Omosessualità nell'AGESCI
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Scout C@fé: Il Forum degli Scout -> Comunità Capi

#466: Re: Omosessualità nell'Agesci Autore: porcellinopacificoResidenza: Milano MessaggioInviato: Sabato 29 Settembre 2007, 16:32
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stambeccosincero ha scritto:
...ho l’impressione che si stia trascendendo, ponendo allo stesso livello di etero e omosex anche i bisex ed i trans! Mi sembra che a questo punto si renda necessario una presa di posizione che distingua l’omosessuale innamorato di una persona dello stesso sesso, con la quale stabilisce un rapporto affettivo (e sessuale) stabile, dai bisex, che frequentano sessualmente persone di ambo i sessi (lo fanno solo per trasgressione e piacere fisico) e dai trans (si prostituiscono perché si guadagnano bei soldini
e ci sono molti trans che si prostituiscono per raggiungere la cifra necessaria per pagare le spese sanitarie correlate all’operazione di trapianto (almeno così dicono).
...Facciamo le dovute distinzioni: stiamo parlando di sentimenti, di situazioni affettive e di capacità personali,...
da una parte hai ragione, ma solo perché il topic è "Omosessualità nell'AGESCI" e quindi parlando di glbt andiamo OT.
Personalmente non sono d'accordo con te su bisex e trans: non capisco perché ritieni che non abbiano sentimenti non vivano una loro vita affettiva e non abbiano capacità personali.
Da quello che scrivi mi sembra che tu abbia una visione un po' limitata delle persone in questione.
In conclusione direi che, come vado ripetendo da tempo, ci dobbiamo concentrare sui ragazzi: e in questo senso ci stanno tutti, ma proprio tutti i glbt: e non è una questione di numeri, dati o statistiche ma di attenzione a tutti e ad ognuno de* singol* ragazz*/giovani che vivono la grande avventura in Agesci.

#467:  Autore: koalalabResidenza: Cassino (FR) MessaggioInviato: Sabato 29 Settembre 2007, 21:50
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Vi chiedo anticipatamente scusa se magari, non essendo molto informata sulla funzione della CoCa, sbaglierò in qualche cosa.. ma almeno sarà un'occasione per saperne di più. Embarassed Embarassed

Ho seguito sin dagli inizi questa discussione e devo dire che secondo me non c'è "giusto" o "sbagliato".

Posso provare a dirvi la mia opinione.. Innanzitutto, io non avrei problema a sapere un capo della CoCa essere omosessuale, perchè penso che faccia parte della Libertà, che Dio ci ha attribuito, decidere della Nostra Vita. Chi siamo noi per privare un qualsiasi individuo del suo libero arbitrio? Sarebbe incoerente dire ad una persona "non puoi entrare nella nostra comunità (in questo caso la CoCa) perchè sei un omosessuale, felice di esserlo".
Oltre ad essere una, seppur apparentemente "motivata", discriminazione, è un metodo molto poco.. educativo.
Cerco di spiegarmi meglio... Una CoCa non accetta un capo al suo interno perchè omosessuale. Questo capo lascia il gruppo perchè non c'è posto per lui. I ragazzi vengono a sapere che questo capo è omosessuale, fanno un po' di collegamenti e si dicono: "Allora è così che ci si comporta?" Visto che si è scout non solo quando si fanno attività, ma anche nella vita, uno scout AGESCI, perchè cattolico, dovrebbe fare questi ragionamente anche al di fuori dello scautismo?
Un capo omosessuale, o un omosessuale in generale, all'interno di altri campi, non potrebbe aiutare ad educare i ragazzi a non discriminare gli omosessuali?
Un capo omosessuale quante cose ha da insegnare, come tutti gli altri capi, ai ragazzi? Secondo me, più degli altri, può insegnare una cosa: sapere accettare se stessi, senza avere la presunzione di dire "quello che dico io è giusto, il resto no". Ed è solo uno degli aspetti!
Quanti ragazzi si creano dei problemi perchè si sentono diversi dagli altri? E quanto un capo, che vive in prima persona e così fortemente questa sensazione, può aiutare questi ragazzi a risolvere questi problemi?

Poi, visto che è stato citato il passo del Vangelo, capitolo 8 di Giovanni, mi permetto di interpretarlo anch'io, secondo la mia ottica: In quel passo è GESU' che perdona, dopo aver messo in condizione tutti gli altri di non poter giudicare l'adultera.
Non tocca forse a Dio e a Dio solo giudicare e perdonare? Perchè dobbiamo farlo noi?

#468: Omosessualità nell'Agesci Autore: stambeccosinceroResidenza: Roma MessaggioInviato: Domenica 30 Settembre 2007, 14:10
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Scusa, Porcellinopacifico, mi sono espresso male:
Intendevo dire che mentre non bisogna mai dimenticare i risvolti affettivi e personali tra due partner omosessuali , nel rapporto tra un soggetto bisex ed i suoi partner (non stiamo parlando di altro ma di rapporti tra partner ) , se escludi il rapporto sessuale, non resta nulla di affettivo e di personale!!!
Le capacità individuali restano quelle che sono, e qui forse mi sono espresso male, ma per il resto penso proprio che ci sia un abisso, come ho già detto, tra il coinvolgimento emotivo dovuto ad un rapporto sentimentale e quello (se c’è) limitato al rapporto sessuale. E non dirmi che un bisex possa mantenere rapporti sentimentali con due soggetti di sesso diverso senza per questo almeno suscitare qualche dubbio sulla sua serietà affettiva (sarebbe come essere bigamo o avere due partner). Quale sarebbe la vita affettiva di un bisex: quella di mantenere rapporti affettivi e sessuali contemporaneamente con un uomo e con una donna???

Per quanto concerne i trans posso nutrire qualche dubbio ma ancora nessuno (non sto parlando di questo sito, ovviamente) mi ha dimostrato che la mia teoria (frutto di esperienza e non di sentito dire o letto da qualche parte) è sbagliata.

E’ giusto quello che dici: stiamo parlando dei ragazzi, e proprio per questo, mentre non ho timore null’accettare un bravo capo (che poi sia o meno omosessuale mi riguarda fino a un certo punto: mi basta sia un bravo capo, appunto) non accetterei mai e poi mai (arrabbiatevi pure) un bisex o un transessuale quale educatore scout (e non solo Agesci).

#469: Re: Omosessualità nell'Agesci Autore: 85andre85 MessaggioInviato: Domenica 30 Settembre 2007, 14:20
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stambeccosincero ha scritto:
Intendevo dire che mentre non bisogna mai dimenticare i risvolti affettivi e personali tra due partner omosessuali , nel rapporto tra un soggetto bisex ed i suoi partner (non stiamo parlando di altro ma di rapporti tra partner ) , se escludi il rapporto sessuale, non resta nulla di affettivo e di personale!!!
Le capacità individuali restano quelle che sono, e qui forse mi sono espresso male, ma per il resto penso proprio che ci sia un abisso, come ho già detto, tra il coinvolgimento emotivo dovuto ad un rapporto sentimentale e quello (se c’è) limitato al rapporto sessuale. E non dirmi che un bisex possa mantenere rapporti sentimentali con due soggetti di sesso diverso senza per questo almeno suscitare qualche dubbio sulla sua serietà affettiva (sarebbe come essere bigamo o avere due partner). Quale sarebbe la vita affettiva di un bisex: quella di mantenere rapporti affettivi e sessuali contemporaneamente con un uomo e con una donna???


non capisco questa affermazione...un bisessuale è semplicemente una persona che prova attrazione fisica ed emotiva sia verso uomini sia verso donne. ciò non significa che ha piu relazioni contemporaneamente. significa che si innamora indistintamente di persone a prescindere dal sesso, costruendo la sua storia d'amore con una persona alla volta. poi certo, ci saranno i bisex che vanno con piu persone, che hanno amanti ecc, ma come ci sono gli omo e gli etero che lo fanno! Il bisessuale non pensa solo all'atto fisico! perchè dovrebbe?!

#470:  Autore: 85andre85 MessaggioInviato: Domenica 30 Settembre 2007, 14:45
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koalalab ha scritto:
Vi chiedo anticipatamente scusa se magari, non essendo molto informata sulla funzione della CoCa, sbaglierò in qualche cosa.. ma almeno sarà un'occasione per saperne di più. Embarassed Embarassed

Ho seguito sin dagli inizi questa discussione e devo dire che secondo me non c'è "giusto" o "sbagliato".


Io come prima cosa ti ringrazio per essere intervenuta! tutti sbagliamo certe cose quindi non ti preoccupare per le cose che scrivi! Very Happy ti dico subito che sarà un po pignolo nella risposta!!! Shocked Shocked Very Happy

koalalab ha scritto:

Posso provare a dirvi la mia opinione.. Innanzitutto, io non avrei problema a sapere un capo della CoCa essere omosessuale, perchè penso che faccia parte della Libertà, che Dio ci ha attribuito, decidere della Nostra Vita. Chi siamo noi per privare un qualsiasi individuo del suo libero arbitrio?


avrai letto tutti i post quindi sai che discordiamo su questo punot. c'è che dice che l'omosessualità sia una scelta, e chi dice che sia naturale. Io, da gay, per quella che è la mia esperienza e tutte le mie numerosissime amicizie glbt, ti dico che nessuno ha mai scelto di essere gay. io non l'ho fatto. quindi non si tratta di rispettare la libertà di scelta di qualcuno, si tratta di rispettare una natura diversa.


koalalab ha scritto:

Sarebbe incoerente dire ad una persona "non puoi entrare nella nostra comunità (in questo caso la CoCa) perchè sei un omosessuale, felice di esserlo".
Oltre ad essere una, seppur apparentemente "motivata", discriminazione, è un metodo molto poco.. educativo.
Cerco di spiegarmi meglio... Una CoCa non accetta un capo al suo interno perchè omosessuale. Questo capo lascia il gruppo perchè non c'è posto per lui. I ragazzi vengono a sapere che questo capo è omosessuale, fanno un po' di collegamenti e si dicono: "Allora è così che ci si comporta?" Visto che si è scout non solo quando si fanno attività, ma anche nella vita, uno scout AGESCI, perchè cattolico, dovrebbe fare questi ragionamente anche al di fuori dello scautismo?


quando decidi di fare il capo scout sei chiamato a fare delle scelte di testimonianza di alcuni valori (x farla breve). Se si reputa che un gay non abbia i valori che un capo sarebbe chiamato a testimoniare allora è legittimo escluderlo dalla coca. Ad esempio: il valore della famiglia fondato sul matrimonio tra uomo e donna. Alcuni sono convinti che questo valore (importante in quanto cattolici) un gay non possa testimoniarlo...quindi fuori! oppure: la posizione della chiesa sui gay è discordante. le posizioni dell'alta curia e del catechismo dicono che gli atti omosessuali non possono essere approvati in nessun caso (i gay sono chiamati alla castità). Quindi è legittimo che un prete neghi la comunione ad un cattolico gay che fa l'amore con il suo ragazzo. Se questo cattolico gay è un capo scout, egli si trova impossibilitato a testimoniare ai ragazzi il sacramento della comunione, che è una testimonianza importante (secondo me fondamentale). poi certo, ci sono preti che invece, andando contro il catechismo, ti concedono lo stesso di far la comunione.


koalalab ha scritto:

Un capo omosessuale, o un omosessuale in generale, all'interno di altri campi, non potrebbe aiutare ad educare i ragazzi a non discriminare gli omosessuali?
Un capo omosessuale quante cose ha da insegnare, come tutti gli altri capi, ai ragazzi? Secondo me, più degli altri, può insegnare una cosa: sapere accettare se stessi, senza avere la presunzione di dire "quello che dico io è giusto, il resto no". Ed è solo uno degli aspetti!


un gay non ha marce in piu nè marce in meno. questo va capito! io sono uguale a voi! nè piu nè meno!

koalalab ha scritto:

Quanti ragazzi si creano dei problemi perchè si sentono diversi dagli altri? E quanto un capo, che vive in prima persona e così fortemente questa sensazione, può aiutare questi ragazzi a risolvere questi problemi?


si, questa è una bella testimonianza. sono d'accordo! Very Happy

koalalab ha scritto:

Poi, visto che è stato citato il passo del Vangelo, capitolo 8 di Giovanni, mi permetto di interpretarlo anch'io, secondo la mia ottica: In quel passo è GESU' che perdona, dopo aver messo in condizione tutti gli altri di non poter giudicare l'adultera.
Non tocca forse a Dio e a Dio solo giudicare e perdonare? Perchè dobbiamo farlo noi?


sono d'accordo...ma la gente giudica sempre, e quindi bisogna avere a che fare con i suoi giudizi! è inevitabile. è brutto ma è cosi.

ti prego, se ho detto fesserie, o non sei d'accordo, o vuoi chiarimenti, non esitare a rispondere!!

#471: Re: Omosessualità nell'Agesci Autore: 85andre85 MessaggioInviato: Domenica 30 Settembre 2007, 15:02
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stambeccosincero ha scritto:

Il punto base emerso e sul quale tutti concordano è che l’omosessuale vive ed ama nella stessa maniera dell’etero.


hai fatto bene ad intervenire!! grazie!!!!
non riesco ad essere convinto che nessuno sia d'accordo con la chiesa, e cioè che il mio sia un amore disordinato e innaturale. ma magari hai ragione tu! siamo tutti d'accordo! Very Happy

stambeccosincero ha scritto:

Però, tornando al post, vorrei porti una domanda: se la tua Co. Ca. ti ha chiesto di rimanere, a patto che tu ponga attenzione ai tuoi atteggiamenti esteriori, non pensi che tale “consiglio” sia dettato soprattutto dal timore che un tuo comportamento spontaneo non sia interpretato “sfacciato” da tanti bigotti benpensanti del tuo paese e che questo possa quindi compromettere il sereno proseguo delle attività scout del posto? Lo hai detto tu, mi pare, che il centro in cui vivi non è il massimo in apertura mentale, o sbaglio?


appunto perchè io potrei compromettere il sereno proseguo delle attività scout del posto ho deciso di andarmene. Sai qual è il problema? probabilmente ti sembrerò egoista, ma io sono stanco di dovermi nascondere. mi sono nascosto per moltissimi anni, stando male. nascondevo qualcosa che per me non è negativo, e che comunque non dipendeva da me! ora, visto che non mi sembra di fare nulla di male, visto che la mia famiglia e i miei amici mi amano per come sono, non voglio piu dovermi nascondere. io non sono uno che ostenta, ma la semplicità dell'andare in giro mano nella mano con il mio ragazzo, è un diritto che rivendico. io sono gay! e la mia testimonianza come capo ne è influenzata! perchè un capo tstimonia con la sua vita, e la mia vita è quella di una persona gay! sarà un particolare (per me lo è) ma fa parte di me e se la nascondessi o la oscurassi mi sentirei incoerente. mi sentirei di non porre il mio onore nel meritare fiducia. quindi, dato che non voglio piu nascondermi, me ne vado perchè non voglio compromettere nulla. perchè, ripeto, amo troppo lo scoutismo per poter fare qualcosa che possa complicare o rovinare questo fantastico gioco.

stambeccosincero ha scritto:

Poi, in fondo, se non lo hai sventolato fino a oggi, la tua vita, (parole tue) perché ora te ne fai un problema??? In fondo, (non è la stessa cosa, lo so, ma passami il paragone) è quasi come se una Co. Ca. consigliasse ad un capo fumatore di non fumare davanti ai ragazzi. E se la tua Co. Ca. ha posto fiducia nelle tue capacità di Capo, ora la palla passa a te: dimostra che i tuoi sentimenti e i tuoi affetti non inficiano le tue doti scout!



ok, ma fumare è una scelta. fumare fa male. a mio parere si puo chiedere ad un capo di nascondere delle scelte, dei principi, degli atteggiamenti...ma non una parte della sua natura. questo io non posso farlo. Io non voglio sbandierare niente, voglio poter essere normale

stambeccosincero ha scritto:

Un consiglio, fraterno (perché tale considero il rapporto con te) o paterno, se preferisci (visto che sono vecchio): non cadere nella trappola dell’”autorazzismo”, non mettere davanti la tua omosessualità e poi le tue capacità. A molti non frega nulla dei tuoi rapporti col tuo partner ma il mettere subito avanti l’argomento può lasciare interdetti e portare a pensare “perché mi dice subito questo, che vuol significare, c’è qualche problema sotto che non vuole farmi conoscere?” e instillare la tarma del dubbio nei rapporti interpersonali: Ho ammirato nei tuoi post la delicatezza e la tranquillità (a parte lo sfogo iniziale) con la quale ti sei posto: penso che la tua arma migliore sia proprio la discrezione, il non sbandierare a tutti i tuoi affetti, il non metterti al livello delle carnevalate alla gay pride, per intenderci.
Ciao.


infatti! sono d'accordo! è anche per questo che io non l ho detto subito qui! voglio dire....la risposta piu bella che posso chiedere quando dico di essere gay è: "e allora? chi se ne frega!" perchè, per quanto sia parte di me, io sono molte altre cose prima di essere gay!

ti ringrazio dei consigli e dell'intervento!! Very Happy

#472:  Autore: koalalabResidenza: Cassino (FR) MessaggioInviato: Martedì 02 Ottobre 2007, 17:22
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85andre85 ha scritto:

koalalab ha scritto:

Posso provare a dirvi la mia opinione.. Innanzitutto, io non avrei problema a sapere un capo della CoCa essere omosessuale, perchè penso che faccia parte della Libertà, che Dio ci ha attribuito, decidere della Nostra Vita. Chi siamo noi per privare un qualsiasi individuo del suo libero arbitrio?


avrai letto tutti i post quindi sai che discordiamo su questo punot. c'è che dice che l'omosessualità sia una scelta, e chi dice che sia naturale. Io, da gay, per quella che è la mia esperienza e tutte le mie numerosissime amicizie glbt, ti dico che nessuno ha mai scelto di essere gay. io non l'ho fatto. quindi non si tratta di rispettare la libertà di scelta di qualcuno, si tratta di rispettare una natura diversa.


La frase che ho scritto era collegata a quella dopo.. Forse non sono stata chiara io nell'esprimermi. "Gay felice di esserlo". Questo è il concetto chiave da cui deriva tutto il discorso.



85andre85 ha scritto:

koalalab ha scritto:

Un capo omosessuale, o un omosessuale in generale, all'interno di altri campi, non potrebbe aiutare ad educare i ragazzi a non discriminare gli omosessuali?
Un capo omosessuale quante cose ha da insegnare, come tutti gli altri capi, ai ragazzi? Secondo me, più degli altri, può insegnare una cosa: sapere accettare se stessi, senza avere la presunzione di dire "quello che dico io è giusto, il resto no". Ed è solo uno degli aspetti!


un gay non ha marce in piu nè marce in meno. questo va capito! io sono uguale a voi! nè piu nè meno!



Non dico che un gay abbia delle marce in più. Intendevo dire che sotto questo punto di vista è una persona adatta a "dare". Ogni persona dona qualcosa agli altri, sia con i pregi che con i difetti, secondo anche le proprie esperienze.


85andre85 ha scritto:

koalalab ha scritto:

Poi, visto che è stato citato il passo del Vangelo, capitolo 8 di Giovanni, mi permetto di interpretarlo anch'io, secondo la mia ottica: In quel passo è GESU' che perdona, dopo aver messo in condizione tutti gli altri di non poter giudicare l'adultera.
Non tocca forse a Dio e a Dio solo giudicare e perdonare? Perchè dobbiamo farlo noi?


sono d'accordo...ma la gente giudica sempre, e quindi bisogna avere a che fare con i suoi giudizi! è inevitabile. è brutto ma è cosi.



E' inevitabile, è brutto ma è così, ma, aggiungerei, non è detto che ci si debba far intimorire da questo dato di fatto.
Quante persone, nella storia, anche all'interno della sfera religiosa, avrebbero dovuto non agire nel modo in cui hanno agito perchè "la gente giudica sempre, è inevitabile, è brutto, ma è così"?

#473:  Autore: Finrod91Residenza: Ancona MessaggioInviato: Martedì 02 Ottobre 2007, 21:08
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io dico semplicemente che del giudizio della gente bisogna sempre fregarsene tanto la giusta guarda più la pagliuzza nell'occhio dell'altro invece che la trave nel suo (tanto per citare il vangelo)...il bello del mondo è che ognuno di noi è diverso e non c'è uno standard come invece vuole imporre la società di oggi quindi ognuno deve vivere la sua persona senza paura... chi giudica peggio per lui che si fa il sangue cattivo a pensar male della gente. Giusto per rimanere Ot io credo che in agesci dipenda da gruppo a gruppo come del resto anche la chiesa cattolica ha frangie più conservatrici ed altre meno. Basta solo cercare quella che più si addice a noi

#474:  Autore: BomboResidenza: ROMA MessaggioInviato: Martedì 02 Ottobre 2007, 22:02
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quoto quasi completamente, purtroppo a me sembra che la chiesa si presenti più che altro come un pacchetto unico che ho accetti tutto insieme
co n le sue intransigenze o niente, è aperta a un dialogo solo tra vescovo e vescovo soprattutto nella parte gerarchica che alla fine prende le decisioni

#475:  Autore: VelenoResidenza: Genova MessaggioInviato: Mercoledì 03 Ottobre 2007, 08:46
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Finrod91 ha scritto:
io dico semplicemente che del giudizio della gente bisogna sempre fregarsene

Non è vero in assoluto, dipende da cosa devi fare! Non devi lasciare che i pregiudizi delle persone cambino la tua vita ma se il tuo scopo è cambiare il mondo (e quindi anche gli altri) non puoi fregartene di loro! Un capo scout sceglie di educare e per farlo deve considerare anche i pregiudizi di chi ha davanti e di quanto questi possano limitare o annullare il suo lavoro! La persona che hai davanti ti può accettare per come sei e questo non influenza il tuo lavoro. La persona che hai davanti può restare colpita da come sei e questo diventare uno spunto di crescita personale. La persona che hai davanti può rifiutare come sei e tirarsi indietro davanti a te. In questo caso il capo non fa più educazione perchè non ne trova il modo! In questo caso forse conviene farsi da parte e lasciare che sia un'altro a lavorare su quella persona e farla crescere.

Finrod91 ha scritto:
ognuno deve vivere la sua persona senza paura

Questo è verissimo, trovo molto brutta una CoCa che suggerisce di nascondersi e non farsi vedere....non si può mortificare una persona per l'incapacità degli altri di capirla! Magari non è la persona adatta per lavorare in quell'ambiente ma chiederle di fingersi ciò che non è lo trovo offensivo!

#476:  Autore: koalalabResidenza: Cassino (FR) MessaggioInviato: Giovedì 04 Ottobre 2007, 20:44
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Veleno ha scritto:
trovo molto brutta una CoCa che suggerisce di nascondersi e non farsi vedere....non si può mortificare una persona per l'incapacità degli altri di capirla! Magari non è la persona adatta per lavorare in quell'ambiente ma chiederle di fingersi ciò che non è lo trovo offensivo!



Sono d'accordissimo!!!!

#477:  Autore: BomboResidenza: ROMA MessaggioInviato: Giovedì 04 Ottobre 2007, 23:08
    —
quoto anche io

#478:  Autore: porcellinopacificoResidenza: Milano MessaggioInviato: Lunedì 15 Ottobre 2007, 08:39
    —
mi sembra di non averlo visto nelle 32 pagine del topic
Omosessualità: opinioni di Don Barbero e Don Benzi
http://it.youtube.com/watch?v=BuN0aKm6CDs
ovviamente io quoto al 100% don Barbero

#479:  Autore: Paguro permalosoResidenza: Canale Monterano MessaggioInviato: Giovedì 25 Ottobre 2007, 13:41
    —
ok; interassente argomento di conversazione.Diciamo che come apertura di vedute potrei anche essere d'accordo con MammaOrsaCoccolona e alla fine , proprio per quell'articolo della legge che lei ha citato ,gli stessi ragazzi , almeno alla fine del loro percorso formativo, potrebbero accettarlo, ma mi chiedo l'esempio che un tale capo e la COCA possa dare sull'argomento DIARCHIA.Paradossalmente si dovrebbe iniziare a parlare di triarchia contemplando come modello educatico sessuale l'omosessualità; anzi si dovrebbe parlare di tetrarchia dovendo includere l'omosessualità e la safficità.A questo punto, oltre al problema pratico di reperire 4 CAPI per poter aprire un'unità-e mi sembra che sia già abbastanza difficile così-, si andrebbe contro i valori dell'attuale PATTO ASSOCIATIVO, che purtroppo o per fortuna , non è così rigoroso nella forma aggiornata al 2000 come possa sembrare.Mi pare infatti che ci si impegni nelle forme a professare la religione cattolica cristiana, della quale sono un convinto assertore(diciamo che qui si aprirebbe l'immensa discussione sul ruolo del Capo catechista, dell'esempio, sull'importanza di un cammino di fede individuale e comunitario;diciamo assertore nelle idee e intuizioni di Cristo e di preti cattolici scout-cito Baden per fare un esempio nazionale, uno fra tutti-), ma si parla anche di una sorta di criticità nel cristianesimo e di rimando nel cattolicesimo.Ciò che è certo sono la fede in Cristo, in Dio e gli strumenti suggeritici dallo stesso B.P.(la lettura della Bibbia e del libro della natura).Come cattolici critici allora ci si può in qualche modo impegnare a moderare e mettere in moto il dialogo fra l'omosessualità e la chiesa cattolica, interrogandoci in prima persona su questi valori.E' ovvio che a come stanno oggi le cose e a come stà lo scoutismo è necessario fare fede a un certo modello di famiglia e di valori , chiamiamoli sessuali, in qualche modo naturali( si lo sò che esistono animali per natura ermafroditi o che tendono all'omosessualità, ma insomma non posso essere interrotto ogni volta dall'altro diavoletto che mi parla , altrimenti non se ne esce fuori) che poi detto in soldoni si traducono nell'uomo e nella donna della partenza.Poichè i modelli passano attraverso l'esempio sarebbe auspicabile che un Capo gay limitasse i suoi comportamenti omosessuali(lo sò che detta così sà molto di capo che fuma e che deve limitare il vizio durante le attività-si tratta di un vizio, e così via) , non per questo non continuando ad animare il discorso ad alti livelli.Certo, a come la penso io il valore che vorrei trasmettere ai ragazzi di cui sono capo sono essenzialmente quelli cristiani , cattolici, di uomo e donna; e poichè gli esempi che fino ad ora ho seguito erano di questo tipo e mi sembra che da questi modelli la mia vita si sia arricchita, sono pienamente in accordo col modello ad ora proposto e ribadisco ad ora(credo che nulla sulla terra sia eterno e immutabile, compresi gli stessi valori e le stesse interpretazioni che Dio ispira agli uomini di Chiesa-qui si potrebbe aprire un'altra enorme parentesi, quella del corpo mistico e del fatto che gli uomini della chiesa siamo tutti noi; ma insomma i percorsi di fede che ognuno fa dovrebbero condurre ad un più alto livello di percezione comprensione delle cose spirituali-, fermo restando la loro buona fede nell'approcciarsi a certe questioni ) dalla chiesa cattolica e dallo scoutismo.Quello che manca nelle persone che criticano tutto della chiesa , credo che sia , è questo credere nella buona fede delle altre persone che ne fanno parte e la vicinanza di veri testimoni di fede( i quali consentono di capire alcune cose, di interrogarsi meglio su di esse e anche direi, di farle accettare).Ritornando alla questione di partenza(scusate se ho un pò troppo divagato, ma era inevitabile visto che la cosa potrebbe essere applicata ad altre questioni o realtà) credo che sia fondamentale una maggiore conoscenza dell'argomento e un maggiore dialogo fra le parti , diciamo in opposizione e forse l'AGESCI si prospetta come un buon strumento per moderare il dialogo nella società stessa: si ricordi , tanto per fare un esempio, che il nuovo millennio ha portato una crisi della famiglia in tutti i versi e in tutti i sensi , a tutti i gradi e a tutte le latitudini ed il problema fondamentale è capire se tale modello sia culturale, ambientale, naturale, divino e una volta capito cercare una sorta di compromesso per la formazione di una società fatta da buoni cittadini del mondo.Sicuramente la tolleranza è un valore, dettato dall'amore , da non perdere.
L'argomento è comunque tagliente e aspro nelle sue forme , in questi casi sarebbe bene non perdere la calma proprio mentre tutti ti dicono contro(grosso modo è quanto afferma lo stesso B.P. nella Strada verso il successo).

#480:  Autore: koalaliberoResidenza: Roma MessaggioInviato: Sabato 27 Ottobre 2007, 00:44
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Ho aperto io questa discussione, poi mi sono avvelenato talmente l'anima che per un pò di tempo ho evitato leggere gli interventi, ora nel riaprirlo non posso che esprimere la mia massima ammirazione e solidarieta per andre, e poi ringraziare il signore per aver distribuito un pò di buon senso anche nel mondo cattolico.

Ora, ma se al posto del capo omosessuale ci fosse un capo che convive vi fareste gli stessi problemi? Siate sinceri?! Eppure il peccato commesso dal gay e dal convivente è il medesimo: rapporto sessuale al di fuori del matrimonio: perchè la chiesa non condanna l'omosessuale ma esclusivamente il rapporto.

Il problema non è la Chiesa su cui tanto ci siamo focalizzati, ognuno ha i suoi peccati e se la vede da solo con il Padre, o comunque difficilmente rientrano nell'ODG della Co.Ca.

Siate sinceri con voi stessi, credere che l'omosessuale sia una sorta di errore, usare la parola tollerare accanto a gay (fatto più volte riproposto in questo forum) è omofobia, altro modo per dire razzismo.

ciò che è amore non può poi essere così sbagliato, giudicare un uomo per ciò che fa nel letto è stupido, barbaro, e superficiale, meno che mai scout.



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