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Scout Rosarno 2
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Autore Messaggio
elfo





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MessaggioInviato: Mercoledì 14 Marzo 2012, 13:58    Oggetto: Re: questione Rosarno 2 Rispondi citando

Michele ha scritto:
elfo ha scritto:

Michele ha scritto:

Era loro responsabilità sapere che ognuno di loro era adatto ad essere un capo dell'AGESCI, e sono venuti meno a questa responsabilità.


Questo richiede compiti di polizia,


Questa sì che può essere chiamata un'interpretazione fantasiosa dello statuto.

Stai dicendo che la Comunità Capi, siccome non ha compiti di polizia, affida gli incarichi di servizio senza sapere se le persone che incarica sono adatte o meno, ...e che questo va bene.

Mi spiace ma dissento.


Non mettermi parole in bocca... non sto citando lo Statuto, sto citando TE. TU, non lo Statuto, richiedi che ogni Capo abbia la responsabilità di conoscere vita, morte, e miracoli di ogni altro Capo.
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antonio valerioti



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Residenza: palmi

MessaggioInviato: Mercoledì 14 Marzo 2012, 14:30    Oggetto: vicenda rosarno 2 Rispondi citando

Caro Michele,
innanzitutto, voglio dirti che concordo con il tuo pensiero relativo alla responsabilità della Co.Ca. , e lo dico per dissipare eventuali fraintesi (in un precedente post già affermo questo dogma), anzi, aggiungo che in passato la mia Co.Ca. per molto meno ha invitato degli adulti ad andarsene, non ritenendoli idonei per il ruolo di educatori in AGESCI.
Voglio anche sottolineare l’amore personale per questa Associazione, nella quale ho speso buona parte della mia scelta di volontariato e dalla quale ho ricevuto molto. Lo stesso amore che traspare dalle tue parole. Anche la fermezza con cui sostieni l’importanza di alcuni valori associativi imprescindibili.
Preciso, inoltre, che la mia posizione è quella di chi vuole capire e non di chi vuole condannare.

Probabilmente, se questa vicenda fosse successa in un’altra Zona, o in un’altra Regione, la mia posizione non sarebbe stata diversa dalla tua.
In questa vicenda, invece, c’è anche un motivo “affettivo”, o comunque emotivo, che condiziona fortemente il mio pensiero, perché conosco (naturalmente soltanto da un punto di vista associativo) le persone che fino a ieri erano i capi del Rosarno 2, e le ho stimate per l’impegno che hanno profuso in questa Associazione, sia loro che chi le ha precedute in quella Co.Ca.

Desidero chiederti ancora un parere su quanto di seguito ti scrivo (a meno che non ti sia nauseato di parlarne: “un thread che va avanti per 20 pagine inevitabilmente dopo un po' comincia a ripetersi ad nauseam”).

Diamo per scontata la concordanza sull’opportunità che quella co.ca. si dimettesse in blocco: sarebbe stato un gesto etico e leale, sicuramente da approvare.

Ma,
supponiamo che la Comunità Capi del Rosarno 2 all’indomani del fatto avesse espresso in maniera ufficiale le distanze dall’adulto arrestato, magari con altre decisioni consequenziali di pari importanza (dimissioni dal ruolo di quadro associativo, per esempio), ritieni che la posizione del centrale sarebbe stata la stessa? Cioè avrebbe ugualmente sollecitato le dimissioni di tutta la co.ca.? Le avrebbe accettate o respinte (premiando il buon senso di quella co.ca.)? Quanto ha inciso su questa vicenda la necessità di tutelare l’immagine dell’Associazione?
Una delle accuse che sono state rivolte a quella co.ca. verteva infatti sull’eccessivo lasso di tempo intercorso senza che alcun provvedimento fosse emanato.

Poi, supponiamo anche che quella Co.Ca. avesse deciso di non dimettersi. Cosa sarebbe successo?

E ancora, come pensi avrebbe affrontato la tua Co.Ca. questo problema se fosse stata una Co.Ca. della zona interessata (ne avreste solo parlato tra di voi? avreste richiesto una assemblea di zona?.....).

Mi piacerebbe anche sapere come ti saresti comportato tu in questa vicenda se avessi ricoperto il ruolo di responsabile (di zona o regione). Sostengo sempre che la Zona avrebbe potuto aver un ruolo diverso.

Riguardo ai passaggi successivi, quelli relativi alla reintegrazione nelle co.ca. della zona, se ti va, avrei altre opinioni da confrontare con te e con gli altri partecipanti al forum, nonché delle perplessità. E poi resta sempre in piedi la questione che i ragazzi del Rosarno 2 non sono più in Associazione (tu dici per responsabilità dei loro ex capi, io affermo che le responsabilità sono da distribuire a più ambienti), però, effettivamente, ci perderemmo in estenuanti discussioni.
Antonio Valerioti, Palmi 2.
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Michele





Registrato: 25/10/07 15:03
Messaggi: 130

MessaggioInviato: Mercoledì 14 Marzo 2012, 16:05    Oggetto: Re: questione Rosarno 2 Rispondi citando

elfo ha scritto:


Michele ha scritto:

Non vedo in che modo questo abbia a che fare con il caso di cui stiamo discutendo, dato che a dimettersi è stata l'intera Co.Ca. e non solo i Capigruppo.


Dimentichi che si sarebbe dimessa l'intera Co.Ca. (uso il condizionale perché mi baso su quanto letto su questo forum) invece del solo Capo Gruppo inquisito proprio in virtù dell'indebita intromissione di un sacerdote extraassociativo e di pastrocchi associativi.


Scusa, cerchiamo di capirci. Mi era sembrato che il tuo parere fosse che entrambi i capigruppo avrebbero dovuto dimettersi ("sarebbe dovuto succedere"). Evidentemente, se ritieni che invece il resto della Co.Ca. non avrebbe dovuto dimettersi, avrai in mente un motivo di dimissioni applicabile ai due capigruppo e non agli altri capi.
Qual è?
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Michele





Registrato: 25/10/07 15:03
Messaggi: 130

MessaggioInviato: Mercoledì 14 Marzo 2012, 16:35    Oggetto: Re: vicenda rosarno 2 Rispondi citando

antonio valerioti ha scritto:


Ma,
supponiamo che la Comunità Capi del Rosarno 2 all’indomani del fatto avesse espresso in maniera ufficiale le distanze dall’adulto arrestato, magari con altre decisioni consequenziali di pari importanza (dimissioni dal ruolo di quadro associativo, per esempio), ritieni che la posizione del centrale sarebbe stata la stessa? Cioè avrebbe ugualmente sollecitato le dimissioni di tutta la co.ca.? Le avrebbe accettate o respinte (premiando il buon senso di quella co.ca.)?


Dato che non so e non posso sapere tutto ciò che sapevano i livelli associativi superiori (anche perchè qui tacciono e in altre fonti non sono generosi con le spiegazioni), non posso ipotizzare nulla in questo senso.

Posso dirti quel che avrei fatto io, in base a determinate ipotesi. Se avessi avuto modo di essere ragionevolmente certo che i capi restanti non sapevano nulla, che la loro presa di distanza era sincera, e che non avevano agito con negligenza, avrei probabilmente accettato pubblicamente le prese di posizione come segnale di tutela dell'immagine associativa, avrei respinto le dimissioni, e avrei però anche sottoposto il proseguio dell'attività del Gruppo ad un periodo di collaborazione più stretta con la Zona, seguendo un progetto ad hoc condiviso fin dall'inizio con la Co.Ca. interessata.

Citazione:

Quanto ha inciso su questa vicenda la necessità di tutelare l’immagine dell’Associazione?
Una delle accuse che sono state rivolte a quella co.ca. verteva infatti sull’eccessivo lasso di tempo intercorso senza che alcun provvedimento fosse emanato.


Come faccio a saperlo? Direi parecchio. Ma mi sembra abbastanza giusto.

Citazione:

Poi, supponiamo anche che quella Co.Ca. avesse deciso di non dimettersi. Cosa sarebbe successo?


Di nuovo, come faccio a saperlo? Se dovessi tirare ad indovinare, direi che dubito che se la Co.Ca. in questione ha scelto di dimettersi, sia stato solo per i motivi rappresentati in questo thread.
Tanto per fare un'ipotesi, se i livelli associativi superiori avessero ritenuto che le decisioni della Co.Ca. in questione restavano insufficienti a livello di tutela dell'immagine dell'associazione, allora la Zona o la Regione avrebbero anche potuto avviare il procedimento disciplinare, anche contro tutti i capi della Co.Ca., appunto basandolo sull'ipotesi che il loro comportamento fosse lesivo dell'immagine dell'associazione (Art. 5Cool.
Una conseguenza possibile dell'avviamento del procedimento è, naturalmente, la sospensione cautelativa, che sul piano pratico vuol sempre dire la fine delle attività, se riguarda tutti i capi del Gruppo.


Citazione:

E ancora, come pensi avrebbe affrontato la tua Co.Ca. questo problema se fosse stata una Co.Ca. della zona interessata (ne avreste solo parlato tra di voi? avreste richiesto una assemblea di zona?.....).


In Zona, ovviamente. Non vedo come si potrebbe tenere un'assemblea di Zona dopo un evento del genere, e non affrontarlo.

Citazione:

Mi piacerebbe anche sapere come ti saresti comportato tu in questa vicenda se avessi ricoperto il ruolo di responsabile (di zona o regione). Sostengo sempre che la Zona avrebbe potuto aver un ruolo diverso.


Eh, diverso da cosa? Mi spiace, ma l'andamento di questo thread non mi porta a ritenere che so con certezza qual è stato il ruolo effettivo della Zona.
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Glaxo





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Messaggi: 41

MessaggioInviato: Mercoledì 14 Marzo 2012, 16:48    Oggetto: Rispondi citando

Visto che siete bravi con i regolamenti e lo statuto,qualcuno mi potrebbe spiegare perchè in passato, in 2 casi più gravi della stessa zona ,non è stato applicato lo stesso metodo del Rosarno2.Ripeto quanto in precedenza ho già scritto:

1)Capo gruppo condannato per violenza privata e porto abusivo d'armi.Il capo in questione ha ricoperto il ruolo di capo gruppo senza nessuna presa di posizione.Il capo oggi è stato prosciolto dalle accuse in secondo grado ma condannato in primo grado.(la zona tutta sapeva)

2)Capo arrestato e condannato per associazione mafiosa, ne capo gruppo ne gruppo si sono dimessi(la zona sapeva)

E' stato fatto un abuso di potere vorrei sottolineare che la differenza con il Rosarno2 è che Franco non è stato condannato ma è in attesa di giudizio.
Visto che parliamo di statuto e regolamenti, perchè le dimissioni sono state chieste dal prete di libera? E se i capi non si fossero dimessi?
Risottolineo che Franco non era il capo gruppo e non era a capo di nessuna unità era uno scout che dava il proprio contributo in associazione.In servizio da più di 20 anni non un'esterno di cui non si conosceva il suo passato.Se vi può interessare il soggetto era incensurato.
Mi viene da dire che interessi poteva avere un mafioso negli scout visto che non si percepisce nessuna paga e nessun contributo?La mafia ha altri interessi non certo l'Agesci e lo vediamo tutti i giorni sui quotidiani.In questo specifico caso però debbo dire che la mafia ha vinto visto che a Rosarno qualcuno ha dato la possibilità di avere più manodopera per le strade, ragazzi che potevano avere la mente impegnata per lo scoutismo e non per altro.A questo non ci ha pensato nessuno bravi tutti i Capi con la C maiuscola.I regolamenti lo statuto servono ma l'agire quotidiano su terreno minato non lo si impara su nessun manuale.
Glaxo.
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rinoceronte caparbio
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MessaggioInviato: Mercoledì 14 Marzo 2012, 17:00    Oggetto: Rispondi citando

Glaxo ha scritto:
Visto che siete bravi con i regolamenti e lo statuto,qualcuno mi potrebbe spiegare perchè in passato, in 2 casi più gravi della stessa zona ,non è stato applicato lo stesso metodo del Rosarno2.Ripeto quanto in precedenza ho già scritto:

1)Capo gruppo condannato per violenza privata e porto abusivo d'armi.Il capo in questione ha ricoperto il ruolo di capo gruppo senza nessuna presa di posizione.Il capo oggi è stato prosciolto dalle accuse in secondo grado ma condannato in primo grado.(la zona tutta sapeva)

2)Capo arrestato e condannato per associazione mafiosa, ne capo gruppo ne gruppo si sono dimessi(la zona sapeva)


Hai degli articoli a sostegno?

Citazione:
avrei altre opinioni da confrontare con te e con gli altri partecipanti al forum

Tipo?
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Michele





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Messaggi: 130

MessaggioInviato: Mercoledì 14 Marzo 2012, 17:16    Oggetto: Re: questione Rosarno 2 Rispondi citando

elfo ha scritto:
Michele ha scritto:
elfo ha scritto:

Michele ha scritto:

Era loro responsabilità sapere che ognuno di loro era adatto ad essere un capo dell'AGESCI, e sono venuti meno a questa responsabilità.


Questo richiede compiti di polizia,


Questa sì che può essere chiamata un'interpretazione fantasiosa dello statuto.

Stai dicendo che la Comunità Capi, siccome non ha compiti di polizia, affida gli incarichi di servizio senza sapere se le persone che incarica sono adatte o meno, ...e che questo va bene.

Mi spiace ma dissento.


Non mettermi parole in bocca... non sto citando lo Statuto, sto citando TE. TU, non lo Statuto, richiedi che ogni Capo abbia la responsabilità di conoscere vita, morte, e miracoli di ogni altro Capo.


Primo, io non richiedo nulla del genere.
Uno può benissimo "mettere la mano sul fuoco", che è l'espressione che ho usato io, basandosi sulla conoscenza personale della persona. Senza sapere, per averlo visto coi suoi occhi, che il certificato dei precedenti penali dice "NULLA".
E' quello che ho sempre fatto io, quand'ero capo, peraltro.
E' il sistema per cui uno dice: "conosco Tizio, e quindi so che non può aver fatto questo".

Sfortunatamente, a volte il sistema non funziona. Salta fuori che il mio giudizio sulla persona di Tizio era sbagliato.
A questo punto io posso reagire in due modi.
O posso dire: "io la sua fedina penale non l'ho vista, di porcherie sotto i miei occhi non ne ha fatte, non potevo sapere nulla, non c'entro nulla, e allora non venite a seccarmi";
oppure posso dire: "non ho nulla di cui rimproverarmi oggettivamente, ma resta il fatto che la mia scelta ha avuto un esito negativo".

---

Secondo, rivediamo la sequenza:

1. lo statuto dice che è la Co.Ca. a scegliere i capigruppo, a scegliere chi fa parte della Co.Ca. e quali incarichi di servizio vengono dati a chi.

2. io (sì, io, è vero, non lo statuto) ritengo che alla base di questa autorità vi sia la corrispondente responsabilità. La responsabilità da me enunciata nei termini: "sapere che Tizio è adatto al compito educativo affidatogli".

3. tu, invece, hai scritto che questo - sapere che Tizio è adatto al compito educativo affidatogli - richiede poteri polizieschi, e quindi non è praticabile.

4. di conseguenza, si può solo concludere che tu ritieni che l'enunciato dello statuto - la Co.Ca. ha la responsabilità di scegliere capigruppo, capiunità ecc. - non richieda il fatto (la responsabilità) di sapere se le persone che faranno i capigruppo, capiunità ecc. sono adatte a farlo.

Questa a me sembra
a. una interpretazione dello statuto, e
b. una interpretazione che non condivido.

Spero di essere stato più chiaro.

---

Terzo, un paio di altri esempi che forse contribuiranno ulteriormente a chiarire il mio pensiero. Sono casi verificatisi nella realtà.

Diciamo che Tizio si fida dell'amico Caio, che è un promotore finanziario, e gli mette in mano una fetta dei suoi risparmi. I primi rendimenti sono ottimi, e quindi Tizio convince la madre a dare anche lei a Caio una bella sommetta. Dopodichè Caio scompare e con lui i soldi. Era tutta una truffa.
Ora, Tizio non sapeva nulla. Il fatto che non fosse in combutta con Caio è reso più che evidente dalla perdita che anche lui stesso ha subito. Peraltro Caio ha truffato altre decine di persone. Eppure Tizio si sente responsabile nei confronti della madre. Pensa: se non gliel'avessi consigliato io, lei non avrebbe perso quei soldi.
Il reato l'ha commesso Caio. Ma Tizio, in un certo senso, si era fatto garante per lui verso la madre, e quindi Tizio si sente in colpa.

Fa bene? fa male? Decidete voi. Nella realtà, Tizio ha deciso di indennizzare la madre.

Altro esempio. Bagheera si trova a gestire da solo le riunioni con il CdA, e in tali occasioni, nella sede di branco, commette il crimine che vi potete immaginare. Gli altri capi della Co.Ca. ovviamente non sapevano nulla, e non avevano avuto segnali preoccupanti. Secondo voi questo vuol dire che avranno poi dormito sonni tranquilli? Io credo che qualche problema me lo sarei fatto, e non me la sarei cavata così facilmente dicendo a me stesso: io la mano sul fuoco per quel tale non l'avevo mica messa, io non garantivo mica personalmente per lui.

Ma quando la Co.Ca. dice ai genitori: mandate i vostri figli al branco, i capi che li educheranno li abbiamo scelti noi... non fa esattamente questo? Garantire per i capi? Spendendo non solo la propria parola collettiva ma anche la reputazione dell'associazione tutta?
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elfo





Registrato: 05/03/07 11:40
Messaggi: 1399

MessaggioInviato: Mercoledì 14 Marzo 2012, 17:20    Oggetto: Re: questione Rosarno 2 Rispondi citando

Michele ha scritto:

Evidentemente, se ritieni che invece il resto della Co.Ca. non avrebbe dovuto dimettersi, avrai in mente un motivo di dimissioni applicabile ai due capigruppo e non agli altri capi.
Qual è?


Non tutti e due, solo uno, quello arrestato. Mi pare un valido motivo di dimissioni applicabile a lui e non agli altri.

Che poi se andiamo a catena, per fiducia e responsabilità e quant'altro, magari si doveva dimettere anche la Zona e la Regione...
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franzos79





Registrato: 03/09/08 15:34
Messaggi: 324

MessaggioInviato: Mercoledì 14 Marzo 2012, 17:46    Oggetto: Rispondi citando

Domanda per Glaxo. I due casi che hai citato sono finiti sui giornali locali o nazionali? E' una mia curiosità per confrontarli con questo caso.
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Michele





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Messaggi: 130

MessaggioInviato: Mercoledì 14 Marzo 2012, 18:49    Oggetto: Re: questione Rosarno 2 Rispondi citando

elfo ha scritto:
Michele ha scritto:

Evidentemente, se ritieni che invece il resto della Co.Ca. non avrebbe dovuto dimettersi, avrai in mente un motivo di dimissioni applicabile ai due capigruppo e non agli altri capi.
Qual è?


Non tutti e due, solo uno, quello arrestato. Mi pare un valido motivo di dimissioni applicabile a lui e non agli altri.


Scusa, non credevo che fosse il capogruppo. Evidentemente ricordavo male.

Quanto al resto, posso solo dire che la pensiamo diversamente e ritengo di aver esposto più che a sufficienza il mio parere.

Citazione:

Che poi se andiamo a catena, per fiducia e responsabilità e quant'altro, magari si doveva dimettere anche la Zona e la Regione...


Questa mi pare un'inutile boutade.
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Sentry





Registrato: 24/10/04 21:22
Messaggi: 524

MessaggioInviato: Giovedì 15 Marzo 2012, 01:56    Oggetto: Rispondi citando

Sono tornata dopo mesi nel forum e per qualche misterioso motivo sono arrivata su questo post.

Dopo 24 pagine di post lette d'un fiato... qualche riga sicuramente persa (o meglio, lo ammetto, tralasciata) La prima impressione sinceramente e "cattivamente" è che sembra di leggere il copione di qualche filmettino di bassa lega in cui il cattivone ha trovato il modo di far fuori il rivale antipatico e alla fine viene pure premiato "passando di livello".
Immagino che per chi ha vissuto le cose da dentro questa affermazione possa sembrare gratuita ma mancando sempre la versione "degli altri" quello che risulta mi sembra un po' distorto... ciò premesso mi restano comunque un po' di idee confuse e riflessioni che condivido con chi di voi vorrà leggerle.

* voglio supporre che nessuno in CoCa fosse a conoscenza di ciò che sarebbe accaduto e, ammesso e non concesso che il capo in questione venga condannato, voglio supporre che nessuno in CoCa potesse averne anche solo lontanamente idea. Ciò premesso, credo che nessuno degli altri capi avrebbe dovuto dare le dimissioni (salvo legami di parentela che mi sono persa nei primi post? Chi era moglie di chi? RdZ e capo-gruppo? Rolling Eyes Mah!). Detto questo forse la prima ingenuità, vista la gravità dei fatti, è stata proprio il basarsi sulle normali regole del gioco per cui le dimissioni da capo-gruppo si danno "a voce" e sempre informalmente vengono accettate o respinte ma poi, di questi passaggi, non resta traccia se non nella memoria di chi c'era;

* il "don di Libera"... a parte il fatto che come molti hanno già affermato, nessuna CoCa darebbe le sue dimissioni a scatola chiusa a nessuno, tanto meno ad un don di passaggio che non è neanche l’A/E del gruppo... anche si chiamasse Joseph, penso che la mia CoCa piuttosto avrebbe aspettato di veder arrivare giù da Roma direttamente il Capo Scout… ma a parte questo, io mi son sempre imbattuta e in A/E che (PER FORTUNA!!!!!!) prima di tutto sono "don" intendo, con quale criterio questo ipotetico don in cerca di gloria avrebbe calpestato una CoCa, danneggiato decine di ragazzi in un territorio già notoriamente complesso, per il gusto di cosa? Per far carriera? Scusate ma messa così faccio proprio fatica a capirla! Per carità, ci saranno arrivisti anche tra i don ma…che ci ha guadagnato lui?

* supponiamo anche che il don li avesse convinti che l’alternativa erano le vie più “burocratiche” dell’associazione... se erano tutti tranquilli della loro posizione (e su questo, vi assicuro, non metto in discussione NESSUNO!) perché preferire delle dimissioni che sono sempre e comunque “interpretabili”? Non sarebbe stato molto meglio aspettare l’esito di una eventuale indagine interna? (A maggior ragione alla luce dell’ultimo punto che scriverò)

* livelli associativi che si vietano a vicenda le comunicazioni? Anche qui… o faccio parte di un’altra associazione, o c’è qualcuno che bara! Occhio! Non sto decidendo io chi bara! Dico solo che se queste cose sono state messe nero su bianco allora bisognerebbe chiedere conto nelle diverse sedi associative, mail o lettere alla mano, di ciò che è stato scritto. Se invece si tratta di chiacchiere e ipotetiche telefonate, allora ciascuno si prende la responsabilità nello svolgere il proprio RUOLO! A questo punto si che, se mi neghi un incontro, ti chiedo di scrivermi che e perchè non vieni! Come capo-gruppo nessuno mi può vietare di parlare con i genitori dei ragazzi, così come nessuno può vietare ad un RdZ di incontrarli o di incontrare una CoCa ecc. E questo mi porta direttamente all’osservazione successiva e conclusiva

* sinceramente, per quanto poco conosco il livello nazionale, faccio veramente fatica a vederci addirittura questo livello invischiato in tutta la faccenda… dai vostri racconti sembra più che altro una storia di zona che per qualche doppio-ruolo di troppo si è trascinata in regione facendo diventare beghe campanilistiche di portata gigante; l’RdZ che non avvisa la CoCa in tempo perché così si resta spiazzati alla notizia e che guarda caso proviene proprio dalla CoCa dell'altro gruppo del paese con la quale si discute per anni su chi paga l'affitto e chi no, i capi che possono essere accolti solo dove ci sono altri quadri che possono “controllarli” ma che non possono andare a far servizio dove preferiscono (cosa che per altro mi dovete spiegare da quale regola/regolamento può essere impedito), CoCa che ci rimettono per essersi messe contro le decisioni dei RdZ e aver dato appoggio alla CoCa cattiva di turno... insomma, sa proprio di bega di zona! Con tutte le luci/ombre del caso.

Smentitemi su tutta la linea o ditemi dove mi son persa pezzi perchè così mi sembra proprio triste come faccenda!

E comunque da tutta questa faccenda cosa abbiamo ottenuto?
Un altro centinaio di persone che fanno scoutismo senza essere in associazione! Ottimo risultato direi! E ci si è messa una regione intera per ottenerlo… peggior risultato con il maggior sforzo! Scoutismo allo stato puro! Twisted Evil
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franzos79





Registrato: 03/09/08 15:34
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MessaggioInviato: Domenica 13 Mag 2012, 18:03    Oggetto: Rispondi citando

Per la cronaca al consiglio generale 2012 è stata approvata una mozione (o raccomandazione non ricordo bene) per avviare una riflessione sulla tipologia di sanzione da eventualmente dare a quei capi scout che si trovano in attesa di giudizio ma senza una sentenza definitiva.
Nel caso discusso su questo forum un capo è stato radiato anche se in attesa di giudizio ovvero in attesa che le accuse mosse nei suoi confronti siano confermate o meno dalla giustizia italiana.
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rinoceronte caparbio
Moderatore


Età: 38
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MessaggioInviato: Domenica 13 Mag 2012, 18:59    Oggetto: Rispondi citando

e nessuno ha più risposto qui...
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franzos79





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MessaggioInviato: Lunedì 14 Mag 2012, 21:16    Oggetto: Rispondi citando

Non credo ci fosse altro da dire. Le persone se volevano una opinione potevano farsela. Il forum serve anche a questo, a farsi una opinione.
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Glaxo





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MessaggioInviato: Sabato 26 Mag 2012, 13:07    Oggetto: Rispondi citando

Credo che abbiamo detto molto su questa vicenda ognuno ha espresso la sua posizione nel bene e nel male, ma rimane sempre una pagina triste dell'associazione tutta,che non ha saputo gestire nel modo migliore le varie dinamiche che si sono susseguite, travisando e omettendo il regolamento,lo statuto e i vari livelli associativi che avevano responsabilità oggettiva.
Chi è stato portato alla gogna?
I ragazzi del Rosarno2 insieme alle loro famiglie...

E l'agesci?
Credo sia lontana anni luce dallo scoutismo pensato e ideato da BP. oggi si occupa di tutt'altro fa politica ..........
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