Finrod91 ha scritto: |
ste cose di solito avvengono per inesperienza o incompetenza |
Finrod91 ha scritto: |
Comunque i miei capi il cell al campo lo portano perchè appunto hanno la responsabilità di 25 ragazzi...ma lo usano loro e in uscita non ce lo hanno mai dato e a oi proibiscono di portarlo (giustamente) |
Finrod91 ha scritto: |
Mai sentito parlare di incidenti? Quelli del mio gruppo qualche hanno fa hanno visto una ragazza volar giù per una scarpata durante una tranquillissima camminata con il parroco ed i ragazzi dell'oratorio! A una capa che conosco è volata in una scarpata una ragazza del clan....che fai in sti casi? Corri corri fino al primo telefono? Magari a un paio di km di distanza??
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polvansen ha scritto: |
O che a volte l'unico modo per recuperare la situazione è agire immediatamente, non certo aspettare l'elicottero. |
polvansen ha scritto: |
Il punto è che se il cellulare è la tua soluzione, allora è meglio che te ne stia a casa, unico posto mediamente sicuro. |
polvansen ha scritto: |
In uscita sulla scarpata ci vai SOLO se sei preparato a non cascarci dentro o al limite a recuperare chi ci è cascato, e non impreparato ma col cellulare. Poi puoi avercelo, il cellulare, per un caso di vera emergenza imprevista. Ma volar giù da una scarpata percorrendone il ciglio non è proprio catalogabile tra gli eventi imprevedibili. |
polvansen ha scritto: |
Troppi ne vedo, sempre di più, che partono all'avventura in montagna in maglietta e scarpette da ginnastica armati però del loro fido indistruttibile cellulare. |
stambeccosincero ha scritto: |
Insisto e propongo questa ipotesi.
Ora il percorso, per come è studiato (o forse faccio meglio a dire - per come dovrebbe essere studiato-) prevede che la squadriglia si allontani dal campo rimanendo nel raggio di 4-6 chilometri circa (la missione completa dovrebbe prevedere 10-20 chilometri di percorso in cerchio e quindi durante la missione la distanza media dal campo è appunto di 4-6 chilometri. Oppure la squadriglia ha un determinato obiettivo, raggiungibile generalmente seguendo una pista ben segnata e voglio sperare, già verificata dai capi nel corso del sopralluogo del campo che dovrebbero aver effettuato qualche tempo prima. Questo fa si che: 1) I capi sanno sempre dove siete (primo perchè vi hanno indirizzato loro nella missione, secondo perchè se devono trovarvi seguiranno i segnali di pista che avrete lasciato voi (perchè li lasciate i segnali di pista, vero???) |
stambeccosincero ha scritto: |
Ripeto: i capi possono, anzi secondo me devono portarsi il cellulare |
stambeccosincero ha scritto: |
le giude e gli esploratori non devono farsi carico del problema sicurezza che, ripeto deve essere dei capi, i quali devono valutare, oltre alla sicurezza del campo, anche a quella dei siti previsti per le escursioni, per le missioni e per gli hike. |
Veleno ha scritto: |
Qui si parla di cellulari! Mai detto che dev'essere la soluzione unica o panacea di tutti i mali! Butti via una buona soluzione per certi casi perchè....? Non fa abbastanza "fico uomo dei boschi"? |
Finrod91 ha scritto: |
A una capa che conosco è volata in una scarpata una ragazza del clan....che fai in sti casi? Corri corri fino al primo telefono? Magari a un paio di km di distanza?? |
Veleno ha scritto: |
può diventare anche un modo per testare l'autocontrollo di un ragazzo... |
polvansen ha scritto: |
Ma in tanti di questi casi, chi si è portato il telefono di nascosto ha pensato bene di telefonare, perché la percezione di pericolo, oggi, invece di attivare i neurotrasmettitori attiva i ricetrasmettitori quad-band. |
polvansen ha scritto: |
Poi c'è quell'unopermille (ed esagero) di veri problemi, non affrontabili da loro soli. Lì ha senso che abbiano con sé _anche_ un cellulare, ma se non vogliamo che questo banale oggettino con cui abbiamo una confidenza totale rovini completamente il significato stesso dell'avventura, i patti sul significato devono essere chiarissimi. Lo scopo non è demonizzare lo strumento, ma chiarire in che considerazione dev'essere tenuto. |