porcellinopacifico ha scritto: |
Credo che sia bene in effetti chiarire, che se io ho aperto tutto questo discorso è perché mi piacerebbe che l'Agesci non avesse tutta questa pretesa di rappresentare come associazione e come singoli capi la Chiesa Cattolica, ma di aprirsi al mondo esterno. Per me lo scautismo è anche apertura, il famoso patto associativo parla proprio dell'AGESCI che si propone come associazione di frontiera, che spesso rappresenta per molti ragazzi l'unica occasione di ricevere un annuncio di fede.
Sei di fontiera per marcare il confine? Credi che l'Agesci si debba proporre come un'avamposto per evitare sconfinamenti? |
porcellinopacifico ha scritto: |
stiamo cercando di capire se e in che modo sia possibile pensare ad un'associazione scout, e quindi non solo singoli gruppi, che contempli anche l'educazione alla fede, quindi non solo spirituale come si fa in Italia nel Gei, ma in modo non confessiaonale, non escludendo nessuno per motivi di religione neanche gli atei.
Personalmente sarei disposto a far parte di una Coca che accetta la diversità di fede come ricchezza, non come tolleranza: ritengo che bisognerebbe accettare anche persone non credenti o non cristiane, sempre che condividano i valori proposti, tra cui risulterebbe caratteristico, oltre la formazione spirituale anche la ricerca di fede |
uomodelbosco ha scritto: |
Vedo però complessa la gestione di attività con confessioni diverse. Diverse necessità, ritmi, calendari...può esistere il rischio di ingessare il gruppo in una rincorsa continua che penalizzerebbe la vera e propria attività Scout, non credi Porcellinopacifico?
Mah...mi riferisco alla complessità di gestione di una cosa simile, che , ben inteso, sarebbe una opportunità eccezionale. |
aureliano ha scritto: |
Sul fatto di gestire specifiche attività per ogni diversa fede, quoto con uomodelbosco...ehi, non ci sarebbe più il tempo per altro... |
porcellinopacifico ha scritto: |
NON PENSO AFFATTO CHE QUELLO CHE NOI (poiché spero e credo di non essere solo) STIAMO ABBOZZANDO IN QUESTO TOPIC SIA IMPRESA FACILE, AL CONTRARIO LA RITENGO DIFFICILISSIMA.
Ma penso che sia (im)-possibile: non siamo scout? Non sorridiamo e cantiamo anche nelle difficoltà? Credo sia importante delineare degli obbiettivi primari condivisi e condivisibili, che possano costituire per gli interessati uno stimolo attivo ad affrontare i problemi... Per quanto riguarda lo specifico... una parte del lavoro è già fatta. Incontri e liturgie intercoffessionali ed ecumeniche esistono. Ogni Capo che fosse interessato deve necessariamente portare il suo apporto: non possiamo farci carico della testimonianza altrui, dobbiamo accettarla e farci carico della possibilità che ognuno sia testimone. Il GEI mi sembra avere capito che relega fede e attività religiosa all'esterno dell'attività scout: ottima scelta. Personalmente vorrei tentare un'altra strada. |
tuitt ha scritto: |
Mah... Ho capito ma non condivido l'idea in sè.
Tutto dipende dall'importanza della parte confessionale. |
uomodelbosco ha scritto: |
In effetti, se ci pensate, l'idea non è im-possibile, ma come giustamente dice porcellinopacifico prima bisogna decidere quale montagna scalare.
Io vedrei bene degli incontri per meglio capire le varie religioni/confessioni, e poi (da bravi Scout) usare la testa per farsene un'idea propria... |
porcellinopacifico ha scritto: |
Per quanto mi riguarda la parte confessionale (divisa per fede) la limiterei al minimo al limite zero, dipende dalla disponibilità e dalle esigenze delle singole confessioni, penso più che altro a momenti di preghiera e/o meditazione comuni, ma anche questi limitati come in qualsiasi media giornata di campo attuale in Agesci. Poi ci potrebbero essere delle attività specifiche di conoscenza delle differenze e dei punti comuni tra le varie fedi, calibrate ovviamente in base a branca ecc.
mi piacerebbe sentire opinioni sula proposta in sè piuttosto di sentirmi ripetere gli elenchi delle difficoltà (che comunque non mi nascondo affatto) |
aureliano ha scritto: |
Ma questo lo si può fare anche in Agesci.
Il fatto che i Capi Agesci siano testimoni dell'Annuncio di Cristo non significa che non ci possano essere delle attività specifiche di conoscenza delle differenze e dei punti comuni tra le varie fedi, calibrate ovviamente in base a branca ecc. |
porcellinopacifico ha scritto: |
Per quanto mi riguarda la parte confessionale (divisa per fede) la limiterei al minimo al limite zero, dipende dalla disponibilità e dalle esigenze delle singole confessioni, penso più che altro a momenti di preghiera e/o meditazione comuni, ma anche questi limitati come in qualsiasi media giornata di campo attuale in Agesci. Poi ci potrebbero essere delle attività specifiche di conoscenza delle differenze e dei punti comuni tra le varie fedi, calibrate ovviamente in base a branca ecc. Per quanto rigarda ad es. le preghiere del musulmano o altro, il problema a dire il vero può già sussistere in Agesci: infatti mi risulta che, almeno in teoria non so in pratica, un ragazzo musulmano può già entrare in associazione, o mi sbaglio? E se vogliamo veramente accettarlo non dobbiamo dargli la possibilità di dire le sue preghiere, altrimenti che accoglienza è? |
polvansen ha scritto: |
Il problema è che tu consideri che il metodo scout agesci sia una somma di scautismo e catechesi appiccicati insieme. |
polvansen ha scritto: |
Un ragazzo di un'altra religione può essere tranquillamente accolto in agesci. Personalmente ho avuto in reparto un ragazzo mussulmano. Ma dev'essere ben chiaro a lui e alla sua famiglia che la proposta scout che gli verrà fatta è cattolica |
polvansen ha scritto: |
Tutto questo discorso, infine, vale per i ragazzi, che hanno il cammino scout da fare e che hanno tutti i diritti di farlo indipendentemente dalle scelte religiose. Quando poi si decide di diventare capi di QUESTA associazione, si passa dalla parte di coloro che testimoniano il messaggio di Cristo, e quindi non è pensabile non essere coerentemente di fede cattolica. |
porcellinopacifico ha scritto: |
il mio credo è lo stesso che tu dici a messa. |
Citazione: |
Ma, se permetti, la testimonianza della fede diversa dalla tua è praticamente impossibile: non è semplicemente una questione di essere bravi o attenti, tu non puoi seguire seriamente un ragazzo musulmano sul suo cammino di fede se non sei musulmano a tua volta. Tant'è che ritieni che io che non sono cattolico, ma cristiano, non posso fare il capo in Agesci. |
polvansen ha scritto: |
Io allo scautismo "laico" credo poco, perché purtroppo quello che ho conosciuto l'ho visto più "anticlericale" che "laico". E perché l'ideale scout originale, che era profondamente spirituale, inevitabilmente viene a essere estremamente sminuito. Credo invece che la dimensione spirituale sia talmente forte nello scautismo che non si possa slegarlo da essa, e per questo lo scautismo tenda ad essere confessionale per sua stessa natura. Per questo credo che la proposta debba essere confessionale, con la massima apertura, per chi percorre il sentiero, ma con il rispetto dell'identità spirituale della proposta stessa. |
aureliano ha scritto: |
3-se lo scoutismo fosse confessionale per sua natura, avremmo a livello mondiale una maggiornaza di associazioni confessionali, mentre in realtà la maggior parte sono interconfessionali/pluriconfessionali. |
aureliano ha scritto: |
1- forse hai conosciuto uno scoutismo laico "deviato" |
Citazione: |
2-scoutismo laico è una brutta espressione: in realtà la dimensione spirituale viene curata anche in quello laico; |
Citazione: |
3-se lo scoutismo fosse confessionale per sua natura, avremmo a livello mondiale una maggiornaza di associazioni confessionali, mentre in realtà la maggior parte sono interconfessionali/pluriconfessionali. |
rinoceronte caparbio ha scritto: | ||
Il punto non è questo: il punto è che in nome dell'accoglienza totale si dimentica ciò a cui dobbiamo educare i ragazzi.
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porcellinopacifico ha scritto: |
consapevoli che in Cristo tutta la realtà umana ed ogni esperienza religiosa trovano il loro pieno significato.
Condivido questo punto, ma lo trovo inattuabile, sempre che non si accettino anche capi con differenti cammini di fede, al limite anche atei. |
uomodelbosco ha scritto: |
Non è che il ragazzo viene accettato perchè c'è il più o meno palese intento di "convertirlo" quindi si accetta? Mentre il Capo se non è "fedele alla linea" potrebbe essere rifiutato?
Attendo le cannonate... |