Route di servizio all'estero
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Scout C@fé: Il Forum degli Scout -> Rover e Scolte

#1: Route di servizio all'estero Autore: fenicottero premurosoResidenza: Arezzo MessaggioInviato: Sabato 03 Novembre 2007, 19:08
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Ciao a tutti..
io e il mio clan stiamo cercando una meta per la route estiva. Sappiamo che ancora è presto, ma vogliamo fare una cosa in grande, quindi abbiamo bisogno di tempo. La nostra idea è quella di fare una route di servizio all'estero e ci servirebbero delle informazioni utili su luoghi, progetti avviati, o qualunque cosa potrebbe servirci...
grazie a tutti...

#2:  Autore: Finrod91Residenza: Ancona MessaggioInviato: Domenica 04 Novembre 2007, 13:12
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nei luoghi di culto mariano (lourdes, mejugorie) c'è la possibilità d fare servizio come barellieri e potrebbero essere ottimi posti per una route

#3:  Autore: fenicottero premurosoResidenza: Arezzo MessaggioInviato: Domenica 04 Novembre 2007, 13:53
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sì, questo lo sappiamo, ma cerchiamo contatti più che altro...
sappiamo di vari progetti all'estero, anche gestiti da gruppi scout, ma ci servirebbero dei contatti (numeri di telefono, indirizzie-mail...)...
grazie comunque...

#4:  Autore: kaa86 MessaggioInviato: Domenica 04 Novembre 2007, 15:12
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In clan io ho partecipato a due progetti uno in bosnia e uno in albania. per quella che è la mia esperienza vi posso consigliare di partecipare a un campo inserito inuno dei progetti agesci perchè sono sicuri e collaudati e poi sei sempre seguito dalla pattuglia di capi che gestisce il progetto che è sempre disponibile ad aiutarti a impostare il lavoro prima di partire, a incontri in cui chiarire i vostri dubbi sul luogo dove andrete e sulle modalità del campo..

#5:  Autore: BomboResidenza: ROMA MessaggioInviato: Domenica 04 Novembre 2007, 18:01
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noi in noviziato abbiamo fatto servizio in un orfanotrofio spagnolo ma è stata una cosa occasionale perchè il nostro AE era della città ma ho perso ogni tipo di contatto con lui

#6:  Autore: koalasereno MessaggioInviato: Domenica 04 Novembre 2007, 18:38
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Finrod91 ha scritto:
nei luoghi di culto mariano (lourdes, mejugorie) c'è la possibilità d fare servizio come barellieri e potrebbero essere ottimi posti per una route


se volete fare servizio in luoghi tipo lourdes.... potete andare a informarvi nelle sedi delle associazioni che organizzano questi pellegrinaggi... (oftal e unitalsi nel caso di lourdes).... oppure prendere contatto con i foulard blanches... (non so se si scriva così...)

#7: route di servizio all'estero Autore: stambeccosinceroResidenza: Roma MessaggioInviato: Lunedì 05 Novembre 2007, 12:30
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Non voglio assolutamente fare polemica ma....

perchè all'estero?

C'è tanto bisogno qui da noi, in qualche ospizio, in qualche casa famiglia o in qualche reparto pediatrico o geriatrico di uno qualsiasi dei nostri ospedali, oppure una settimana di aiuto a casa di qualche anziano solo e bisognoso di qualche particolare aiuto domestico o di qualche riparazione particolare e costosa (un tubo che perde o un muro scalcinato o il bagno da riverniciare????

Non c'è bisogno di andare lontano per fare servizio, guardiamo anche in casa nostra. Rolling Eyes

#8:  Autore: T@zResidenza: Massa Lombarda (RA) MessaggioInviato: Lunedì 05 Novembre 2007, 12:43
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Rispondo, se posso - e ditemi se siete contrari o meno - alla domanda di stambecco con un altra domanda:

Perchè no?

Fare una route all'estero è un'esperienza, senza nulla togliere a quelle italiane, eccezionale. Portare il nostro messaggio di sacrificio, servizio, comunità e crescita anche oltre ai confini nazionali è senza alcun dubbio ,oltre a un momento emozionante, anche doveroso, non possiamo chiuderci nel nostro territorio o meglio tutto il mondo è la nostra patria Very Happy

E, ritornando a cose più terra terra, è anche più divertente thumright

#9:  Autore: koalaliberoResidenza: Roma MessaggioInviato: Lunedì 05 Novembre 2007, 22:07
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Guarda, io e il mio clan abbiamo partecipato 2 anni fa al progetto Sarajevo.
Ti posso dire che è stata un'esperienza davvero molto bella e costruttiva, forse la più completa che abbia fatto in 4 anni di clan.
Un unico appunto: anche se l'Agesci la propone come Route di servizio in realtà è una route "di orientamento alla pace", ossia di servizio se ne fa, ma non è certamente il nucleo centrale della route. Poi se decidete di farla mettete in conto che vi prenderà sei mesi prima della route (ci sono vari incontri di preparazione a Reggio Emilia), e sei mesi dopo, inquanto il progetto chiede una volta tornati da Sarajevo, di testimoniare ciò che si è vissuto, nella propria realtà. Noi abbiamo portato una serie di incontri nelle scuole medie di Roma con il patrocinio del comune che ci ha finanziati, ma so che anche altri gruppi hanno sacrificato la buona metà dell'anno successivo alla route...
I costi sono sostenibili, anche se non li ricordo con precisione (comunque abbiamo speso di più quest'anno per andare a fare il cammino di Santiago)

Se ti interessa basta che vai sul sito dell'Agesci o su http://www.progettosarajevo.org

Se vuoi sapere altro contattami pure...

#10: route di servizio all'estero Autore: stambeccosinceroResidenza: Roma MessaggioInviato: Lunedì 05 Novembre 2007, 22:23
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T@z ha scritto:
Rispondo, se posso - e ditemi se siete contrari o meno - alla domanda di stambecco con un altra domanda:

Perchè no?

Fare una route all'estero è un'esperienza, senza nulla togliere a quelle italiane, eccezionale. Portare il nostro messaggio di sacrificio, servizio, comunità e crescita anche oltre ai confini nazionali è senza alcun dubbio ,oltre a un momento emozionante, anche doveroso, non possiamo chiuderci nel nostro territorio o meglio tutto il mondo è la nostra patria Very Happy

E, ritornando a cose più terra terra, è anche più divertente thumright


Proprio perchè route "di servizio" deve essere proiettata verso chi ha bisogno del nostro servizio.
Quindi non vedo perchè spendere tempo e denaro per arrivare anche solo in Francia o in Spagna quando dietro casa nostra c'e un anziano che non riesce ad uscire di casa per fare la spesa, o che ad agosto viene "parcheggiato" in ospizio dai parenti (serpenti!!) o nell'ospedale di Monza ci sono bambini che vengono magari dalla Sicilia, senza i genitori vicino, senza nessuno con cui giocare se non altri bambini con le stesse angosce.

Non vedo l'"eccezionalità" nel fare servizio a Barcellona invece che a Monza;
il messggio che porteresti a Milano ha forse un valore diverso da quello portato a Madrid??;

Bada bene, non polemizzo con il tuo "perchè no" solo che, ad esempio, con i soldi spesi per il viaggio a Barcellona, per esempio, ci faccio 40 volte il viaggio fino al mare in macchina con tre vecchietti della mia parrocchia che altrimenti resterebbero a soffrire l'afa nella capitale. Oppure potrei prolungare il soggiorno presso quella casa di accoglienza di anziani in quel paesino sperduto dell'Umbria dove ho fatto il CFM, e potrei dilungarmi ancora ma, ripeto, non era mia intenzione polemizzare, solo, volevo far riflettere sulla opportunità di prestare servizio anche dentro casa nostra, dove ce n'è tanto bosogno, forse anche più che all'estero (dove magari i servizi sanitari ed assistenziali funzionano meglio che da noi e quindi, forse, le necessità degli "assistiti" sono meno impellenti, meno indispensabili, meno necessari).

Lasciamo stare, quando parliamo di servizio, questa "voglia di estero" che sembra sia diventata il solo modo di fare servizio. Si spende molto per il viaggio e per la permanenza, riducendo il servizio a qualche giorno soltanto mentre dietro casa si potrebbe proporre, con la stessa spesa, una migliore e più profonda presenza sul territorio.

Quindi, potrei anch'io porti il tuo stesso quesito:

Perchè no (in Italia)?

#11:  Autore: kaa86 MessaggioInviato: Lunedì 05 Novembre 2007, 23:11
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Perchè è limitante vedere e pensare solo a quello che abbiamo a casa! perchè lo scoutismo ci insegna che siamo dei buoni cittadini ma non solo del territorio in cui viviamo ma del mondo intero!
perchè vivere un esperienza del genere ti fa vivere con più coscienza il tuo territorio, ti fa vedere le cose da una prospettiva diversa, ti fa capire che le tue scelte e la tua ricchezza influenza la vita di milioni di persone di cui non senti mari parlare al tg..

#12:  Autore: rinoceronte caparbio MessaggioInviato: Martedì 06 Novembre 2007, 01:35
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Citazione:
perchè lo scoutismo ci insegna che siamo dei buoni cittadini ma non solo del territorio in cui viviamo ma del mondo intero!

molto bella questa frase, e molto vera.

Una riflessione:tu vivi nel tuo territorio (comprensivo di parenti lontani, conoscenti di uniersità, colleghi di lavoro) o vivi in un intero mondo?





Il concetto è: Prendiamo coscienza che il nostro territorio, la nostra realtà locale ha bisogno di noi. E' utile che ci impegnamo in giro, ma pensiamo anche al nostro vicino di casa che è solo...

#13:  Autore: BomboResidenza: ROMA MessaggioInviato: Martedì 06 Novembre 2007, 18:06
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non so se siete daccordo ma durante l'anno in clan si fa costantemente servizio nel nostro territorio, e ponendo come dato di fatto che il servizio ha lo stesso valore umanitario sia se fatto verso il vicino di casa che verso un orfano bosniaco...penso che fare servizio all'estero sia più interessante per i ragazzi....insomma, la spagna genera sicuramente più attrattiva dell'abbruzzo.................................................in ogni caso bisogna tenere a ment che in alcune zone del mondo c'è più bisogno di servizio, dove il servizio è più utile...................con il clan per esempio quest'estate andremo in Africa a fare servizio presso una comunità di bambini malati di AIDS, insomma senza togliere niente a nessuno, ma penso che loro abbiano più bisogno del nostro aiuto che l'anziano che soffre la calura romana di agosto

#14:  Autore: kaa86 MessaggioInviato: Martedì 06 Novembre 2007, 22:59
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rinoceronte caparbio ha scritto:
[Il concetto è: Prendiamo coscienza che il nostro territorio, la nostra realtà locale ha bisogno di noi. E' utile che ci impegnamo in giro, ma pensiamo anche al nostro vicino di casa che è solo...


sono d'accordo! però a volte vedere come vanno le cose in un posto totalmente diverso dal tuo ti aiuta a vedere il tuo in maniera di diversa e nuova! lo dico per esperienza personale, visto che con il mio clan ho vissuto due di queste esperienze!

detto questo penso che siano siano due tipi di servizi diversi, e che non ne esista uno più importante di un altro. ognuno ha una sua vocazione e una sua sensibilita più accentuata (per fortuna direi visto che i porblemi esistono entrambi e sarebbe bello poterli risolverli entrambi). penso che in r-s sia importante provare un pò entrambe queste esperienze.
fermo restando che per partecipare a route all'estero di questo tipo bisogna lavorarci sopra, usare la testa e sapere che non si va li perchè all'estero è più bello

#15: route di servizio all'estero Autore: stambeccosinceroResidenza: Roma MessaggioInviato: Giovedì 08 Novembre 2007, 14:10
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Bombo ha scritto:

1)non so se siete daccordo ma durante l'anno in clan si fa costantemente servizio nel nostro territorio,
2) e ponendo come dato di fatto che il servizio ha lo stesso valore umanitario sia se fatto verso il vicino di casa che verso un orfano bosniaco....... dove il servizio è più utile...................
3) con il clan per esempio quest'estate andremo in Africa a fare servizio
4) presso una comunità di bambini malati di AIDS, insomma senza togliere niente a nessuno, ma penso che loro abbiano più bisogno del nostro aiuto che l'anziano che soffre la calura romana di agosto


1) quindi sai perfettamente che anche nel tuo territorio c'è bisogno di fare servizio;
2) se ha lo stesso valore umanitario.......
3) con il Clan; supponendo che siate almeno 6 persone, ti rendi conto la spesa che dovrete affrontare fra logistica, viaggio, materiale sanitario che porterete (se ve lo fanno portare perchè non penserai mica di andare lì ed attraversare la frontiera dicendo "ho un paio di tonnellate di medicine" e passare tranquillamente, vero??) e che con quei soldi -diciamo 10 o 15 mila euro -quanto aiuto invece potresti portare sempre al solito ospizio o casa famiglia di cui sopra??;
4) sai quanti bambini malati di AIDS, di cancro, leucemie o orfani ci sono nei centri sparsi in tutta Italia??? E dei bambini che vivono nelle carceri con le loro madri condannate?? ne vogliamo parlare? perchè non portare animazione e cultura in quel campo nomadi pieno di bambini piccoli??


Penso si sia capito che non condivido molto il portare aiuto sul posto, per esempio in Africa: molto meglio contribuire, in Italia, agli studi universitari in Italia, magari in medicina, in veterinaria, in agraria, ad un ragazzo del posto che altrimenti non ne avrebbe la possibilità. Farà molto di più lui una volta tornato nel suo paese che noi con cento viaggi umanitari. Ribadisco che questo nulla toglie al valore del servizio portato in loco, solo, considerate le alte spese collaterali (e che non contribuiscono direttamente al servizio stesso, quali logistica, viaggio, etc.) e che noi non navighiamo certo nell'oro, la mia opinione è di sfruttarle al meglio.

Non ripetiamo l'errore di portare grano a chi ha fame: portiamogli invece gli strumenti per lavorare la terra ed insegnamogli ad usarli.

Tanto per fare un esempio: lo sai, certo, che l'UNICEF riesce a destinare per i suoi scopi umanitari (assistenza ai bambini) soltanto il 10 % di quanto incassato?? E questo perchè le spese logistighe, del personale, dei viaggi di innumerevoli delegazioni, assorbono quasi tutti gli introiti. Non voglio dire che bisogna chiudere l'UNICEF, ma il meccanismo per smuovere tale immensa organizzazione è talmente lento, farraginoso e burocraticizzato che oramai, una volta pagati gli stipendi del personale e le spese necessarie al funzionamento di tutta la strutture, sono ben poche le risorse che restano e che possono essere destinate allo scopo istituzionale dell'Organizzazione.

Questo per dire che se voi, tramite l'autofinanziamento, raccogliete il denaro che vi serve, ti renderai conto che la maggior parte di esso se ne andrà per le spese collaterali e ben poco resterà per l'assistenza diretta agli interessati.

Poi, senza nulla togliere al vostro impegno ed al vostro Cuore, non credi che sia meglio inviare sul posto medici, infermieri, nutrizionisti, botanici e quanto altro necessario che non alcuni ragazzi armati si di tanta volontà e di tanto amore, ma certamente non in grado di soddisfare appieno le necessità di quelle popolazioni.

Questo, ripeto, senza nulla togliere a nessuno.
Non dico che sia più importante l'anziano italiano del bambino africano, voglio solo dire che io, come molti di noi, posso dare un aiuto più proficuo al primo che non al secondo: quest'ultimo ha bisogno di altro aiuto, che io non sono in grado di dare. E allora destino le mie risorse dove penso siano più utili e evito di impegnarmi in imprese ove non realizzerei in fondo l'aiuto che ci si si aspetta da una tale impresa.

Credi, c'è molto bisogno del Tuo aiuto anche qui, basta guardarsi intorno.

Per concludere (non è una cattiveria ma una domanda vera) ci vai per te o per loro???
Pechè, sai, molti lo fanno per potersi poi dire frasi del tipo: sono andato volontario in Africa per aiutare....??

Un abbraccio.



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