Gallo_Creativo ha scritto: |
infine vi ricordo che la dimensione spirituale è una delle nostre aree metodologiche, al pari di sviluppo fisico, manualità, senso civico e carattere. |
rinoceronte caparbio ha scritto: | ||
spiritualità è sottoinsieme di formazione del carattere... |
rinoceronte caparbio ha scritto: |
ah, ok!
pensavo fosse simile alla nostra! |
Airone Fantasioso ha scritto: |
Difatti ho detto "laica" e non "atea". |
Airone Fantasioso ha scritto: |
Però comunque nel CNGEI possono esserci atei come ci possono essere persone che credono in Allah, Buddah o nel Grande piatto di pastasciutta con le polpette. |
Gallo_Creativo ha scritto: |
crediamo fermamente nei valori della LAICITA':
Laicità per me (l'associazione utilizza altri termini ma il concetto è uguale), è SAPERE (conoscere "tutto" in piena libertà) e POTERE SCEGLIERE (e dunque per i capi aiutare i ragazzi a conoscere e aiutarli nella propria scelta, ma NATURALMENTE non dichiarando la propria scelta, poichè è ovvio che li influenzerebbe), in quanto ritengo (riteniamo) che la fede e la religione, siano parte della dimensione spirituale di una persona...e dunque parte unica, interna e personale! |
frageorges ha scritto: |
E' pure ingenuo pensare di aiutare i ragazzi nella scoperta della fede senza una conoscenza e un'esperienza intensa e continua con persone che vivono quella fede. |
uomodelbosco ha scritto: |
Permettimi, Frageorges...dall'altro lato è pure ingenuo pensare che la fede possa essere scoperta semplicemente frequentando un gruppo Scout cattolico. Quanti Capi Agesci sono più che tiepidi? Non pochi... |
elfo ha scritto: | ||
Vero, ma allora questa obiezione la possiamo applicare a tutto ciò che riguarda lo scautismo: è ingenuo pensare di poter fare vita all'aperto semplicemente frequentando un gruppo Scout. Quanti Capi (AGESCI e non) sono più che tiepidi riguardo alle uscite e passano l'anno rintanati in sede? Non pochi... |
frageorges ha scritto: | ||
Mi permetto di dire che questa definizione è un po' ingenua. Non possiamo non influenzare le scelte delle persone con cui entriamo in relazione e pensare il semplice "non dichiarare la propria scelta" lasci più liberi gli altri. Ad esempio: l'atteggiamento e le motivazioni che tu riporti presuppongono e trasmettono che "la fede e la religione siano [...] parte unica, interna e personale!". Non c'è niente di più lontano dalla concezione cattolica (non mi sbilancio sul cristiana) della fede che è anche comunitaria, esterna, ecclesiale, testimonianza, annuncio, evangelizzazione. In pratica con il tuo atteggiamento (fintamente) imparziale stai lanciando un messaggio anticattolico (e influenzando i ragazzi?). E' pure ingenuo pensare di aiutare i ragazzi nella scoperta della fede senza una conoscenza e un'esperienza intensa e continua con persone che vivono quella fede. Non si trova la fede a tavolino, ma coinvolgendosi pienamente in una comunità. Infine, così per chiarire il vocabolario, ci sono sottili ma fondamentali differenze tra i termini laicità e laicismo. Laicista è chi tende a relegare il fenomeno religioso nel "privatissimo" togliendolo la sfera pubblica, ad esempio impedendo alle persone di manifestare/esprimere le proprie convinzioni religiose (ed etiche) con la parola o con i segni. Per esempio in Francia in alcuni ambienti è proibito portare simboli religiosi: capite bene che si va un po' al di là del difendere la libertà religiosa quando si proibisce di esprimere, fosse anche con un vestito, la propria scelta. |
Gallo_Creativo ha scritto: |
il 90% dei miei ragazzi oltre a venire da noi frequentano assiduamente la propria parrocchia (tanti ragazzi finito il nostro campo sono partiti per quello degli adolescenti della parrocchia)...e sono molto contenti di vivere la loro esperienza scout con il proprio reparto, e la loro esperienza cattolica ciascuno nella propria parrocchia...é [cut] ma così, nei fatti non è (cioè i miei ragazzi non sono una mandria di senzadio, ma neppure io o gli altri capi )... |
lucalevi ha scritto: |
Inoltre, a me fannno tristemente sorridere le associazioni che, occultandosi ed usando a sproposito il termine laico/a, volgiono estirpare la fede e la Religione. |
Citazione: |
A tal proposito, anche il CNGEI, mi fa tristemente sorridere poichè:
Promessa CNGEI ha scritto: Prometto sul mio onore di fare del mio meglio per: compiere il mio dovere verso la Patria, la famiglia agire sempre con disinteresse e lealtà osservare la Legge scout Dove c'è Dio? Chissà, il redattore di questa Promessa l'avrà -intenzionalmente?- dimenticato per strada? |
Citazione: |
Se si ha la fortuna di incontrare un Capo Scout Vero, allora l'associazione alla fine conta poco. Conta che quel Capo abbia avuto un'influenza tale da cambiare le persone attreverso il metodo Scout, la natura e l'incontro con la dimensione sprituale che poi si concretizzerà diversamente per ognuno.
Alcuni usciranno rafforzati nelle loro scelte, altri sceglieranno una dimensione spirituale diversa e quindi l'incontro con Dio avverrà percorrendo un sentiero diverso, perchè diversi siamo tutti noi e non è possibile che una proposta di fede abbia lo stesso effetto su tutti. Quel che conta è che un cammino spirituale esista e venga seguito lungo i diversi sentieri che si possono imboccare per arrivare a Dio. |
Citazione: |
Allora se siete tutti credenti, ed i ragazzi frequentano la parrocchia, perchè non proporre in Co.Ca. di passare all'AGESCI?
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lucalevi ha scritto: | ||
Allora se siete tutti credenti, ed i ragazzi frequentano la parrocchia, perchè non proporre in Co.Ca. di passare all'AGESCI? |