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Scout e scuola, quando il rapporto è difficile

 
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Marm



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MessaggioInviato: Domenica 06 Giugno 2010, 21:04    Oggetto: Scout e scuola, quando il rapporto è difficile Rispondi citando

Mancano argomenti interessanti? Per me questo ha preso una certa importanza e mi da pure un certo fastidio, come spero sia facile comprendere.

Ho sentito di una lupetta di un altro branco i cui genitori meditano di farle cambiare scuola perché nella sua classe viene costantemente presa in giro per la sua appartenenza a un gruppo scout. La cosa che effettivamente lascia perplessi è che questo accade in un istituto religioso.

Oggi ho scoperto un caso che mi tocca molto più da vicino, si tratta di una mia lupetta dell'ultimo anno. In un tema ha scritto la sua esperianza scout con entusiasmo e il professore, davanti alla classe, ha commentato con qualcosa tipo "scoutismo? Ma non sono passati di moda da un centinaio d'anni?" Da quel che ho capito le "battutine" sullo scout non si fermano qui, e se il professore si permette un comportamento del genere, automaticamente "autorizza" anche gli altri studenti a prendere in giro la mia lupetta.

Il punto della questione non è criminalizzare il professore, sarebbe una discussione inutile e già fatta, resta il fatto che la situazione non può essere tollerabile per me, che vedo messi ostacoli del genere sulla mia azione educativa.
Quello che so non proviene dalla lupetta, anche se c'è stata una attività in cui un problema del genere sarebbe dovuto emergere, ma dalla madre. Quel che penso di fare è di esprimere il problema in generale ai lupetti alle vacanze di branco, spiegando che le prese in giro sono all'ordine del giorno e che queste sono del tutto immotivate, perché chi le fa non ha chiaro in mente quali siano gli obiettivi dello scoutismo.
Ma la parte più grossa del lavoro andrà fatta l'anno prossimo, presentando il problema ai genitori alla prima riunione per avere un quadro più preciso della situazione, e poi penso che potrei chiedere ai professori segnalati di poter fare due chiacchiere con loro. In verità, sebbene la cooperazione tra scuole e scoutismo mi sembri necessaria, temo però che richiedere un dialogo con i professori potrebbe essere pericoloso per i bimbi, se accadesse che a seguito della visita di un capo scout, il professore poi se la prendesse peggio di prima con lo scoutismo in genere.
La faccenda diventerebbe impegnativa... perchè allora, prima di presentarmi ai professori in questione, dovrei parlare con qualche altro professore della scuola che mi possa consigliare se sia meglio lasciar perdere oppure tentare il dialogo...

Ah.. ho postato qui perché mi sembra ragionevole riportare il problema anche in comunità capi, e forse non è detto che la soluzione non possa essere invece organizzare una attività di qualche tipo con tutta la classe. Una cosa del genere l'ho fatta al mio CFM e fu una esperienza ben riuscita.
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BOBOMAN



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MessaggioInviato: Lunedì 07 Giugno 2010, 01:28    Oggetto: Rispondi citando

Caro Marm,
bella pentola hai scoperchiato......guarda la presa in giro degli Scout non ha tempo ne confini...mi pare che proprio in questo forum avevo un po di tempo fa' postato un filmato americano della
"preistoria dello Scoutismo" in cui c'era l'incontro/scontro tra un Riparto Scout ed una banda di teppisti di paese....ne scaturisce una rissa e nel suo svolgersi uno dei teppistelli cade in un laghetto,
nessuno dei suoi vuole rischiare per lui e questo anche perchè a quei tempi il saper nuotare non era una capacità diffusa,ma gli Scout lo avevano nelle specialità ed obbligatorie....
già nei Lupetti per passare di classe bisognava superare la prova di nuoto e tra le diverse classi le prove eran a salire per poi in Riparto fare salvamento.
Quindi il Leader di Riparto si getta nel lago e salva il ragazzo....insomma finisce che che i teppistelli si ravvedano nei confronti dello Scoutismo e diventano Scout.
Tutto questo per dire ....NON E' UNA NOVITA'.
Adesso cerco di analizzare un po quello scrivi punto per punto:
Citazione:
"La cosa che effettivamente lascia perplessi è che questo accade in un istituto religioso"

Mah cio' non mi meraviglia piu' di tanto...persino in certe parrocchie lo Scoutismo viene visto con qualche sospetto...soprattutto se fatto come si deve e non come Catechismo(scuola di....classe di...)
o come oratorio in Uniforme.
Se invece parliamo di Spirito Cristiano e quindi di metro di giudizio differente....beh allora forse si.
Citazione:
"Il professore, davanti alla classe, ha commentato con qualcosa tipo "scoutismo? Ma non sono passati di moda da un centinaio d'anni?" "

Essendo un educatore avrebbe comunque potuto...quantomeno...risparmiarsela...a prescindere e perchè ignorando (ed una persona che spara questa sentenza ...ignora) si tace o ci si esprime diversamente.
poi si sà ..."la mamma degli stolti è sempre..."etc. etc.
Citazione:
"perché chi le fa non ha chiaro in mente quali siano gli obiettivi dello scoutismo"

Fatte tutte le reprimenda del caso ai ..."colpevoli"....dobbiamo agire da Scout....quindi ...trovare anche le nostre di colpe...
quindi dovremo porci la domanda "perchè?"......e qui siamo in difetto noi....perchè se è pur vero che chi ignora tace e che dileguare la propria ignoranza dovrebbe essere un dovere morale(quantomeno).....è anche vero che non è obbligatorio conoscere lo Scoutismo ed il suo Metodo da parte di tutti........quindi TOCCA A NOI divulgare e non SOLO a chi vuol entrare nel nostro ambiente.
Tu non immagini nemmeno quanti ...anche conoscenti ed amici mi parlano della visione che hanno dello scoutismo come di una setta o comumunque di un ambiente settario in cui i ragazzi
vengono portati ad estraniarsi dalla società e dal mondo esterno facendoli (nella migliore e piu' buona delle interpretazioni) vivere in un mondo non reale ed estraneo alla società stessa...
rendendo quindi poi difficile il loro re o semplicemente inserimento nel "mondo esterno" "reale"(a detta loro)...inutile aprire una discussione sull' interpretazione di "mondo reale" ...penso...no?
Questo ultimo discorso lo lego poi con le tue proposte/esperienze con la scuola e vado a parlare direttamente delle possibili problematiche e soluzioni.
La problematica,in Italia,nasce dal fatto che lo Scoutismo Italiano,primo, è uno Scoutismo cattolico,quindi(da sempre) legato MOLTO ad un aspetto particolare della società che sebbene di primo acchito potrebbe favorire poi alla fine puo' ostacolare...siamo un paese Cattolico ma molte volte solo sulla carta...e sempre piu' laico....
Inoltre l'associazione invece pluralista o pluriconfessionale d'eccellenza non è mai riuscita a "sfondare" ....anche per problemi organizzativi quindi di diffusione.
Secondo ,e qui speriamo di riuscire a spiegarmi nel migliore dei modi per non essere travisato, legandosi troppo alla chiesa non è riuscito a penetrare come avrebbe potuto la società.
ATTENZIONE non è un fatto negativo questo legame ma il fatto che lo Scoutismo è un Metodo educativo "di frontiera" che presuppone una piu' profonda penetrazione/inserimento nella società
quindi una sua piu' larga diffusione....mmmmhhh difficile da spiegare!!!
Non è necessario,e non sto dicendo questo, staccarsi dalla chiesa o allontanarsi da essa in senso spirituale....io intendo proprio logistico.
Ma qui andiamo in un campo MOOOOLTO vasto e delicato ......che a mio avviso si sarebbe potuto risolvere benissimo con l'idea di B.-P. riguardo ai gruppi Aperti e/o Sponsorizzati....ed avrebbe portato a non avere questa enorme frammentazione che invece abbiamo in Italia.
Ora vediamo le tue proposte edesperienze....io trovo che nel descriverle tu ti sia già dato delle risposte/trovato delle soluzioni.
Quando in un altro Topic parlavo della "propaganda" (legata all' "arruolamento") come si faceva e fa in G.B.avevo descritto proprio questo...
l'andare nelle scuole in certi eventi od organizzando delle giornate Scout e questo si serve a far nuovi ...."proseliti"...ma serve comunque a far conoscere il Movimento agli altri....professori,genitori e ragazzi ....anche quelli che decideranno comunque di non venire da noi.
Perchè comunque alla fine ci conosceranno e sarà una scelta ...comunque conscia e libera....puoi anche ammirare apprezzare gli scout...ma non volerlo diventare.
Inoltre cosa manca,a mio avviso, in Italia è una "metodologica" penetrazione della società da parte dello Scoutismo....cosa che permeterrebbe COME EFFETTO SECONDARIO...ma non per questo
trascurabile,di avere piu' visibilità,piu' stima.....dovuta anche alla diretta conoscenza della nostra realtà.
Insomma dovremmo farci conoscere di più e vincere questa ritrosia al farsi vedere che non la metterei con il "mettersi in mostra".

Il discorso su come lo Scoutismo Britannico(come in molti altri paesi....però eh!!) sia riuscito a guadagnarsi questa stima/conoscenza nella Società e quindi diffusione ....attraverso il metodo
lo si puo sviluppare .....ma mi fermo qui....troppa carne al fuoco Wink

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Marm



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MessaggioInviato: Lunedì 07 Giugno 2010, 17:44    Oggetto: Rispondi citando

Mi fa piacere che le soluzioni alle quali ho pensato appaiano sensate, l'idea di coinvolgere una o più classi scolastiche la sto accarezzando da diverso tempo... anche perché ciclicamente ci ritroviamo ad avere mancanza di bimbi per uno specifico anno di età... ma se non ricordo male al mio CFM quella di coinvolgere una scuola era stata proprio una proposta suggerita per aprire un nuovo gruppo o comunque reclutare nuovi ragazzi. Nel mio caso particolare l'effetto collaterale sarebbero proprio l'allungamento della lista di attesa...

C'è però un altro effetto che ho riscontrato più volte, quando due o più ragazzi (o bimbi) sono nella stessa classe, in qualche modo riescono a farsi forza e coinvolgerne altri, mi è capitato almeno una volta in reparto, ricordo una ragazza che chiese di entrare proprio con questa dinamica, e spesso per il branco chiedono l'iscrizione i genitori dei compagni di classe dei lupetti.
Solitamente questo è il meccanismo meno "chiuso" dei nuovi ingressi... poi per saturare la nostra offerta basterebbero i figli di scout o ex scout, o dei loro parenti o dei loro amici...
In verità vi è ancora un altro canale di ingresso: abbiamo anche maestri, professori e qualche psicologo che ci conoscono e che consigliano l'attività scout ai genitori dei ragazzi più timidi o "mediamente" problematici.

Sul ruolo della Chiesa... immagino che se l'AGESCI in Italia (e anche l'FSE) si è sviluppata, lo si deve in gran parte al supporto logistico (sedi, terreni e magazzini) offerto dalle parrocchie... altrimenti non avrebbe "sfondato" neppure lei.
Però su questo mi pare poco utile pensarci troppo. Se le prese in giro arrivano per ragioni legate alla fede cristiana possiamo sostenere o proporre iniziative che mirino alla tolleranza religiosa... se invece ci si prende in giro in quanto scout, ma non per il nostro legame con la Chiesa, allora restano valide le attività di arruolamento.

Riguardi ai gruppi Aperti o sponsorizzati, se mi trovi un link...
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BOBOMAN



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MessaggioInviato: Lunedì 07 Giugno 2010, 18:41    Oggetto: Rispondi citando

"Riguardo ai gruppi Aperti o sponsorizzati, se mi trovi un link..."

eh........'nà parola
é talmente un concetto base ,assodato ed entrato a far parte del sistema che non mi pare vi sia una pubblicazione a riguardo
specifica su questo argomento..........
C'é "God and the Open Group" di Thurman.........non son ancora riuscito a Scannarlo Crying or Very sad ,quindi non lo trovi sul Dump,
in cui si parla dell'aspetto spiritual-religioso nel gruppo aperto,altrimenti bisogna andare nel Dump e leggersi qualche vecchio
POR in cui troverai la definizione,e leggerti qualche libro per quadri.....................ahhhhh guarda se c'é quello di Colquhoun....sul gruppo li mi pare trovi nozioni.


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Marm



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MessaggioInviato: Lunedì 07 Giugno 2010, 19:47    Oggetto: Rispondi citando

Ok, grazie delle indicazioni!

Mi incuriosiva più che altro il modo in cui un gruppo slegato da una particolare religione o confessione religiosa che sia potesse finanziarsi o trovare le strutture necessarie. Riguardo ai gruppi aperti son quasi sicuro di aver già letto qualcosa scritto proprio da te da qualche parte... son sicuro di poterlo ritrovare.

Ma, tanto per dire, nel comune del mio gruppo le associazioni ricevono cifre anche consistenti (e in alcuni casi anche poco "chiare"), alle quali però come gruppo scout non abbiamo ancora avuto accesso, anche perché l'interessamento risale solo a quest'anno.
Si può anche dire che le ragioni sono le lungaggini burocratiche e più o meno sono anche le stesse che ci hanno reso impossibile usufruire degli impianti sportivi per il recente torneo di scoutball... ma francamente non è che l'idea di ottenere soldi in questo modo mi stia gran che simpatica... oh, sarebbe un modo per finire sui giornali, ma non sarebbe una gran bella pubblicità...
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