Lupo virtuoso ha scritto: |
Ciao a tutti, sono nuovo del forum!
Comincio col proporvi qualche quesito. Si puo' passare liberamente da una federazione ad un'altra? Si puo' farlo anche da capi? La promessa ha lo stesso valore in tutte le associazioni? Ad esempio, un capo agesci puo' diventare capo fse o cngei? |
Orso Mite ha scritto: |
Certo perche il mio gruppo è ex FSE...
Ma perche ti fai questa domanda? Ci sono stati dei problemi? |
Orso Mite ha scritto: |
A parere mio il metodo FSE è il migliore, ma attenzione, non perchè insegni di più ad essere scout, ma perche più "resistente" e questo è dovuto al fatto che c'è una divisione netta tra maschi e femmine... perchè è facile che le cose ti sfuggano di mano quando hai ragazzi e ragazze sopratutto adolescenti che fanno troppe attività insieme, è normale...
|
Abry ha scritto: |
Il punto è se l'FSE accetta o no membri di altre associazioni in co.ca!
Approfitto anche per chiedere se l'FSE accetta in co.ca anche adulti senza esperienze pregresse desiderosi di diventari capi scout fse (con i dovuti campi di specializzazione ecc.). |
Gerri ha scritto: |
E' dura cambiar pelle, comunque Buona Fortuna Lupo Virtuoso.... |
paciock87 ha scritto: |
A me dell'Agesci piace l'elasticità... Nessun gruppo è uguale ad un altro... E questo perchè ci sono ambienti diversi... Il contesto sociale penso che sia importante nell'educazione... Per questo un'elasticità nel metodo da' la possibilità ai capi di dare il meglio per i propri ragazzi...
Poi anche lo stesso metodo educativo Agesci è in continuo cambiamento... Se non sbaglio si stanno portando avanti delle sperimentazioni su un nuovo tipo di progressione personale sia in reparto che ai lupetti... Ciò secondo me è perfetto... Il metodo di BP è di certo universale... Ma sta alla base... La società cambia e deve cambiare tutto per essere migliorata... Se no facciamo come la Chiesa che si tiene ancora le stesse regole da migliaiai di anni... Si aggiornassero un po' invece di lamentarsi continuamente della mancanza di fede etc etc... O come i professori che si lamentano dei ragazzi e delle nuove generazioni... Come se fosse colpa nostra essere così... Io sono per l'elasticità... |
ciquay ha scritto: |
Per quanto riguarda "accettare" e "non accettare" capi provenienti da altre federazioni, io direi che sarebbe a dir poco VERGOGNOSA la seconda condotta:
quando si recita la promessa, il capo dice : "BENVENUTO/A NELLA GRANDE FAMIGLIA DEGLI SCOUT", questo dovrebbe dir tutto. |
ciquay ha scritto: |
Per quanto riguarda "accettare" e "non accettare" capi provenienti da altre federazioni, io direi che sarebbe a dir poco VERGOGNOSA la seconda condotta: |
rinoceronte caparbio ha scritto: |
B'è, pian col fagian. Mentre per i ragazzi i passaggi non sono un grosso problema, per i capi c'è qualche regola in più. Sarebbe come se un appartenente a un gruppo Neonazista volesse diventare capo scout da un giorno all'altro: le porte sono aperte, ma dato che vorrebbe fare l'educatore, direi che bisognerebbe definire bene la sua strada nella comunità... |
ciquay ha scritto: |
ripeto, perchè forse non è chiaro: quando si recita la promessa, il capo dice : "BENVENUTO/A NELLA GRANDE FAMIGLIA DEGLI SCOUT", questo dovrebbe dir tutto. |
Gerri ha scritto: | ||
se parli così è perché evidentemente non sei capo e non ne conosci il significato: essere capo è prima di tutto un SERVIZIO che va condotto con COMPETENZA e secondo una METODOLOGIA un capo di un altra associazione viene subito accettato nella "famiglia", ma questo non vuol dire che gli si riconosce il suo brevetto... bisognoa stare attenti a mettere subito in servizio capi provenienti da altre associazioni perché nelle associazioni si educa secondo metodi diversi, e un capo AGESCI non potrebbe fare opportunamente il CAPO RIPARTO in FSE da subito, avrebbe bisogno per lo meno di un primo periodo di tirocinio e, magari, di qualche incontro di formazione mirato (tanto vale nella situazione inversa)... Un capo viene accettato da subito nella famiglia scout, ci mancherebbe, ma viene accettato come scout, non come capo buona strada, su ogni strada |
tallutus ha scritto: |
L'FSE accetta anche adulti che non abbiano mai fatto vita scout. Gli fanno fare un periodo di "apprendistato" in modo tale che impara l'arte, poi aiuto e infine capo unità. Basti pensare al Commissario di Distretto Palermo Ovest entrato da adulto dopo che suo figlio (mio collega all'università) si era iscritto. |
paciock87 ha scritto: |
A me dell'Agesci piace l'elasticità... Nessun gruppo è uguale ad un altro... E questo perchè ci sono ambienti diversi... Il contesto sociale penso che sia importante nell'educazione... Per questo un'elasticità nel metodo da' la possibilità ai capi di dare il meglio per i propri ragazzi... |
Lupo virtuoso ha scritto: | ||
Semplicemente penso che il sistema educativo proposto dagli FSE sia, dai confronti che ho avuto modo di fare, piu' serio e piu' simile a ciò che aveva in mente B.P. quando fondò gli scouts nonchè piu' vicino ai miei gusti personali. Sono d'accordo sul fatto che per imparare l'arte dello scouting i maschi e le femmine devono avere una formazione diversa che si adatti alle naturali inclinazioni tra i due sessi, specie in età da reparto. Ciò non toglie che siano assolutamente necessari i confronti tra maschio e femmina che comunque sono previsti dal s istema educativo fse. Detto questo non mi piacciono molte cose della mia associazione, tra cui il fatto che i gradi in reparto vadano per anzianità e non per merito (almeno fino a qualche tempo fa, ora è cambiato qualcosa ma non ho avuto modo di approfondire) e che si dia piu' spazio all'aspetto religioso e meno a quello esplorativo/naturalistico rendendo così molti gruppi agesci piu' simili alla pastorale giovanile o all'acr (senza nulla togliere ad entrambe) rispetto agli scout di B.P. e ritengo che il motivo di ciò sia dovuto proprio all'aver voluto trovare un punto di incontro tra lo scoutismo maschile e quello femminile (rendendo forse il primo un po' troppo simile al secondo). Visto che hai fatto parte degli fse puoi confermare/confutare quanto ho appena detto? (chiedo ovviamente anche il parere di scout agesci e cngei!) |
hobbit ha scritto: |
che ogni associazione abbia le sue regole , i suoi dogmi , ecc, mi sta bene , ma non credo assolutamente che uomini e donne non possano avere lo stesso modello educativo, sono passati 100 anni e il mondo si evolve e le donne sono riuscite a dire :,ci siamo siamo esseri umani, chiedo scusa se esco dal topic ma leggendo alcune cose sono rimasto colpito, mia nonna sarebbe rioltrepassata, una volta mi disse; vedi è vero per gli uomini la guerra è stata vita dura ma NESSUNO ricorda le donne in tempo di guerra, lasciate sole dagli uomini hanno dovuto badare alle stalle, ai figli, ai campi, alcune in fabbrica a fare bombe, fucili, eccetera, davano il bianco in casa aggiustavano le cose diventarono muratori, meccanici, poi è tornata la pace e gli uomini sono tornati hanno visto che la donna è sopravvisuta ed ha condotto la vita di tutta la famiglia e lui a detto ora ci sono io e molte hanno chinato la testa.ora dopo tanto tempo si stanno rialzando ma noi cimettiamo del nostro per mettere i bastoni tra le ruote, perchè? e lo facciamo anche negli scaut? sono passati 100 anni ma se leggete bene B.P. vedete che era un uomo aperto se guardate che ha aperto lo scautismo alle donne in un epoca....... |