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Grupppo "estinto"
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Autore Messaggio
don_Baloo





Registrato: 25/02/11 18:53
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MessaggioInviato: Venerdì 25 Febbraio 2011, 19:09    Oggetto: Grupppo "estinto" Rispondi citando

Circa un anno fa il mio gruppo AGESCI è stato sciolto, per volontà dei capigruppo, nonostante le branche LC e EG fossero ancora “funzionanti”.
Non sto qui a dilungarmi sui motivi addotti dai Capigruppo.
Ora il gruppo esiste solo come CoCa.
La mia domanda è se può esistere un gruppo costituito SOLO dalla CoCa? E mi riferisco non ad un gruppo che si sta costituendo, quindi nascente, ma ad un gruppo che è stato DELIBERATAMENTE distrutto.
Può sopravvivere un gruppo scout AGESCI solo come CoCa?
(Faccio presente che come assistente sono uscito dal gruppo proprio per il comportamento dei capigruppo).
Se qualcuno può rispondermi gli sarò grato.

d. B.
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elfo





Registrato: 05/03/07 11:40
Messaggi: 1399

MessaggioInviato: Venerdì 25 Febbraio 2011, 19:35    Oggetto: Rispondi citando

Veramente non capisco come ciò sia potuto accadere: innanzitutto i Capi Gruppo non "comandano" sugli altri Capi, ma questioni come lo scioglimento del Gruppo devono essere condivise da tutta la Comunità Capi. Soprattutto i Capi Gruppi non sono proprietari del Gruppo, e morto un Capo Gruppo se ne fa un altro.

Se i Capi delle Unità sono in regola con la Formazione Capi, due di loro, un maschio e una femmina possono assumere il ruolo di Capo Gruppo. E' richiesto che uno di loro abbia fatto il CFA e l'altro almeno il CFM (Art. 13 paragrafo 1 del Regolamento Organizzativo AGESCI), e sarebbe bene che entro l'anno seguissero un Campo per Capi Gruppo.

Comunque sia è una faccenda di cui andrebbe interessata la Zona.
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Marm



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MessaggioInviato: Venerdì 25 Febbraio 2011, 21:06    Oggetto: Rispondi citando

Mi domando cosa sia successo in quel gruppo... anche con reparto e branco funzionanti, la perdita del clan-noviziato significa un improbabile rinnovamento della Co.Ca. per parecchi anni. Con quattro conti una Co.Ca. può anche decidere che non sia il caso di insistere, sebbene anche in questo caso la zona dovrebbe aver già dovuto essersi interessata al gruppo, prima della sua chiusura.

Adesso la Co.Ca. ha senso solo c'è un progetto di crescita e la volontà di riaprire. Se ora non sei tu il loro assistente spirituale, sarebbe comunque opportuno che ne abbiano uno e che mantengano buoni rapporti con la parrocchia.
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azivie



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Residenza: MODENA

MessaggioInviato: Venerdì 25 Febbraio 2011, 23:36    Oggetto: Rispondi citando

I Capi Gruppo sono nominati/eletti dalla Comunità Capi e come tutti gli incarichi elettivi o di nomina la durata è 4 anni rinnovabile al massimo per altri due (max sei anni nello stesso ruolo)

Art. 12 – Durata degli incarichi
Gli incarichi, sia elettivi che di nomina, hanno durata quadriennale salvo diverse espresse indicazioni o
rinnovo dell’elezione o della nomina per un ulteriore biennio.
Gli incarichi di Capo Guida e Capo Scout, di Capo Gruppo, di membro eletto di Comitati, Commissioni e
Collegi, di Incaricati nominati ed eletti e di Consigliere generale non possono essere ricoperti per un periodo
superiore ai sei anni consecutivi; la durata è riferita alla permanenza nel medesimo organo in cui è avvenuta
l’elezione o la nomina.
Tutti gli incarichi sono svolti a titolo gratuito.


Quindi se i Capi Gruppo sono ancora in carica non è che altri due li sostituiscono automaticamente: ovviamente se ci sono problemi vanno interessati subito i Responsabii di Zona che devono "dirimere le controversie non risolte dal livello inferiore, sentito il Comitato di Zona" (art. 29 Statuto)


Il gruppo esiste perchè c'è una Comunità Capi e non perchè ci sono delle unità con qualche capo

Art. 18 - Gruppo
Il Gruppo è l’organismo educativo fondamentale per l’attuazione del metodo. Esso si basa su una Comunità
Capi che, per garantire l’attuazione dell’intero ciclo formativo scout, tende a costituire una o più Unità di
ciascuna delle branche.
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elfo





Registrato: 05/03/07 11:40
Messaggi: 1399

MessaggioInviato: Venerdì 25 Febbraio 2011, 23:57    Oggetto: Rispondi citando

azivie ha scritto:

Il gruppo esiste perchè c'è una Comunità Capi e non perchè ci sono delle unità con qualche capo


si suppone che i qualche capo delle Unità, due dei quali fungano da Capi Gruppo, formino la Comunità Capi...
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paciock87



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Registrato: 07/05/06 21:36
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Residenza: Romano

MessaggioInviato: Sabato 26 Febbraio 2011, 03:23    Oggetto: Re: Grupppo "estinto" Rispondi citando

don_Baloo ha scritto:
Circa un anno fa il mio gruppo AGESCI è stato sciolto, per volontà dei capigruppo, nonostante le branche LC e EG fossero ancora “funzionanti”.
Non sto qui a dilungarmi sui motivi addotti dai Capigruppo.
Ora il gruppo esiste solo come CoCa.
La mia domanda è se può esistere un gruppo costituito SOLO dalla CoCa? E mi riferisco non ad un gruppo che si sta costituendo, quindi nascente, ma ad un gruppo che è stato DELIBERATAMENTE distrutto.
Può sopravvivere un gruppo scout AGESCI solo come CoCa?
(Faccio presente che come assistente sono uscito dal gruppo proprio per il comportamento dei capigruppo).
Se qualcuno può rispondermi gli sarò grato.

d. B.


Non può esistere... Dovresti cacciarli dalla tua Parrocchia e collaborare con i Responsabili di Zona per riaprire il gruppo con nuovi capi...
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don_Baloo





Registrato: 25/02/11 18:53
Messaggi: 2

MessaggioInviato: Sabato 26 Febbraio 2011, 08:32    Oggetto: Rispondi citando

Provo a rispondere in modo esauriente e sintetico.

Il nostro gruppo era relativamente giovane, avevamo solo i lupetti, poi divenuti EG. Mancava il Clan, cercavamo di crearlo ma mancava “la materia prima”.

Circa 2 anni fa per colpa dei capigruppo alla spicciolata quasi tutti i capi siamo scappati, siamo andati via 8 capi in meno di un anno (io sono stato l’ultimo). Tutti Sbattendo la porta e col nostro malcontento.
Abbiamo allertato i capi zona, facendo presente il comportamento non corretto dei capigruppo, ma questi ci hanno risposto che "avevano piena fiducia in *** e ***”. Detto questo…
Perfino i genitori hanno scritto una lettera alla zona per chiedere di intervenire, ma nessuno ha risposto.

Ora, nonostante la delusione per il comportamento della zona, ma incoraggiati dai genitori vorremmo provare a riaprire il gruppo.
Ma se ci sono loro, che ci ostacolano non possiamo farcela. Tecnicamente esiste il gruppo, almeno sulla carta. E tecnicamente la colpa è nostra che siamo andati via.

La nostra teoria è che finche esiste il gruppo, anche solo come CoCa, hanno il possesso delle attrezzature e del materiale del gruppo. (se non sbaglio c’è un articolo nel quale si chiede al gruppo che cessa di esistere di cedere le proprie attrezzature ecc. ad un altro gruppo), nonché il possesso della tana e della sede di reparto, e di molto altro che anche noi abbiamo contribuito a comprare/creare/costruire/reperire ecc.

Che fare???

Buona strada d. B.
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Cervo Capace





Registrato: 03/02/11 09:35
Messaggi: 84

MessaggioInviato: Sabato 26 Febbraio 2011, 09:53    Oggetto: Rispondi citando

Che senso ha un gruppo senza ragazzi? È ancora possibile chiamarlo gruppo? Non ho capito, hanno in previsione di riaprire le unità o di andare indefinitamente avanti come coca? Personalmente queste cose non le sopporto, sono un segno di quanto l'AGESCI stia diventando Capo-centrica invece che ragazzo-centrica, come dovrebbe essere...
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Marm



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MessaggioInviato: Sabato 26 Febbraio 2011, 13:04    Oggetto: Rispondi citando

Caro Baloo,

Premesso che noi non possiamo sapere chi sia in torto...
Se in zona continuano a dar ragione ai vecchi capi gruppo, ti devi rivolgere in regione. Se anche la regione non ti da corda dovresti passare al nazionale...
Però mi riesce difficile pensare che la zona appoggi due persone che non stanno facendo nulla.

Agire in modo diverso, ossia "spodestare" gli attuali capi del tuo gruppo, oppure crearne uno nuovo, senza ottenere prima l'approvazione dalla zona, o mal che vada della regione o del nazionale, sarebbe semplicemente impensabile.
Questo perché altrimenti non riuscirei ad immaginarmi i rapporti del tuo nuovo gruppo con la zona... per una serie di ragioni, un pessimo rapporto con la zona significa vita breve per il gruppo.


Poi, che senso ha l'attuale Co.Ca.? Se stanno progettando un rilancio, formando una comunità capi, in accordo con la zona, può aver senso. Ovviamente entro breve la Co.Ca. dovrebbe poi riaprire ai ragazzi.
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rinoceronte caparbio
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MessaggioInviato: Sabato 26 Febbraio 2011, 22:31    Oggetto: Rispondi citando

Che i responsabili di zona abbiano risposto "abbiamo fiducia" non una risposta da rdz, per questo sono MOLTO dubbioso.

Troppo pochi elementi per dire qualcosa di più.

Inoltre, la coca ESPRIME i capigruppo: se in 8 eravate contrari, vuol dire che la coca è formata da 17 persone.
Il gruppo esiste se esistono delle unità. Se sono in linea con lo statuto, poco ci si può fare.


Mi interessa però da quanto esiste la situazione.
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Marm



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MessaggioInviato: Domenica 27 Febbraio 2011, 19:58    Oggetto: Rispondi citando

rinoceronte caparbio ha scritto:

Il gruppo esiste se esistono delle unità. Se sono in linea con lo statuto, poco ci si può fare.

Come censimenti non so, quindi ti do ragione. Come accordi in zona penso invece che un gruppo "informale" possa esistere nelle condizioni che ho scritto sopra.
E nella questine di Don Baloo, che sia un gruppo regolarmente censito o solo "abbozzato" in zona poco cambia.

Della risposta ottenuta dalla zona non ho capito cosa ti lascia dubbioso.
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rinoceronte caparbio
Moderatore


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MessaggioInviato: Lunedì 28 Febbraio 2011, 00:39    Oggetto: Rispondi citando

Se in un gruppo in qualche anno lasciano 8 capi, come rdz che i censimenti li vedo sempre un pensiero me lo faccio.
A prescindere.

Perchè non è sano: o si lascia per impossibilità di continuare il servizio (ma allora la coca non progetta una fava) o si lascia per problematiche interne e di relazioni, e questo come rdz lo DEVO sapere. Devo sapere che succede nel gruppo.
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serpentecombattivo





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MessaggioInviato: Lunedì 28 Febbraio 2011, 16:27    Oggetto: Rispondi citando

Nella situazione in particolare vorrei ricordare a Don Baloo, che come AE (e complimenti per essere un AE che partecipa alla vita di gruppo e non solo un parroco infilato nel censimento) ha un interlocutore nell'AE di zona.
Se la comunità cristiana perde un punto di aggregazione e di crescita dei suoi ragazzi è compito del pastore risolvere i problemi alla base della situaizone di crisi.
E questo è quello che mi sento di dirti per la situaizone contingente.

Poi vorrei fare due considerazioni di carattere generale: una riferita al ruolo dei Capi Gruppo anche in relazione alla loro "espressione" da parte della CoCa; l'altra in relazione al ruolo della CoCa in se.

- Le dinamiche della CoCa e della Zona specialmente in relazione alle scelte delle persone hanno sempre prestato il fianco a delle critiche, purtroppo limitate al semplice mugugno nella maggior parte dei casi. Ho fatto servizio in due gruppi e non mi è mai capitato di avere visto una decisione condivisa, magari anche con lo strumento della democrazia "perfetta", cioé il voto, riguardante i CG. Nella maggior parte dei casi i "vecchi" o i CG uscenti comunicavano alla CoCa chi sarebbero stati i nuovi CG. E' vero che questa scelta in molti casi (mancanza di persone disposte a farlo) è obbligata, ma non mi è mai capitato sentire (mugugni a parte) la formazione di proposte alternative.
In una unica occasione, nel gruppo di *** mi è capitato di vivere la situaizone paradossale in cui i CG, dopo avere messo ai voti una questione di servizio, visto che la loro linea non è passata, hanno presentato le dimissioni chiedendo l'intervento della Zona.... Per la serie "la democrazia è bella quando dà ragione a me".
In altre parole, spesso le decisioni all'interno di una CoCa non si basano sul consenso, ma su una accettazione delle decisioni del "gruppo dirigente". E cquesto spesso si estende alla Zona.

- Altro problema è il ruolo della CoCa: E' vero che il gruppo esiste in quanto c'è una CoCa Ma lo scopo della CoCa è quello di garantire l'attuazione del metodo, non di esistere semplicemente, in altre parole nemmeno la CoCa èpuò esistere senza Branche. Altrimenti, si scende nel "branchismo", ovvero della CoCa fine a se stessa, come osserva Cervo Capace....

Mi piacerebbe scrivere di più sull'argomento, ma intanto volevo porre questi punti nella discussione, ferme restando le mie osservazionu sul caso specifico che ho messo lal'inizio del mio post.

SC
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gufopreciso



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Residenza: Genova-Voltri

MessaggioInviato: Martedì 01 Marzo 2011, 11:27    Oggetto: Rispondi citando

Premetto che è difficile esprimersi in queste situazioni perchè non conosciamo la situazione nella sua interezza, né le posizioni espresse in questo caso dai Capi Gruppo e dalla Zona. Voglio dire, e che questo non venga letto da te Baloo come un'offesa, conosciamo solo il tuo punto di vista e quello che tu hai esposto che necessariamente sono un pò di parte e "viziati".

Tuttavia alcune riflessioni a piè libero si possono fare. Riprendendo quello che ho appena detto, non conoscendo nel complesso la situazione ignoriamo che magari ci sono stati dei motivi che hanno portato CG e Zona ad agire in quel modo che potrebbero essere condivisibili: mancando le motivazioni, manca un elemento importantissimo per la discussione.

Ipotizzando quindi che le motivazioni siano sbagliate, condivido l'osservazione che si è fatta. Spesso e volentieri i Capi Gruppo hanno un carisma ed un "peso" rilevante, tuttavia ciò non toglie che possano essere messi in minoranza: se la maggior parte della CoCa non ritiene di essere d'accordo con i Capi Gruppo se ne discute, si vota e al limite si "sfiduciano" i Capi Gruppo, se essi non hanno l'appoggio della maggioranza della CoCa è evidente che non possano più ricoprire quel ruolo. Certo, bisogna anche vedere, e qui torno a sollevare l'assenza d'informazione adeguata, la motivazione della divergenza d'opinione. Ed il fatto che pare che sia stata coinvolta la Zona mi fa pensare che l'argomento sia importante. Ci sono alcune questioni in cui non si deve ragionare con le categorie della maggioranza/minoranza. Perchè è evidente che se le questioni fossero sulla formazione dei capi o questioni "di valori" nel senso più alto (ovvero gestione delle unità in modo difforme allo spirito e al metodo dell'associazione), non c'è santo che tenga: i capi gruppo tradirebbero il loro ruolo (che non è solo quello di capo-espressione-della-CoCa ma di quadro-dell'associazione-in-Gruppo) e la loro sarebbe una "battaglia" giusta.

Quanto al discorso che faceva serpentecombattivo sul fatto che "se non passa la loro linea si dimettono", personalmente non lo trovo sbagliato ma anzi una dimostrazione di responsabilità: se io sostengo fortemente una cosa e mi ci batto, qual'ora dovessi adottare un comportamento col quale sono totalmente in disaccordo mi sembra ragionevole dimettermi. Ma questo non è un ricatto. Diverso poi è il discorso del "ricorso alla Zona", ma anche li dipende da quali erano i temi in questione.

Riguardo alle situazioni "difficili" all'interno dei gruppi tra coca e capigruppo su questioni importanti e fondamentali, esiste lo strumento da poco ben strutturato del "commissariamento" del gruppo da parte della Zona: la soluzione più semplice ed indolore per risolvere le situazioni e per radrizzare eventuali storture.

don_Baloo ha scritto:
La nostra teoria è che finche esiste il gruppo, anche solo come CoCa, hanno il possesso delle attrezzature e del materiale del gruppo. (se non sbaglio c’è un articolo nel quale si chiede al gruppo che cessa di esistere di cedere le proprie attrezzature ecc. ad un altro gruppo), nonché il possesso della tana e della sede di reparto, e di molto altro che anche noi abbiamo contribuito a comprare/creare/costruire/reperire ecc.


Tecnicamente la norma prevede che i beni allo scioglimento del gruppo sono di proprietà dell'Associazione, ed essa ne dispone (norma che però con un certo lavoro anche in anticipo può essere aggirata ad esempio nel caso di gruppi che cambiano associazione). Riguardo al discorso delle sedi, dipende da chi e con che mezzo sono state accordate al gruppo. Perchè se sono state date dalla parrocchia sulla base di accordi orali, a maggior ragione se quelli sedi sono inutilizzate la parrocchia può "ridarle"; diverso se il discorso è stato fatto sulla base di un accordo scritto/contratto, è necessario vedere cosa era previsto in quel caso. Certo il tutto nasce dalla domanda se "il gruppo esiste". La questione è molto semplice: se è censito, esiste. E come giustamente riporta azivie l'esistenza della CoCa è di per se elemento qualificante dell'esistenza del Gruppo associato al giudizio della Zona, perchè è evidente che un gruppo formato dalla sola CoCa non può esistere all'infinito e senza un progetto, è una condizione temporanea e strumentale. Non capisco il riferimento di SC al "branchismo" (e non capisco se per questo la tendenza in AGESCI ad usare quel termine come se fosse il nome di Voldemort).

Ripeto, non si può prescindere dalla Zona e dalle motivazioni reali. Anche perché per l'apertura di un nuovo gruppo è comunque necessario il coinvolgimento della Zona.
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serpentecombattivo





Registrato: 18/07/06 16:34
Messaggi: 386
Residenza: Branco di bufali vicino all'Albert Memorial

MessaggioInviato: Martedì 01 Marzo 2011, 12:06    Oggetto: Rispondi citando

"Branchismo", significa la CoCa che diventa fine a se stesso. Il capo non sta in CoCa per servire, ma sta in CoCa per stare in CoCa. Che diventa alla fine come una "branca" a se stante.
E se questo non è una degenerazione del metodo...
SC
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