aureliano ha scritto: |
Già che avevo posto la domanda sul topic "Agesci ed omosessualità" (ma non volevo andare OT), secondo voi un capo Agesci divorziato può fare servizio in Agesci/può essere accettato in una Co.Ca.? |
Citazione: |
La partecipazione dei divorziati risposati alla vita della Chiesa rimane comunque condizionata dalla loro non piena appartenenza ad essa. E' evidente, quindi, che essi << non possono svolgere nella comunità ecclesiale quei servizi che esigono una pienezza di testimonianza cristiana, come sono i servizi liturgici e in particolare quello di lettori, il ministero di catechista, l'ufficio di padrino per i sacramenti >>. |
ermellinospensierato ha scritto: |
Non vedo perchè una persona divorziata non possa fare servizio negli scout o non essere accettato in CoCa.
Inoltre ormai il divorzio è una cosa accettata, non dalla chiesa ovviamente, ma non si fa più differenza tra una persona divorziata o meno. |
Patto Associativo ha scritto: |
LA SCELTA CRISTIANA
I Capi accolgono il messaggio di salvezza di Cristo e, in forza della loro vocazione battesimale, scelgono di farlo proprio nell'annuncio e nella testimonianza, secondo la fede che è loro donata da Dio. Gesù Cristo è, infatti, la parola incarnata di Dio e perciò stesso l'unica verità capace di salvare l'uomo. Questa salvezza, che si manifesta nella resurrezione di Cristo, ci dà la speranzacertezza che ogni partecipazione alla sofferenza e alla morte di Gesù, nei suoi e nostri fratelli, è garanzia di quella vita che Egli ci è venuto a portare con pienezza. Siamo così uniti dall'amore di Dio con tutti coloro che hanno questa stessa speranza e ci sentiamo responsabili, da laici e con il nostro carisma e mandato di educatori, di partecipare alla crescita di questo corpo che è la Chiesa, popolo di Dio che cammina nella storia. Operiamo in comunione con coloro che Dio ha posto come pastori e in spirito di collaborazione con chi si impegna nell'evangelizzazione e nella formazione cristiana delle giovani generazioni, anche partecipando alla programmazione pastorale. Per vivere questa esperienza di fede, che deve sempre crescere e rinnovarsi nell'ascolto della Parola di Dio, nella preghiera e nella vita sacramentale, apparteniamo a comunità che trovano il loro momento privilegiato nella celebrazione dell'Eucaristia e che si sforzano di informare la loro vita a uno spirito di servizio, come espressione concreta della carità. |
ermellinospensierato ha scritto: |
Mi sembra una cosa assurda dover lasciare una persona fuori dal gruppo per questo stupido motivo... E mi sembra scandaloso che in un'associazione aperta, rivolta verso la frattellanza, che non crede nella diversità dei popoli, che afferma che siamo tutti uguali, che non fa differeneze per il colore della pelle o per la cultura, ci siano delle persone che possano anche solamente, minimamente pensare che una persona divorziata non possa fare servizio negli scout!
Io ho i genitori divorziati, anche i miei nonni lo sono, e non per questo penso che siano delle persone che hanno meno diritti di altri. Preferisco avere un capo scout divorziato, ma magari in gamba, invece che cento sposati ma così così. |
lontraindaffarata ha scritto: |
Ma sei fai il Capo Scout dell'Agesci condividi la proposta dell'Associazione. Se no non ha senso neanche discuterne. |
ermellinospensierato ha scritto: |
Inoltre ormai il divorzio è una cosa accettata, non dalla chiesa ovviamente |
ermellinospensierato ha scritto: |
Cosa dovrebbe fare questa persona? |
Citazione: |
Inoltre è capitati in anni passati di prendere lupetti di altra cultura e religione, |
ermellinospensierato ha scritto: |
Immaginatevi di vivere in una realtà piccola come la valle d'aosta, se un capo divorzia... |
arietesuberante ha scritto: |
e se il divorzio è obbligatorio perchè il marito picchia la moglie e i bambini e proprio la moglie è un capo agesci?
seguire la sua vocazione cristiana restando accanto all'uomo a cui ha giurato eterna fedelta, continuando ad assecondare i suoi eccessi d'ira e restando l'OGGETTO del suo sfogo, oppure comportarsi secondo logica, allontanando quell'uomo e togliendogli i bambini?? bah...io preferirei mandare a quel paese l'agesci, il patto associativo e la coca, se la coca non mi accetta perchè ho divorziato! |
frageorges ha scritto: | ||
... ha altri problemi. |
arietesuberante ha scritto: |
e se il divorzio è obbligatorio perchè il marito picchia la moglie e i bambini e proprio la moglie è un capo agesci?
seguire la sua vocazione cristiana restando accanto all'uomo... |
Citazione: |
1649 Esistono tuttavia situazioni in cui la coabitazione matrimoniale diventa praticamente impossibile per le più varie ragioni. In tali casi la Chiesa ammette la separazione fisica degli sposi e la fine della coabitazione. I coniugi non cessano di essere marito e moglie davanti a Dio; non sono liberi di contrarre una nuova unione. In questa difficile situazione, la soluzione migliore sarebbe, se possibile, la riconciliazione. La comunità cristiana è chiamata ad aiutare queste persone a vivere cristianamente la loro situazione, nella fedeltà al vincolo del loro matrimonio che resta indissolubile. |