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Route di servizio all'estero
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Autore Messaggio
kaa86





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MessaggioInviato: Giovedì 08 Novembre 2007, 15:26    Oggetto: Rispondi citando

io credo che i campi all'estero dell'agesci non abbiano assolutamente la pretesa di fare del serivizio ma di far conoscere agli r/s la realtà locale, di insegnargli che esistono altre realtà, di dimostrargli che esistono punti di vista e modi di vivere completamente diversi, che ci si deve informare delle cose di cui non ci parlano i media..
e vedere, parlare con le persone, fare delle piccole cose per loro aiuta a capire e a entrare nei problemi..
io dopo aver vissuto un esperienze del genere vivo nel mio territorio con molta più consapevolezza, faccio molto più attenzione a come uso l'acqua o a non sprecare il cibo, ho imparato a informarmi da solo sulle cose di cui non si parla, mi sono persino messo a studiare per potermi un giorno occupare di cooperazione allo sviluppo..
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stambeccosincero



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MessaggioInviato: Lunedì 12 Novembre 2007, 21:32    Oggetto: route di servizio all'estero Rispondi citando

Non voglio sembrare insistente ma, ad esempio, il volo di sola andata per Lusaka (Zambia) costa oltre 5.000 (cinquemila) euro. Sai quanto bene puoi fare con 5.000 euro dietro casa tua?

Se poi tu hai bisogno di vedere qualcuno soffrire la sete per arrivare a capire che l'acqua va risparmiata, beh, allora......
Sarebbe come dire che prima di interrompere la guerra voglio vedere i morti!!!!!!!!!

(Per notizia: l'acqua viene razionata anche in Sicilia, e non solo in estate!)

Porta il tuo reparto in montagna in estate, con solo l'acqua di una fonte, magari scarsa, e magari lontana 5oo o più metri dal campo, e vedrai che al ritorno in città avranno capito anche loro l'importanza di chiudere il rubinetto di casa.


Ho sentito di capi che tramite una pompa a motore, diesel, hanno collegato il campo alla fonte distante mezzo chilometro, per avere sempre l'acqua corrente: alla faccia dell'educazione!!!!!

Ecco. io spenderei quei soldi per far rifare i campi di formazione a capi del genere!
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elux10



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MessaggioInviato: Giovedì 03 Gennaio 2008, 21:53    Oggetto: Rispondi citando

scusate se mi intrometto, nel discorso, non vorrei creare polemiche, ma posso confermarti che non è assolutamente vero che il viaggio per lusaka costa così tanto. lo so per certo perchè due anni fa io e il mio clan abbiamo cercato di organizzare una rout di servizio proprio lì.
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pablo



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MessaggioInviato: Venerdì 04 Gennaio 2008, 03:39    Oggetto: Rispondi citando

potrebbe interessarti una route di servizio presso la missione cattolica di Kucove in Albania?.....abbiamo terminato la route un questa città giusto 5 giorni fa....un esperienza tremendamente toccante, ma allo stesso tempo bella e formativa...vi permetterebbe di venire a contatto con il gruppo scout fondato in questa parrocchia pochi anni fa ed inoltre di vivere forti esperienze di servizio presso scuole medie, ospedali ecc
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kaa86





Registrato: 18/02/07 22:05
Messaggi: 62

MessaggioInviato: Venerdì 04 Gennaio 2008, 15:25    Oggetto: Rispondi citando

dai!! ci sono stato anche io a kucove! Ma nell'agosto 06!
un'esperienza davvero importante.. non saperi come desciverla qui con due parole.. ma ha veramente cambiato un pò tutti i compomenti del mio clan..
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stambeccosincero



Età: 67
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MessaggioInviato: Venerdì 04 Gennaio 2008, 20:30    Oggetto: route di servizio all'estero Rispondi citando

elux10 ha scritto:
scusate se mi intrometto, nel discorso, non vorrei creare polemiche, ma posso confermarti che non è assolutamente vero che il viaggio per lusaka costa così tanto. lo so per certo perchè due anni fa io e il mio clan abbiamo cercato di organizzare una rout di servizio proprio lì.


Ho telefonato a tre Compagnie aeree, chiedendo un biglietto in bassa stagione, classe turistica (se rammento bene Alitalia, Air France e British Airways) ma non è importante il costo preciso quanto che viene speso unicamente per il biglietto, e non in aiuti.

Pablo ha detto:
"potrebbe interessarti una route di servizio presso la missione cattolica di Kucove in Albania?.....abbiamo terminato la route un questa città giusto 5 giorni fa....un esperienza tremendamente toccante, ma allo stesso tempo bella e formativa...vi permetterebbe di venire a contatto con il gruppo scout fondato in questa parrocchia pochi anni fa"

Forse è lo stesso gruppo cui alcuni anni fa, tramite una studentessa universitaria albanese, abbiamo inviato delle tende e del denaro per finanziarsi.

No, non è vero che è lo stesso gruppo ma è vero che abbiamo mandato gli aiuti, perchè il denaro raccolto non era sufficiente per andare noi sul posto ed allora abbiamo "precettato" la ragazza che, per la verità, non si è fatta pregare molto e ci ha subito aiutato. Risultato, con i soldi che avremmo dovuto spendere per il traghetto abbiamo acquistato i materiali poi inviati.

Tengo a ribadire che non biasimo l'iniziativa, solo sono convinto che in simili circostanze c'è uno spreco di denaro enorme, quando, tanto per fare un esempio, ieri, a Roma, è bruciato un capannone occupato da sbandati e senza casa, che ora si troveranno senza ricovero, e sarà forse solo con l'aiuto di chi è loro vicino con materiali, coperte, pasti caldi e qualche tenda che ce la potranno fare, e non con l'aiuto di un gruppo (benedetto, per carità) di scout proveniente magari da Torino o da Palermo.
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stambeccosincero



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MessaggioInviato: Venerdì 04 Gennaio 2008, 20:55    Oggetto: route di servizio all'estero Rispondi citando

pablo ha scritto:
potrebbe interessarti una route di servizio presso la missione cattolica di Kucove in Albania?.....abbiamo terminato la route un questa città giusto 5 giorni fa....un esperienza tremendamente toccante, ma allo stesso tempo bella e formativa...vi permetterebbe di venire a contatto con il gruppo scout fondato in questa parrocchia pochi anni fa ed inoltre di vivere forti esperienze di servizio presso scuole medie, ospedali ecc


...hai mai provato a fare la stessa esperienza in Italia? Pensi che proverai gli stessi sentimenti o i bambini malati di cancro del policlinico di Roma non ti faranno lo stesso effetto? O che insegnare l'italiano, a Roma, ai figli degli immigrati che per vari motivi non potevano mandarli a scuola sia meno "servizio" dell'insegnamento che tu hai potuto dare (per quanti giorni ?) agli stessi bambini di quella scuola media?? Io sono stato a pulire lo sterco, sì proprio lo sterco, dal sedere di un anziano lasciato da solo in ospedale! pensi che lo sterco di quel vecchio puzzi di più di quello dello stesso anziano in ospedale a Tirana???

E allora, non statemi a parlare di servizio all'estero per vivere esperienze toccanti, forti, di impegno sociale o altro. Piu "passo" in questo forum e più mi sembra di capire che volete andare all'estero solo per poter dire "io sono andato lì per aiutare quella povera gente" senza rendervi conto che, per andare lì, siete passati davanti ad un poveraccio il quale, magari, nel frattempo è morto.

E scusate se è poco!
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pablo



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MessaggioInviato: Sabato 05 Gennaio 2008, 04:07    Oggetto: Rispondi citando

allora, gia questo tono non mi piace, ma non cè problema, di ragioni ne ho da vendere e non ci metto molto a fornirti le delucidazioni di cui sembri essere privo: mettiamo subito le cose in chiaro...."non statemi a parlare di servizio all'estero per vivere esperienze toccanti, forti, di impegno sociale o altro"? vienilo a dire a chi da 15 anni a questa parte ha dato vita ad una missione in Albania che ha permesso di raccogliere l'esigua e quasi inesistente comunità cattolica di un paesino a maggioranza musulmana(come poi la totalità del paese) e che, senza l'aiuto degli scout che annualmente la frequentano, non potrebbe sostenere il gran numero di "servizi attivi" di cui ogni anno si fa carico; quindi non parlo solo di visite all'ospedalino, ma di: rimesse a nuovo di edifici fatiscenti, pulizia di centri da destinare ai disabili, bonifica di lotti di terreno circostanti, costruzione per intero di impianti elettrici in edifici che ne sono totalmente privi. tutti lavori che di sicuro non può portare avanti chi lì ci abita, perchè ovviamente gli interessi sono ben altri per persone che hanno già troppi problemi per loro...

Di sicuro non grazie alle tue domande retoriche so benissimo che condizioni come quelle che ho visto nei centri e nelle scuola albanesi le posso ritrovare anche in Italia, magari di intensità anche superiore e che potrebbero colpirmi allo stesso identico modo, ma l'Albania è stata un'esperienza particolare anche per la possibilità di venire a contatto con un modo di vivere molto differente dal nostro, scevro da ogni comodità cui siamo abituati, radicato ancora alla vita conquistata giorno per giorno...

Ah, quasi dimenticavo di rispondere alla tua domanda da un milione di dollari: No non penso che lo sterco di quel vecchio puzzi di più di quello dello stesso anziano in ospedale a Tirana.
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stambeccosincero



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MessaggioInviato: Sabato 05 Gennaio 2008, 11:30    Oggetto: route di servizio all'estero Rispondi citando

La domanda è questa: perchè insistere per andare all'estero quando in Italia ci sono le stesse esigenze, gli stessi problemi, le stesse emergenze. Non solo, ma i soldi necessari per spostare un tot numero di persone per il viaggio potrebbero essere più proficuamente utilizzati in patria: raccolgo 5.000 euro, 1500 mi servono per il viaggio, 1500 mi servono per vitto e alloggio e me ne restano solo 2000 da utilizzare a favore delle popolazioni locali. In Italia, dietro casa, posso utilizzare tutti i 5000 euro per le popolazioni del posto. Non è difficile da capire.

Hai detto: "so benissimo che condizioni come quelle che ho visto nei centri e nelle scuola albanesi le posso ritrovare anche in Italia, magari di intensità anche superiore e che potrebbero colpirmi allo stesso identico modo, ma l'Albania è stata un'esperienza particolare anche per la possibilità di venire a contatto con un modo di vivere molto differente dal nostro, scevro da ogni comodità cui siamo abituati, radicato ancora alla vita conquistata giorno per giorno... "

Allora lo vedi che anche in Italia ci sono situazioni analoghe, se non più gravi!

Per il resto, sarebbe opportuno tenere la polemica fuori da questo contesto, agli altri non interessa, c'è, eventualmente la possibilità di messaggi privati.

Ciao
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pablo



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MessaggioInviato: Sabato 05 Gennaio 2008, 13:05    Oggetto: Rispondi citando

Guarda, ti stupirò forse, dicendoti che quando stavamo organizzando la route in Burkina Faso (poi non realizzata) io ero uno dei pochi seguaci della teoria che tu mi hai esposto poco fa: ovvero, perchè spendere 8/900 euro a testa(moltiplicato per quindici persone) quando la stessa cifra inviata laggiù avrebbe cambiato le cose forse più di quanto avremmo potuto fare noi recandoci li?

La risposta datami dalla controparte è stata che un viaggio del genere non serviva per quello che noi avremmo potutto fare per l'Africa, ma per quello che l'Africa avrebbe potuto fare per noi...Inizialmente sono rimasto molto contrariato e ti giuro che in parte lo sono ancora perchè lo spreco di soldi è enorme, poi ho capito anche tramite l'esperienza albanese che si tratta anche di un esperienza di vita come quella che ti descrivevo prima...

Tralaltro l'assistenza a disabili e anziani era solo una piccola parte, ti assicuro che ci sono anche tante attività manuali e fisiche che nessun altro potrebbe portare avanti se non chi, come gli scout, presta servizio gratuitamente...

In breve la risposta alla tua domanda è: perchè l'intento non era solo quello di portare un servizio, ma anche quello di vedere la realtà albanese giornaliera, di prendere coscienza in modo diretto di cosa essa sia. Questo non comporta un disinteressamento ai problemi che (come giustamente tu mi fai notare) affliggono anche il nostro di paese....
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stambeccosincero



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MessaggioInviato: Sabato 05 Gennaio 2008, 20:48    Oggetto: route di servizio all'estero Rispondi citando

1) Grazie per essere rientrato, e per avermi fatto rientrare, nei limiti della conversazione corretta e senza polemiche: a quanto pare ci sono (o siamo) ancora persone che non si fanno prendere dall'astio.
2) Infatti il mio concetto, ribadito fin dall'inizio, era proprio questo, rivolto non ricordo a quale utente del forum: ci vai per loro o ci vai per te? E per te intendo, oltre al lato egoistico, anche quello formativo, umano e di carattere personale di chi affronta tale impresa.
E' probabile che le domande da me poste nel forum, negando all'interlocutore la possibilità di recepirle insieme all'espressione del volto di chi le formula, hanno dato adito ad interpretazioni sbagliate.

Ripeto, ben venga l'iniziativa, solo che io mi regolerei diversamente (e non sto dicendo che tu sbagli, sia ben chiaro).
Un abbraccio.
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pablo



Età: 36
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MessaggioInviato: Domenica 06 Gennaio 2008, 15:35    Oggetto: Rispondi citando

hai perfettamente ragione, sono io che ringrazio te....

un abbraccio
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paciock87



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MessaggioInviato: Domenica 06 Gennaio 2008, 15:59    Oggetto: Rispondi citando

Ma infatti la route di servizio all'estero ha un altro scopo... C'è una differenza abissale ad aiutare un connazionale nel proprio paese con la propria cultura ed ad aiutare in una persona di un'altra nazione nella sua nazione con la sua cultura... Come c'è una differenza abissale ad essere aiutati da un connazionale ed essere aiutate da uno straniero proveniente dal un altro paese...
Se un barbone viene aiutato da un indiano se lo ricorderà per sempre, da un italiano, forse una settimana dopo se l'è già dimenticato... Purtroppo è così, il contatto fra culture diverse in un ambito di servizio è una fra le esperienze più forti che uno può provare... Il Clan è un periodo del cammino scout dove si fa servizio, ma occasionale, non continuativo... Praticamente si fa un servizio quasi "inutile", perchè si fa una volta, o per un anno una volta a settimana... Perchè fondamentalemnte è solo uno strumento educativo per crescere... E' la fortuna del rover\scolta, fare esperienze di servizio... Poi con la partenza c'è la scelta di servizio, che non è certo fare "esperienze di servizio" per tutta la vita, ma ben altro...
Se la route all'estero è lo strumento giusto per fare di quella comunità ancora di più dei buoni cittadini, allora i soldi sono un problema minore...
Poi sempre a parlare di soldi, se i soldi risolvessero davvero tutti i problemi del mondo perchè l'Africa e tante altre situazioni (anche nel nostro paese) che ricevono miliardi di euro l'anno continuano ad averne, e anzi aumentano di anno in anno? Vuoldire che c'è qualcosa che non va nel metodo...
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stambeccosincero



Età: 67
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MessaggioInviato: Lunedì 07 Gennaio 2008, 13:29    Oggetto: route di servizio all'estero Rispondi citando

paciock87 ha scritto:
Ma infatti la route di servizio all'estero ha un altro scopo... C'è una differenza abissale ad aiutare un connazionale nel proprio paese con la propria cultura ed ad aiutare in una persona di un'altra nazione nella sua nazione con la sua cultura... Come c'è una differenza abissale ad essere aiutati da un connazionale ed essere aiutate da uno straniero proveniente dal un altro paese...
Se un barbone viene aiutato da un indiano se lo ricorderà per sempre, da un italiano, forse una settimana dopo se l'è già dimenticato... Purtroppo è così, il contatto fra culture diverse in un ambito di servizio è una fra le esperienze più forti che uno può provare... Il Clan è un periodo del cammino scout dove si fa servizio, ma occasionale, non continuativo... Praticamente si fa un servizio quasi "inutile", perchè si fa una volta, o per un anno una volta a settimana... Perchè fondamentalemnte è solo uno strumento educativo per crescere... E' la fortuna del rover\scolta, fare esperienze di servizio... Poi con la partenza c'è la scelta di servizio, che non è certo fare "esperienze di servizio" per tutta la vita, ma ben altro...
Se la route all'estero è lo strumento giusto per fare di quella comunità ancora di più dei buoni cittadini, allora i soldi sono un problema minore...
Poi sempre a parlare di soldi, se i soldi risolvessero davvero tutti i problemi del mondo perchè l'Africa e tante altre situazioni (anche nel nostro paese) che ricevono miliardi di euro l'anno continuano ad averne, e anzi aumentano di anno in anno? Vuoldire che c'è qualcosa che non va nel metodo...


No! Non concordo affatto!

Al barbone (per rimanere al tuo esempio) non frega nulla se la minestra calda o la coperta gli viene portata da un italiano o da un indiano, stanne certo. Se dopo una settimana si è dimenticato che la minestra gliel'ho porta io, che me ne frega Laughing : io ho voluto aiutare una persona perchè questa ne aveva bisogno non perchè volevo essere ringraziato!!!
Se poi voglio aiutare un barbone perchè così si ricorderà Embarassed che quella coperta gliel'ho portata io.... (leggi la mia firma).

Non ho capito una cosa, spiegami: ma il tuo servizio è limitato alle attività del tuo Clan? Se il Clan organizza un servizio bene se no me ne sto a casa?? Significa che quando non sei in attività ti astieni dall'aiutare il prossimo? Perchè da quello che dici si capisce questo! Rolling Eyes
Ma anche ammesso questo: se ritieni inutile fare la spesa all'anziana da sola "una volta" o "soltanto per una volta a settimana per un anno" allora, beh, io ho un'idea diversa dall'aiutare il prossimo. Smile
Qui si torna al concetto "sono scout o faccio lo scout (solo quando faccio servizio)", oppure al principio, purtroppo condiviso da molti capi, che aiuto il mio simile solo in ambito scout, come scout; quando sto a casa mia non me ne frega niente di nessuno. E bada che sono in molti a pensarla in questa maniera! Twisted Evil

Poi, dopo la partenza, basta esperienze di servizio?
Perchè secondo te un capo branca che si adopera per fare un servizio che non gli è mai capitato prima (io per esempio non ho mai fatto servizio in un centro di recupero per tossicodipentendi) deve dire "no, questa esperienza la deve fare uno che non ha ancora preso la partenza"?
Magari potessi fare "esperienze di servizio" per tutta la vita???

Per quanto concerne i soldi: non voglio fare i conti in tasca a nessuno e non sto parlando di disponibità di denaro: ho solo detto, e ripetuto, che, secondo me, il denaro (raccolto con autofinanziamento o donato da un benefattore, non mi interessa) potrebbe essere speso meglio e con maggiori risultati in Italia che non all'estero. Tutto qui.
E se poi il denaro di cui parli ARRIVASSE VERAMENTE TUTTO dove ce n'è bisogno, allora potremmo vederne tutti i risultati! Questo è il punto della questione: gran parte del denaro raccolto se ne va per le spese collaterali e solo quello che resta puoi spenderlo per "coperte e minestra"!!! Crying or Very sad
Comunque, lasciatelo dire, chi dice che il denaro è il problema minore è solo un ipocrita o un milionario, perchè che a noi piaccia o meno, sarà brutto quanto ti pare, sarà vergognoso quanto vuoi, ma senza il denaro, di aiuti veri e propri se ne possono dare ben pochi. Puoi dare amore, assistenza, compagnia, che non sono poco, lo so, ma non basta!
wave
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looney!!



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MessaggioInviato: Martedì 08 Gennaio 2008, 16:17    Oggetto: Rispondi citando

Leggendo i messaggi lasciati sull’argomento non nego di avere subito alterazioni simili a quelle che trasformano il dottor Bruce Banner in Hulk knob …nonostante questo cercherò di non essere troppo accondiscendente verso questa vena violenta.
L’essere scout dovrebbe insegnare a diventare “cittadini attivi”, cioè che rivolgono l’attenzione a tematiche a volte lasciate in disparte dai mass media e poco sviluppate dalle istituzioni come ad esempio il rispetto per l’ambiente, l’accoglienza e il rispetto per lo straniero e chi più ne ha più ne metta.
Chi fa parte della branca R/S in genere è spinto dai capi e dalle varie discussioni verso questa concezione di cittadinanza attiva che va inevitabilmente a fondersi con il Servizio e che prende la forma di scelta politica, cioè di come ci poniamo nei confronti della società in cui viviamo.
Per questo e per seguire l’esempio di Gesù, rover e scolte possono decidere di svolgere il loro servizio ai più bisognosi come senza tetto, malati, anziani, orfani, prostitute etc. o presso associazioni di vario genere presenti nella loro città o nel loro Paese entrando in contatto non solo con connazionali, ma anche con stranieri dato che le società moderne sono eterogenee(in sintesi multietniche). Ma c’è anche chi fa una scelta più coraggiosa, cioè lasciare il proprio Paese, di cui conosce lingua, usanze, modi di vivere, legislatura, istituzioni…, per andare a svolgere lo stesso tipo di Servizio in Stati o località straniere che in passato hanno conosciuto situazioni di crisi come guerre etno-settarie,alluvioni, carestie…e che tutt’ora ne pagano le conseguenze perché i governi e/o gli organi internazionali non hanno la possibilità o l’interesse di risolvere la varie situazioni. Lo stesso scoutismo esprime la volontà di interazione fra le culture e di diventare cittadini del Mondo informandoci, ma soprattutto stando in prima linea ovunque così come avrebbe fatto Gesù, portando avanti la nostra testimonianza.
Il Servizio è un’esperienza personale e comunitaria ben più forte dell’utilissimo invio di materiale e denaro a chi ne ha bisogno non perché “più utile”(non deve esistere la classificazione dei servizi, perché il servizio è lo stesso ovunque e in qualunque situazione se è fatto con consapevolezza, gratuità e completezza), ma perché avere un contatto diretto con le persone lascia inevitabilmente qualcosa in più sia a chi dona il servizio sia a chi lo riceve, soprattutto in quei Paesi dimenticati dal resto Mondo in cui il solo essere lì, nonostante la fatica dal punto di vista economico e logistico, ti lancia in un mondo a te completamente nuovo e sconosciuto che ti può apparire pauroso e meraviglioso allo stesso tempo e che non avresti mai potuto conoscere, mai vivere se non avessi abbracciato lo scoutismo come stile di vita in tutte le sue forme di manifestazione.
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