Gerri ha scritto: |
E' dura cambiar pelle, comunque Buona Fortuna Lupo Virtuoso.... |
paciock87 ha scritto: |
A me dell'Agesci piace l'elasticità... Nessun gruppo è uguale ad un altro... E questo perchè ci sono ambienti diversi... Il contesto sociale penso che sia importante nell'educazione... Per questo un'elasticità nel metodo da' la possibilità ai capi di dare il meglio per i propri ragazzi...
Poi anche lo stesso metodo educativo Agesci è in continuo cambiamento... Se non sbaglio si stanno portando avanti delle sperimentazioni su un nuovo tipo di progressione personale sia in reparto che ai lupetti... Ciò secondo me è perfetto... Il metodo di BP è di certo universale... Ma sta alla base... La società cambia e deve cambiare tutto per essere migliorata... Se no facciamo come la Chiesa che si tiene ancora le stesse regole da migliaiai di anni... Si aggiornassero un po' invece di lamentarsi continuamente della mancanza di fede etc etc... O come i professori che si lamentano dei ragazzi e delle nuove generazioni... Come se fosse colpa nostra essere così... Io sono per l'elasticità... |
ciquay ha scritto: |
Per quanto riguarda "accettare" e "non accettare" capi provenienti da altre federazioni, io direi che sarebbe a dir poco VERGOGNOSA la seconda condotta:
quando si recita la promessa, il capo dice : "BENVENUTO/A NELLA GRANDE FAMIGLIA DEGLI SCOUT", questo dovrebbe dir tutto. |
ciquay ha scritto: |
Per quanto riguarda "accettare" e "non accettare" capi provenienti da altre federazioni, io direi che sarebbe a dir poco VERGOGNOSA la seconda condotta: |
rinoceronte caparbio ha scritto: |
B'è, pian col fagian. Mentre per i ragazzi i passaggi non sono un grosso problema, per i capi c'è qualche regola in più. Sarebbe come se un appartenente a un gruppo Neonazista volesse diventare capo scout da un giorno all'altro: le porte sono aperte, ma dato che vorrebbe fare l'educatore, direi che bisognerebbe definire bene la sua strada nella comunità... |
ciquay ha scritto: |
ripeto, perchè forse non è chiaro: quando si recita la promessa, il capo dice : "BENVENUTO/A NELLA GRANDE FAMIGLIA DEGLI SCOUT", questo dovrebbe dir tutto. |
Gerri ha scritto: | ||
se parli così è perché evidentemente non sei capo e non ne conosci il significato: essere capo è prima di tutto un SERVIZIO che va condotto con COMPETENZA e secondo una METODOLOGIA un capo di un altra associazione viene subito accettato nella "famiglia", ma questo non vuol dire che gli si riconosce il suo brevetto... bisognoa stare attenti a mettere subito in servizio capi provenienti da altre associazioni perché nelle associazioni si educa secondo metodi diversi, e un capo AGESCI non potrebbe fare opportunamente il CAPO RIPARTO in FSE da subito, avrebbe bisogno per lo meno di un primo periodo di tirocinio e, magari, di qualche incontro di formazione mirato (tanto vale nella situazione inversa)... Un capo viene accettato da subito nella famiglia scout, ci mancherebbe, ma viene accettato come scout, non come capo buona strada, su ogni strada |