Scout C@fé: Il Forum degli Scout

[mangusta perspicace]

sicuramente nelle ns coca tanti avranno lasciato l'avventura..
perchè? quali sono i motivi per cui si molla la baracca,magari dopo tanti tanti anni?
quanlcuno è tornato indietro dopo aver appeso il fazzolettone al chiodo?
raccontatemi

[rinoceronte caparbio]

troppo tempo richiesto.
siamo l'unico servizio di volontariato che mette al centro l'educazione al centro dell'azione di servizio.

[Sentry]

tanto tempo richiesto,
tanto investimento emotivo costante,
tante energie spese a tenere in equilibrio relazioni tra adulti (solo teoricamente) alla pari

e poi, fondamentalmente... perchè è un gioco... e in quanto tale, non può e non deve venire prima di sogni, progetti e impegni più fondamentali e importanti!

Se qualcuno è tornato in dietro? Certo, quando i suoi progetti si erano realizzati e aveva nuovamente tempo per "giocare", oppure quando le arrabbiature sono diventate "un passato del quale raccontare".

La cosa veramente triste, non è quando un capo lascia per seguire altre strade! (anzi, oserei dire che alcuni di questi capi andrebbero presi ad esempio)
La cosa triste è quando andandosene sbatte la porta (o gliela sbattono alle spalle)!

[Raksha]

Purtroppo in un solamente due anni di Co.Ca ho visto lasciare cinque capi, in gambissima (non che gli altri non lo siano, ma di alcuni di questi avevo particolarmente stima)...
I motivi? Tanti...il troppo impegno, l'età che avanza e le forze che diminuiscono, la non voglia (eh già,ho sentito anche questo), un matrimonio fallito alle spalle e quindi una non più completa aderenza con la Chiesa, impegni e progetti di lavoro più importanti con trasferimento all'estero...

Purtroppo i motivi possono essere tanti, anche perché - come ha detto giustamente sentry - è tutto un bel gioco....nel senso che questo stile di vita ti rimane addosso, ma il tuo trasmetterlo agli altri non può passare avanti ai progetti di vita, più importanti!

Finora non mi è capitato - e dico purtroppo - di vedere qualcuno che è tornato indietro...mi piacerebbe molto, in fondo al mio cuore ci spero sempre (soprattutto per questi capi che ho visto lasciare), ma la vedo una cosa irrealizzabile (intendo per questi capi qui....in generale la vedo una cosa che può succedere benissimo, e anzi ben venga!)!

[rikkitikkitavi]

il giorno in cui sono tornata a casa e ho riposto il fazzolettone sapendo che per qualche tempo sarebbe rimasto lì è stato come chiudere in quel cassetto un pezzetto del mio cuore...e ogni volta che apro l'armadio e vedo la mia uniforme mi pervade un senso di malinconia e di vuoto, si assommano i ricordi di tante avventure tanti giochi tante persone che ho conosciuto e che hanno camminato con me...

e allora perchè?

bè perchè ad un certo punto può succedere che pur vedendo tutti la stessa meta (educazione) e pur avendo gli stessi strumenti a disposizione (metodo scout), non si riesca a trovare una strada comune che porti a quella meta...a questo punto le dinamiche sociali dei gruppi sono innumerevoli...e a volte portano alla rottura con la conseguenza che la vita in coca diventa difficile e piuttosto che partecipare alle riunioni si preferirebbe stare a casa a vedere la serie integrale di Beautiful...il nervosismo sale, l'entusiasmo scema e la conclusione ovvia (per me) è stata quella di lasciare

[Raffaele]

Perchè lasciarsi e non sperar di rivedersi ancor... è una frase molto eloquente di una canzone d'addio che forse non si canta più. I motivi degli abbandoni sono tanti. Molti plausibili... tanti incomprensibili, alcuni sconcertanti. Ho lasciato più volte il mio servizio ma dopo un po' ho sempre ripreso con entusiasmo e lena nuova. La prima volta ho lasciato per motivi di lavoro e, una volta rientrato in sede non ho più ritrovato lo stesso ambiente di gruppo e di Co.Ca. e sono stato costretto a lasciare per incompatibilità di carattere in un gruppo fondato da me in una zona nuova della mia città e del quale per tre anni sono stato il Capo Gruppo. Dopo un po' sono entrato nel secondo gruppo della mia città e per tre anni ho lavorato gomito a gomito con i ragazzi della branca e/g dando il meglio di me stesso. Anche in questo gruppo ho avuto grossi problemi di incompatibilità di carattere con il mio capo gruppo e, i litigi in Co.Ca. erano all'ordine del giorno anche per futili motivi. Ho lasciato di nuovo l'impegno attivo. Sono stato fuori per un paio di anni durante i quali ho perso entusiasmo e mordente. Ho anche prestato servizio in un gruppo parrocchiale ma, per me, non è stata la stessa cosa. Sono rientrato nel branco del mio primo gruppo, abbiamo aperto un secondo branco, ho ricoperto l'incarico anche di Capo Clan. Da quando ho preso l'abitudine di rientrare in associazione sono un perenne tappabuchi: logista, capo a disposizione, capo unità dove c'è bisogno e, quando non c'è più bisogno mi faccio da parte. A molti questo mio modo di fare non piace, ma è l'unico sistema per sentirsi utili al momento giusto. Ho pensato più volte di passare in FSE, ma alla fine desisto perchè le cose si cambiano dall'interno e non abbandonando nonostante per me la FSE risponde di più al mio stile di vita associativo.
L'anno scorso ho sdoppiato il reparto dove prestavo servizio e ho lasciato il grosso del reparto nella sede storica, con tutto il materiale, con i ragazzi più anziani, con gli angoli già costruiti e sono andato in una parrocchia nuova dove un deposito di materiale vario è diventata la sede delle mie nuove 4 squadriglie. Purtroppo la ciambella non è riuscita con il buco... in che senso, lo staff che avevo lasciato nel vecchio reparto non si è amalgamato. Un genitore neo brevettato, una mamma che ha fatto il campo scuola metodologico e una vecchia guida rientrata con alle spalle un intenso vissuto associativo non sono stati capaci di nascondere i loro dissapori e la conclusione, una volta tornati dal campo estivo, storia di 10 giorni fa, è stata quella di veder lasciare il servizio ai più.
Purtroppo siamo uomini e la nostra natura fragile ci pone sempre con quel pizzico di egoismo al centro di tutto quello che facciamo, il volontariato puro per me non esiste senza un minimo di soddisfazione, sia nei rapporti con i ragazzi che con i capi e i genitori. Quando i rapporti si incrinano si assumono atteggiamenti diversi a seconda di chi abbiamo di fronte e, a volte, non sono proprio consoni ai dettami dell'associazione.
Facciamo bene a lasciare per non essere testimoni negativi per i nostri ragazzi?
Aspettiamo tempi migliori per rientrare?
Andiamo dove si può lavorare serenamente? E, andando via, sbattiamo la porta in modo tale che non possa più riaprirsi oppure siamo così "scout" da socchiuderla?
Oggi presto servizio di nuovo nel secondo gruppo della mia città in una parrocchia nuova con un reparto nuovo. Tanti sono i problemi così come tante le soddisfazioni, ma i rapporti di Co.Ca. sono sempre tesi (mettere daccordo 33 adulti è molto difficile, anche vedendosi una sola volta al mese e ogni volta sempre al 50 per cento del totale).
Devo dirvi la verità, più volte mi sono chiesto: Sono gli altri a sbagliare oppure sono io che devo cambiare rotta per esprimere sempre il meglio a favore di un servizio disinteressato? Ecco, cerchiamo di essere meno presuntuosi e più umili senza con ciò perdere grinta, stile e voglia di fare.
Auguri per l'anno prossimo e non perdiamo mai di vista quello che è il fine ultimo del nostro servizio...
Buona Caccia e Buona Strada
Raffaele