capi "diversamente" cristiani
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Scout C@fé: Il Forum degli Scout -> Comunità Capi

#46:  Autore: roborob MessaggioInviato: Martedì 11 Settembre 2007, 19:20
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Oddio,quando leggo di genitori atei o poco interessati al messaggio cristiano che iscrivono i propri figli all'AGESCI mi sale la bile!
Possibile che ignoranza,pigrizia e disinformazione portino sempre a queste scelte sbagliate?
Sono un vicecapo reparto della sezione romana del cngei.
Avendo una ragazza capoclan nell'agesci capita spesso di confrontarsi sulle questioni che ci accomunano e ci dividono.
Parlando con lei esce fuori spesso questo discorso sui genitori: la maggior parte di loro non sa cosa sia realmente lo scoutismo,quali siano le attività caratterizzanti,le peculiarità del metodo educativo e sopratutto il significato della C nella sigla agesci.
Ho cominciato a credere che i genitori dei nostri ragazzi siano ben più consapevoli di quelli dei vostri.
Alla fine come associazione contiamo 4 gatti di iscritti,abbiamo una copertura ridicola sul territorio e una visibilità pari a 0.
Mi sembra normale pensare che le nostre (poche) iscrizioni arrivino più che dalla comodità di avere il gruppo sotto casa, da una ricerca attenta e meticolosa.
Questo è dimostrato anche dalle zone da cui arrivano i miei ragazzi: c'è gente che si fa anche bei chilometri per portare i figli a frequentare un gruppo multiculturale,laico e multireligioso.
Anche io abito ben lontano dalle sede del mio gruppo,in un altro quadrante di Roma.
Quello che mi fa veramente incazzare è pensare che la grandezza numerica di una associazione come la vostra sia in buona parte foraggiata da una massa di genitori caproni, che mandano i loro figli a Scout come li manderebbero in piscina.

#47:  Autore: porcellinopacificoResidenza: Milano MessaggioInviato: Martedì 11 Settembre 2007, 21:13
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roborob ha scritto:
Oddio,quando leggo di genitori atei o poco interessati al messaggio cristiano che iscrivono i propri figli all'AGESCI mi sale la bile!
Possibile che ignoranza,pigrizia e disinformazione portino sempre a queste scelte sbagliate?
Non so se ti riferisci a me. Ma a dire il vero, sebbene non ateo o poco interessato al messaggio cristiano, mi sembra di essere l'unico genitore non cattolico, che ha iscritto le figlie all'agesci e che sta partecipando al dibattito. Ti assicuro che la mia non è stata ignoranza né pigrizia nè disinformazione. Non sono neanche convinto di aver fatto la scelta sbagiata, allora 8 anni fa.
roborob ha scritto:
c'è gente che si fa anche bei chilometri per portare i figli a frequentare un gruppo multiculturale,laico e multireligioso
Questo, ad esempio è stato uno dei motivi che mi hanno spinto verso l'agesci: già per frequentare la nostra chiesa facciamo chilometri e siamo asslutamente "sradicati dal quartiere", almeno in tana, prima, e in sede poi potevano andarci da sole, non è tanto una questione di comodotià vedi da noi si chiama autonomia. Non è certo colpa del Cngei se il gruppo scout del quartiere e Agesci, ma così è. Quando abbiamo fatto la nostra scelta nonl'abbiamo fatta da caproni, ma da responsabili, può essere che abbiamo sbagliato. Ma la cosa non è poi così grave: se le mie figlie vorranno potranno venire nel Cngei a fare le capo visto che probabilmente non si convertiranno al cattolicesimo.

#48:  Autore: pacioResidenza: spotorno sv MessaggioInviato: Martedì 11 Settembre 2007, 21:56
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e ci perde l'agesci in ricchezza.....

#49:  Autore: Gatto LaboriosoResidenza: Messina-Roma MessaggioInviato: Mercoledì 12 Settembre 2007, 09:24
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pacio ha scritto:
e ci perde l'agesci in ricchezza.....


E allora?
L'obiettivo dello scoutismo non è quello di creare "uomini e donne del domani"?
Dove essi facciano servizio (ammesso che sia la loro scelta alla fine del Clan), agesci o cngei, associativo o extra, è del tutto secondario.

#50:  Autore: VelenoResidenza: Genova MessaggioInviato: Mercoledì 12 Settembre 2007, 15:56
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pacio ha scritto:
e ci perde l'agesci in ricchezza.....


Hai ragione....visto che la divisione c'è....si potrebbero almeno organizzare più spesso momenti d'incontro, lavori in comune...

#51:  Autore: pacioResidenza: spotorno sv MessaggioInviato: Mercoledì 12 Settembre 2007, 18:45
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caro gatto
hai ragione : l'obbiettivo dello scoutismo non è quello di creare uomini e donne. ci mancherebbe altro.
non siamo mica dei Frankenstein.
al massimo, con un pò di sana e onesta conoscenza dei propri mezzi e limiti soprattutto, può accompagnare i ragazzi alle scelte future dando loro in mano esperienze e condividendole con loro.
ed è per questo che sono convinto che chi ci rimette di più siamo noi, proprio perchè la proposta che facciamo rimane monca.
ma non credo di dire niente di nuovo: è l'eterno problema che per alcuni diventa satana e per altri l'arcangelo gabriele.
è vero che dove, e se, faranno servizio è ininfluente.
non la è la mia proposta di capo se non la porto completa.
compreso, e soprattutto, l'incontro con chi non la pensa come me.
ma non era parte della coeducazione questa?
mah.....

#52:  Autore: rinoceronte caparbio MessaggioInviato: Giovedì 13 Settembre 2007, 12:52
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Citazione:
ma non era parte della coeducazione questa?


che c'entra?

#53:  Autore: pacioResidenza: spotorno sv MessaggioInviato: Giovedì 13 Settembre 2007, 13:44
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cosa?

#54:  Autore: rinoceronte caparbio MessaggioInviato: Giovedì 13 Settembre 2007, 14:03
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la coeducazione: io la intendo (forse male) come uomo+donna...

#55:  Autore: pacioResidenza: spotorno sv MessaggioInviato: Giovedì 13 Settembre 2007, 17:44
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dal patto associativo agesci

la coeducazione

.....omissis....."la coeducazione apre e fonda l'educazione all'accoglienza dell'altro".

certo sarebbe interessante chiedersi chi è l'altro per noi adesso.
o, forse meglio, qual'è l'altro che ci piace.

#56:  Autore: rinoceronte caparbio MessaggioInviato: Giovedì 13 Settembre 2007, 20:01
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sbagliato io, allora...

#57:  Autore: roborob MessaggioInviato: Venerdì 14 Settembre 2007, 17:22
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No,porcellino,non ce l'avevo assolutamente con te,tranquillo Smile
Mi ero letto attentamente le tue motivazioni,prima di postare quello che ho scritto.

#58:  Autore: uomodelbosco MessaggioInviato: Martedì 18 Settembre 2007, 10:00
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Cerco di riodinare un pò le idee, anche dopo aver letto i vostri interessantissimi posts...
Premetto che sono Cattolico, proveniente da famiglia fortemente cattolica (ho pure uno zio prete), ma questo non può/non deve essere un comodo paravento che mi impedisca di vedere le differenze altrui, per cui questa per me è una "battaglia" diversa da quella di Porcellinopacifico, perchè basata su poche considerazioni che penso facilmente comprensibili:
1) Lo Scoutismo è portatore di valori che sono trans-religiosi, e nessuna fede può sovrapporsi ad esso senza correre il rischio di snaturarlo.
2)Se questo è condiviso, ne deriva che lo Scoutismo deve essere una opportunità di crescita nella quale formare uomini felici e in grado di scegliere.
3)Questo fine si ottiene attraverso un mezzo che è lo Scoutismo, che per essere in grado di svoglere la sua funzione DEVE essere aperto alle esperienze diverse (in questo caso parlando di fede, aperto a fedi diverse).
4) Se è vero che lo scoutismo Agesci è fortemente caratterizzato da una scelta di fede unidirezionale, è altrettanto vero che chiudersi in questa visione riduce la proposta da Scout a semi-oratoriale, venendo a perdere l'apertura che dovrebbe essere caratterizzante dello Scoutismo stesso.
5) Il punto non è che non accetto l'Agesci cattolica, ma semplicemente, che, per me, NON è una associazione cattolica ma una associazione Cristiana che segue un filone cattolico ma che non può aderire completamente ad esso per non perdere le proprie peculiarità Scout (se bastasse la C della sigla a che servirebbero i kili di papiri associativi? Non sarebbe stato motlo più semplice scrivere ovunque "cattolico" invece di "cristiano"?).
Si continuano a sottolineare le differenze tra Capi e ragazzi:
Accettare ragazzi di altre fedi, rifiutarne gli adulti.
Premesso che un Uomo in cammino lo è sia da ragazzo che da adulto e non credo esista questa rigida divisione, ma un fluire della propria crescita spirituale continua, non credo abbia senso accettare alcuni e rifiutare gli altri.
Ogni Capo in servizio può tranquillamente verificare che la crescita dei propri ragazzi provoca una crescita anche in lui stesso e questa è la prova più semplice del fatto che lo scoutismo è una reazione a doppio scambio, e credo che nessun Capo si interfacci con i ragazzi in modo impermeabile alla crescita che causa in lui.
Detto questo, si accettano ragazzi diversamente cristiani e poi? Li si lascia lì? Gli si propone una scelta di fede rigidamente cattolica? O forse è più rispettoso della situazione di crescita di quel ragazzo in particolare e del fatto che il metodo educativo Scout non è di massa portare avanti un sentiero per quella situazione particolare?
E se è questa la scelta più idonea, non è forse più idoneo un Capo non cattolico per accompagnare quel ragazzo su quel sentiero particolare? E non è forse ricchezza anche per gli altri la presenza di un adulto in cammino verso Cristo su un sentiero semplicemente parallelo ma in fondo non così diverso?
Ora una piccola considerazione pratica:
In tempi Asci il 99% della popolazione italiana era cattolica, ora non più. Come è nel tempo cambiata la società e l'Asci è diventata Agesci, così l'arroccarsi sulla "C" ora che la spritualità va frazionandosi è ben lontano da essere una ricchezza. Una ricchezza è accettare l'altro con le sue inevitabili differenze che sono limiti solo se si è così chiusi da non vederne più in alto la ricchezza.

#59:  Autore: porcellinopacificoResidenza: Milano MessaggioInviato: Martedì 18 Settembre 2007, 10:41
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uomodelbosco ha scritto:
diversa da quella di Porcellinopacifico, perchè basata su poche considerazioni che penso facilmente comprensibili
Uè, uomodelbosco, vuoi forse insinuare che le mie considerazioni non sono facilmente comprensibili? Shocked
io ti quoto al 100%. E mi sento anche coinvolto sia di persona che come genitore.
particolarmente mi ritovo con te quando sottolinei che
Citazione:
Si continuano a sottolineare le differenze tra Capi e ragazzi:
Accettare ragazzi di altre fedi, rifiutarne gli adulti.
Premesso che un Uomo in cammino lo è sia da ragazzo che da adulto e non credo esista questa rigida divisione, ma un fluire della propria crescita spirituale continua, non credo abbia senso accettare alcuni e rifiutare gli altri..

mentre facevo il capo, reparto e clan, in Agesci stavo maturando la mia scelta protestante....
Citazione:
...si accettano ragazzi diversamente cristiani e poi? Li si lascia lì? Gli si propone una scelta di fede rigidamente cattolica? O forse è più rispettoso della situazione di crescita di quel ragazzo in particolare e del fatto che il metodo educativo Scout non è di massa portare avanti un sentiero per quella situazione particolare?
E se è questa la scelta più idonea, non è forse più idoneo un Capo non cattolico per accompagnare quel ragazzo su quel sentiero particolare? E non è forse ricchezza anche per gli altri la presenza di un adulto in cammino verso Cristo su un sentiero semplicemente parallelo ma in fondo non così diverso?
Guarda che io sono partito a frequentare i forum scout proprio partendo da queste considerazioni, che ovviamente condivido in pieno.
Se mi sono raffreddato sull'argomento non è perché ho cambiato idea, ma perché ho avuto l'impressione di trovarmi di fronte a un muro di gomma, dovuto credo più a non conoscenza dei diversamente cristiani (ma chi cavolo l'ha inserita sta espressione? non siamo forse tutti diversamente cristiani?) più che a una volontà di escluderli: non li vedo, non ci sono non c'è il problema.

#60:  Autore: uomodelbosco MessaggioInviato: Martedì 18 Settembre 2007, 10:58
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porcellinopacifico ha scritto:
Uè, uomodelbosco, vuoi forse insinuare che le mie considerazioni non sono facilmente comprensibili?

Laughing Laughing
Assolutamente comprensibili e condivise.
Forse non mi sono spiegato bene io: intendevo dire che per chi non è coinvolto in prima persona (non essendo "diversamente cristiano" Wink ) i punti a seguire erano facilmente condivisibili.



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