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Autore Messaggio
rikkitikkitavi





Registrato: 22/04/07 10:37
Messaggi: 220

MessaggioInviato: Martedì 22 Aprile 2008, 11:50    Oggetto: Rispondi citando

elfo ha scritto:

Il secondo punto riguarda questa frase: "qualora venisse meno la sicurezza e la sorveglianza che io pretendo soprattutto in una vacanza di branco". Fino a un certo punto. Un Campo Scout, anche di Branco, non è una gita scolastica, né una colonia estiva, né tanto meno baby sitting.


mah secondo me qualsiasi attività in branco/reparto/clan va svolta in sicurezza...e credo che sia uno dei compiti fondamentali del capo far si che questo avvenga...come è compito delle maestre in gita o degli animatori in colonia o di qualsiasi persona cui ne venga "affidata" un'altra aldilà che quest'ultima sia maggiorenne o minorenne...garantire la sicurezza nelle attività è il minimo che un capo deve fare
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ori





Registrato: 21/04/08 22:13
Messaggi: 14
Residenza: ROMA

MessaggioInviato: Martedì 22 Aprile 2008, 12:19    Oggetto: Rispondi citando

salve. Comprendo ed approvo quanto scrive Elfo. C'è da aggiungere però che io come genitore accetto il lato educativo dello scoutismo scegliendo il gruppo che mi offre più garanzie rispetto ad un altro e qui non parlo solo di qualità dell' aspetto educativo che voglio sperare sia ugale in tutti i gruppi, ma anche sul campo della sicurezza, quando per sicurezza non intendo il capo-genitore (altrimenti il figlio me lo terrei in casa), nè il capo-carabiniere, bensì un capo che ha il tempo ed il modo di educare mio figlio. Inutile perdersi in chiacchiere, tutti siamo d'accordo sulle difficoltà che molti capi incontrano di fronte ad una situazione problematica come può essere quella di dire alt ad una famiglia che spinge il disabile verso un percorso impossibile. Però io da genitore posso fare le mie scelte e ovviamente nemmeno spiegare a nessuno i motivi delle mie scelte. Nessun genitore minaccia i capi, ma tutti possiamo scegliere un gruppo o un altro a seconda di quello che ci viene offerto. Nel caso in cui un gruppo, soprattutto di lupetti e cuccioli, si trovasse con una situazione di capi problematica (carenza di capi, immaturità dimostrata, presenza di problemi), sarà anche cruda dirvela così, ma per esperienza vi dico che i bambini si trasferiscono in massa da un' altra parte.
Comunque credo anche che molte famiglie e terapeuti si approfittino di voi e della vostra storica disponibilità e competenza nell' accogliere tutti. Legalmente parlando, però, perchè vi ricordo che in tribunale la legge di B.P. conta poco, i minori sono affidati a voi e voi capi ne rispondete. Qualora andaste contro la legislazione italiana, non ci sarà assicurazione che tenga... se accade qualcosa per cattiva sorveglianza o peggio ancora perchè in sede legale si scopre che il figlio era affidato ad una persona non in grado di intendere e volere, sono cavoli amari per il responsabile. Rivolgetevi pure ad un avvocato per saperne di più sulla legge che regola queste cose: io stessa da insegnante ne ho scoperte delle belle.
Ho iniziato a scrivere a questo forum leggendo le situazioni di alcuni di voi che credo stiano sfuggendo di mano: si parla di capi-lupetti che necessitano loro stessi di sorveglianza, di capi-lupetti che maltrattano i lupetti senza rendersi conto, di disabili che vengono derisi dal gruppo... mi meraviglio delle famiglie di questi disabili. Inoltre mi pare che queste famiglie pretendino di avere il figlio disabile all' interno della comunità capi, ma allo stesso tempo pretendono da voi la stretta sorveglianza. Perchè se non lo avete capito, in caso di incidente verso il loro figlio disabile, non esiterebbero a denunciarvi per il solito risarcimento danni.
Insomma, alla fine il problema non è mio che posso cambiare gruppo quando noto qualche grana, ma vostro che vi trovate tra l' incudine ed il martello.
Cosa farei io al posto vostro? Al termine del cammino scout, prima della partenza, proporrei alla famiglia un gruppo di scout adulti (masci); oppure la permanenza all' interno di una branca NON come capo, ma come "aggiunto" (trovate voi un termine migliore). Alle brutte, in caso di insistenza, rivolgetevi a qualche "fratello" avvocato, fatevi preparare un foglio con il quale vi scaricate di ogni responsabilità, non so quanto valore abbia, però.... anche a scuola la famosa autorizzazione con scritto "esonero la scuola da ogni responsabilità" non vale... Oppure spiegate alla famiglia e al terapista che il ragazzo avrà le sue responsabilità anche legali e non sarà seguito da nessuno di voi. Dubito che una famiglia sana di mente accetti di rischiare guai al figlio disabile e dubito che un discorso così non venga recepito. Ma questo discorso è da fare nel corso degli anni, chiarendo subito con la famiglia quello che è il limite del ragazzo. Bisogna chiarire da subito, non bisogna illudere nessuno.
Comunque non vorrei accendere gli animi e fare polemiche. Ma vi sprono ad informarvi in tempo di quello che siete voi per la legge, forse molte norme non le conoscete e trovarsi in mezzo ai guai non ci vuole nulla.
Comunque lunga vita allo scoutismo!
Ciao
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Sentry





Registrato: 24/10/04 21:22
Messaggi: 524

MessaggioInviato: Martedì 22 Aprile 2008, 19:26    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Ori,
il forum è pieno di discussioni sulle norme legali e credo che in tutte le CoCa (comunità capi) si discuta periodicamente di queste cose. Il famoso foglietto con diciture del tipo "sollevando i capi da ogni responsabilità civile, imputando loro esclusivamente quella morale" hanno molto poco valore in sede legale, credo possano solo essere "utili" per "dimostrare" che il bambino ci è stato affidato coscientemente dai genitori e che non lo abbiamo rapito nel cuore della notte...credo.

Quello che trovo MOLTO condivisibile del tuo post è l'idea di dover essere chiari da subito con i genitori dei ragazzi che ci vengono affidati su dove finisce la nostra disponibilità e la nostra competenza.
La cosa difficile forse è proprio questa, quando un ragazzo resta in gruppo dai 10 ai 21 anni, poi è difficile spiegare ai genitori che non possono più fare affidamento su di noi se su quel ragazzo e sulla sua famiglia non è stato fatto un progetto serio che lo porti ad inserirsi in altre realtà o (male che vada) a lasciare il gruppo nel migliore dei modi possibili!

Ribadisco che trovo che l'entrata in CoCa di un ragazzo disabile (sempre se non parliamo di disabilità fisiche) sia in qualche modo un fallimento del nostro processo educativo se così vogliamo chiamarlo.
Se un ragazzo che palesemente non è in grado di fare il capo si ostina a credere che lo sia, vuol dire che come branca RS abbiamo sbagliato qualcosa, che non siamo riuscita a fargli trovare la sua strada, il suo modo di fare servizio agli altri (e questo secondo me vale anche per chi problemi non ne ha!)
L'alternativa di far entrare questi ragazzi problematici in CoCa secondo me dovrebbe essere l'eccezione, non la regola e soprattutto dovrebbe essere una scelta fatta in modo intelligente ed adulto dal resto della comunità. Decidendo prima ancora della partenza quale sarà il ruolo del ragazzo in questione, quali responsabilità avrà/non avrà, quale contributo può dare alla CoCa ed eventualmente alla branca dove farà servizio, quale potrebbe essere l'alternativa da proporgli ecc
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Giuliaaa



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MessaggioInviato: Lunedì 01 Settembre 2008, 02:21    Oggetto: Rispondi citando

salve..
leggevo le discussioni..e non facevo altro che pensare alla nostra situazione..
premetto che non faccio parte della coca..ma.. quest'anno..in coca,nello staff l/c è entrato un rag che è stato in clan con me..
sono stata superfelice per lui quando l'ho visto partecipe in questo staff..ma..
ma..ho preso parte alle vdb come cambusiera..e..ho visto che purtroppo non vive bene nello staff...
ho visto che..a volte ripete quello che dicono gli altri capi,altre volte si isola completamente...diciamo che l'ho visto fare passi indietro..e..
questa cosa mi fa molto male..
ho letto però che in qualche branco i lupi prendono in giro il capo con problemi..io questo nel branco non l'ho riscontrato,anzi..
quando parla,i lupi stanno in silenzio,lo rispettano..e..abbiamo avuto modo di notare una forte maturità dei lupi da questo punto di vista..
ciò non toglie però che da parte degli altri capi..sia una responsabilità in più..ma..penso che..lo staff l/c..sia il più adatto per una persona con problematiche simili..questo se e soltanto se..lo staff è ben costituito..e numeroso..o almeno abbastanza numeroso da poter gestire oltre ai lupi,questo tipo di persone non perchè siano diverse..ma perchè a volte sono imprevedibili..
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