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LA RELIGIONE E LO SCAUTISMO....
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Autore Messaggio
gufopreciso



Età: 36
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MessaggioInviato: Lunedì 19 Mag 2008, 15:29    Oggetto: Re: LA RELIGIONE E LO SCAUTISMO.... Rispondi citando

elfo ha scritto:
Come ha detto due giorni fa Papa Benedetto XVI, le sfide del cristianesimo oggi sono quelle del materialismo, relativismo, e laicismo.


Laicismo sono d'accordo, ma recentemente nel mondo cattolico sembra dominare un atteggiamento involutivo di sfida alla laicità in generale che personalmente mi da fastidio.

Ieri ero all'incontro dei giovani a Genova col Papa ed è stato molto bello e signficativo; tuttavia ho sentito che in altra occasione ieri ha voluto sottolineare come i modelli etico-sociali-familiari (non ricordo la parola usata) proposti dalla Chiesa devono essere preminenti rispetto all'azione statale. Una visione "cattolica classica" della laicità basata su Mt 22, 15-22 che trova devo ammettere il mio totale dissenso.
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porcellinopacifico



Età: 63
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MessaggioInviato: Lunedì 19 Mag 2008, 18:59    Oggetto: Rispondi citando

mah io sono alquanto perplesso.
Ripeto, per chi non mi avesse letto che sono un genitore di una novizia e di una guida cristiane non cattoliche in Agesci.
Oltre tutto le abbiamo iscritte noi in 1° anno di branco in Agesci proprio pensando ad un educazione cristiana aperta all'ecumenismo.
Del cammino di fede, proprio della nostra chiesa, delle mie figlie non mi risulta che i capi del gruppo si siano mai interessati. le mie figlie non fanno la S.Comunione, Cresima cattoliche e sono pertanto accettate. fraternamente, come se fossero atee. Del fatto che la mia figlia maggiore abbia liberamente scelto a 17 anni, e vi assicuro che non è banale né scontato, di fare la Confermazione nella nostra Chiesa non penso che ne siano nemmeno a conoscenza.
Non è che noi abbiamo mai nascosto la cosa, anzi io avevo anche proposto delle attività ecumeniche semplici alla Coca, tipo preghiere canti ecc nulla di eccezionale siamo semplicemente stati ignorati. Ad un cero punto ho smesso perchè non volevo scocciare, anche perché i problemi sono tanti.
Mia figlia si rammarica già che lei non potrà mai accedere alla Partenza, perché il suo cammino di fede non è cattolico.
Forse che un po', ma poco, di inconsapevole integralismo si stia insinuando anche in Agesci?
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gufopreciso



Età: 36
Segno zodiacale: Toro
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Messaggi: 909
Residenza: Genova-Voltri

MessaggioInviato: Lunedì 19 Mag 2008, 19:56    Oggetto: Rispondi citando

Purtroppo/perfortuna la CoCa è sovrana in questo frangente, quindi le situazioni possono variare da gruppo a gruppo.
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rinoceronte caparbio
Moderatore


Età: 38
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MessaggioInviato: Lunedì 19 Mag 2008, 22:21    Oggetto: Rispondi citando

scusa, se credi veramente nello "scambio ecumenico", rompi i cosiddetti al capogruppo.
Abbiamo i genitori che ci rompono le scatole perchè come impresa d'alta sq realizzano un concerto alla festa della parrocchia!!!facciamo cambio!
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porcellinopacifico



Età: 63
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Messaggi: 382
Residenza: Milano

MessaggioInviato: Martedì 20 Mag 2008, 08:43    Oggetto: Rispondi citando

perché dovrei "rompere"?
Non mi/ci nascondiamo e partecipiamo anche a tutte le celebrazioni che ci vengono proposte, oltre naturalmente alle altre attività aperte ai genitori. Laddove capita l'occasione, ovviamente, intervengo a riguardo. Ma non è mia abitudine, né pratica della nostra chiesa, andare a suonare i campanelli per spiegare come si deve leggere la Bibbia... o in che cosa consiste l'ecumenismo o un cammino personale di fede (che per me può essere in questa o quella Chiesa indifferentemente).
Semplicemente rilevo che la fede è proposta non come "cammino personale", ma come "cammino personale cattolico"
Non credo sia, tra l'altro, una caratteristica peculiare del nostro gruppo, ma piuttosto un diffuso sentire che leggo anche in alcuni interventi di questo topic:
"Se vuoi c'è il CNGEI qui siamo cattolici"
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rinoceronte caparbio
Moderatore


Età: 38
Segno zodiacale: Ariete
Registrato: 04/09/06 00:01
Messaggi: 3920

MessaggioInviato: Martedì 20 Mag 2008, 12:13    Oggetto: Rispondi citando

rompere nel senso che potrebbe servire a tutti un'attività ecumenica di più ampio respiro, ma il solo fatto che tu venga ignorato senza molte spiegazioni non mi piace eccessivamente.

Beninteso che l'obiettivo sia quello di risvegliare i ragazzi dal torpore nella spiritualità con forti provocazioni (in età di clan...).

Citazione:
Semplicemente rilevo che la fede è proposta non come "cammino personale", ma come "cammino personale cattolico"

come capo testimonio la mia scelta di partenza agesci, e chiaramente devo rispettare che l'associazione della quale faccio parte mi imponga di portare avanti una proposta cattolica.
Ciò non toglie che scambi o attività comuni ad altre religioni non siano molto ben accetti.

Citazione:
"Se vuoi c'è il CNGEI qui siamo cattolici"

il concetto è che l'agesci porta avanti una proposta scoutistica impermeata NELLA (e non della) religione cattolica.
Il gei fa una cosa diversa.
E' da capire se come genitore posso accettare che mio figlio/a partecipi alla vita di un'associazione inglobata nel cattolicesimo o no.
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DiavolettoCustode





Registrato: 25/11/07 06:31
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Residenza: Il mondo

MessaggioInviato: Martedì 20 Mag 2008, 16:29    Oggetto: Rispondi citando

Rispondo a BOBOMAN

Non so cosa intendo tu per “cedere”, forse mi sono espresso male, il mio “cedere” non significa imporre le mie convinzioni ad altri, lo testimonia l’esperienza, seppur breve, del lupetto mussulmano.
Avere caro il mio credo, non per mera “ottusità”ma perché Credo e Capisco quello in cui credo. Cedere, quindi, significa sacrificare questi miei Valori in nome di una presunta integrazione, il tuo, caro Boboman, scusa, è un ragionamento un po’ rischioso, non bisogna confondere la tolleranza, che fa parte del nostro essere PRIMA Cristiani e poi scout, con un mettere da parte tutto quello in cui credo per (scusa la cattiveria) aumentare il numero degli associati.

Come scrivo Elfo “penso che vi siano dei valori religiosi e culturali sui quali non dobbiamo cedere, anche perché un conto è porgere l'altra guancia, un altro è rinnegare Cristo tre volte...”.

E poi non sono d’accordo che la nostra sia una religione “masochistica” il nostro è il Dio della Speranza e della Gioia… e *Le abbreviazioni non si leggono. Scrivi in italiano corretto, per favore...*!!!


Per PORCELLINOPACIFICO
La mia “battuta” sul CNGEI era solo un modo di dire, che non vuole significare che "se non sei con noi sei contro di noi" e chiaro, come è stato detto, che se decidi di aderire (o entrare vedi tu) in un’associazione cattolica poi non puoi lamentarti del cammino… o del modo in cui sono condotte le attività, o della “piega” che prendono…
Voltaire scriveva “non credo nelle tue idee, ma lotterò fino alla morte per difenderle…”

Buona Strada
Baloo
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uomodelbosco





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Messaggi: 1260

MessaggioInviato: Mercoledì 21 Mag 2008, 14:27    Oggetto: Rispondi citando

Faccio davvero fatica - sempre di più - a capire come coniugare due istanze opposte: lo Scoutismo e la religione cattolica "chiusa".
Se è vero che lo Scoutismo deve formare un tipo di uomo in grado di guidare da sè la sua canoa, è necessario che poterla guidare da sè abbia sperimentato fiumi diversi e nell'incontro profondo e costruttivo con essi abbia deciso la sua strada e come portarla avanti.
In Agesci invece si pretende di fare questo proponendo la navigazione di un solo fiume, o tutt'al più "incontri" vaghi con altre fedi.
Il caso di Porcellino Pacifico è la dimostrazione che dove c'è una proposta di fede precisa il resto passa in secondo piano. Dov'è l'essere un piolo tondo in cerca di un foro tondo? Mi sembra che si voglia far passare tutti i pioli in un unico foro, e se alcuni di essi non trovano quel che cercano, pazienza...
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DiavolettoCustode





Registrato: 25/11/07 06:31
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Residenza: Il mondo

MessaggioInviato: Giovedì 22 Mag 2008, 07:16    Oggetto: Rispondi citando

Scusa ma non capisco questa tua fatica… né come mai vedi lo scautismo e la religione come due istanze opposte.
Se non sbaglio siamo un “ente educativo atto alla crescita integrale del individuo” (leggi ragazzo/o), e questa crescita integrale si favorisce dando dei valori che li aiutano a essere persone migliori per “migliorare il mondo”.
Forse ragiono a senso unico, ma credo che il relativismo (cioè “una cosa vale l’altra” o come, dici tu, se ho ben capito, “navigare su più fiumi”) serve solo, secondo me, a confondere e a non dare termini di paragone e di confronto.
Guarda che non sto parlando di fanatismo né di integralismo ma di coerenza.
Siamo nel 2008 e dappertutto ormai si sente l’esigenza di conoscere e capire altre culture. Il mio paesello quasi non è segnato nemmeno sulle mappe dell’IGM ma abbiamo Cinesi e Mussulmani, persone dell’Est e Africani, (per non parlare di altre fedi) quindi dobbiamo aiutare il ragazzo nel sapersi porre nei loro confronti. Ma senza perdere la propria identità, anche di fede. Non si deve assolutamente trattare di “incontri vaghi” ma di crescita e arricchimento delle proprie differenze.
Se non sbaglio era proprio Giovanni XXIII a dire una cosa del genere quasi 50 anni fa…

Buona Strada.
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uomodelbosco





Registrato: 06/03/07 18:14
Messaggi: 1260

MessaggioInviato: Giovedì 22 Mag 2008, 08:14    Oggetto: Rispondi citando

Non vedo come opposte lo Scoutismo e la religione, ma lo Scoutismo e un certo modo (chiuso) di vedere la religione, per cui "noi siamo questo, se non ti va bene c'è altro".
Un'associazione che si interroga e si da risposte operative è un conto, ma troppe volte leggo/sento una chiusura dietro al nostro essere cattolici. Proprio questo essere chiusi non lo trovo Scout.
Non si tratta di perdere nessuna identità di fede (a meno che la mia fede non sia così tiepida da temere ogni filo d'aria fredda), ma, al contrario, di essere forti ma in mezzo alla realtà, che culturalmente sta diventando sempre più una realtà molto più multireligiosa di quanto non pensiamo.
In quest'ottica faremmo davvero un servizio completo: fede tra le altre fedi, forti, senza timori. E allora si che la scelta di fede cattolica fatta da un ragazzo sarà forte a sua volta, perchè temprata dal contatto continuo con istanze diverse.
"Io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi". Mi sembra che questa sia una frase di forte apertura e di coraggio. Forse quello che ci manca?
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