Carissimo, il mio discorso è e rimane in argomento...in quella situazione familiare, per la Chiesa trattasi di convivenza. Il problema di fondo è: posso o non posso fare l'educatore per l'AGESCI se ho una situazione familiare del genere? Insomma, il fatto che io non mi sposi in Chiesa perché la mia metà è di un'altra fede, contamina il mio modo di fare scoutismo? A mio parere, no...anzi, lo apre alla mondialità. Stando però ai ragionamenti che finora ho letto qui dentro, pare proprio che la risposta "ufficiale" (ovvero quella secondo cui ci si dovrebbe regolare) sia "sì". Il fatto è che il matrimonio interconfessionale non è mai stato preso seriamente in considerazione perché fino a pochissimo tempo fa non avveniva mai. E la Chiesa, da buona realtà pachidermica, non si muoverà in quella direzione se non in mooooolto tempo. Tralasciando il problema dell'attualità delle posizioni della Chiesa, comunque, l'AGESCI al riguardo cosa dice? Delega la decisione alle singole CoCa? Da' delle linee guida per una situazione del genere? Sono nell'ignoranza in questo frangente, quindi illuminatemi. |