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Autore Messaggio
mangusta perspicace



Età: 41
Segno zodiacale: Capricorno
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MessaggioInviato: Martedì 11 Marzo 2008, 19:56    Oggetto: Rispondi citando

non capisco perchè la coeducazione debba essere la causa di tutti i mail dello scoutismo agesci..
A me i problemi paiono di altra nautura che quella di avere maschi e femmine uniti.. mi paiono problematiche unisex..

Quelli che la pensano così potrebbero spiegare cosa intendono?
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*alice



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MessaggioInviato: Mercoledì 12 Marzo 2008, 18:04    Oggetto: Rispondi citando

...eliminiamo le capo donne?
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pacio



Età: 62
Segno zodiacale: Toro
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Residenza: spotorno sv

MessaggioInviato: Mercoledì 12 Marzo 2008, 19:06    Oggetto: Rispondi citando

....o non sarà paura dell'altro? coeducazione non significa solo rapporto con l'altro sesso.....
a dire il vero ne conosco di capi che si atteggiano a gran mogol perchè in realtà non sono capaci di relazionarsi con gli adulti.....
ma questo è un altro tema......forse....
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Sentry





Registrato: 24/10/04 21:22
Messaggi: 524

MessaggioInviato: Mercoledì 12 Marzo 2008, 20:27    Oggetto: Rispondi citando

pacio ha scritto:
ne conosco di capi che si atteggiano a gran mogol


il problema non è quando fanno i gran mogol, il problema è quando riescono a fare i piccoli dittatori!
Concordo sulla motivazione: non sanno rapportarsi con il mondo e nel piccolo microcosmo CoCa riescono a sentirsi forti e fighi come vorrebbero essere fuori, spesso solo perchè sono i più vecchi (o storici) ma tutto ciò riporta solo il discorso al mio post precedente.

Sono anche d'accordo sul fatto che questo è tutto un altro discorso, non ha nulla a che fare con i pregi e difetti della coeducazione, che a sua volta ha poco o nulla a che fare con il tema di questa discussione... almeno finchè qualcuno non risponderà a Mangusta e ci spiegherà come, secondo lui, la coeducazione ha portato lo scoutismo nel coma farmacologico (speriamo reversibile) in cui si trova Razz
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newlucio





Registrato: 13/01/08 17:11
Messaggi: 158

MessaggioInviato: Giovedì 13 Marzo 2008, 00:07    Oggetto: Rispondi citando

perchè la coeducazione è una delle cause principali della decadenza dello scoutismo? due sere fa a coca, un capo di 50 anni,appena arrivato in gruppo da un altro gruppo dove hanno i riparti separati, mi rimproverava di non riuscire ad organizzare delle attività specifiche per i ragazzi che a dir suo, dopo averli visti una domenica, si annoiavano, "perchè i ragazzi son ragazzi e le ragazze son ragazze.. cioè, la coeducazione è la cosa migliore del mondo ma bisogna ben applicarla!".

premesso che sono solo un aiuto, che proviene da una realtà in cui si pratica la intereducazione, ho spiegato al capo in questione che per me non vi è alcun dubbio che le attività tra i ragazzi debbano essere differenziata da quelle delle ragazze.. che ad un riparto di ragazzi proporrei un'attività di alpinismo ed un pernottamento (almeno) al mese; che l'uscitina in bicicletta che abbiamo fatto quella domenica con tutto il riparto è andata si bene, ma con solo un riparto di ragazzi avremmo potuto magari pernottare fuori..

insomma, è "Scoutismo per ragazzi", non "Scoutismo per ragazzi e ragazze". questa sorta di compromesso, assolutamente non necessario visto che ragzzi e ragazze si incontrano ogni giorno a scuola (e anche piu che agli scouts!), porta ad un abbattimento dell'entusiasmo dei ragazzi e una applicazione errata del metodo per le ragazze.... esempio: le sq. per i ragazzi sono "la banda di amici", mentre lo strumento della sq. per le ragazze è parzialmente inefficace perchè le ragazze cercano più la figura della sorella maggiore, che può venire anche da un'altra sq...

e che dire dell'assenza di competizione? vi ricordate quando una sq. faceva tremare un palazzo con il suo urlo di sq? oggi invece sono così timidi timidi... le nuove generazioni, si sa... BALLE!!! a palermo, nel mio riparto e in tutti quelli della mia Associazione, nonchè quelli FSE, ogni volta che una sq. maschile presenta (ma a dire il vero, anche quelle femminili), è meglio tenersi lontani per evitare l'onda d'urto...

e i giochi, vogliamo parlare dei giochi? ricordo ancora partite di lacrosse nel grande campo d'erba del mio primo campo estivo, al sole, sfiniti, sporchi, sanguinanti... quando giochi in 8 contro 8, con delle mazze (a lacrosse servirebbe un retino, ma una forcella d'albero con una rete funge benissimo da sostituto!), può scapparci una sbucciatura, soprattutto se sei il piu piccolino... e quanto mi mancano quei momenti! immagina una scena del genere con una sq. femminile ed una maschile. ci riesci? bene, puoi scrivere allora i soggetti per i film fantasy, perchè nella realtà non succede e non succederà mai.. "maschio e femmina Dio li creò".. un motivo ci sarà se il Padre Eterno ci ha fatti differenti, no? ma l'AGESCI pretende di poter trattare tutti allo stesso modo...

poi, oltre alla coeducazione si vanno affiancando tutta una serie di assurdità, eresie che nulla hanno a che vedere con lo scoutismo - il consiglio della legge, dove in un impeto di follia democratica, un ragazzino di 12 anni si deve autovalutare sul suo percorso... a 12 anni???? ma se a 30anni c'è chi vive ancora a casa con i genitori!!! l'assenza della corte d'onore (roba antiquata), il quadrato che diventa cerchio, la gerarchia o lo stile che sono cose fasciste (perchè in agesci si deve essere necessariamente di sinistra invece...mah!) e via dicendo, fino a cambiare il colore della camicia... in fondo con una camicia azzurra ci si mimetizza meglio nel bosco... a chi serve il kaki?

sono stato esauriente?
lucio
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uomodelbosco





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Messaggi: 1260

MessaggioInviato: Giovedì 13 Marzo 2008, 09:04    Oggetto: Rispondi citando

Condivido davvero molto il pensiero di Newlucio.
Da qualche parte ho letto credo fosse il libro di Schirripa: "Giovani sulla frontiera - Guide e scout cattolici nell'Italia repubblicana (1943-1974)" , ma non ne sono sicuro, che in realtà lo scoutismo nato dalla fusione Asci-Agi non si potrebbe definire Scoutismo, ma Guidismo, in quanto la componente femminile, all'inizio ritenuta in minoranza, ha in realtà condizionato lo sviluppo successivo dell'associazione.
E sapete su quali grossi temi? Proprio la forte diminuzione della dimensione dell'avventura e il grosso accento messo sulle attività religiose, cioè i temi che spesso vengono a galla quando si dibatte in merito allo stato comatoso delle attività agesci.
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mangusta perspicace



Età: 41
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Messaggi: 173

MessaggioInviato: Giovedì 13 Marzo 2008, 10:28    Oggetto: Rispondi citando

non capisco perche newlucio non avrebbe potuto fare il pernotto avendo le guide!
ma quando mai dovrebbe essere un problema?
io si che ne ho visto di sangue nei tornei in cui giocavano maschi e femmine uniti..
sono d'accordo sulla perdita di avventura e sulle troppe seghe mentali..ma secondo me la coeducazione è una cosa positiva.
forse c'è la convinzione che le ragazze vadano sempre trattate come povere principessine che non vogliono sporcarsi le mani. ci sono anche quelle, ma forse l'ambiente scout non fa per loro
ma se venissero proposte attività avventurose sono convinto che anche le guide sarebbero molto più entusiaste e coinvolte.
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*alice



Età: 38
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Residenza: Mestre

MessaggioInviato: Giovedì 13 Marzo 2008, 11:15    Oggetto: Rispondi citando

Sono d'accordo con mangusta perspicace,al 100%. Nella coeducazione ragazzi e ragazze andrebbero trattati allo stesso modo, proponendo uno scoutismo "autentico" (e qui siamo tutti d'accordo mi pare). Nel mio reparto anche le ragazze fanno gli hike, e non si è mai neanche pensato di ridurre un'uscita di due giorni a uno solo perchè c'erano anche le guide. Anzi, abbiamo organizzato un'"uscita di sopravvivenza", in cui si dormiva in un riparo costruito con i teli, si provava a pescare il pesce per mangiare, e loro erano forse le più entusiaste! Io proverei a guardare anche il risvolto positivo della coeducazione, imparare il rispetto dell'altro, a convivere con un modo di agire che magari può essere diverso, perchè maschi e femmine sono diversi e non c'è niente di male! Non serve modificare la proposta perchè "...ci sono delle principessine"...
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Sentry





Registrato: 24/10/04 21:22
Messaggi: 524

MessaggioInviato: Giovedì 13 Marzo 2008, 12:14    Oggetto: Rispondi citando

Newlucio, commento punto per punto il tuo intervento altrimenti, se vado a ruota libera, rischio di scrivere un libro
newlucio ha scritto:
perchè la coeducazione è una delle cause principali della decadenza dello scoutismo? due sere fa a coca, un capo di 50 anni,appena arrivato in gruppo da un altro gruppo dove hanno i riparti separati, mi rimproverava di non riuscire ad organizzare delle attività specifiche per i ragazzi che a dir suo, dopo averli visti una domenica, si annoiavano, "perchè i ragazzi son ragazzi e le ragazze son ragazze.. cioè, la coeducazione è la cosa migliore del mondo ma bisogna ben applicarla!".

Ecco qui... fine del discorso!
La coeducazione non funziona quando non la si sa usare! PUNTO!
E sia chiaro, non ne faccio una colpa a nwelucio, il problema è strutturale, il problema è che pochi di noi hanno vissuto una coeducazione fatta bene e quindi pochi di noi sanno come utilizzarla bene! D'altra parte basterebbe riprendere in mano gli scritti di BP e consorte per scoprire analogie e differenze tra i due metodi.

newlucio ha scritto:

premesso che sono solo un aiuto, che proviene da una realtà in cui si pratica la intereducazione, ho spiegato al capo in questione che per me non vi è alcun dubbio che le attività tra i ragazzi debbano essere differenziata da quelle delle ragazze.. che ad un riparto di ragazzi proporrei un'attività di alpinismo ed un pernottamento (almeno) al mese; che l'uscitina in bicicletta che abbiamo fatto quella domenica con tutto il riparto è andata si bene, ma con solo un riparto di ragazzi avremmo potuto magari pernottare fuori..

Premesso che odio la bici ma questo è problema mio Razz
Proporresti un bivacco al mese? FALLO!
Pensi che alcune attività dovrebbero essere differenziate? FALLO (Non te lo vieta nessuno e personalmente credo sia anche un'ottima cosa di tanto in tanto)
L'uscitina in bici poteva essere più stimolante? Peccato, avete perso una buona occasione!
Ma non date la colpa "alle ragazze" in generale! Il problema è che in Agesci vogliamo tener gente che cerca "il circolo del ricamo"... anche tra i ragazzi!
Non avete pernottato fuori per colpa delle ragazze? A parte il fatto che avete delle ragazze proprio strane, ma in ogni caso mi sembra una questione di mettere in chiaro le regole: volete stare in reparto? Bene, mettetevi in testa che qui si gioca fino allo sfinimento, si dorme in mezzo a ragni e grilli ecc. DENTRO O FUORI! (Il fatto che le ragazze si sfiniscono prima dei ragazzi è fuori discussione ma questo è un altro problema!)

newlucio ha scritto:

insomma, è "Scoutismo per ragazzi", non "Scoutismo per ragazzi e ragazze". questa sorta di compromesso, assolutamente non necessario visto che ragzzi e ragazze si incontrano ogni giorno a scuola (e anche piu che agli scouts!), porta ad un abbattimento dell'entusiasmo dei ragazzi e una applicazione errata del metodo per le ragazze.... esempio: le sq. per i ragazzi sono "la banda di amici", mentre lo strumento della sq. per le ragazze è parzialmente inefficace perchè le ragazze cercano più la figura della sorella maggiore, che può venire anche da un'altra sq...

Per fortuna che non la penso come te altrimenti con le squadriglie che ho avuto io, a quest'ora probabilmente ero la più acerrima nemica dello scoutismo! Ho incontrato le peggiori sorelle maggiori della storia, in compenso però ho trovato anche gente che si divertiva da matti a Giocare! Che se si sporcava se ne fregava, che se arrivavi ad attività truccata o con lo smalto ti prendeva in giro peggio dei ragazzi e sicuramente ti trovava qualcosa di molto poco femminile da fare! (capi compresi a dire il vero!). Risultato? Siamo rimaste in poche, pochissime... ma tutte convinte! Le altre? Beh, fanno altre 500 cose, molte altrettanto utili e interessanti ma non scoutismo! Non era per loro. Fine!


newlucio ha scritto:

e che dire dell'assenza di competizione? vi ricordate quando una sq. faceva tremare un palazzo con il suo urlo di sq? oggi invece sono così timidi timidi... le nuove generazioni, si sa... BALLE!!! a palermo, nel mio riparto e in tutti quelli della mia Associazione, nonchè quelli FSE, ogni volta che una sq. maschile presenta (ma a dire il vero, anche quelle femminili), è meglio tenersi lontani per evitare l'onda d'urto...

No no no... non venirmi a dire che non si urla perchè ci sono le ragazze!
1) se il problema sono le ragazze basta fargli capire che hanno sbagliato ambiente... coinvolgi i ragazzi nella competizione, poi le ragazze gli andranno dietro (sempre se non diventeranno il traino degli altri)
2) Da noi, da sempre, l'urlo era un urlo, maschi e femmine, senza distinzione! Le pareti non sono mai cadute... ma l'intonaco della sede lo abbiamo rifatto alcuni anni fa!

newlucio ha scritto:

e i giochi, vogliamo parlare dei giochi? ricordo ancora partite di lacrosse nel grande campo d'erba del mio primo campo estivo, al sole, sfiniti, sporchi, sanguinanti... quando giochi in 8 contro 8, con delle mazze (a lacrosse servirebbe un retino, ma una forcella d'albero con una rete funge benissimo da sostituto!), può scapparci una sbucciatura, soprattutto se sei il piu piccolino... e quanto mi mancano quei momenti!

Le sq. femminili del mio reparto sono sempre state in competizione fra loro e anche con quelle maschili... e non hai idea di che soddisfazione sia riuscire a vincere qualsiasi cosa contro i fighetti che si credono superman solo perche non hanno mai indossato una gonna
(ops... in effetti che gonne non le porto mai neanche io ma... credo che tu abbia capito il concetto Razz )
Per inciso, per quel che ne so, attualmente nel nostro reparto sono molto più agguerrite le ragazze che i ragazzi!
Quei momenti ti mancano? RIPROPONILI! Non nasconderti dietro il "ci sono le ragazze"!
Le ragazze hanno scelto di giocare lo scoutismo, o tutto o niente! Dentro o fuori!
Il circolo delle carte/boccie è altrove, non in sede!

newlucio ha scritto:

immagina una scena del genere con una sq. femminile ed una maschile. ci riesci? bene, puoi scrivere allora i soggetti per i film fantasy, perchè nella realtà non succede e non succederà mai.. "maschio e femmina Dio li creò".. un motivo ci sarà se il Padre Eterno ci ha fatti differenti, no? ma l'AGESCI pretende di poter trattare tutti allo stesso modo...

Devo cominciare a scrivere la prossima sceneggiatura!
"maschio e femmina Dio li creò", certo, e per fortuna!
E' giusto e sacrosanto che ci siano delle differenze ed è giusto rispettarle però nella Bibbia non c'è mica scritto "maschio figo e femmina imbranata li creò", allora perchè dobbiamo deciderlo noi? L'AGESCI non pretende di trattare tutti allo stesso modo, i capi che non sanno cosa sia e come si usa la coeducazione pretendono di trattare tutti allo stesso modo! E' diverso, molto diverso!
Per la cronaca, se Dio li ha messi tutti e due nello stesso giardino e non uno in terra e uno sulla luna, un motivo potrebbe anche esserci! O siete veramente ancora convinti che noi serviamo solo a pulir casa e far bambini? Perchè altrimenti è inutile parlare!

newlucio ha scritto:

poi, oltre alla coeducazione si vanno affiancando tutta una serie di assurdità, eresie che nulla hanno a che vedere con lo scoutismo - il consiglio della legge, dove in un impeto di follia democratica, un ragazzino di 12 anni si deve autovalutare sul suo percorso... a 12 anni???? ma se a 30anni c'è chi vive ancora a casa con i genitori!!! l'assenza della corte d'onore (roba antiquata), il quadrato che diventa cerchio, la gerarchia o lo stile che sono cose fasciste (perchè in agesci si deve essere necessariamente di sinistra invece...mah!) e via dicendo, fino a cambiare il colore della camicia... in fondo con una camicia azzurra ci si mimetizza meglio nel bosco... a chi serve il kaki?

Assolutamente, totalmente, d'accordo!
Quoto al 100%! Potrei farti un monumento per questa frase!

newlucio ha scritto:

sono stato esauriente?
lucio

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MessaggioInviato: Giovedì 13 Marzo 2008, 13:58    Oggetto: Rispondi citando

e si che basterebbe andare ai campi di formazione per risolvere i nostri dubbi...
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pacio



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MessaggioInviato: Giovedì 13 Marzo 2008, 14:34    Oggetto: Rispondi citando

vedete, è di fronte a questi atteggiamenti dettati sia dalla propria cultura personale e della realtà in cui si vive, sia dalla scarsa capacità che abbiamo in associazione di mantere vivo quel famoso trapasso di nozioni che rimango sempre perplesso.
perchè se si facesse anche solo lo sforzo di passare 2 ore una sera a leggere solo un pò di tutto il materiale che c'è sulla coeducazione, alla luce anche della scelta di fede, tutto ciò non sarebbe neanche motivo di discussione.
quando leggo queste prese di posizione, mi sento in colpa perchè se un "aiuto" non è in grado ( giustamente ) di essere tirocinato sui valori portanti dell'agesci e non ne conosce la storia, la colpa non è sua ma di quelli della mia generazione che non sono stati, e non sono, in grado di fargli capire le differenze e il senso educativo vero e profondo che c'è dietro a quei valori.

un inciso: se a trent'anni si vive ancora in casa con i genitori è perchè nessuno prima ti ha messo di fronte alle tue responsabilità legate all' età. nessuno ti ha accompagnato in questo cammino verso la responsabilità.
a 12 anni si verifica la propria vita per quella che ne è la propria percezione, non per quella che è la percezione del capo e gli obbiettivi devono essere adatti ai 12 anni: è qui che dovrebbe entrare in gioco la famosa "arte del capo", dove, mi pare, ci sia ancora un pò di confusione interpretativa.....
se a dodici anni cominci ad imparare cosa significa verificare quello che stai facendo, è più probabile che a 30 tu lo abbia aquisito e che sia in grado di fare delle scelte, come quella di non dormire più nel lettone con la mamma ed il papà perchè giocando con le ragazze hai capito, ad esempio, che ( cribbio Shocked) anche loro sanno fare delle cose e pensano e magari te ne sei sposato anche una......o magari no.....

però, ragazzi, abbiate pazienza ma questo è metodo. non sono elucubrazioni mentali o fantasie oniriche.
se non si riesce a capire cosa c'è dietro la proposta, è davvero ora di fare un campo scuola..... Wink
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Sentry





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MessaggioInviato: Giovedì 13 Marzo 2008, 15:07    Oggetto: Rispondi citando

Sono d'accordo con il resto dell'intervento di pacio però:
pacio ha scritto:
come quella di non dormire più nel lettone con la mamma ed il papà perchè giocando con le ragazze hai capito, ad esempio, che ( cribbio Shocked) anche loro sanno fare delle cose e pensano e magari te ne sei sposato anche una......o magari no.....

Oddio che tristezza! Questa ti è venuta fuori proprio male! Laughing Laughing
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elfo





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MessaggioInviato: Giovedì 13 Marzo 2008, 15:37    Oggetto: Rispondi citando

newlucio ha scritto:

e che dire dell'assenza di competizione? vi ricordate quando una sq. faceva tremare un palazzo con il suo urlo di sq? oggi invece sono così timidi timidi... le nuove generazioni, si sa... BALLE!!! a palermo, nel mio riparto e in tutti quelli della mia Associazione, nonchè quelli FSE, ogni volta che una sq. maschile presenta (ma a dire il vero, anche quelle femminili), è meglio tenersi lontani per evitare l'onda d'urto...


Direi che i nostri esploratori le nostre guide urlano (MP3 dei gridi di squadriglia).
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pacio



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MessaggioInviato: Giovedì 13 Marzo 2008, 20:21    Oggetto: Rispondi citando

ehm......ho provato a fare una battutina.......
...venuta male, eh? Rolling Eyes
...un pò di pietà per un povero vecchio..... Wink
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gufopreciso



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MessaggioInviato: Giovedì 13 Marzo 2008, 20:27    Oggetto: Rispondi citando

A me hanno sempre insegnato che "educare allo stesso modo ragazzi e ragazze" è altrettanto lontano dal concetto di Coeducazione AGESCI come dovrebbe essere realmente applicato quanto "l'educare separatamente".

Non è un caso che il regolamento per le unità miste in e/g richiama spesso l'importanza dei momenti monosessuati. Sarebbe interessante sapere quanti reparti misti facciano effettivamente i momenti monosessuati....
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