uomodelbosco ha scritto: |
Nel caso in cui questo matrimonio naufraghi l'unica risposta è legata all'astinenza (nessuna nuova unione, o se unione c'è non sia sessuale, quindi astinenza).
Ma se Tizio non ha questa vocazione, cercherà una nuova unione, altrimenti avrebbe fatto scelte diverse. |
Citazione: |
Mi domando: ma le risposte al problema del matrimonio fallito non sono desolatamente umane, imperfette e punitive, contanto che al momento dell'unione era presente Dio stesso che dovrebbe essere Amore ed accgolierci con le nostre imperfezioni? |
Citazione: |
Altrimenti se lo sapevi e lo hai accettato, perché ti lamenti? Potevi sempre rispondere no, non sono disposto ad amarla per tutta la vita. Il matrimonio è senza condizioni, se no che amore è? |
uomodelbosco ha scritto: |
Mi domando: ma le risposte al problema del matrimonio fallito non sono desolatamente umane, imperfette e punitive, contanto che al momento dell'unione era presente Dio stesso che dovrebbe essere Amore ed accgolierci con le nostre imperfezioni? |
Citazione: |
E il fatto che il Signore mi abbia messo su una strada diversa, sulla quale ho incontrato il figlio mai avuto prima, non è un segno dell'Amore di Dio? |
Citazione: |
Beh, a me non sembra una risposta umana, ma divina. |
Citazione: |
L'amore del matrimonio per essere Amore, come tu scrivi, deve essere formato su quello di Dio, fedele fino alla morte (e alla morte di croce). Se poi tu vuoi abbassare il livello dell'amore nel matrimonio... non chiedere che lo faccia anche Dio.
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Citazione: |
Certo, il suo amore non viene mai meno. Tuttavia, quando noi lo tradiamo (c'è chi lo rifiuta anche per tutta la vita) lui non ci tratta con cortesia per poi amare altri, ma continua ad amarci. Questo è l'Amore.
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Citazione: |
E il fatto che il Signore mi abbia messo su una strada diversa, sulla quale ho incontrato il figlio mai avuto prima, non è un segno dell'Amore di Dio? |
zita burtet ha scritto: |
ALLORA LA NOSTRA SINCERA RIFLESSIONE NON VA SULLA LINEA DI CHI METTA IN DUBBIO L'INDISSOLUBILITA' DEL MATRIMONIO, MA DI CHI IN RICERCA DELLA VERITA' CHIEDE AIUTO E SI INTERROGA SUULA SCELTA INIZIALE. eRO O NO , LUI, LEI ERA O NO NELLA CONDIZIONE PSICHICA E MENTALE, MATURA, DI CHI PUO' DAVVERO ESSERE CONSIDERATO RESONSABILE DELLA SUA SCELTA MATRIMONIALE? ... |
pacio ha scritto: |
grazie, caro uomo, per la tua testimonianza.
vorrei far presente che non c'entra molto il fatto della "convinzione della scelta" quanto piuttosto la completa ed assoluta mancanza della serietà della scelta e del cammino di preparazione ad essa. in buona sostanza è perfettamente inutile continuare a predicare che il matrimonio o c'è per sempre o non c'è mai stato perchè non è vero. il matrimonio, come tutte le cose della vita, è in divenire. per cui l'errore, se di errore di scelta si può parlare, non sta tanto nella sacralità della scelta quanto nella consapevolezza della fatica che occorre mettere in gioco. l'uomo non divida ciò per cui è disposto a giocarsi la vita, non la sacramentalità del simbolo. il problema dell'esponenzialità di separazioni e divorzi in italia è proprio a carico della chiesa che non è capace di tradurre in serenità la fatica di due autonomie che provano a giocarsi in complicità. e su questo punto noi italiani siamo profondamente condizionati: il senso del peccato sempre latente, la visione utopistica della vita matrimoniale, il senso della responsabilità migrato nell'aldilà...ecc....ecc.... se invece si aiutassero i giovani a capire e sperimentare il bello della fatica a due, forse ( non molto, certo ) ma qualche problema in meno lo avremmo..... vogliamo provare a riflettere sulla pastorale della famiglia? sulle poszioni che circolano sui problemi dei divorziati ad esempio? per cui non credo proprio che si possa partire dal concetto di due verso il padre: sarebbe già molto, ma molto più produttivo riuscire a far percepire il senso dei due l'uno verso l'altro. dio viene di conseguenza. |