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l'abolizione del limbo non è un fatto solo teorico bensì "un problema pastorale urgente", perché il numero dei bimbi morti senza battesimo è in aumento sia perché molti genitori non sono cattolici sia perché molti piccoli sono "vittime di aborti". |
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la misericordia di Dio è più grande anche del peccato originale non sanato dal battesimo. |
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...lo si è fatto perché quelle "verità" erano state messe in discussione in maniera pesante... |
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se la Chiesa si metesse a spiegare ogni dubbio che viene in mente ad un fedele in maniera ufficiale non smetterebbe più, si occupa quindi delle cose di interesse comune
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la misericordia di Dio è più grande anche del peccato originale non sanato dal battesimo. |
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Oggi non sono pochi, anche tra i sacerdoti, coloro che mettono in dubbio una verità come l'indissolubilità del matrimonio |
babbolupo37 ha scritto: |
vi ringrazio x gli auguri e pergo il Signore di ...darmi un colpetto in testa se dovessi diventare un mammuth in associazione .
senza entrae nel merito del divorzio ma il matrimonio , l?eucarestia e la morte in croce sono le tre cose a cui gli apostoli opposero un netto rifiuto . nel corso dei secoli il matrimonio cristiano è sempre stato messo in secondo /terzo piano dalla classe sacerdotale ma non dimentichiamo che Dio è Trino , Gesù è nato in una famiglia normale , pietro era sposato e degli altri apostoli non si dice se fossero sposati o meno.... comunque se qualcuno vuol mandare anche delle mail x approfondire il tutto fornerfortunato@alice.it oppure posso anche rispondere sul forum io sono 45 anni che sono sposato e lo trovo normale . i problemi della vita si affrontano in due ..anzi in tre c'è anche LUi babbo lupo |
Gerri ha scritto: |
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Oggi non sono pochi, anche tra i sacerdoti, coloro che mettono in dubbio una verità come l'indissolubilità del matrimonio scusa ma questa è una enorme idiozia... il matrimonio, come OGNI sacramento, è indissolubile... altimenti non sarebbe un sacramento... |
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Citazione:
la misericordia di Dio è più grande anche del peccato originale non sanato dal battesimo. il fatto che Dio perdoni una cosa non significa che ciò sia giusta, altrimenti tutto sarebbe lecito... quindi questo non deve indurre a legittimare proprio nulla... |
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"Io ti darò le chiavi del regno dei cieli; tutto ciò che legherai in terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai in terra sarà sciolto nei cieli" (Matteo 16:19). |
Citazione: |
Dico però che se Dio è più grande (e perdona) il peccato originale, non vedo perchè non debba valere anche per il divorzio. |
Gerri ha scritto: |
Ciò significa che Gesù promise a Pietro (= papa = magistero) la capacità di discernere il bene dal male, secondo i tempi che cambiano...
La Chiesa può cambiare le cose, ma se lo ritiene giusto, non solo perché ci sono tanti divorzi.... non stiamo parlando di condoni |
uomodelbosco ha scritto: |
Quello che non capisco è l'incapacità di discernere tra chi subisce un torto (male) e chi lo provoca al coniuge.
[...] non vedo dove sia l'impedimento a riconoscere che c'è una enorme differenza tra chi viene travolto contro la sua volontà e chi provoca la frana conscio di quel che viene dietro. [...] A meno che tu non trovi coerente sostenere che la Salvezza passa attraverso l'Eucarestia e poi negarla al divorziato innocente nello stesso modo nel quale la si nega al colpevole. |
Citazione: |
Le differenze tra chi abbandona e chi viene abbandonato ci sono...
La Chiesa non nega la comunione a chi è stato abbandonato, ma a chi sceglie la via di una nuova unione... |
Citazione: |
Può sembrare una cosa molto dura, ma il fatto è che per accostarsi all'eucarestia il fedele dovrebbe essere "in grazia di Dio", ovvero non aver commesso peccati cosidetti "mortali" (salvo confessione) |
Citazione: |
...il risposato a differenza loro ha la sventura che il suo "peccato" è pubblico, tutti lo sanno, è un "atto pubblico", e quindi tutti sanno del suo stato di "non grazia"...
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Citazione: |
(perché se una unione crolla, nel 99,99% dei casi, la colpa è di entrammbi) |
Citazione: |
Poi "dove non arriva la Chiesa (o dove arriva tardi) arriva la misericordia di Dio, che ognuno viva secondo coscienza e secondo la parola, e il Padre gliene darà merito", basta che non sia una scelta di comodo |
frageorges ha scritto: |
1) il divorzio è un peccato, ma solo chi lo causa ne è colpevole, non chi lo subisce. Chi subisce un divorzio non ha colpe e la Chiesa non gliene attribuisce (poi farà lui l'esame di coscienza su come ha condotto il suo matrimonio). |
Citazione: |
Per ottenere l'assoluzione, come per tutti i peccati (non ci sono favoritismi per gli altri peccati) deve esserne pentito e avere l'intenzione di abbandonare la situazione di peccato (rompere la nuova unione). |
Citazione: |
Ovviamente la richiesta di rompere la nuova unione è durissima, eppure è la richiesta che si fa per tutti i peccati |
Citazione: |
Infine mi ricordo che quando uno si sposa dice "finché morte non ci separi" e non "finché non mi lasci". |
uomodelbosco ha scritto: |
Se io decido in piena coscienza, dopo 1.000 elucubrazioni, 1.000 tentativi, 1.000 notti insonni di non avere colpe, posso allora accostarmi al'Eucarestia?
Mi sembra non sia così. |
uomodelbosco ha scritto: |
A parte il fatto che se i componenti di una nuova unione si comportano da Cristiani (eccetto l'Eucarestia, che, detto per inciso, mi sembra una punizione: viene interdetto l'accesso alla salvezza attraverso l'Eucarestia) sono Cristiani in tutto perchè battezzati, mi domando: a che serve?
Di più: se hanno figli, e li allevano in seno alla Chiesa, una richiesta del genere non è senza senso? |
uomodelbosco ha scritto: |
In teoria. Ci sono peccati conosciuti solo Dio e al peccatore, a differenza del divorzio che è alla luce del sole.
E se è così come fa un sacerdote a negare l'Eucarestia a colui che non conosce? |
uomodelbosco ha scritto: |
io sono responsabile, e ci metto tutto me stesso, nel tenere viva la mia metà dell'impegno che mi sono preso, ma non posso entrare nella profondità del cuore di mia moglie ed essere sicuro che lei faccia lo stesso.
Quindi domando: se lei ad un certo punto decide di lasciare, che colpa ne ha il lasciato per essere vessato in questo modo? |
frageorges ha scritto: |
Anzi, per la Chiesa la persona che causa il divorzio è certamente colpevole, ma può accostarsi ai sacramenti alle stesse condizioni di tutti gli altri peccati: essersi pentita del gesto che ha fatto, voler fare tutto il possibile per rimediare.
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Citazione: |
Beh, se hanno creato una nuova unione non si comportano da cristiani... secondo la Bibbia sarebbe adulterio |
Citazione: |
Se lei decide di lasciare, tu resti responsabile della tua metà dell'impegno... finché morte non vi separi.
Ora queste parole sembrano dure, e lo sono. Ma io ripeto che la proposta della Chiesa è la santità! Nessuno dice che sia facile, ma la santità è sempre un po' eroica. |
uomodelbosco ha scritto: |
Ecco, io credo che una coppia, non sposata, ex divorziata, con figli, che sono vivi nella Chiesa, e che per adesso possono amare Gesù solo "fideo", non solo vengono amati a loro volta, ma poco a poco Gesù mostrerà loro la strada affinchè il loro "fideo" possa tendere ad essere "agapao".
Ma per far si che molte coppie arrivino almeno ad amare Gesù "fideo", è necessario che la Chiesa apra porte ben visibili, e abbia sacerdoti responsabili, chiari, pieni di attenzioni verso chi si è smarrito. Cosa che, almeno adesso, non mi sembra accada. |
uomodelbosco ha scritto: |
Nel caso in cui questo matrimonio naufraghi l'unica risposta è legata all'astinenza (nessuna nuova unione, o se unione c'è non sia sessuale, quindi astinenza).
Ma se Tizio non ha questa vocazione, cercherà una nuova unione, altrimenti avrebbe fatto scelte diverse. |
Citazione: |
Mi domando: ma le risposte al problema del matrimonio fallito non sono desolatamente umane, imperfette e punitive, contanto che al momento dell'unione era presente Dio stesso che dovrebbe essere Amore ed accgolierci con le nostre imperfezioni? |
Citazione: |
Altrimenti se lo sapevi e lo hai accettato, perché ti lamenti? Potevi sempre rispondere no, non sono disposto ad amarla per tutta la vita. Il matrimonio è senza condizioni, se no che amore è? |
uomodelbosco ha scritto: |
Mi domando: ma le risposte al problema del matrimonio fallito non sono desolatamente umane, imperfette e punitive, contanto che al momento dell'unione era presente Dio stesso che dovrebbe essere Amore ed accgolierci con le nostre imperfezioni? |
Citazione: |
E il fatto che il Signore mi abbia messo su una strada diversa, sulla quale ho incontrato il figlio mai avuto prima, non è un segno dell'Amore di Dio? |
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Beh, a me non sembra una risposta umana, ma divina. |
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L'amore del matrimonio per essere Amore, come tu scrivi, deve essere formato su quello di Dio, fedele fino alla morte (e alla morte di croce). Se poi tu vuoi abbassare il livello dell'amore nel matrimonio... non chiedere che lo faccia anche Dio.
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Citazione: |
Certo, il suo amore non viene mai meno. Tuttavia, quando noi lo tradiamo (c'è chi lo rifiuta anche per tutta la vita) lui non ci tratta con cortesia per poi amare altri, ma continua ad amarci. Questo è l'Amore.
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Citazione: |
E il fatto che il Signore mi abbia messo su una strada diversa, sulla quale ho incontrato il figlio mai avuto prima, non è un segno dell'Amore di Dio? |
zita burtet ha scritto: |
ALLORA LA NOSTRA SINCERA RIFLESSIONE NON VA SULLA LINEA DI CHI METTA IN DUBBIO L'INDISSOLUBILITA' DEL MATRIMONIO, MA DI CHI IN RICERCA DELLA VERITA' CHIEDE AIUTO E SI INTERROGA SUULA SCELTA INIZIALE. eRO O NO , LUI, LEI ERA O NO NELLA CONDIZIONE PSICHICA E MENTALE, MATURA, DI CHI PUO' DAVVERO ESSERE CONSIDERATO RESONSABILE DELLA SUA SCELTA MATRIMONIALE? ... |
pacio ha scritto: |
grazie, caro uomo, per la tua testimonianza.
vorrei far presente che non c'entra molto il fatto della "convinzione della scelta" quanto piuttosto la completa ed assoluta mancanza della serietà della scelta e del cammino di preparazione ad essa. in buona sostanza è perfettamente inutile continuare a predicare che il matrimonio o c'è per sempre o non c'è mai stato perchè non è vero. il matrimonio, come tutte le cose della vita, è in divenire. per cui l'errore, se di errore di scelta si può parlare, non sta tanto nella sacralità della scelta quanto nella consapevolezza della fatica che occorre mettere in gioco. l'uomo non divida ciò per cui è disposto a giocarsi la vita, non la sacramentalità del simbolo. il problema dell'esponenzialità di separazioni e divorzi in italia è proprio a carico della chiesa che non è capace di tradurre in serenità la fatica di due autonomie che provano a giocarsi in complicità. e su questo punto noi italiani siamo profondamente condizionati: il senso del peccato sempre latente, la visione utopistica della vita matrimoniale, il senso della responsabilità migrato nell'aldilà...ecc....ecc.... se invece si aiutassero i giovani a capire e sperimentare il bello della fatica a due, forse ( non molto, certo ) ma qualche problema in meno lo avremmo..... vogliamo provare a riflettere sulla pastorale della famiglia? sulle poszioni che circolano sui problemi dei divorziati ad esempio? per cui non credo proprio che si possa partire dal concetto di due verso il padre: sarebbe già molto, ma molto più produttivo riuscire a far percepire il senso dei due l'uno verso l'altro. dio viene di conseguenza. |