riki_frido ha scritto: |
"il ragazzo, affetto da un ritardo mentale, non sarebbe in grado di far fronte alle responsabilita’ che il suo nuovo ruolo di “esploratore” prevede", beh, questa è una vera infamia da parte del gruppo. |
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C'è qualcuno che ha seguito il dibattito per descrivere l'accaduto con precisione? Mi sono perso buona parte dell'inizio e non ho ben chiaro il quadro completo. Ma sembra che un ragazzo disabile quindicenne inserito in un branco sia, in qualche modo, stato impedito di partecipare alle vacanze di branco. |
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l'allontanamento di una persona da un'attività che ha dichiaratamente scopi pedagogici è SEMPRE uno sbaglio. Tanto più che si tratta di ragazzini e bambini diversamente abili. [...] E' difficile, difficilissimo a volte, ma se è reale la gustificazione "il ragazzo, affetto da un ritardo mentale, non sarebbe in grado di far fronte alle responsabilita’ che il suo nuovo ruolo di “esploratore” prevede", beh, questa è una vera infamia da parte del gruppo. |
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il ragazzo, affetto da un ritardo mentale, non sarebbe in grado di far fronte alle responsabilita’ che il suo nuovo ruolo di “esploratore” prevede |
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Secondo me la Coca è certo che si è sentita coi genitori... E' assurdo il contrario... |
Antilope ha scritto: |
ma io che voglio vedere il video della puntata sull'argomento che devo fare??? |
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Io penso che questo sia solo un sintomo si una crisi associativa generalizzata. Ricordo, tra parentesi, la 'misteriosa' chiusura del forum ufficiale dell'Associazione, luogo in cui iniziavano a manifestarsi troppi panni sporchi... Ormai ai genitori si è permesso di scambiare l'Agesci per l'Azione Cattolica con corso di Decoupage incluso... Guai a dire a un papà che la sua bambina DOVRA' fare l'Hyke e che se l'idea non gli va a genio ci sono altre associazioni giovanili. Bisogna accontantare tutti e così facendo ci si impantana. La posizione dell'Associazione sull'accoglienza dei disabili è chiara e, una volta tanto, semplice. Ma utopistica. Perchè la progettazione, concetto assai più di moda dello scouting attualmente, è una chimera: l'effettiva capacità delle Co Ca di progettare non supera in media i 10 mesi, mentre in teoria si dovrebbe progettare per tutto il ciclo del cammino scout, ossia una dozzina d'anni. Sarebbe davvero utile che l'Associazione preparasse una lunga e dettagliata mail di protesta/correzione da mandare alla redazione di 'mi manda rai 3' che ognuno potrebbe sottoscrivere e spedire. Ma, forse, sarebbe più costruttivo far si che ogni capo e ogni genitore fosse davvero a conoscenza di cosa sia lo scoutismo e ne sappia riconoscere i limiti. Ni è sembrato che i genitori del ragazzo non conoscessero nulla dell'associazione a cui avevano affidato il figlio. E non sono i soli. Io penso che sia necessario sgonfiare questo batrace che è diventato l'Agesci con la sua pervicace volontà di occuparsi di tutto e di voler risolvere tutti i problemi subito per compattarsi attorno al negletto business core: lo scouting e i 5 punti di BP. E a rileggere 'sto post forse solo quest'ultima frase ha un senso... |
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lo scouting e i 5 punti di BP |
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Comunque, i 5 punti di BP in realtà sono 4... |
Bigio ha scritto: |
Ho appena rivisto la puntata in questione: io mi chiedo se quei genitori saranno veramente disposti a diventare capi in co.ca. a tutto campo.
Spero di sì, così almeno potranno capire cosa c'è dietro e il perchè di scelte certamente non facili... |