Route di servizio all'estero
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Scout C@fé: Il Forum degli Scout -> Rover e Scolte

#1: Route di servizio all'estero Autore: fenicottero premurosoResidenza: Arezzo MessaggioInviato: Sabato 03 Novembre 2007, 19:08
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Ciao a tutti..
io e il mio clan stiamo cercando una meta per la route estiva. Sappiamo che ancora è presto, ma vogliamo fare una cosa in grande, quindi abbiamo bisogno di tempo. La nostra idea è quella di fare una route di servizio all'estero e ci servirebbero delle informazioni utili su luoghi, progetti avviati, o qualunque cosa potrebbe servirci...
grazie a tutti...

#2:  Autore: Finrod91Residenza: Ancona MessaggioInviato: Domenica 04 Novembre 2007, 13:12
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nei luoghi di culto mariano (lourdes, mejugorie) c'è la possibilità d fare servizio come barellieri e potrebbero essere ottimi posti per una route

#3:  Autore: fenicottero premurosoResidenza: Arezzo MessaggioInviato: Domenica 04 Novembre 2007, 13:53
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sì, questo lo sappiamo, ma cerchiamo contatti più che altro...
sappiamo di vari progetti all'estero, anche gestiti da gruppi scout, ma ci servirebbero dei contatti (numeri di telefono, indirizzie-mail...)...
grazie comunque...

#4:  Autore: kaa86 MessaggioInviato: Domenica 04 Novembre 2007, 15:12
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In clan io ho partecipato a due progetti uno in bosnia e uno in albania. per quella che è la mia esperienza vi posso consigliare di partecipare a un campo inserito inuno dei progetti agesci perchè sono sicuri e collaudati e poi sei sempre seguito dalla pattuglia di capi che gestisce il progetto che è sempre disponibile ad aiutarti a impostare il lavoro prima di partire, a incontri in cui chiarire i vostri dubbi sul luogo dove andrete e sulle modalità del campo..

#5:  Autore: BomboResidenza: ROMA MessaggioInviato: Domenica 04 Novembre 2007, 18:01
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noi in noviziato abbiamo fatto servizio in un orfanotrofio spagnolo ma è stata una cosa occasionale perchè il nostro AE era della città ma ho perso ogni tipo di contatto con lui

#6:  Autore: koalasereno MessaggioInviato: Domenica 04 Novembre 2007, 18:38
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Finrod91 ha scritto:
nei luoghi di culto mariano (lourdes, mejugorie) c'è la possibilità d fare servizio come barellieri e potrebbero essere ottimi posti per una route


se volete fare servizio in luoghi tipo lourdes.... potete andare a informarvi nelle sedi delle associazioni che organizzano questi pellegrinaggi... (oftal e unitalsi nel caso di lourdes).... oppure prendere contatto con i foulard blanches... (non so se si scriva così...)

#7: route di servizio all'estero Autore: stambeccosinceroResidenza: Roma MessaggioInviato: Lunedì 05 Novembre 2007, 12:30
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Non voglio assolutamente fare polemica ma....

perchè all'estero?

C'è tanto bisogno qui da noi, in qualche ospizio, in qualche casa famiglia o in qualche reparto pediatrico o geriatrico di uno qualsiasi dei nostri ospedali, oppure una settimana di aiuto a casa di qualche anziano solo e bisognoso di qualche particolare aiuto domestico o di qualche riparazione particolare e costosa (un tubo che perde o un muro scalcinato o il bagno da riverniciare????

Non c'è bisogno di andare lontano per fare servizio, guardiamo anche in casa nostra. Rolling Eyes

#8:  Autore: T@zResidenza: Massa Lombarda (RA) MessaggioInviato: Lunedì 05 Novembre 2007, 12:43
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Rispondo, se posso - e ditemi se siete contrari o meno - alla domanda di stambecco con un altra domanda:

Perchè no?

Fare una route all'estero è un'esperienza, senza nulla togliere a quelle italiane, eccezionale. Portare il nostro messaggio di sacrificio, servizio, comunità e crescita anche oltre ai confini nazionali è senza alcun dubbio ,oltre a un momento emozionante, anche doveroso, non possiamo chiuderci nel nostro territorio o meglio tutto il mondo è la nostra patria Very Happy

E, ritornando a cose più terra terra, è anche più divertente thumright

#9:  Autore: koalaliberoResidenza: Roma MessaggioInviato: Lunedì 05 Novembre 2007, 22:07
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Guarda, io e il mio clan abbiamo partecipato 2 anni fa al progetto Sarajevo.
Ti posso dire che è stata un'esperienza davvero molto bella e costruttiva, forse la più completa che abbia fatto in 4 anni di clan.
Un unico appunto: anche se l'Agesci la propone come Route di servizio in realtà è una route "di orientamento alla pace", ossia di servizio se ne fa, ma non è certamente il nucleo centrale della route. Poi se decidete di farla mettete in conto che vi prenderà sei mesi prima della route (ci sono vari incontri di preparazione a Reggio Emilia), e sei mesi dopo, inquanto il progetto chiede una volta tornati da Sarajevo, di testimoniare ciò che si è vissuto, nella propria realtà. Noi abbiamo portato una serie di incontri nelle scuole medie di Roma con il patrocinio del comune che ci ha finanziati, ma so che anche altri gruppi hanno sacrificato la buona metà dell'anno successivo alla route...
I costi sono sostenibili, anche se non li ricordo con precisione (comunque abbiamo speso di più quest'anno per andare a fare il cammino di Santiago)

Se ti interessa basta che vai sul sito dell'Agesci o su http://www.progettosarajevo.org

Se vuoi sapere altro contattami pure...

#10: route di servizio all'estero Autore: stambeccosinceroResidenza: Roma MessaggioInviato: Lunedì 05 Novembre 2007, 22:23
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T@z ha scritto:
Rispondo, se posso - e ditemi se siete contrari o meno - alla domanda di stambecco con un altra domanda:

Perchè no?

Fare una route all'estero è un'esperienza, senza nulla togliere a quelle italiane, eccezionale. Portare il nostro messaggio di sacrificio, servizio, comunità e crescita anche oltre ai confini nazionali è senza alcun dubbio ,oltre a un momento emozionante, anche doveroso, non possiamo chiuderci nel nostro territorio o meglio tutto il mondo è la nostra patria Very Happy

E, ritornando a cose più terra terra, è anche più divertente thumright


Proprio perchè route "di servizio" deve essere proiettata verso chi ha bisogno del nostro servizio.
Quindi non vedo perchè spendere tempo e denaro per arrivare anche solo in Francia o in Spagna quando dietro casa nostra c'e un anziano che non riesce ad uscire di casa per fare la spesa, o che ad agosto viene "parcheggiato" in ospizio dai parenti (serpenti!!) o nell'ospedale di Monza ci sono bambini che vengono magari dalla Sicilia, senza i genitori vicino, senza nessuno con cui giocare se non altri bambini con le stesse angosce.

Non vedo l'"eccezionalità" nel fare servizio a Barcellona invece che a Monza;
il messggio che porteresti a Milano ha forse un valore diverso da quello portato a Madrid??;

Bada bene, non polemizzo con il tuo "perchè no" solo che, ad esempio, con i soldi spesi per il viaggio a Barcellona, per esempio, ci faccio 40 volte il viaggio fino al mare in macchina con tre vecchietti della mia parrocchia che altrimenti resterebbero a soffrire l'afa nella capitale. Oppure potrei prolungare il soggiorno presso quella casa di accoglienza di anziani in quel paesino sperduto dell'Umbria dove ho fatto il CFM, e potrei dilungarmi ancora ma, ripeto, non era mia intenzione polemizzare, solo, volevo far riflettere sulla opportunità di prestare servizio anche dentro casa nostra, dove ce n'è tanto bosogno, forse anche più che all'estero (dove magari i servizi sanitari ed assistenziali funzionano meglio che da noi e quindi, forse, le necessità degli "assistiti" sono meno impellenti, meno indispensabili, meno necessari).

Lasciamo stare, quando parliamo di servizio, questa "voglia di estero" che sembra sia diventata il solo modo di fare servizio. Si spende molto per il viaggio e per la permanenza, riducendo il servizio a qualche giorno soltanto mentre dietro casa si potrebbe proporre, con la stessa spesa, una migliore e più profonda presenza sul territorio.

Quindi, potrei anch'io porti il tuo stesso quesito:

Perchè no (in Italia)?

#11:  Autore: kaa86 MessaggioInviato: Lunedì 05 Novembre 2007, 23:11
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Perchè è limitante vedere e pensare solo a quello che abbiamo a casa! perchè lo scoutismo ci insegna che siamo dei buoni cittadini ma non solo del territorio in cui viviamo ma del mondo intero!
perchè vivere un esperienza del genere ti fa vivere con più coscienza il tuo territorio, ti fa vedere le cose da una prospettiva diversa, ti fa capire che le tue scelte e la tua ricchezza influenza la vita di milioni di persone di cui non senti mari parlare al tg..

#12:  Autore: rinoceronte caparbio MessaggioInviato: Martedì 06 Novembre 2007, 01:35
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Citazione:
perchè lo scoutismo ci insegna che siamo dei buoni cittadini ma non solo del territorio in cui viviamo ma del mondo intero!

molto bella questa frase, e molto vera.

Una riflessione:tu vivi nel tuo territorio (comprensivo di parenti lontani, conoscenti di uniersità, colleghi di lavoro) o vivi in un intero mondo?





Il concetto è: Prendiamo coscienza che il nostro territorio, la nostra realtà locale ha bisogno di noi. E' utile che ci impegnamo in giro, ma pensiamo anche al nostro vicino di casa che è solo...

#13:  Autore: BomboResidenza: ROMA MessaggioInviato: Martedì 06 Novembre 2007, 18:06
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non so se siete daccordo ma durante l'anno in clan si fa costantemente servizio nel nostro territorio, e ponendo come dato di fatto che il servizio ha lo stesso valore umanitario sia se fatto verso il vicino di casa che verso un orfano bosniaco...penso che fare servizio all'estero sia più interessante per i ragazzi....insomma, la spagna genera sicuramente più attrattiva dell'abbruzzo.................................................in ogni caso bisogna tenere a ment che in alcune zone del mondo c'è più bisogno di servizio, dove il servizio è più utile...................con il clan per esempio quest'estate andremo in Africa a fare servizio presso una comunità di bambini malati di AIDS, insomma senza togliere niente a nessuno, ma penso che loro abbiano più bisogno del nostro aiuto che l'anziano che soffre la calura romana di agosto

#14:  Autore: kaa86 MessaggioInviato: Martedì 06 Novembre 2007, 22:59
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rinoceronte caparbio ha scritto:
[Il concetto è: Prendiamo coscienza che il nostro territorio, la nostra realtà locale ha bisogno di noi. E' utile che ci impegnamo in giro, ma pensiamo anche al nostro vicino di casa che è solo...


sono d'accordo! però a volte vedere come vanno le cose in un posto totalmente diverso dal tuo ti aiuta a vedere il tuo in maniera di diversa e nuova! lo dico per esperienza personale, visto che con il mio clan ho vissuto due di queste esperienze!

detto questo penso che siano siano due tipi di servizi diversi, e che non ne esista uno più importante di un altro. ognuno ha una sua vocazione e una sua sensibilita più accentuata (per fortuna direi visto che i porblemi esistono entrambi e sarebbe bello poterli risolverli entrambi). penso che in r-s sia importante provare un pò entrambe queste esperienze.
fermo restando che per partecipare a route all'estero di questo tipo bisogna lavorarci sopra, usare la testa e sapere che non si va li perchè all'estero è più bello

#15: route di servizio all'estero Autore: stambeccosinceroResidenza: Roma MessaggioInviato: Giovedì 08 Novembre 2007, 14:10
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Bombo ha scritto:

1)non so se siete daccordo ma durante l'anno in clan si fa costantemente servizio nel nostro territorio,
2) e ponendo come dato di fatto che il servizio ha lo stesso valore umanitario sia se fatto verso il vicino di casa che verso un orfano bosniaco....... dove il servizio è più utile...................
3) con il clan per esempio quest'estate andremo in Africa a fare servizio
4) presso una comunità di bambini malati di AIDS, insomma senza togliere niente a nessuno, ma penso che loro abbiano più bisogno del nostro aiuto che l'anziano che soffre la calura romana di agosto


1) quindi sai perfettamente che anche nel tuo territorio c'è bisogno di fare servizio;
2) se ha lo stesso valore umanitario.......
3) con il Clan; supponendo che siate almeno 6 persone, ti rendi conto la spesa che dovrete affrontare fra logistica, viaggio, materiale sanitario che porterete (se ve lo fanno portare perchè non penserai mica di andare lì ed attraversare la frontiera dicendo "ho un paio di tonnellate di medicine" e passare tranquillamente, vero??) e che con quei soldi -diciamo 10 o 15 mila euro -quanto aiuto invece potresti portare sempre al solito ospizio o casa famiglia di cui sopra??;
4) sai quanti bambini malati di AIDS, di cancro, leucemie o orfani ci sono nei centri sparsi in tutta Italia??? E dei bambini che vivono nelle carceri con le loro madri condannate?? ne vogliamo parlare? perchè non portare animazione e cultura in quel campo nomadi pieno di bambini piccoli??


Penso si sia capito che non condivido molto il portare aiuto sul posto, per esempio in Africa: molto meglio contribuire, in Italia, agli studi universitari in Italia, magari in medicina, in veterinaria, in agraria, ad un ragazzo del posto che altrimenti non ne avrebbe la possibilità. Farà molto di più lui una volta tornato nel suo paese che noi con cento viaggi umanitari. Ribadisco che questo nulla toglie al valore del servizio portato in loco, solo, considerate le alte spese collaterali (e che non contribuiscono direttamente al servizio stesso, quali logistica, viaggio, etc.) e che noi non navighiamo certo nell'oro, la mia opinione è di sfruttarle al meglio.

Non ripetiamo l'errore di portare grano a chi ha fame: portiamogli invece gli strumenti per lavorare la terra ed insegnamogli ad usarli.

Tanto per fare un esempio: lo sai, certo, che l'UNICEF riesce a destinare per i suoi scopi umanitari (assistenza ai bambini) soltanto il 10 % di quanto incassato?? E questo perchè le spese logistighe, del personale, dei viaggi di innumerevoli delegazioni, assorbono quasi tutti gli introiti. Non voglio dire che bisogna chiudere l'UNICEF, ma il meccanismo per smuovere tale immensa organizzazione è talmente lento, farraginoso e burocraticizzato che oramai, una volta pagati gli stipendi del personale e le spese necessarie al funzionamento di tutta la strutture, sono ben poche le risorse che restano e che possono essere destinate allo scopo istituzionale dell'Organizzazione.

Questo per dire che se voi, tramite l'autofinanziamento, raccogliete il denaro che vi serve, ti renderai conto che la maggior parte di esso se ne andrà per le spese collaterali e ben poco resterà per l'assistenza diretta agli interessati.

Poi, senza nulla togliere al vostro impegno ed al vostro Cuore, non credi che sia meglio inviare sul posto medici, infermieri, nutrizionisti, botanici e quanto altro necessario che non alcuni ragazzi armati si di tanta volontà e di tanto amore, ma certamente non in grado di soddisfare appieno le necessità di quelle popolazioni.

Questo, ripeto, senza nulla togliere a nessuno.
Non dico che sia più importante l'anziano italiano del bambino africano, voglio solo dire che io, come molti di noi, posso dare un aiuto più proficuo al primo che non al secondo: quest'ultimo ha bisogno di altro aiuto, che io non sono in grado di dare. E allora destino le mie risorse dove penso siano più utili e evito di impegnarmi in imprese ove non realizzerei in fondo l'aiuto che ci si si aspetta da una tale impresa.

Credi, c'è molto bisogno del Tuo aiuto anche qui, basta guardarsi intorno.

Per concludere (non è una cattiveria ma una domanda vera) ci vai per te o per loro???
Pechè, sai, molti lo fanno per potersi poi dire frasi del tipo: sono andato volontario in Africa per aiutare....??

Un abbraccio.

#16:  Autore: kaa86 MessaggioInviato: Giovedì 08 Novembre 2007, 15:26
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io credo che i campi all'estero dell'agesci non abbiano assolutamente la pretesa di fare del serivizio ma di far conoscere agli r/s la realtà locale, di insegnargli che esistono altre realtà, di dimostrargli che esistono punti di vista e modi di vivere completamente diversi, che ci si deve informare delle cose di cui non ci parlano i media..
e vedere, parlare con le persone, fare delle piccole cose per loro aiuta a capire e a entrare nei problemi..
io dopo aver vissuto un esperienze del genere vivo nel mio territorio con molta più consapevolezza, faccio molto più attenzione a come uso l'acqua o a non sprecare il cibo, ho imparato a informarmi da solo sulle cose di cui non si parla, mi sono persino messo a studiare per potermi un giorno occupare di cooperazione allo sviluppo..

#17: route di servizio all'estero Autore: stambeccosinceroResidenza: Roma MessaggioInviato: Lunedì 12 Novembre 2007, 21:32
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Non voglio sembrare insistente ma, ad esempio, il volo di sola andata per Lusaka (Zambia) costa oltre 5.000 (cinquemila) euro. Sai quanto bene puoi fare con 5.000 euro dietro casa tua?

Se poi tu hai bisogno di vedere qualcuno soffrire la sete per arrivare a capire che l'acqua va risparmiata, beh, allora......
Sarebbe come dire che prima di interrompere la guerra voglio vedere i morti!!!!!!!!!

(Per notizia: l'acqua viene razionata anche in Sicilia, e non solo in estate!)

Porta il tuo reparto in montagna in estate, con solo l'acqua di una fonte, magari scarsa, e magari lontana 5oo o più metri dal campo, e vedrai che al ritorno in città avranno capito anche loro l'importanza di chiudere il rubinetto di casa.


Ho sentito di capi che tramite una pompa a motore, diesel, hanno collegato il campo alla fonte distante mezzo chilometro, per avere sempre l'acqua corrente: alla faccia dell'educazione!!!!!

Ecco. io spenderei quei soldi per far rifare i campi di formazione a capi del genere!

#18:  Autore: elux10Residenza: Monza MessaggioInviato: Giovedì 03 Gennaio 2008, 21:53
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scusate se mi intrometto, nel discorso, non vorrei creare polemiche, ma posso confermarti che non è assolutamente vero che il viaggio per lusaka costa così tanto. lo so per certo perchè due anni fa io e il mio clan abbiamo cercato di organizzare una rout di servizio proprio lì.

#19:  Autore: pabloResidenza: Rimini MessaggioInviato: Venerdì 04 Gennaio 2008, 03:39
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potrebbe interessarti una route di servizio presso la missione cattolica di Kucove in Albania?.....abbiamo terminato la route un questa città giusto 5 giorni fa....un esperienza tremendamente toccante, ma allo stesso tempo bella e formativa...vi permetterebbe di venire a contatto con il gruppo scout fondato in questa parrocchia pochi anni fa ed inoltre di vivere forti esperienze di servizio presso scuole medie, ospedali ecc

#20:  Autore: kaa86 MessaggioInviato: Venerdì 04 Gennaio 2008, 15:25
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dai!! ci sono stato anche io a kucove! Ma nell'agosto 06!
un'esperienza davvero importante.. non saperi come desciverla qui con due parole.. ma ha veramente cambiato un pò tutti i compomenti del mio clan..

#21: route di servizio all'estero Autore: stambeccosinceroResidenza: Roma MessaggioInviato: Venerdì 04 Gennaio 2008, 20:30
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elux10 ha scritto:
scusate se mi intrometto, nel discorso, non vorrei creare polemiche, ma posso confermarti che non è assolutamente vero che il viaggio per lusaka costa così tanto. lo so per certo perchè due anni fa io e il mio clan abbiamo cercato di organizzare una rout di servizio proprio lì.


Ho telefonato a tre Compagnie aeree, chiedendo un biglietto in bassa stagione, classe turistica (se rammento bene Alitalia, Air France e British Airways) ma non è importante il costo preciso quanto che viene speso unicamente per il biglietto, e non in aiuti.

Pablo ha detto:
"potrebbe interessarti una route di servizio presso la missione cattolica di Kucove in Albania?.....abbiamo terminato la route un questa città giusto 5 giorni fa....un esperienza tremendamente toccante, ma allo stesso tempo bella e formativa...vi permetterebbe di venire a contatto con il gruppo scout fondato in questa parrocchia pochi anni fa"

Forse è lo stesso gruppo cui alcuni anni fa, tramite una studentessa universitaria albanese, abbiamo inviato delle tende e del denaro per finanziarsi.

No, non è vero che è lo stesso gruppo ma è vero che abbiamo mandato gli aiuti, perchè il denaro raccolto non era sufficiente per andare noi sul posto ed allora abbiamo "precettato" la ragazza che, per la verità, non si è fatta pregare molto e ci ha subito aiutato. Risultato, con i soldi che avremmo dovuto spendere per il traghetto abbiamo acquistato i materiali poi inviati.

Tengo a ribadire che non biasimo l'iniziativa, solo sono convinto che in simili circostanze c'è uno spreco di denaro enorme, quando, tanto per fare un esempio, ieri, a Roma, è bruciato un capannone occupato da sbandati e senza casa, che ora si troveranno senza ricovero, e sarà forse solo con l'aiuto di chi è loro vicino con materiali, coperte, pasti caldi e qualche tenda che ce la potranno fare, e non con l'aiuto di un gruppo (benedetto, per carità) di scout proveniente magari da Torino o da Palermo.

#22: route di servizio all'estero Autore: stambeccosinceroResidenza: Roma MessaggioInviato: Venerdì 04 Gennaio 2008, 20:55
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pablo ha scritto:
potrebbe interessarti una route di servizio presso la missione cattolica di Kucove in Albania?.....abbiamo terminato la route un questa città giusto 5 giorni fa....un esperienza tremendamente toccante, ma allo stesso tempo bella e formativa...vi permetterebbe di venire a contatto con il gruppo scout fondato in questa parrocchia pochi anni fa ed inoltre di vivere forti esperienze di servizio presso scuole medie, ospedali ecc


...hai mai provato a fare la stessa esperienza in Italia? Pensi che proverai gli stessi sentimenti o i bambini malati di cancro del policlinico di Roma non ti faranno lo stesso effetto? O che insegnare l'italiano, a Roma, ai figli degli immigrati che per vari motivi non potevano mandarli a scuola sia meno "servizio" dell'insegnamento che tu hai potuto dare (per quanti giorni ?) agli stessi bambini di quella scuola media?? Io sono stato a pulire lo sterco, sì proprio lo sterco, dal sedere di un anziano lasciato da solo in ospedale! pensi che lo sterco di quel vecchio puzzi di più di quello dello stesso anziano in ospedale a Tirana???

E allora, non statemi a parlare di servizio all'estero per vivere esperienze toccanti, forti, di impegno sociale o altro. Piu "passo" in questo forum e più mi sembra di capire che volete andare all'estero solo per poter dire "io sono andato lì per aiutare quella povera gente" senza rendervi conto che, per andare lì, siete passati davanti ad un poveraccio il quale, magari, nel frattempo è morto.

E scusate se è poco!

#23:  Autore: pabloResidenza: Rimini MessaggioInviato: Sabato 05 Gennaio 2008, 04:07
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allora, gia questo tono non mi piace, ma non cè problema, di ragioni ne ho da vendere e non ci metto molto a fornirti le delucidazioni di cui sembri essere privo: mettiamo subito le cose in chiaro...."non statemi a parlare di servizio all'estero per vivere esperienze toccanti, forti, di impegno sociale o altro"? vienilo a dire a chi da 15 anni a questa parte ha dato vita ad una missione in Albania che ha permesso di raccogliere l'esigua e quasi inesistente comunità cattolica di un paesino a maggioranza musulmana(come poi la totalità del paese) e che, senza l'aiuto degli scout che annualmente la frequentano, non potrebbe sostenere il gran numero di "servizi attivi" di cui ogni anno si fa carico; quindi non parlo solo di visite all'ospedalino, ma di: rimesse a nuovo di edifici fatiscenti, pulizia di centri da destinare ai disabili, bonifica di lotti di terreno circostanti, costruzione per intero di impianti elettrici in edifici che ne sono totalmente privi. tutti lavori che di sicuro non può portare avanti chi lì ci abita, perchè ovviamente gli interessi sono ben altri per persone che hanno già troppi problemi per loro...

Di sicuro non grazie alle tue domande retoriche so benissimo che condizioni come quelle che ho visto nei centri e nelle scuola albanesi le posso ritrovare anche in Italia, magari di intensità anche superiore e che potrebbero colpirmi allo stesso identico modo, ma l'Albania è stata un'esperienza particolare anche per la possibilità di venire a contatto con un modo di vivere molto differente dal nostro, scevro da ogni comodità cui siamo abituati, radicato ancora alla vita conquistata giorno per giorno...

Ah, quasi dimenticavo di rispondere alla tua domanda da un milione di dollari: No non penso che lo sterco di quel vecchio puzzi di più di quello dello stesso anziano in ospedale a Tirana.

#24: route di servizio all'estero Autore: stambeccosinceroResidenza: Roma MessaggioInviato: Sabato 05 Gennaio 2008, 11:30
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La domanda è questa: perchè insistere per andare all'estero quando in Italia ci sono le stesse esigenze, gli stessi problemi, le stesse emergenze. Non solo, ma i soldi necessari per spostare un tot numero di persone per il viaggio potrebbero essere più proficuamente utilizzati in patria: raccolgo 5.000 euro, 1500 mi servono per il viaggio, 1500 mi servono per vitto e alloggio e me ne restano solo 2000 da utilizzare a favore delle popolazioni locali. In Italia, dietro casa, posso utilizzare tutti i 5000 euro per le popolazioni del posto. Non è difficile da capire.

Hai detto: "so benissimo che condizioni come quelle che ho visto nei centri e nelle scuola albanesi le posso ritrovare anche in Italia, magari di intensità anche superiore e che potrebbero colpirmi allo stesso identico modo, ma l'Albania è stata un'esperienza particolare anche per la possibilità di venire a contatto con un modo di vivere molto differente dal nostro, scevro da ogni comodità cui siamo abituati, radicato ancora alla vita conquistata giorno per giorno... "

Allora lo vedi che anche in Italia ci sono situazioni analoghe, se non più gravi!

Per il resto, sarebbe opportuno tenere la polemica fuori da questo contesto, agli altri non interessa, c'è, eventualmente la possibilità di messaggi privati.

Ciao

#25:  Autore: pabloResidenza: Rimini MessaggioInviato: Sabato 05 Gennaio 2008, 13:05
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Guarda, ti stupirò forse, dicendoti che quando stavamo organizzando la route in Burkina Faso (poi non realizzata) io ero uno dei pochi seguaci della teoria che tu mi hai esposto poco fa: ovvero, perchè spendere 8/900 euro a testa(moltiplicato per quindici persone) quando la stessa cifra inviata laggiù avrebbe cambiato le cose forse più di quanto avremmo potuto fare noi recandoci li?

La risposta datami dalla controparte è stata che un viaggio del genere non serviva per quello che noi avremmo potutto fare per l'Africa, ma per quello che l'Africa avrebbe potuto fare per noi...Inizialmente sono rimasto molto contrariato e ti giuro che in parte lo sono ancora perchè lo spreco di soldi è enorme, poi ho capito anche tramite l'esperienza albanese che si tratta anche di un esperienza di vita come quella che ti descrivevo prima...

Tralaltro l'assistenza a disabili e anziani era solo una piccola parte, ti assicuro che ci sono anche tante attività manuali e fisiche che nessun altro potrebbe portare avanti se non chi, come gli scout, presta servizio gratuitamente...

In breve la risposta alla tua domanda è: perchè l'intento non era solo quello di portare un servizio, ma anche quello di vedere la realtà albanese giornaliera, di prendere coscienza in modo diretto di cosa essa sia. Questo non comporta un disinteressamento ai problemi che (come giustamente tu mi fai notare) affliggono anche il nostro di paese....

#26: route di servizio all'estero Autore: stambeccosinceroResidenza: Roma MessaggioInviato: Sabato 05 Gennaio 2008, 20:48
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1) Grazie per essere rientrato, e per avermi fatto rientrare, nei limiti della conversazione corretta e senza polemiche: a quanto pare ci sono (o siamo) ancora persone che non si fanno prendere dall'astio.
2) Infatti il mio concetto, ribadito fin dall'inizio, era proprio questo, rivolto non ricordo a quale utente del forum: ci vai per loro o ci vai per te? E per te intendo, oltre al lato egoistico, anche quello formativo, umano e di carattere personale di chi affronta tale impresa.
E' probabile che le domande da me poste nel forum, negando all'interlocutore la possibilità di recepirle insieme all'espressione del volto di chi le formula, hanno dato adito ad interpretazioni sbagliate.

Ripeto, ben venga l'iniziativa, solo che io mi regolerei diversamente (e non sto dicendo che tu sbagli, sia ben chiaro).
Un abbraccio.

#27:  Autore: pabloResidenza: Rimini MessaggioInviato: Domenica 06 Gennaio 2008, 15:35
    —
hai perfettamente ragione, sono io che ringrazio te....

un abbraccio

#28:  Autore: paciock87Residenza: Romano MessaggioInviato: Domenica 06 Gennaio 2008, 15:59
    —
Ma infatti la route di servizio all'estero ha un altro scopo... C'è una differenza abissale ad aiutare un connazionale nel proprio paese con la propria cultura ed ad aiutare in una persona di un'altra nazione nella sua nazione con la sua cultura... Come c'è una differenza abissale ad essere aiutati da un connazionale ed essere aiutate da uno straniero proveniente dal un altro paese...
Se un barbone viene aiutato da un indiano se lo ricorderà per sempre, da un italiano, forse una settimana dopo se l'è già dimenticato... Purtroppo è così, il contatto fra culture diverse in un ambito di servizio è una fra le esperienze più forti che uno può provare... Il Clan è un periodo del cammino scout dove si fa servizio, ma occasionale, non continuativo... Praticamente si fa un servizio quasi "inutile", perchè si fa una volta, o per un anno una volta a settimana... Perchè fondamentalemnte è solo uno strumento educativo per crescere... E' la fortuna del rover\scolta, fare esperienze di servizio... Poi con la partenza c'è la scelta di servizio, che non è certo fare "esperienze di servizio" per tutta la vita, ma ben altro...
Se la route all'estero è lo strumento giusto per fare di quella comunità ancora di più dei buoni cittadini, allora i soldi sono un problema minore...
Poi sempre a parlare di soldi, se i soldi risolvessero davvero tutti i problemi del mondo perchè l'Africa e tante altre situazioni (anche nel nostro paese) che ricevono miliardi di euro l'anno continuano ad averne, e anzi aumentano di anno in anno? Vuoldire che c'è qualcosa che non va nel metodo...

#29: route di servizio all'estero Autore: stambeccosinceroResidenza: Roma MessaggioInviato: Lunedì 07 Gennaio 2008, 13:29
    —
paciock87 ha scritto:
Ma infatti la route di servizio all'estero ha un altro scopo... C'è una differenza abissale ad aiutare un connazionale nel proprio paese con la propria cultura ed ad aiutare in una persona di un'altra nazione nella sua nazione con la sua cultura... Come c'è una differenza abissale ad essere aiutati da un connazionale ed essere aiutate da uno straniero proveniente dal un altro paese...
Se un barbone viene aiutato da un indiano se lo ricorderà per sempre, da un italiano, forse una settimana dopo se l'è già dimenticato... Purtroppo è così, il contatto fra culture diverse in un ambito di servizio è una fra le esperienze più forti che uno può provare... Il Clan è un periodo del cammino scout dove si fa servizio, ma occasionale, non continuativo... Praticamente si fa un servizio quasi "inutile", perchè si fa una volta, o per un anno una volta a settimana... Perchè fondamentalemnte è solo uno strumento educativo per crescere... E' la fortuna del rover\scolta, fare esperienze di servizio... Poi con la partenza c'è la scelta di servizio, che non è certo fare "esperienze di servizio" per tutta la vita, ma ben altro...
Se la route all'estero è lo strumento giusto per fare di quella comunità ancora di più dei buoni cittadini, allora i soldi sono un problema minore...
Poi sempre a parlare di soldi, se i soldi risolvessero davvero tutti i problemi del mondo perchè l'Africa e tante altre situazioni (anche nel nostro paese) che ricevono miliardi di euro l'anno continuano ad averne, e anzi aumentano di anno in anno? Vuoldire che c'è qualcosa che non va nel metodo...


No! Non concordo affatto!

Al barbone (per rimanere al tuo esempio) non frega nulla se la minestra calda o la coperta gli viene portata da un italiano o da un indiano, stanne certo. Se dopo una settimana si è dimenticato che la minestra gliel'ho porta io, che me ne frega Laughing : io ho voluto aiutare una persona perchè questa ne aveva bisogno non perchè volevo essere ringraziato!!!
Se poi voglio aiutare un barbone perchè così si ricorderà Embarassed che quella coperta gliel'ho portata io.... (leggi la mia firma).

Non ho capito una cosa, spiegami: ma il tuo servizio è limitato alle attività del tuo Clan? Se il Clan organizza un servizio bene se no me ne sto a casa?? Significa che quando non sei in attività ti astieni dall'aiutare il prossimo? Perchè da quello che dici si capisce questo! Rolling Eyes
Ma anche ammesso questo: se ritieni inutile fare la spesa all'anziana da sola "una volta" o "soltanto per una volta a settimana per un anno" allora, beh, io ho un'idea diversa dall'aiutare il prossimo. Smile
Qui si torna al concetto "sono scout o faccio lo scout (solo quando faccio servizio)", oppure al principio, purtroppo condiviso da molti capi, che aiuto il mio simile solo in ambito scout, come scout; quando sto a casa mia non me ne frega niente di nessuno. E bada che sono in molti a pensarla in questa maniera! Twisted Evil

Poi, dopo la partenza, basta esperienze di servizio?
Perchè secondo te un capo branca che si adopera per fare un servizio che non gli è mai capitato prima (io per esempio non ho mai fatto servizio in un centro di recupero per tossicodipentendi) deve dire "no, questa esperienza la deve fare uno che non ha ancora preso la partenza"?
Magari potessi fare "esperienze di servizio" per tutta la vita???

Per quanto concerne i soldi: non voglio fare i conti in tasca a nessuno e non sto parlando di disponibità di denaro: ho solo detto, e ripetuto, che, secondo me, il denaro (raccolto con autofinanziamento o donato da un benefattore, non mi interessa) potrebbe essere speso meglio e con maggiori risultati in Italia che non all'estero. Tutto qui.
E se poi il denaro di cui parli ARRIVASSE VERAMENTE TUTTO dove ce n'è bisogno, allora potremmo vederne tutti i risultati! Questo è il punto della questione: gran parte del denaro raccolto se ne va per le spese collaterali e solo quello che resta puoi spenderlo per "coperte e minestra"!!! Crying or Very sad
Comunque, lasciatelo dire, chi dice che il denaro è il problema minore è solo un ipocrita o un milionario, perchè che a noi piaccia o meno, sarà brutto quanto ti pare, sarà vergognoso quanto vuoi, ma senza il denaro, di aiuti veri e propri se ne possono dare ben pochi. Puoi dare amore, assistenza, compagnia, che non sono poco, lo so, ma non basta!
wave

#30:  Autore: looney!! MessaggioInviato: Martedì 08 Gennaio 2008, 16:17
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Leggendo i messaggi lasciati sull’argomento non nego di avere subito alterazioni simili a quelle che trasformano il dottor Bruce Banner in Hulk knob …nonostante questo cercherò di non essere troppo accondiscendente verso questa vena violenta.
L’essere scout dovrebbe insegnare a diventare “cittadini attivi”, cioè che rivolgono l’attenzione a tematiche a volte lasciate in disparte dai mass media e poco sviluppate dalle istituzioni come ad esempio il rispetto per l’ambiente, l’accoglienza e il rispetto per lo straniero e chi più ne ha più ne metta.
Chi fa parte della branca R/S in genere è spinto dai capi e dalle varie discussioni verso questa concezione di cittadinanza attiva che va inevitabilmente a fondersi con il Servizio e che prende la forma di scelta politica, cioè di come ci poniamo nei confronti della società in cui viviamo.
Per questo e per seguire l’esempio di Gesù, rover e scolte possono decidere di svolgere il loro servizio ai più bisognosi come senza tetto, malati, anziani, orfani, prostitute etc. o presso associazioni di vario genere presenti nella loro città o nel loro Paese entrando in contatto non solo con connazionali, ma anche con stranieri dato che le società moderne sono eterogenee(in sintesi multietniche). Ma c’è anche chi fa una scelta più coraggiosa, cioè lasciare il proprio Paese, di cui conosce lingua, usanze, modi di vivere, legislatura, istituzioni…, per andare a svolgere lo stesso tipo di Servizio in Stati o località straniere che in passato hanno conosciuto situazioni di crisi come guerre etno-settarie,alluvioni, carestie…e che tutt’ora ne pagano le conseguenze perché i governi e/o gli organi internazionali non hanno la possibilità o l’interesse di risolvere la varie situazioni. Lo stesso scoutismo esprime la volontà di interazione fra le culture e di diventare cittadini del Mondo informandoci, ma soprattutto stando in prima linea ovunque così come avrebbe fatto Gesù, portando avanti la nostra testimonianza.
Il Servizio è un’esperienza personale e comunitaria ben più forte dell’utilissimo invio di materiale e denaro a chi ne ha bisogno non perché “più utile”(non deve esistere la classificazione dei servizi, perché il servizio è lo stesso ovunque e in qualunque situazione se è fatto con consapevolezza, gratuità e completezza), ma perché avere un contatto diretto con le persone lascia inevitabilmente qualcosa in più sia a chi dona il servizio sia a chi lo riceve, soprattutto in quei Paesi dimenticati dal resto Mondo in cui il solo essere lì, nonostante la fatica dal punto di vista economico e logistico, ti lancia in un mondo a te completamente nuovo e sconosciuto che ti può apparire pauroso e meraviglioso allo stesso tempo e che non avresti mai potuto conoscere, mai vivere se non avessi abbracciato lo scoutismo come stile di vita in tutte le sue forme di manifestazione.

#31:  Autore: MOR MessaggioInviato: Lunedì 14 Gennaio 2008, 21:54
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su agesci.org è strapieno di route estive all'estero
sia per clan che per singoli riuniti poi in clan di formazione



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