, e anche se sono ostici fate solo una domanda, e poi ragionerete partendo da quello:
"Cosa vi aspettate dagli Scout?"

#4:  Autore: T@zResidenza: Massa Lombarda (RA) MessaggioInviato: Lunedì 05 Novembre 2007, 13:03
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Io avevo un lupetto simile. Ci vuole tanta pazienza, costanza, coerenza e soprattutto un santo che ti protegge e ti aiuta dall'alto (se son disponibili, anche due o tre).

E non pensare che sia una cosa immediata. Ci son voluti dei mesi prima di riuscire a renderlo adatto allo stile scout!!!

Bisogna studiare - informandosi con i genitori ed eventuali amici presenti in branca e/o conosciuti - della situazione del ragazzo e della causa che lo scatena.

Il consiglio di CnaqnFbea (... aiuto!) è prezioso: se vedere che qualche interesse o talento di questo ragazzo rispecchia qualche aspetto della vita scout, incoraggiatelo. Specialità, attività artistiche (se ad esempio gli piace fare il burlone o ha manie di protagonismo, lo piazzate a fare l'attore nelle scenette), organizzare attività (bans, giochi, canzoni se vedete che ha una spiccata voglia di proporne).

L'importante è che non lo considerate diverso dagli altri e lo privilegiate o lo danneggiate per il suo comportamento. Ha solo bisogno di un aiuto e un po' di pazienza in più thumright

#5:  Autore: rinoceronte caparbio MessaggioInviato: Lunedì 05 Novembre 2007, 13:39
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E ricordiamoci che sono proprio questi ragazzi ad aver bisogno dello scoutismo...

#6:  Autore: Finrod91Residenza: Ancona MessaggioInviato: Lunedì 05 Novembre 2007, 16:35
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rinoceronte caparbio ha scritto:
E ricordiamoci che sono proprio questi ragazzi ad aver bisogno dello scoutismo...



da me ogni tanto entrano ragazzi (sia lupetti che in reparto) con problemi comportamentali che vengono come terapia cioè spinti dall'educatore che li segue....
a me sembra soltanto deleterio: i capi (che sono pochi) si trovano di fronte un grosso problema che fanno fatica ad affrontare non essendo pedagogisti laureati, i ragazzi sono disturbati dalle intemperanze di questi che rovinano l'atmosfera nel branco o nel reparto e poi i genitori spesso vedono lo scoutismo come una panacea e scaricano i figli diventando sordi ai problemi

#7:  Autore: koalaliberoResidenza: Roma MessaggioInviato: Lunedì 05 Novembre 2007, 20:00
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rinoceronte caparbio ha scritto:
E ricordiamoci che sono proprio questi ragazzi ad aver bisogno dello scoutismo...



Io quoto. Anche se bisogna ammettere che per i capi gestire alcuni soggetti è molto molto difficile, e forse chissà anche deleterio per il bambino stesso visto che non siamo delle figure professionali: possiamo intuire se certi atteggiamenti sono da ignorare o meno, se sono da esaltare o meno, ma la certezza di fare bene non ce la da nessuno. E parlo da aiutocapo che ha un Akela laureata come educatore professionale specializzata in infanzia! Da noi parlando con i genitori tentiamo di creare un percorso per il singolo bambino. Tuttavia quando le situazioni particolari sono più di una è inutile far finta che l'altra parte del branco non nè risenta...

#8:  Autore: Beatrix MessaggioInviato: Lunedì 05 Novembre 2007, 21:23
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Innanzi tutto parlate tu e tutta la staff con i genitori, con calma, ascoltandoli e cercando di capire anche ciò che non vi diranno, e cercate il maggior dialogo possibile, se questo bambino è difficile, dovete capire se lo è a causa dei genitori, o nonostante i genitori; dovete aiutarvi a vicenda e non lavorarvi contro.
Per il come lasciate spazio alla fantasia...

#9:  Autore: paciock87Residenza: Romano MessaggioInviato: Giovedì 08 Novembre 2007, 02:50
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Trova il codice per comunicare, il modo per farti ascoltare... Pokemon, macchine, carte, ma che ne so... Fai che si fidi, fai che ti veda come un mito, come un fratellone, di uno di cui ci si può fidare perchè parla la tua stessa lingua... E una volta che t'ascolta, c'è il metodo scout!

#10:  Autore: jumpjack MessaggioInviato: Lunedì 12 Novembre 2007, 13:36
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Mi iscrivo al thread perche' non ho niente da dire ma tutto da ascoltare, perche' questa è una cosa che mi sono sempre chiesto: come si gestiscono i ragazzi del "mondo reale", che talvolta sono semplicemente cattivi, indisciplinati e senza rispetto per nessuno, invece dei "bambini ideali" di B.-P., che siccome hanno tutti quel 5% di buono dentro, basta "saperli prendere"?

A parlare per teorie si fa presto, ma ci vorrebbe qualcuno qui nel thread che cita esperienze vissute, non teorie lette su questo o quel libro e che "sicuramente funzionano".

C'e' qualcuno qui che si è gia' trovato di fronte a un caso simile ed è riuscito a risolverlo?

#11:  Autore: T@zResidenza: Massa Lombarda (RA) MessaggioInviato: Lunedì 12 Novembre 2007, 14:35
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<alza la mano e indica qualche thread più in alto>

#12:  Autore: jumpjack MessaggioInviato: Lunedì 12 Novembre 2007, 15:05
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T@z ha scritto:
<alza la mano e indica qualche thread più in alto>

a quale ora di quale giorno?!? no, perche' i thread si spostano ogni volta che uno aggiunge un mex....

#13:  Autore: T@zResidenza: Massa Lombarda (RA) MessaggioInviato: Lunedì 12 Novembre 2007, 16:19
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T@z ha scritto:
Io avevo un lupetto simile. Ci vuole tanta pazienza, costanza, coerenza e soprattutto un santo che ti protegge e ti aiuta dall'alto (se son disponibili, anche due o tre).

E non pensare che sia una cosa immediata. Ci son voluti dei mesi prima di riuscire a renderlo adatto allo stile scout!!!

Bisogna studiare - informandosi con i genitori ed eventuali amici presenti in branca e/o conosciuti - della situazione del ragazzo e della causa che lo scatena.

Il consiglio di CnaqnFbea (... aiuto!) è prezioso: se vedere che qualche interesse o talento di questo ragazzo rispecchia qualche aspetto della vita scout, incoraggiatelo. Specialità, attività artistiche (se ad esempio gli piace fare il burlone o ha manie di protagonismo, lo piazzate a fare l'attore nelle scenette), organizzare attività (bans, giochi, canzoni se vedete che ha una spiccata voglia di proporne).

L'importante è che non lo considerate diverso dagli altri e lo privilegiate o lo danneggiate per il suo comportamento. Ha solo bisogno di un aiuto e un po' di pazienza in più thumright


Miii, quando uno vuole rompere vuole proprio rompere =P

#14:  Autore: BOBOMANResidenza: Far West MessaggioInviato: Giovedì 15 Novembre 2007, 02:10
    —
Difficile dare una risposta senza conoscere il Taz in questione,suscritti ho intravisto alcuni consigli utili,e trovo che comunque i "Difficili" dovrebbero essere il Challenge migliore per un capo.
Troppo facile insegnare alle spighe di grano piu difficile ed accattivante "domare" l'edera.
Ma l'edera si avvinghia...alla fine.
Sul fatto che B.P. "lavorasse" con stinchi di santo,dissento totalmente,un buon ripasso storico andrebbe fatto,si legge quei 2 libri e si pensa di sapere tutto sulla sua vita e sul metodo,invece sento solo pressapochismi e inesattezze.Mai sentito parlare di reparti scout istituiti nelle carceri Inglesi....???E in quanti altri posti sfigati???Porti,Citta' minerarie,Distretti industriali...LONDRA...gia' Londra non era il gioioso Luna park turistico di oggi.
Io nei casi piu' difficili ho sempre allibito,spiazzato...schokkato.Perche' in fondo le provocazioni molte volte sono dei test e se tu rispondi con la prima risposta della lista sei rovinato...è sempre quella sbagliata.
Mantenere sempre il sangue freddo,la calma,(anche quando dentro avresti istinti omicidi),dare responsabilita',calcolarlo,farlo sentire uguale agli altri anche quando lui fa' tutto per non esserlo e contatti fisici a sorpresa.
No non mi capire male ma in un occasione giusta e avendo creato l'ambiente giusto ...ma anche magari dopo o durante un alterco(l'effetto sorpresa è micidiale) UN GROSSO ABBRACCIO pochi minuti e poi una frase sibillina che gli faccia andare fuor di giri le rotelle per un po' nel cercare di "tradurla".
Che so' "nonostante tutto ti vogliamo un mondo di bene,sappiamo perchè fai così e quando vorrai tu parlarne a noi...saremo tutti li per te...IO PER PRIMO".
Non reagire mai come lui si aspetta,non fare il suo gioco,gioca in attacco,fai il tuo ,spiazzalo e vai a meta.
Snoaring Bear
Orso Ronfante
Original Gill '85

#15:  Autore: jumpjack MessaggioInviato: Giovedì 15 Novembre 2007, 09:35
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BOBOMAN ha scritto:
Difficile dare una risposta senza conoscere il Taz in questione,suscritti ho intravisto alcuni consigli utili,e trovo che comunque i "Difficili" dovrebbero essere il Challenge migliore per un capo.
Troppo facile insegnare alle spighe di grano piu difficile ed accattivante "domare" l'edera.
Ma l'edera si avvinghia...alla fine.
Sul fatto che B.P. "lavorasse" con stinchi di santo,dissento totalmente,un buon ripasso storico andrebbe fatto,si legge quei 2 libri e si pensa di sapere tutto sulla sua vita e sul metodo,invece sento solo pressapochismi e inesattezze.Mai sentito parlare di reparti scout istituiti nelle carceri Inglesi....???E in quanti altri posti sfigati???Porti,Citta' minerarie,Distretti industriali...LONDRA...gia' Londra non era il gioioso Luna park turistico di oggi.

Mi riferivo al fatto che in nessuno dei libri di B.-P che ho letto ho trovato descrizioni di ragazzi difficili e consigli su come educarli.
Pero' non credo possibile che B.-P non ne abbia mai incontrati. Pero' anch'io se scrivessi un manuale educativo, non ci scriverei come e quando usare modi bruschi per "raddrizzare" piante terribilmente storte...

Citazione:
Io nei casi piu' difficili ho sempre allibito,spiazzato...schokkato.Perche' in fondo le provocazioni molte volte sono dei test e se tu rispondi con la prima risposta della lista sei rovinato...è sempre quella sbagliata.
Mantenere sempre il sangue freddo,la calma,(anche quando dentro avresti istinti omicidi),dare responsabilita',calcolarlo,farlo sentire uguale agli altri anche quando lui fa' tutto per non esserlo e contatti fisici a sorpresa.
No non mi capire male ma in un occasione giusta e avendo creato l'ambiente giusto ...ma anche magari dopo o durante un alterco(l'effetto sorpresa è micidiale) UN GROSSO ABBRACCIO pochi minuti e poi una frase sibillina che gli faccia andare fuor di giri le rotelle per un po' nel cercare di "tradurla".

Un giorno mi è successa una cosa pazzesca:
c'era un bambino terribile a catechismo; durante la "lezione" di una mia collega, parlava, correva, rompeva le scatole, diceva parolacce, non si riusciva a tenerlo fermo. Mi sono messo vicino a lui per vedere se almeno la vicinanza di un adulto riusciva a farlo star buono. Invece no, continuava. Cosi'.... l'ho abbracciato di forza, tipo boa constrictor Very Happy , e gli ho detto di star fermo.

E' successa una cosa allucinante: Shocked Shocked quando l'ho lasciato dopo pochi secondi e l'ho allontanato, mi ha detto "non ci provare piu' ad abbracciarmi", tutto arrabbiato... e mi si è avvicinato, anzi, appiccicato! Shocked Question
Sono rimasto letteralmente basito. Cosi' ho provato a passargli un braccio su una spalla... e lui se ne stava li' appoggiato. Allora ho provato a fare il contrario, ad allontanarlo sulla panca dove stavamo seduti: macche', non ne voleva sapere, voleva restare appiccicato!! Shocked Pero' ho deciso che non era il caso, cosi' mi sono limitato ad appoggiare la mia mano sulla sua, per (che ne so) rassicurarlo un po'... e lui me l'ha presa.

Per farla breve, da quel giorno sono diventato il suo "amicone" e confidente, ogni volta che c'era catechismo veniva a cercarmi, e a raccontarmi i suoi segreti e le sue marachelle. Aveva preso anche il vizio di sedermisi "di straforo" sulle ginocchia se mi sorprendeva alle spalle mentre stavo seduto da qualche parte! (con ovvie quanto fuori luogo reazioni contrariate degli altri catechisti).


Un'altra volta mi successe una cosa simile, con un altro ragazzino sempre molto scontroso: mi trovavo per caso vicino a lui proprio nel momento in cui riceveva uno spintone da un suo amico e stava letteralmente per "partire" e rispondere con un calcione. Senza pensarci due volte, gli sono letteralmente saltato addosso "placcandolo" nel solito "abbraccio immobilizzante" Very Happy , durato solo quei due secondi necessari a far allontanare lo "spintonatore" fuori portata.
Pensavo fosse semplicemente finita li'... Solo la settimana dopo, alla successiva lezione di catechismo, ho capito che era successo "qualcosa", quando me lo sono ritrovato appiccicato che mi teneva per mano! Shocked Question

Ma questi bambini non li abbraccia mai nessuno, a casa?!? Shocked Porcaccia miseria che tristezza!!!

Ma io mica posso andare in giro stritolando tutti i bambini difficili che incontro!!! Question



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